23 Gennaio 2022

CORONAVIRUS – Aggiornamenti Domenica 23 Gennaio 2022

Domenica 23 Gennaio 2022

Non avrei mai voluto iniziare questo aggiornamento settimanale perché, purtroppo, bisogna registrare il primo decesso per COVID di questa quarta ondata di pandemia. Il COVID ha strappato alla sua famiglia e alla nostra comunità Claudio, un nostro concittadino molto conosciuto in paese, grande amante della Repubblica e delle sue istituzioni, già consigliere comunale e candidato Sindaco, esaltatore de “Il Canto degli Italiani” ovvero del nostro inno nazionale, cultore e divulgatore dell’importanza del Tricolore ed estremo difensore della sacralità e bellezza della lingua italiana che, lo ricorderò sempre, lo portava a scrivere al Corriere della Sera quando trovava dei refusi o degli errori negli articoli.

Sarà contento di sapere che proprio qualche giorno fa al Calderara abbiamo cambiato le bandiere – ormai logorate da un anno di sole e di intemperie – e con i nuovi acquisti siamo pronti in primavera a cambiare tutte quelle delle altre strutture comunali in vista delle festività del 25 aprile, del 2 giugno e del 4 novembre. È stato Claudio, infatti, che ha ricordato in un incontro pubblico l’importanza del 7 gennaio 1797 quando a Reggio Emilia nacque ufficialmente il Tricolore che divenne simbolo della Repubblica Cispadana e, da lì in poi, durante il Risorgimento, si affermò quale emblema della nazione tutta: da allora, ogni anno, mi torna in mente la necessità di ringiovanire i tricolori in giro per Vanzago.

La sua passione per il Tricolore e per la storia d’Italia lo portò a scrivere un libro, edito dal Comune di Vanzago nel 2011 in occasione dei 150 dell’Unità d’Italia, dal titolo “I Simboli della Repubblica – La Bandiera Tricolore, Il Canto degli Italiani, L’Emblema” e con il Comune di Vanzago ed altri Comuni è stato relatore di vari incontri su questi temi. La sua passione per la lingua italiana, invece, è stata trasmessa a tante classi di alunni della Scuola di Italiano per Stranieri, di cui Claudio è stato dal primo anno il docente della classe “avanzata”.

Ricordando Claudio, credo che queste parole dell’inno siano ora quanto mai sempre più attuali: “noi fummo, da secoli calpesti, derisi/perché non siam popolo, perché siam divisi/raccolgaci un’unica bandiera, una speme/di fonderci insieme già l’ora suonò”.

Invito tutti quanti vogliono ricordare Claudio ad esporre il tricolore sul proprio balcone e a leggere e cantare l’Inno d’Italia in tutte le sue cinque strofe, cose che lui sicuramente avrebbe apprezzato!

Canto degli Italiani

Purtroppo abbiamo altre persone in gravi condizioni di salute con il COVID a cui va il nostro pensiero.

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Come si vede dal grafico la curva di contagio è in discesa, ma siamo pur sempre arrivati al valore di circa 150 nuovi positivi alla settimana: bisogna continuare a mantenere le precauzioni per ridurre il rischio di diffusione del coronavirus.

La tabella dei numeri riporta il gran numero di persone contagiate dall’inizio della pandemia 2.166, tra cui 72 persone contagiate già due volte; si nota anche che il numero di persone in quarantena sta diminuendo per effetto delle guarigioni ma è pur sempre ancora di circa 250 solo per i positivi a cui si aggiungono quelli in quarantena.

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All’interno delle scuole del territorio dall’apertura ad oggi abbiamo registrato nuovi casi di positività con questa dinamica:

  • alla Collodi abbiamo registrato 3 sezioni con positività e quindi con relativa quarantena, oltre alla riduzione per una settimana dell’orario di apertura per via dell’organico docenti incompleto per via di assenze per malattia/quarantena;
  • alla Gattinoni 1 sezione ha fatto la quarantena che è terminata
  • alla Neglia tre classi sono state messe in sorveglianza e due di queste l’hanno già terminata;
  • alla De Filippo vi sono 1 classe in quarantena e 2 in autosorveglianza
  • alla Ronchetti 2 classi sono state messe in quarantena e 1 è in auto-sorveglianza.

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Per quanto riguarda i vaccini, invece, a Vanzago abbiamo questi dati (su 9.311 cittadini riscontrati da ATS):

  • 1° dose: 7.322 (+67 nuovi vaccinati nell’ultima settimana e + 150 in due settimane)
  • 2° dose/unica: 7.612 (81,7% sul totale; + 42 in una settimana)
  • Dose booster: 4.401 3.906 (+495 in una settimana e + 1074 in due settimane)
  • Non vaccinati: 1.503 1.569 (-66 in una settimana e -145 in due settimane) di cui almeno 400 sotto i 5 anni e quindi non ancora vaccinabili.

Siccome la diffusione del Coronavirus è ancora elevata si invitano tutti i cittadini ancora non vaccinati a prodigarsi per iniziare il ciclo vaccinale prima che di venire contagiati e rischiare di essere colpiti dal COVID e stare male.

A tutti quanti si raccomanda di mantenere le precauzioni (mascherine ANCHE ALL’APERTO, distanziamento sociale, igienizzazione delle mani…) per evitare di contrarre il coronavirus oppure di passarlo ai propri cari o ad altre persone che magari sono in condizioni di salute già precarie.

 

 


Domenica 16 Gennaio 2022

Dagli ultimi dati ricevuti da ATS e dal monitoraggio fatto quotidianamente dai nostri agenti di polizia locale, si può affermare che a Vanzago è stato raggiunto il picco dei contagi di questa quarta fase e che è iniziata la fase di “discesa”. Lo stesso è avvenuto in Regione Lombardia come si può vedere dal report epidemiologico presente sul sito di regionale:

https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/coronavirus/dati

A Vanzago, con il massimo di 334 nuovi positivi in media la settimana (raggiunto il 4.1.2022) abbiamo più che triplicato il massimo raggiunto nella seconda ondata (sono stati 94 il 11.11.2020), per la precisione, + 355%; in Regione Lombardia si vede che da un massimo di circa 9.500 si è saliti ad un massimo di circa 40.000 nuovi positivi al giorno con media mobile settimanale (circa +420%).

Come sempre, va ricordato che l’incremento dei positivi è dovuto non soltanto alla maggiore capacità di diffusione della nuova variante Omicron, ma anche all’enorme crescita dei tamponi che si è registrata a fine 2021: chi di voi non ha effettuato, per scrupolo, un tampone prima di Natale, prima della fine anno o prima dell’epifania? A questo, va aggiunto l’effetto dello screening diffuso fatto alla scuola Neglia di Vanzago prima di Natale per via dell’individuazione di due casi di positività dopo il ponte dell’immacolata quindi subito all’inizio della curva di crescita, con i seguenti tamponi T0 e T5.

La discesa, probabilmente, non sarà ripida perché dal 10.1.2022 la ripresa delle attività scolastiche in presenza e il termine definitivo del periodo di ferie per molti lavoratori ha portato ad una nuova circolazione delle persone con il rischio di far salire ancora i contagi. A fine del mese di gennaio vedremo l’effetto di questa dinamica.

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Come più volte detto nei report locali e come appare dalle cronache nazionali, fortunatamente, questa quarta ondata di pandemia sta registrando un tasso di ricoveri ordinati-terapie intensive-decessi molto contenuto se paragonato alle ondate precedenti. Questo è sicuramente merito della campagna di vaccinazione che ha fornito anche ai cittadini di Vanzago, estremamente virtuosi in questo senso, le difese immunitarie per evitare che il contagio da Coronavirus portasse a dei ricoveri per polmoniti e per la malattia da COVID.

Per Vanzago, alla data del 15.1.2022 siamo saliti a 2.002 casi registrati dall’inizio pandemia di cui ben 1.114 (quasi il 56%) solo in questi ultimi due mesi; si registra che 60 persone sono state contagiate due volte dall’inizio della pandemia.

Al momento sono circa 440 le persone ancora in quarantena a Vanzago e 34 in altri comuni. I ricoverati in Ospedale sono solo 6 di cui 2 in condizioni critiche.

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Per quanto riguarda i vaccini, invece, a Vanzago abbiamo questi dati (su 9.311 cittadini riscontrati da ATS):

  • 1° dose: 7.255 (+83 nuovi vaccinati nell’ultima settimana)
  • 2° dose/unica: 7.570 (81,3% sul totale; + 48 in una settimana)
  • Dose booster: 3.906 (+579 in una settimana)
  • Non vaccinati: 1.569 (-79 in una settimana) di cui almeno 400 sotto i 5 anni e quindi non ancora vacccinabili.

Si raccomanda caldamente a chi non ha ancora effettuato il primo ciclo vaccinale ad intraprendere questo percorso prima che si venga contagiati dal Coronavirus e a chi aveva completato il ciclo a proseguire con la dose booster come indicato dalle autorità sanitarie.

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Si segnala che il Comune di Vanzago ha deciso di interrompere tutti gli eventi del tempo libero, in particolar modo quelli dedicati in particolar modo ai bambini per ridurre le occasioni di contagio, ed ha scrupolosamente seguito le indicazioni sanitarie contenute negli ultimi decreti ed ordinanze.

La prima settimana di apertura delle scuole non ha registrato – al momento – una crescita repentina dei contagi nella fascia dei bambini delle scuole dell’infanzia o della primaria, ma bisogna segnalare che l’Istituto Neglia ha dovuto deliberare la riduzione dell’orario didattico per le due scuole dell’infanzia di Vanzago e di Pogliano “a causa di una rilevante assenza del personale docente e di una estrema difficoltà nel reperire docenti supplenti” a partire dal 17.1.2022 per una settimana.

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Infine, in merito al tentativo del Comune di Vanzago di aumentare la possibilità di effettuare tamponi rapidi e molecolari sul territorio, bisogna registrare che l’azienda che aveva partecipato e vinto il bando comunale ha purtroppo improvvisamente comunicato l’impossibilità di avviare il servizio, a differenza di quanto concordato con le Amministrazioni Comunali di Vanzago e Arluno.

Si conferma la volontà di proseguire nell’organizzazione del Punto Tamponi: sono state immediatamente riavviate le interlocuzioni gli operatori sanitari che avevano mostrato interesse per l’iniziativa del Comune di Vanzago (si veda la notizia della scorsa settimana). Maggiori informazioni verranno fornite sul sito internet del Comune.

Come già fatto in precedenza, si ricorda inoltre che:

  • l’ATS Milano ha incrementato dall’inizio del 2022 gli hub in cui effettuare il tampone gratuito, a cui si accede previa prenotazione con i medici di medicina generale o direttamente con ATS;
  • a Vanzago la Farmacia Balocco eroga da tempo i tamponi antigenici rapidi (al prezzo imposto dall’accordo tra Stato e Federfarma del Settembre 2021 – ma non i molecolari);
  • a Vanzago il centro Remedia esegue i tamponi molecolari (ma non gli antigenici rapidi) per 2 giorni alla settimana.

 


Domenica 9 Gennaio 2022

Ringraziamo i nostri agenti di Polizia Locale che, come in tutti i giorni, anche oggi hanno verificato le persone positive e in quarantena e monitorato l’andamento della diffusione sul territorio del Coronavirus.

I dati ricevuti da ATS e integrati dai riscontri della Polizia Locale, consentono di affermare che il Coronavirus continua a diffondersi con grande vigore a Vanzago e, come si evince dalle cronache, anche a livello di area, di Lombardia e di Italia.

Il numero complessivo dei positivi a Vanzago è salito a 1.814 con ben 53 persone che erano già state positive nella seconda o nella prima ondata e si sono infettati anche in questa quarta ondata. Come si può vedere, le persone che si sono infettate in questa quarta ondata, ovvero da Novembre 2021 ad oggi (circa 2,5 mesi) sono 926, già più della metà di tutti quelli che sono stati riscontrati positivi dall’inizio della pandemia. Ben 200 di questi sono minorenni che hanno appunto contratto il virus, contro i 118 delle fasi 2-3.

Per dare una dimensione della crescita vorticosa, si può riscontrare che il 4.1.2022 sono stati registrati oltre 80 tamponi positivi in un giorno che hanno portato a raggiungere il massimo dei 330 in una settimana: per un confronto, nella seconda ondata (a Nov. 2020) eravamo arrivati ad un massimo di circa 90 alla settimana.

L’unico elemento di positività risiede nel fatto che al momento non vi sono stati ancora decessi, anche se le ospedalizzazioni sono cresciute fino alle 8 persone (ora sono 7) e al momento abbiamo due concittadine in rianimazione in condizioni molto precarie: a loro e alle loro famiglie va la vicinanza di tutta la nostra comunità.

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Alla vigilia della riapertura delle scuole e del termine del lungo periodo di vacanza, la decisione del Governo dopo riflessione con il Consiglio Tecnico Scientifico e modificando i protocolli di gestione dei casi di positività nelle comunità scolastiche, è stata quella di procedere senza alcuna esitazione alla riapertura con la didattica in presenza per ogni ordine e grado di scuola.

Questa scelta probabilmente contribuirà alla crescita dei contagi vista la dinamica osservata nel mese di dicembre 2021: dal punto di vista locale, come sempre, monitoreremo con attenzione l’evolversi della diffusione del coronavirus nelle nostre scuole per intervenire, eventualmente, come già fatto a Dicembre 2021 con ordinanza sindacale assunta d’intesa con la Preside – se risultasse necessario – decretando la didattica a distanza. L’auspicio, però, è che tutto vada per il meglio e che i nostri bambini possano riprendere a stare insieme con tutte le precauzioni.

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Da ultimo, si segnala che per far fronte alla necessità di fare i tamponi per entrate/uscire dalla quarantena, Regione Lombardia e le ATS sono riuscite ad aumentare le linee di tamponi tanto che dal 5.1.2022 i nostri medici di medicina generale sono stati in grado di prenotare i tamponi per i propri assistiti in tempi ragionevoli (alcuni giorni). Cogliamo l’occasione per ringraziarli per l’assistenza fornita ai propri pazienti in questi ultimi mesi in cui l’esplosione dei contagi ha comportato un carico di lavoro eccezionale.

C’è da riscontrare che – purtroppo – c’è ancora una coda di ritardi con cui alcuni cittadini ricevono l’esito del tampone, specialmente dal Drive Through di Rho Fiera, ma purtroppo questo è legato alla mole di tamponi che vengono gestiti a livello di ATS Milano e alla novità del nuovo hub.

Per incrementare l’offerta di tamponi a Vanzago, il Comune di Vanzago ha supportato il lavoro di ATS e Regione Lombardia in questo ambito avviando una serie di interlocuzioni con gli enti sanitari superiori pubblici e con alcuni operatori privati. Non potendo ATS o ASST attivare un punto pubblico a Vanzago, è stato aperto un bando pubblico rivolto a privati, offrendo loro gli spazi per effettuare i tamponi anti-COVID.

Si ricorda che, oltre ai tamponi gratuiti garantiti dal sistema sanitario regionale, a Vanzago c’è già la Farmacia Balocco che eroga da tempo i tamponi antigenici rapidi (al prezzo imposto dall’accordo tra Stato e Federfarma del Settembre 2021) e poi c’è il centro Remedia che esegue i tamponi molecolari (ma non gli antigenici rapidi).

Per quanto riguarda il bando comunale, informo che sono state ricevute 2 domande e che uno di questi operatori, TeA Lab s.r.l., è in grado di avviare il servizio a Vanzago – se tutti gli aspetti amministrativi andranno a buon fine – a partire da sabato 15 Gennaio 2021.

Vista la caratteristica di sperimentazione del servizio, al momento si prevede di erogare i tamponi antigenici rapidi o molecolari due mezze giornate alla settimana (sabato mattina e mercoledì pomeriggio), con la possibilità di incrementare il servizio in caso di bisogno.

E’ stato individuato come luogo per eseguire i tamponi l’ambulatorio medico di via S. Isaia a Mantegazza nell’edificio che comprende anche la Farmacia Comunale e il Centro Civico Bambini di Beslan.

Maggiori informazioni, incluse le tariffe, i contatti le modalità di accesso e la modulistica da compilare, saranno riportati sul sito del Comune di Vanzago nei prossimi giorni, ma si anticipa che i cittadini di Vanzago avranno la possibilità di avere tariffe scontate e, soprattutto, di beneficiare della precedenza sulle prenotazioni (nei giorni di apertura) per non perdere giorni di attesa.

Per completezza di informazione, ringraziamo anche Farmacia Balocco, Remedia, Fondazione Ferrario e Polispecialistico Manzoni con i quali si è interagito in queste settimane per cercare di aumentare l’offerta di temponi nel nostro Comune, oltre che ATS che ha mostrato interesse per l’iniziativa di Vanzago. Si segnala infine che ATS ha avviato a fine 2021 un bando per estendere ulteriormente l’offerta di privati in grado di realizzare punti per tampone COVID rapidi.

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Per quanto riguarda i vaccini, invece, a Vanzago abbiamo questi dati (su 9.311 cittadini riscontrati da ATS):

  • 1° dose: 7.172
  • 2° dose/unica: 7.522 (80,8%)
  • Dose booster: 3.327
  • Non vaccinati: 1.648 (17,7%)

Sono dati in linea con la media regionale e segnalano una buona copertura vaccinale.

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Infine le solite raccomandazioni:

  • distanziamento, mascherine, igiene delle mani e degli oggetti di uso comune e, di questo periodo, evitare di uscire di casa se non per necessità, in modo da evitare di prendere il virus e di portarlo nelle proprie famiglie e colpire i più anziani e i più fragili che devono essere protetti;
  • vaccinarsi per proteggersi dal COVID, specialmente con la prima e seconda dose per chi non si era ancora vaccinato e con la dose booster per chi non lo ha ancora fatto.

Non bisogna essere né estremamente preoccupati né fatalisti ma seri: attenersi alle regole di precauzione per ridurre il più possibile il rischio contagio e, soprattutto, ascoltare i medici non tutte le bufale e le menzogne che circolano su internet.

 

 


Martedì 4 Gennaio 2022

Continua a circolare in maniera abbondante l’infezione da Coronavirus.

È di palese evidenza che in paese non c’è nessuno: lo si vede in giro, alle messe, nelle zone pubbliche, con buona probabilità perché diverse centinaia di persone sono isolate nelle proprie case.

Il dato che dà la dimensione della estensione del contagio è nei circa 300 casi di nuovi positivi alla settimana registrati negli ultimi giorni del 2021. Ancora tante persone stanno scoprendo la positività al Coronavirus in questi giorni: solo oggi la nostra polizia locale ha registrato 16 nuove positività dalle telefonate quotidiane a chi è già in quarantena o con le autodichiarazioni di chi non è ancora stato preso in carico perché i dati di ATS giungono con qualche giorno di ritardo.

Desta preoccupazione il fatto che in alcune delle famiglie in cui circola il virus, purtroppo, le persone hanno bisogno del ricovero in ospedale. Oggi registriamo 2 nuovi ricoveri per un totale di 5 persone in ospedale di cui 2 in condizioni molto serie.

 

 

Le cronache quotidiane, del resto, confermano che il problema è più generale e non è solo del nostro paese. Basta vedere, ad esempio, l’andamento della curva dei nuovi positivi per settimana di Regione Lombardia e confrontarla con quella locale per capire che il fenomeno è più generale.

Nell’attesa che tale quarta ondata di COVID passi, il messaggio è sempre il solito: evitare di uscire di casa a meno che sia indispensabile, mantenere le distanze dagli altri, portare la mascherina – sempre – ed igienizzarsi le mani e gli oggetti di uso comune.

Dobbiamo proteggere noi stessi e, così facendo, proteggiamo i fragili che più rischiano dal diffondersi di questa quarta ondata.

 

 


Venerdì 31 Dicembre 2021

Concludiamo il 2021 con questo bollettino che riporta i dati dei contagi di ATS aggiornati al 29.12 con alcune informazioni più aggiornate ricevute dal monitoraggio del territorio da parte degli agenti della Polizia Locale che ringraziamo per il prezioso e costante lavoro di supporto e di monitoraggio delle persone in quarantena.

Con gli ultimi dati ricevuti, il numero dei positivi in quarantena è pari a 355 casi ufficiali a cui sommare quelli che sono contatti di caso e quelli che sono in quarantena ma ancora non sono stati registrati in Comune: si stima che il numero di Vanzaghesi che passeranno il capodanno in quarantena è ben superiore a 700!

Purtroppo dalle statistiche dell’andamento locale, in particolare il numero di nuovi casi al giorno e in una settimana, si comprende come sia ancora in forte crescita la diffusione del virus a Vanzago, interrotta solo dai giorni festivi quando fisiologicamente i tamponi si riducono drasticamente e con loro anche i nuovi positivi. Ad oggi, si è registrato il primato di 66 nuovi casi nella sola giornata del 28.12 che ha portato l’incremento settimanale massimo a 250 nuovi casi.

Il totale dei positivi riscontrati a Vanzago dall’inizio della pandemia risulta essere di 1.410 casi con diversi “doppi”, ovvero chi si è ammalato sia nella prima o seconda fase e anche nella quarta fase (quella attuale).

Per avere una idea della serietà della situazione, è possibile osservare i dati forniti da Regione Lombardia circa la nostra provincia all’indirizzo:

https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/servizi-e-informazioni/cittadini/salute-e-prevenzione/coronavirus/dashboard-covid19

Si può vedere che Vanzago è al 4° posto di tutta la Provincia di Milano con circa il 15% di positivi dall’inizio della pandemia rispetto a tutta la popolazione; si vede che l’altro dato significativo è Bollate, mentre Pregnana è appena sotto con circa il 14%. Si riportano altri dati per confrontare questi valori: la media della Provincia di Milano è intorno al 12%, mentre la provincia di Brescia sta al 11%, Bergamo al 7% e Varese al 13%.

Invito tutti i cittadini di Vanzago a stare in casa ed evitare qualsiasi contatto almeno per i prossimi dieci giorni per mettere fine a questa impennata di contagi, confidando anche che l’entrata della Regione Lombardia in zona gialla ponga un altro freno alla diffusione del virus.

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L’impressione (e anche l’esperienza pratica accumulata nella pandemia), però, suggerisce che ci vorranno almeno 2 mesi per azzerare il numero di contagi e quindi è bene mettersi nell’ottica che il primo trimestre del 2022 sarà caratterizzato da una situazione particolarmente seria sotto il profilo della diffusione del virus, con tutti i risvolti connessi. Se si pensa alle scuole, ad esempio, è ragionevole pensare che piano piano si infetterà anche una buona fetta di chi non era stato colpito nel mese di Dicembre 2021, così come il virus arriverà a colpire anche le persone già vaccinate che magari non avranno gravi conseguenze di salute ma lo porteranno in giro ad altre persone.

 

Con questa scenario, è fondamentale che chi ancora non si è vaccinato, si convinca a farlo il prima possibile, onde evitare di contrarre il coronavirus ed avere seri problemi di salute per il COVID.

 

 


Mercoledì 29 Dicembre 2021

I nuovi dati trasmessi dall’ATS e l’incessante e prezioso lavoro di tracciamento e supporto eseguito dai nostri agenti di Polizia Locale certificano che la situazione dei contagi anche a Vanzago non accenna a diminuire, anzi, sembra essersi acuita. Basti pensare che abbiamo registrato ben 46 nuovi casi il 23.12 mentre il 27.12 si è raggiunto un altro massimo pari a 51 nuovi casi in un solo giorno (solo a Natale e Santo Stefano i nuovi positivi sono stati solo una decina in tutto). Allo stesso modo, la crescita settimanale di nuovi positivi ha raggiunto l’incredibile numero di 210 persone.

Il totale delle persone positive che risultano in quarantena a Vanzago ha raggiunto quota 287: considerando anche i contatti di caso in quarantena, si sale ad oltre 600 persone in quarantena, quasi il 7% di tutta la popolazione.

Si può stimare che dall’inizio della pandemia ormai oltre il 15% della popolazione di Vanzago abbia contratto con certezza il Coronavirus ma ovviamente si presume che questo numero sia decisamente superiore se si considera la difficoltà ad effettuare i tamponi nel 2020.

 

Tale picco di contagi è diffuso anche in tutta Italia, con quasi 100 mila contagi oggi, di cui oltre 32 mila solo in Lombardia, ma anche in Francia dove sono stati superati i 200 mila nuovi contagi, ma cifre record sono state registrate anche in Gran Bretagna e Danimarca.

La situazione degli ospedali inizia a essere seria anche per via della diffusione del coronavirus anche tra il personale sanitario: in Lombardia, ad esempio, si sta raggiungendo quota 200 posti di terapia intensiva (su un massimo di circa 1.400 raggiunto nella prima ondata): è ragionevole attendere il passaggio della Lombardia in zona gialla tra qualche giorno.

 

Oggi ho contattato sia i medici di medicina generale di Vanzago che stanno assistendo i propri pazienti cercando di dare informazioni puntuali per superare questa fase di massima diffusione del contagio, sia la Farmacia Balocco di Vanzago che ormai ha incrementato il più possibile la propria capacità di eseguire tamponi al giorno: è evidente che il sistema sanitario regionale è in sofferenza nel fare i tamponi di ingresso e di uscita dal Covid poiché i medici non riescono a prenotare tamponi in tempi celeri e quindi i cittadini debbono arrangiarsi cercando nelle strutture private; purtroppo anche i privati della zona sono pieni di richieste, come ben sa chiunque abbia esigenza di eseguire questo test.

 

Per cercare di far fronte a questo problema che, salvo interventi di modifica delle regole attuali della quarantena, continuerà a persistere almeno per tutto il mese di Gennaio 2022 e che potrebbe andare avanti anche oltre vista la capacità della nuova variante del virus di penetrare tutta la popolazione, anche quella già vaccinata, il Comune di Vanzago sta cercando di aprire un altro Punto Prelievi sul territorio in una struttura di proprietà pubblica avendo avviato una manifestazione di interesse per operatori privati già autorizzati per eseguire questa attività sanitaria.

https://comune.vanzago.mi.it/punto-tamponi-covid-a-vanzago-manifestazione-di-interesse/

 

Inoltre, come sempre fatto, continua a fornire il massimo supporto alle persone colpite da Coronavirus per tramite della Polizia Locale e, dal martedì 28.12 anche con la Protezione Civile, oltre che a fornire tutte le informazioni specialmente per il mondo scolastico che è stato colpito in pieno dal diffondersi della quarta ondata di contagi.

https://comune.vanzago.mi.it/coronavirus-attivo-il-centralino-covid-tramite-protezione-civile-locale/

 

https://comune.vanzago.mi.it/tamponi-per-rientro-nelle-scuole-aggiornamento/

 

Si raccomanda a tutte le cittadine e i cittadini di evitare il più possibile di uscire di casa se non proprio indispensabile, al fine di limitare le possibilità di contagiarsi o di far circolare il virus.

In particolare, si ricorda che chi è entrato in contatto con un positivo NON PUO’ USCIRE DI CASA e deve effettuare quarantena che termina con un tampone molecolare in struttura autorizzata. Lancio questo appello a nonne/nonni, genitori, e famigliari in genere di chi è stato trovato positivo in queste ultime settimane: mi raccomando!

Non andate dal dottore o in farmacia a cercare di prenotare il tampone o a comperare i vari test di autodiagnosi perché dovete stare in quarantena.

Se c’è bisogno, rivolgetevi alla Protezione Civile, chiamando lo 02.87187848.

 

Benché questa nuova variante di virus pare dare meno problemi di salute specialmente sulla popolazione vaccinata e sui bambini, purtroppo è ugualmente pericolosa per le persone con patologie a rischio e per gli immunodepressi, oltre che a esser estremamente pericolosa per gli adulti che per loro scelta non si sono ancora vaccinati. Il punto di osservazione di Vanzago conferma questo aspetto, anche se purtroppo si percepisce che il contagio è talmente diffuso che sta arrivando a colpire le categorie più a rischio richiamate sopra.

È il momento della prudenza e del pensiero per chi è più esposto: bisogna adottare comportamenti virtuosi che possano mettere al riparo i nostri cari e le persone più a rischio.

 

Si raccomanda nuovamente di uscire di casa solo se necessario, di utilizzare sempre la mascherina, di mantenere il distanziamento sociale e di igienizzarsi con frequenza e a fondo le mani e gli oggetti di uso comune.

Ma soprattutto, per chi ancora non si è vaccinato, di correre con urgenza a farsi il vaccino, prima che venga colpito dal coronavirus e rischiare di avere complicazioni, come purtroppo è capitato alle persone di Vanzago che sono state ricoverate e versano in condizioni molto serie.

 

 

 


Lunedì 27 Dicembre 2021

L’aggiornamento dei dati ricevuti da ATS con i risultati dei tamponi fatti fino al 24.12.2021 e con le segnalazioni e i riscontri ricevuti dal monitoraggio quotidiano del territorio grazie all’azione costante dei nostri agenti di Polizia Locale che ringraziamo per il loro impegno nel tracciare e assistere tutti i quarantenati, danno un quadro di contagi sempre in crescita.

Il numero dei contagi riscontrati continua a salire, tanto che abbiamo raggiunto il record di circa 190 nuovi positivi su base settimanale raggiunto proprio alla vigilia di Natale, con un numero di tamponi positivi registrati dall’inizio della pandemia che ha raggiunto quota 1.246 casi.

Siamo al numero più elevato di persone in quarantena mai raggiunto a Vanzago: vi sono ben 260 positivi in qurantena presso il proprio domicilio, di cui 18 all’interno della RSA, mentre altri 8 sono in quarantena in altri comuni e ben 4 sono i ricoverati in ospedale.

Sul fronte dei ricoveri si segnala che una concittadina è tornata a casa ma, purtroppo, ci sono stati 3 nuovi ingressi proprio tra la vigilia di Natale ed oggi.

È sempre più evidente come questa 4° ondata di contagi dovuta presumibilmente alla variante Omicron sia caratterizzata da una maggiore capacità di contagio, combinata anche alla maggior offerta di servizi per eseguire i tamponi sul territorio, perché in meno di 8 settimane sono state riscontrate ben 358 positivi, ovvero quasi il 29% di tutti quelli riscontrati dalla fine febbraio 2020 (circa 22 mesi), ed il numero continua a crescere.

Giova ricordare che, dall’esperienza pratica sul territorio, si verifica che ormai diverse persone (se ne contano almeno 13) che si erano già infettate nelle precedenti ondate di contagio, sono state coinvolte anche da questa 4° ondata, segno che la nuova variante colpisce anche chi aveva già contratto il virus e chi è già vaccinato.

Questo fatto non deve stupirci perché è risaputo che anche chi ha sviluppato già gli anticorpi per il Coronavirus grazie al vaccino o ad un precedente contagio, può ospitare nuovamente in sé il Coronavirus. Allo stesso modo, non bisogna pensare che il vaccino non serve, perché in realtà la funzione principale del vaccino è quella di attivare prima possibile la risposta immunitaria al Coronavirus ed evitare di avere complicazioni – ovvero di sviluppare il COVID con sintomi gravi e/o con ricovero in ospedale e/o con il decesso.

Questa evidenza empirica ci deve far riflettere, specialmente per è stato infettato nuovamente, sul fatto che bisogna SEMPRE portare la mascherina ed adottare i comportamenti di precauzione e di riduzione alla diffusione del virus, in particolare lavaggio frequente delle mani, igienizzazione delle stesse e degli oggetti di uso comune, evitare posti affollati, e – soprattutto – il mantenimento del distanziamento sociale.

Mi auguro che le persone che contribuiscono a mettere in discussione queste evidenze e che, ad esempio, andavano in giro senza mascherina perché dicevano “tanto sono vaccinato” oppure “tanto l’ho già preso il Covid” cambino idea e adottino per il futuro comportamenti più tutelanti per sé e per gli altri.

Il pericolo, infatti, è quello che il Coronavirus circoli sempre più nelle famiglie e nelle cerchie di amici e si diffonda ancora di più specialmente nei bambini e tra i pochi che non si sono ancora vaccinati ma poi raggiunga anche le persone immunodepresse o con gravi patologie per i quali un contagio da Coronavirus può trasformarsi in causa di ricovero per polmonite e/o di decesso.

Con la salute nostra e degli altri non si scherza!

Siamo seri e adottiamo comportamenti virtuosi, prima di finire nuovamente in lockdown, che è l’unico vero modo per azzerare la diffusione del contagio, così come abbiamo imparato nella prima e seconda/terza ondata.

 


Venerdì 24 Dicembre 2021

La vigilia di questo Natale porta delle notizie piuttosto preoccupanti circa la diffusione del Coronavirus a Vanzago. La situazione è analoga in tutta la Regione Lombardia ma toccandoci da vicino desta qualche preoccupazione in più.

L’esplosione dei contagi a Vanzago è legata molto probabilmente all’arrivo della variante Omicron che, di fatto, è entrata nella scuola primaria Neglia e nella RSA, ed ha colpito anche ragazzi delle scuole superiori e dell’università e diversi lavoratori, per poi diffondersi nelle rispettive famiglie.

La crescita dei contagi è esponenziale: abbiamo toccato il pico massimo di oltre 130 nuovi casi alla settimana, assestando la quota di positivi in quarantena a Vanzago al valore di 180 persone. Questo valore è di molto superiore alla precedente situazione di criticità riscontrata nell’Ottobre-Dicembre 2020 in cui si è raggiunto il picco di circa 90 casi la settimana, ma è legato anche alla maggior capacità di eseguire tamponi da parte di tutto il sistema sanitario e all’elevato numero di test fatti in queste ultime settimane.

Dall’inizio della pandemia il numero di positivi è salito a 1.132 ma, dalla tabella di sommario, si può notare che la 4° fase che è partita a Novembre 2021 conta già da sola ben 244 casi, che è un numero molto elevato se paragonato alle passate ondate di contagio.

Per completezza, per questa 4° ondata di contagi si segnala anche che:

  • almeno 5 persone che sono attualmente in quarantena hanno già contratto il virus nella seconda o terza ondata di contagio,
  • diverse persone già vaccinate sono state riscontrate positive al tampone di controllo
  • la quasi totalità delle persone positive sopra i 16 anni hanno fatto già il vaccino e non si sono ammalate di COVID, salvo avere lievi sintomi, mentre i non vaccinati hanno avuto esiti più significativi, fino al ricovero ospedaliero.

È bene segnalare che il parametro che ci rassicura è il fatto che a fronte di così tanti contagi, il numero di coloro che hanno bisogno del ricovero è estremamente limitato: al momento siamo ad un solo caso, perché l’altro è stato ricoverato per altri motivi e in ospedale ha contratto il COVID. Speriamo che il quadro non peggiori nei prossimi giorni al crescere della diffusione del contagio, andando a colpire persone più fragili.

Nell’attesa di nuove misure restrittive da parte del governo, si raccomanda la massima prudenza per evitare i contagi all’interno delle famiglie durante queste feste.

 


Domenica 19 Dicembre 2021

Purtroppo la diffusione del coronavirus a Vanzago ha subito una crescita estremamente sostenuta. I numeri sono impressionanti: siamo arrivati fino a 80 nuovi positivi alla settimana, portando a 101 i positivi in quarantena e a 1.034 il numero complessivo di Vanzaghesi sui quali è stata riscontrata la presenza del virus.

La curva del contagio locale mostra proprio una crescita esponenziale dei contagi partita dalla metà di novembre 2021 che ricorda la dinamica dell’ottobre 2020 che è stato il periodo di maggior criticità per la nostra zona.

In particolare, in pochi giorni, meno di una settimana, il virus si è diffuso all’interno della scuola primaria Neglia tanto che 9 classi su 16 sono state messe in quarantena o in “sorveglianza attiva” per via della presenza di alunni positivi, e da lunedì 20 tutti gli alunni staranno a casa in didattica a distanza. L’amministrazione comunale ha anche sospeso due iniziative per i bambini proprio in forma precauzionale ed ha invitato tutti quanti siano entrati in contatto stretto con i bambini della primaria Neglia a valutare l’ipotesi di fare un tampone.

Ringraziando gli agenti di polizia locale di Vanzago che ogni giorno contattano tutti i positivi e i quarantenati, possiamo rassicurare che i nuovi contagiati non hanno necessità di ricovero né criticità di salute.

Attenzione: dall’analisi della crescita dei numeri suddivisi per classi di età, si può osservare che la crescita è diffusa in maniera omogenea e non concentrata solo nei minorenni:

  • 0-5 anni da 15 a  17 = +2
  • 6-12 anni da 57 a 74 = +17
  • 13-18 anni da 72 a 77 =+5
  • 19-35 anni da 150 a 168 = +18
  • 36-64 anni da 445 a 463 = +18
  • >65 anni da 134 a 141 = +7
  • Età non nota da 5 a 9 = +4
  • Totale                 da 878 a 949 = +71

 

Inoltre si ricorda a tutti quanti un fatto importante: anche se vaccinati con due o tre dosi di vaccino ci si può sempre infettare e trasmettere il virus ai propri famigliari, specialmente a chi non è vaccinato come i bambini! Ricordiamocelo in questi giorni di festa.

 

Prima di terminare questo aggiornamento, corre l’obbligo per l’amministrazione comunale di inviare un pensiero a tutte le persone che stanno soffrendo per il COVID nonostante tutti i progressi delle vaccinazioni e delle misure di prevenzione e di terapia. In particolare, si rivolge un pensiero di vicinanza e di incoraggiamento a Don Antonino Martellozzo, precedente parroco di Vanzago molto amato dalla nostra gente, che è stato colpito da questa malattia in forma grave.

 

Si chiede a tutti i cittadini di mantenere alto il livello di attenzione, di utilizzare sempre le mascherine anche all’aperto, di evitare le zone affollate, di mantenere il distanziamento sociale e di igienizzarsi con frequenza le mani e gli oggetti di uso comune.

Non lasciamo che il Coronavirus si diffonda ancora in maniera incontrollata!

 

 


Domenica 12 Dicembre 2021

La curva dei contagi a livello nazionale, regionale e locale è in crescita sostenuta.

Bisogna ricordarsi le regole necessarie per cercare di contrastare la diffusione del contagio, ovvero indossare la mascherina – sempre, igienizzarsi le mani e gli oggetti di uso comune, non toccarsi occhi e bocca, e soprattutto mantenere le distanze dagli altri, anche da parenti e amici.

Dal mese di novembre a Vanzago ci sono stati 70 casi di nuovi positivi suddivisi in maniera piuttosto omogenea in tutte le fasce d’età.

Nell’ultima settimana il numero dei nuovi positivi a Vanzago è stato di 23 persone, ovvero il doppio rispetto alle settimane precedenti. È ancora presto per dire che si è innescato un ciclo di crescita esponenziale, ma nel frattempo le persone in quarantena sono più di 40.

Inoltre il numero dei contagi complessivi verificati con tampone positivo dall’inizio della pandemia è arrivato a superare 950 persone, ovvero oltre il 10% di tutti i residenti.

Va sottolineato anche che tutti i nuovi casi non hanno avuto bisogno del ricorso alla terapia intensiva, e in quasi tutti i casi ci sono stati sintomi lievi o addirittura nessun sintomo.

 


Domenica 5 Dicembre 2021

Secondo i dati distribuiti il Sabato 4.12, in Regione Lombardia il numero dei ricoveri nelle terapie intensive ha superato il livello di attenzione delle 100 unità, raggiungendo il numero di 121 con circa 10-12 ingressi al giorno negli ultimi giorni, e il numero dei nuovi positivi è arrivato a 2.990 al giorno.

Sono numeri che fanno avvicinare la Regione Lombardia verso la zona gialla.

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Dall’osservatorio di Vanzago, si può affermare che stiamo contribuendo da metà Novembre a questa crescita di contagi con circa 10-15 nuovi casi COVID alla settimana.

Il contagio si registra in tutte le fasce di età in maniera piuttosto omogenea, con una preponderanza per i minorenni (15 nuovi casi degli ultimi 38).

Altra evidenza pragmatica è il fatto che per chi è stato riscontrato positivo al COVID per controlli ricade in queste casistiche:

  • non ha sintomi o ne ha di lievi;
  • risulta negativo al primo tampone di controllo dopo 10 giorni.

Al contrario, quasi tutti i non vaccinati arrivano almeno a 21 giorni di isolamento prima di tornare ad essere negativi.

Si raccomanda a tutti i cittadini di Vanzago la massima precauzione per evitare una nuova diffusione incontrollata del virus e di effettuare i cicli di vaccinazione come da protocolli sanitari in vigore al fine di contrastare al meglio il diffondersi del COVID.

 


Domenica 28 Novembre 2021

Le notizie sul fronte del COVID non sono confortanti.

Siamo entrati nella quarta ondata di diffusione dell’infezione da Coronavirus, anche a Vanzago, e è stata appena scoperta l’ennesima variante, la cosiddetta “Omicron”, che sta per essere valutata dalla comunità scientifica internazionale per la sua capacità di diffusione, per la possibilità che non sia riconosciuta dagli anticorpi sviluppati con le precedenti varianti o con i vaccini, e per la sua letalità. Nelle prossime due/tre settimane avremo un quadro più preciso di quanto dovremo preoccuparci; certo è che diverse nazioni Europee e non stanno inasprendo le misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus ed anche in Italia presto avremo misure sempre più restrittive.

In questo contesto di crescente preoccupazione, non deve farci difetto la speranza: ormai le precedenti ondate di contagio e di diffusione del virus ci hanno insegnato come proteggerci e come fare per proteggere i nostri cari. Coraggio! Supereremo anche questa nuova ondata.

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A Vanzago, da metà di Novembre i contagi sono dell’ordine delle 10-14 persone alla settimana, tanto che siamo saliti a 916 positivi dall’inizio della pandemia, di cui al momento 18 in quarantena. L’auspicio è che la curva di contagio non si impenni in una spirale di crescita esponenziale: al momento siamo ancora in una fase non preoccupante se comparata ai periodi precedenti, come si può vedere dal grafico qui sotto, ma bisogna tenere alta l’attenzione!

 

 


Domenica 21 Novembre 2021

Purtroppo è partita la quarta ondata del contagio anche a Vanzago. Non c’è bisogno di altro per continuare a raccomandare a tutti i cittadini di rispettare rigorosamente le misure di contenimento alla diffusione del virus, in particolare l’uso delle mascherine e l’igienizzazione personale.

Non lasciamo che si torni come al periodo dell’ottobre 2020 quando raggiungemmo fino a 70/80 contagi alla settimana con ricoveri e decessi. Il periodo dell’inverno è molto particolare perché sappiamo che non ostacola la diffusione del coronavirus per cui è bene incrementare il livello di attenzione.

Al momento a Vanzago sono stati accertati 15 positivi, mentre 2 residenti sono in quarantena in altro Comune, per un totale di 17 residenti positivi: tre settimane fa eravamo a 1 solo positivo.

Per dare la dimensione dell’impennata dei contagi, sabato 13 novembre avevamo 2 persone in quarantena, mentre sabato 20 novembre, una settimana dopo, sono ben 39 tra positivi e contatti di caso.

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Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione anti-COVID, a Vanzago siamo arrivati alla quota del 96,5% della popolazione target e siamo sempre il secondo Comune di tutta la provincia di Milano dopo Morimondo. Per confronto, il valore minimo in provincia è 86 % e il Comune di Milano è a 89%. A Vanzago, si registrano:

  • 520 vaccinati con la prima dose su 7.789 di popolazione target (+127 nelle ultime 6 settimane)
  • 873 vaccinati con entrambe le dosi, pari al 88,2% della popolazione target (+268 nelle ultime 6 settimane)

 

Se i dati sulle vaccinazioni sono incoraggianti, non dobbiamo dimenticare che la popolazione target non è il totale dei residenti. Sono circa 2.500, infatti, i nostri residenti che non hanno completato il ciclo e ben 1.850 quelli che non hanno nemmeno iniziato il ciclo vaccinale con la prima dose (in particolare i minori di 12 anni).

 

Si raccomanda a tutti i cittadini che non lo hanno ancora fatto per vari motivi ad avviare la vaccinazione anti-COVID per garantire una migliore protezione al coronavirus per sé stessi e per i propri famigliari e amici e, a quelli che sono chiamati a fare la 3° dose “booster” dai 40 anni in su, di prenotare la propria seduta vaccinale senza indugi purché siano passati 6 mesi dopo il completamento del ciclo vaccinale.

Tutte le informazioni sono riportate qui:

https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/vaccinazionicovid

 

 


Domenica 31 Ottobre 2021

La campagna di vaccinazione anti-COVID a Vanzago ha raggiunto il ragguardevole risultato del 96% della popolazione target e siamo sempre il secondo Comune di tutta la provincia di Milano dopo Morimondo. Con 6.787 persone vaccinate con entrambe le dosi su 7.789 di popolazione target, è stato raggiunto il livello dell’87% e nelle ultime 3 settimane ben 182 persone hanno fatto la loro seconda dose.

Questo risultato fa ben sperare circa il contrasto alla diffusione del virus sul nostro territorio proprio nei giorni nei quali è in essere il piano per somministrare la terza dose per i pazienti più deboli.

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Solo una persona di Vanzago attualmente è positiva al Coronavirus e quindi è in quarantena presso la propria abitazione. Per quanto riguarda il livello del contagio è sorprendente notare che dal 11.9.2021 il numero dei nuovi COVID a settimana è inferiore alle 3 unità: se si pensa allo stesso periodo del 2020, un anno fa, registravamo fino a 80 casi la settimana, il che conferma l’efficacia delle vaccinazioni e di tutte le misure messe in campo per contrastare la diffusione del virus.

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Coraggio Vanzago! Teniamo duro e continuiamo a proteggerci per non finire ancora in zona gialla o rossa!

 

 


Domenica 10 Ottobre 2021

A Vanzago la campagna di vaccinazione anti-COVID ha raggiunto quota 95% della popolazione target e siamo sempre il secondo Comune di tutta la provincia di Milano dopo Morimondo.

A Vanzago, si registrano

  • 393 vaccinati con la prima dose su 7.789 di popolazione target (+116 nelle ultime 2 settimane)
  • 605 vaccinati con entrambe le dosi, pari al 84,7% della popolazione target (+178 nelle ultime 2 settimane)

L’elevato numero di vaccinati, insieme alle misure di contenimento e protezione, stanno consentendo di numeri di contagi estremamente ridotti. A distanza ormai di 2/3 settimane dalla ripresa scolastica, infatti, si riscontra che non vi sono elementi di criticità nella curva di crescita dei positivi al Coronavirus, al contrario di quanto accadde lo scorso anno nello stesso periodo.

Bisogna continuare così con la massima protezione per scongiurare l’arrivo di nuove varianti del virus che ci potrebbero trovare impreparati: non abbassiamo la guardia!

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Attualmente le persone in quarantena per via della positività al coronavirus sono solo 3, tutti di età inferiore ai 50 anni, mentre vi sono sempre i ragazzi e i giovani in quarantena per via della circolazione del virus (con molta probabilità la variante delta) tra i non vaccinati. La crescita settimanale di nuovi positivi è compresa tra 0 e 2 casi ogni sette giorni, quindi decisamente limitata.

Avanti Vanzago! Continuiamo così con la massima protezione per noi, le nostre famiglie, e tutta la comunità.

 

 

 


Domenica 26 Settembre 2021

La ripresa dopo le vacanze, con il riavvio del lavoro in molti ambienti senza più smartworking, l’inizio delle scuole e delle varie attività rese possibile dall’allentamento delle misure restrittive necessarie al contenimento della diffusione del coronavirus, si sta svolgendo in maniera moderatamente positiva.

A Vanzago, al momento, sono solo 2 le persone positive al tampone che stanno terminando la quarantena, ma è da metà settembre che non si registrano nuovi casi COVID.

Non bisogna per questo abbassare le misure di guardia soprattutto perché abbiamo avuto nel mese di settembre una ventina di casi di quarantena di bambini e ragazzi al di sotto dei 20 anni, segno che il virus è sempre in circolazione.

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Sul fronte della copertura vaccinale, con grande piacere si registra che Vanzago ha raggiunto una copertura di circa il 93,4% di persone con la prima dose di vaccino, e si trova al secondo posto in tutta la provincia di Milano, dove i valori vanno dall’83,7% al 93,7% nel piccolo paese di Morimondo che contra 950 cittadini target. Per ulteriore riscontro, la copertura di tutta la Provincia di Milano è invece dell’88%.

A Vanzago, si registrano:

  • 277 vaccinati con la prima dose su 7.789 di popolazione target
  • 427 vaccinati con entrambe le dosi, pari al 82,5% della popolazione target

Mancano quindi solo 512 persone che debbono avviare il ciclo di vaccinazione e, positivamente, riscontriamo che ben 300 persone si sono vaccinate con prima dose dall’inizio del mese di settembre.

A Vanzago, si registrano:

  • 277 vaccinati con la prima dose su 7.789 di popolazione target
  • 427 vaccinati con entrambe le dosi, pari al 82,5% della popolazione target

Mancano quindi solo 512 persone che debbono avviare il ciclo di vaccinazione e, positivamente, riscontriamo che ben 300 persone si sono vaccinate con prima dose dall’inizio del mese di settembre.

Si ricorda che, parametrato al totale della popolazione di Vanzago, incluso quindi anche tutti gli under 12 anni e chi non era nel target, la copertura è pari a circa il 78%.

Chi non ha ancora avviato il ciclo vaccinale, è fortemente invitato a farlo in modo da difendersi dall’infezione da Coronavirus e contribuire a ridurre il rischio di diffusione della pandemia nei prossimi mesi.

Su questo tema, bisogna registrare che una larga parte di persone che non si sono ancora vaccinate hanno timore di incorrere in reazioni avverse al vaccino, magari perché hanno avuto conoscenti affetti da questi episodi o perché hanno patologie pregresse che potrebbero essere aggravate da tali reazioni avverse. In questo modo, queste persone nella valutazione del rischio-opportunità tra vaccinarsi e non farlo, preferiscono questa seconda opzione correndo però un rischio più alto di ammalarsi gravemente se si viene colpiti dal coronavirus.

Si ricorda a tutti che la vaccinazione anti-Covid non è ancora obbligatoria ma è fortemente consigliata principalmente perché la probabilità di reazioni avverse al vaccino è di gran lunga inferiore al rischio di contrarre la malattia COVID in forma grave.

È comprensibile avere apprensione su questo tema che riguarda la nostra salute e la salute dei nostri cari, ma si consiglia caldamente alle persone che sono in questa fase di dubbio e di discernimento, di consultare il proprio medico di base e lo specialista dal quale si è in cura (cardiologo, angiologo, diabetologo, pneumologo, oculista, …) per affrontare in maniera seria e approfondita la valutazione del rischio-beneficio di vaccinarsi contro il COVID.

A tale proposito, si informa che in Lombardia è partita il 20 settembre la campagna per la dose addizionale di vaccino agli immunocompromessi, ovvero ai più fragili. Si consiglia di seguire le informazioni ufficiali fornite da Regione Lombardia o dalle strutture sanitarie.

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Come al solito, si raccomanda a tutti quanti di continuare con tutte le misure di prevenzione alla diffusione del virus (distanziamento, no contatti stretti, mascherine, igiene di mani e di oggetti di uso comune, …) perché sono misure semplici ma efficaci. Si raccomandano queste misure anche tra amici e conoscenti: non abbassiamo la guardia, perché il Coronavirus non guarda in faccia a nessuno.

 


Domenica 5 Settembre 2021

La situazione della diffusione del Coronavirus a Vanzago è estremamente favorevole poiché i casi che si sono registrati in queste settimane di rientro dalle vacanze, al momento, non hanno raggiunto numeri significativi. Dalla metà agosto, infatti, sono stati registrati solo 7 nuovi contagi suddivisi in 4 nuclei famigliari e, al momento, sono solo 4 i casi COVID positivi presenti sul nostro territorio, di cui 2 che hanno avuto bisogno di ricovero in ospedale ma ora sono tornati a casa.

Altre evidenze empiriche che si riscontrano negli ultimi contagiati è che:

  • In alcuni casi sono i minorenni che per primi hanno registrato i sintomi del COVID e loro hanno poi infettato la famiglia,
  • Alcuni casi hanno riscontrato la positività al Coronavirus anche se avevano ricevuto una o entrambe le dosi di vaccino,
  • La media dell’età degli ultimi 30 casi di positività è pari a 30 anni, di cui 12 minorenni,
  • Bisogna tornare a Maggio 2021 per risalire alla presenza di positivi over-70 anni
  • Gli ultimi decessi da/con COVID si sono verificati ad Aprile 2021

Tutti questi segnali indicano che il virus sta ormai circolando in prevalenza tra le persone non vaccinate, anche se non c’è la garanzia che il vaccino non impedisca il contagio o la diffusione del virus ad altri.

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Sul fronte della copertura vaccinale, si registra una copertura dell’84% come prima dose di vaccino in tutta la provincia di Milano con valori che vanno dall’80% di un gruppo di Comuni al 90% di Morimondo. Vanzago, con una copertura dell’89,5%, si trova al secondo posto di questa particolare classifica.

A Vanzago, infatti si registrano:

  • 6.977 vaccinati con la prima dose su 7.789 di popolazione target
  • 5.856 vaccinati con entrambe le dosi, pari al 75% della popolazione target

Mancano quindi solo 812 persone che debbono avviare il ciclo di vaccinazione ed è opportuno che anche chi manca si vaccini in modo da difendersi dall’infezione da Coronavirus e contribuire a ridurre il rischio che la pandemia si diffonda ancora nei prossimi mesi.

Se pensiamo invece a tutta la popolazione di Vanzago, infatti, la copertura di persone completamente vaccinate al momento è pari a circa il 62% perché – ad esempio – ci sono tutti gli under 12 che non rientrano nella popolazione target e che sono i più esposti al virus.

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In conclusione, si raccomanda sempre a tutti i cittadini di mantenere tutte le misure di riduzione del rischio contagio (distanziamento, evitare i contatti, uso delle mascherine, igiene delle mani e degli oggetti di uso comune, …) anche se vaccinati ma, in particolar modo, per i bambini sotto i 12 anni che il vaccino non lo possono fare.

Infine si raccomanda ai pochi che non si sono ancora vaccinati di farlo per aggiungere un elemento di protezione rispetto agli effetti del COVID sia per sé stessi sia per gli altri.

 


Giovedì 19 Agosto 2021

Le prime settimane di Agosto sono state caratterizzate da tutta una serie di notizie circa l’introduzione del “Green Pass”, i vari cluster locali di infezione in varie parti d’Italia e del mondo, e le varie ipotesi circa l’andamento dell’infezione nei prossimi mesi. A Vanzago è continuato puntualmente il monitoraggio del contagio e il controllo dei positivi e i quarantenati in carico ai nostri agenti di Polizia Locale.

La situazione locale, come al solito, è specchio della situazione locale e provinciale con una ripresa della circolazione del virus dal mese di luglio che è continuata in maniera costante ma limitata paragonata ai picchi della pandemia registrati nei mesi scorsi. Dal 28 luglio ad oggi, infatti, sono stati riscontrate positività in 13 persone ripartite in 8 famiglie, portando così il totale degli infetti vanzaghesi al valore di 870; la media di età di questi ultimi contagiati è pari a soli 26 anni con ben 4 bambini al di sotto dei 10 anni, larga parte dei contagiati tra i 20 e i 40 anni ed età massima di 66 anni in un caso. La buona notizia è che in nessun caso si è dovuti ricorrere alla terapia intensiva ma solo ad accessi al Pronto Soccorso in pochi casi di temporanea severità della malattia.

Si attende la crescita della diffusione del virus nelle prossime settimane come previsto anche a livello regionale e nazionale per via del rientro dalle vacanze e la non completa protezione della popolazione con vaccino specifico, specialmente per i minori di 12 anni.

 

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Per quanto riguarda il grado di copertura vaccinale, invece, Vanzago si mantiene tra i primi posti della classifica dei Comuni con il più elevato tasso di copertura per la prima dose con circa l’85% della popolazione target (contro l’80% di tutta la provincia di Milano, circa il 70% della Regione Lombardia e il 67% di tutta l’Italia); altro valore significativo è quello del 71% sul target di chi ha completato il ciclo vaccinale, numero che è destinato a crescere quando i giovani che hanno fatto la prima dose tra fine luglio e i primi giorni di agosto completeranno il loro percorso vaccinale.

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Si ricordano in conclusione alcune delle rilevanze scientifiche ufficiali per dare informazioni puntuali e sfatare miti, leggende e false credenze (fonte Istituto Superiore della Sanità):

  • La vaccinazione anti-COVID-19, come accade per tutte le vaccinazioni, non protegge il 100% degli individui vaccinati. Attualmente sappiamo che la vaccinazione anti-COVID-19, se si effettua il ciclo vaccinale completo, protegge all’88% dall’infezione, al 94% dal ricovero in ospedale, al 97% dal ricovero in terapia intensiva e al 96% da un esito fatale della malattia.
  • Le osservazioni fatte nei test finora hanno dimostrato che la protezione dura alcuni mesi, mentre bisognerà aspettare periodi di osservazione più lunghi per capire se una vaccinazione sarà sufficiente per più anni o servirà ripeterla … Almeno in un primo momento anche chi è vaccinato dovrebbe mantenere alcune misure di protezione.

Bastano queste due indicazioni per ricordare quindi di mantenere sempre un atteggiamento di prudenza e di contrasto alla diffusione del virus: mascherine, distanziamento sociale, igiene delle mani, … Questa precauzione deve essere mantenuta in particolare verso i giovani che non hanno ancora completato il ciclo vaccinale e i minori di 12 anni che non hanno ancora possibilità di accedere ai vaccini.

Per gli anziani, i fragili, e il personale medico e scolastico, invece, che per primi hanno completato il ciclo vaccinale già diversi mesi orsono, è bene mantenere la precauzione per via della non nota durata della copertura vaccinale.

Proteggiamo la nostra comunità con i semplici gesti di precauzione!

 


Domenica 25 luglio 2021

Come ampiamente noto dalle cronache nazionali ed europee, riparte la diffusione sostenuta del Coronavirus anche nella comunità di Vanzago. Se dal 9 al 13 luglio 2021 avevamo raggiunto stabilmente lo status di COVID-free, purtroppo da quella data sono aumentati i contagi in maniera significativa. Ad oggi sono 5 le famiglie con positività per un totale di 9 persone contagiate. La dinamica è esattamente quella classica per tutta Italia e tutta Europa: si sono allentate le misure di distanziamento sociale, ci sono stati gli Europei di calcio e altre occasioni per stare a contatto con tante persone e il virus è tornato a circolare in maniera significativa. Stiamo vivendo lo stesso fenomeno della scorsa estate ma con due differenze fondamentali: quest’anno larga parte della popolazione è vaccinata e questo fa ben sperare rispetto al non trascinare verso una diffusione della pandemia con un carico di ricoveri e di decessi significativo, in secondo luogo, tale crescita avviene circa 1 – 1,5 mesi prima dello scorso anno il che è indicativo della maggior propensione del virus a diffondersi (probabilmente per la presenza della cosiddetta variante Delta o variante Indiana) e anche del miglioramento della capacità di individuarlo con tamponi rapidi o tamponi molecolari.

Non ci resta che vedere l’effetto che avrà il rimescolamento estivo per valutare la situazione al rientro dalle vacanze. Chiaramente c’è forte preoccupazione perché a Settembre in particolare le scuole – dove si riuniscono i bambini e i ragazzi che non hanno avuto modo di vaccinarsi – si troveranno più esposte alla diffusione del virus.

Si fa notare, che dal mese di giugno, delle 15 persone di Vanzago che son risultate positive, ben 6 sono minorenni e l’età media è di 30 anni, che rende plastica l’idea che il virus circola di più tra i giovani e all’interno delle famiglie con figli. Cari genitori: è opportuno che, con i vostri figli, manteniate le precauzioni per evitare di finire nel giro del COVID.

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Per quanto riguarda la Regione Lombardia, si segnala solamente la chiara inversione di tendenza della dinamica: siamo infatti all’interno di un trend di crescita significativo. Se a inizio Maggio i nuovi positivi ogni giorno erano indicativamente 1.900, per poi decrescere intorno ai 1.000 a inizio Giugno e con una rapida riduzione fino a scendere a solo 100 nuovi positivi al giorno alla fine del mese, oggi, il loro valore ha raggiunto il picco di 690 nuovi casi con una media settimanale intorno ai 450.  Se non si inverte la tendenza ben presto arriveremo a crescite sostenute, superiori alle migliaia di nuovi casi al giorno (si ricorda che i nuovi positivi hanno toccato il massimo di circa 9.000 al giorno sulla media settimanale): l’auspicio è che questa nuova ondata di diffusione del contagio non colpisca i fragili e non richieda il ricovero nelle terapie intensive.

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In provincia di Milano si è vaccinato il 75,4% della popolazione target. A Vanzago la quota è dell’81.2% con ben 6.327 cittadini con almeno una dose e con 4.349 con il ciclo completo pari a circa il 55,8% della popolazione target. Siamo al primo posto di questa particolare classifica in tutta la provincia di Milano il che fa ben sperare sulla minor possibilità di contrarre il virus in forma grave.

Colgo l’occasione per ricordare alle tante persone che girano senza mascherina e senza precauzioni dicendo “tanto sono vaccinato/a” che purtroppo c’è ancora il 19% della popolazione target che non ha ricevuto il vaccino e il 44% che non ha ricevuto la seconda dose del vaccino e quindi sono ancora esposti al contagio e, soprattutto, ci sono i bambini sotto i 12 anni che non si possono vaccinare. Anche se vaccinati, inoltre, è possibile ammalarsi e avere una carica virale che – seppur bassa – può contagiare gli altri.

Per questi motivi, bisogna mantenere tutti quanti il classico atteggiamento di prudenza che ben abbiamo imparato ad avere in questo anno e mezzo di pandemia: mascherine, distanziamento sociale, igiene delle mani, …

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Blocchiamo questa terza ondata di COVID sul nascere: non facciamolo ritornare a Vanzago all’interno delle nostre famiglie.

Bastano un po’ di accortezza e di precauzioni che non costano fatica!

 


Domenica 13 giugno 2021

La situazione complessiva della diffusione di Coronavirus e del COVID è a livelli analoghi allo stesso periodo del 2020. Si registra un basso livello di diffusione del virus tanto che progressivamente sono scesi tutti gli indicatori.

Su Vanzago, siamo scesi ad un solo caso di persona attualmente in quarantena e, in alcuni giorni della scorsa settimana, siamo addirittura arrivati ad essere “COVID-free”. In particolare, dal 28 maggio ad oggi si sono infettate solamente 3 nuove persone, tutte sotto i 30 anni, portando il totale a 845 casi dall’inizio della pandemia, con le distribuzioni viste in figura.

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Anche in Regione Lombardia la situazione è in progressivo miglioramento: nell’ultima settimana si sono registrati in media ormai solo 270 nuovi positivi e 8 decessi da/con COVID al giorno, e il numero delle persone ancora ricoverate in rianimazione è scesa a 114 in tutta la Regione.

Siccome la situazione è analoga all’anno precedente è ragionevole pensare che conti molto in questa dinamica l’aspetto della “stagionalità” che contribuisce a impedire i meccanismi di diffusione del virus da persona a persona: andremo sicuramente verso una estate in cui il virus circolerà poco. L’auspicio è che tale situazione permanga anche nei mesi di Settembre e Ottobre, al contrario di quanto accadde nel 2020 quando partì la seconda ondata di diffusione dell’infezione: è fondamentale continuare a mantenere le precauzioni e nel frattempo progredire sul fronte delle vaccinazioni per aumentare la copertura.

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Per quanto riguarda le vaccinazioni, a Vanzago siamo arrivati a circa il 60% della copertura della popolazione target con la prima dose (4.656 vaccinati) e un totale di 1.869 persone (24%) che hanno completato entrambe le dosi su 7.789 totale di persone nel target.

Per un confronto, si può vedere che in Provincia di Milano la percentuale è del 56% di copertura con le prime dosi e nelle altre provincie si va dal 53% (Mantova) al 64% (Lecco).

Bisogna prestare attenzione ai numeri che vengono forniti sulla stampa: il 93,7% riportato per la Lombardia è riferito all’inoculazione di 7.219.209 dosi di vaccino sul totale di quelle ricevute in Regione Lombardia, non sul totale degli abitanti. La situazione è abbastanza omogenea in tutta Italia: per chi vuole approfondire, si segnala il seguente sito che contiene molte infografiche e dati di approfondimento.

https://lab24.ilsole24ore.com/numeri-vaccini-italia-mondo/#

Si scopre così che ad oggi sono stati vaccinati circa 14 milioni di Italiani pari al 23,7% del totale della popolazione e che il 47,2% ha ricevuto almeno la prima dose; la Lombardia registra rispettivamente il 24% e il 48,3%!

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Nelle prossime settimane l’aggiornamento sul COVID sarà reso in caso di significative novità.

Forza e coraggio! Ripartiamo in sicurezza.

 


Domenica 23 maggio 2021

Finalmente si riscontra decisamente una situazione di netto miglioramento in Lombardia e nel nostro territorio.

L’incremento medio di nuovi positivi di nuovi decessi per/con COVID al giorno è pari rispettivamente a circa 810 e 19, in riduzione rispetto ai 1.050 e 25 della scorsa settimana, dei 1.450 e 34 della settimana precedente e molto inferiori alla metà dei valori di un mese fa.

Ma la notizia migliore è che si assiste – finalmente – ad una continua diminuzione dei ricoverati in rianimazione che scendono al valore di 298 sempre con un rateo di decrescita costante di circa 100 posti in meno alla settimana.

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Lo stesso andamento lo si riscontra anche nell’ATS Milano e a Vanzago. Nell’ATS Milano il grafico più significativo è quello della curva epidemica per data di tampone da cui si registra la significativa riduzione dei casi giornalieri ad un valore inferiore ai 250, ovvero ai valori degli inizi di Ottobre 2020.

A Vanzago, ormai, i nuovi contagi settimanali sono pochi – questa settimana 5 – che portano il totale a 840. Purtroppo un nostro concittadino che era in quarantena e non più con carica virale elevata è deceduto portando il numero totale di persone decedute da/con Covid a 30.

Sul fronte dei vaccini, a Vanzago, il 40% della popolazione target ha ricevuto la prima dose (3.129 persone), mentre il numero dei cittadini con doppia dose e quindi con la copertura completa è salito fino a 1.449, quindi meno del 15% della popolazione complessiva e quasi il 19% del target di vaccinabili. Come già detto, bisogna attendere almeno fino alla metà giugno per vedere dei risultati soddisfacenti in tale ambito per via dei problemi con l’avvio della campagna vaccinale in Lombardia e nella nostra ATS.

 


Domenica 16 maggio 2021

In quest’ultima settimana, finalmente, sembra essersi decisamente ridotta la diffusione del virus sia in Lombardia che in tutta la nostra zona.

L’incremento medio di nuovi positivi di nuovi decessi per/con COVID al giorno è pari rispettivamente a circa 1.050 e 25 in riduzione rispetto ai 1.450 e 34 della scorse settimane e pari a circa la metà dei valori di tre settimane orsono.

Anche l’occupazione dei poti in terapia intensiva si è significativamente ridotta, scendendo al valore di 390 con una riduzione di circa 100 persone in una settimana e anche questo dato fa ben sperare.

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Allo stesso modo, a Vanzago nell’ultima settimana abbiamo registrato solo 4 nuovi casi arrivando al valore complessivo di 835 da inizio pandemia, con una riduzione delle persone in ospedale (valore sceso a 7) e in quarantena (solo 18).

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Forza e coraggio! Avanti con le vaccinazioni e con la ripartenza.

 


Domenica 9 maggio 2021

In Regione Lombardia nell’ultima settimana si è registrato un incremento medio di circa 1.450 nuovi positivi e 34 nuovi decessi per/con COVID al giorno, sempre con numeri lievemente inferiori alle due settimane precedenti quando erano stati rispettivamente 2.000 e 1.900 e poi 57 e 43. Il valore totale dei deceduti è salito a 33.182, che è un valore estremamente elevato e sempre in crescita.

Il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva diminuisce lentamente, troppo lentamente: se nella scorsa settimana la riduzione era di 74 pazienti in una settimana, in questa siamo scesi di soli 43 arrivando al valore complessivo di 492. A questo ritmo, quando si potrà scendere sotto le 100 unità?

Si comprende quindi che la situazione non è ancora tale da essere tranquilli. Il virus circola ancora con discreta forza e non è ancora né sparito, anche se va sempre meglio. Bisogna mantenere sempre alta la guardia e non lasciare entrare il virus nelle proprie case per non infettare i propri cari.

Per confronto, nello stesso periodo lo scorso anno, le terapie intensive si svuotavano al ritmo di 220 pazienti la settimana e il tasso di crescita di nuovi positivi era di soli 600 al giorno ed in netta riduzione, ma purtroppo i decessi erano circa 100 la settimana.

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Nella zona dell’ATS Milano si conferma la situazione Regionale ma con la preoccupazione addizionale che l’occupazione dei posti in terapia intensiva, invece, ha avuto una ripresa in questa settimana, specialmente nella fascia degli over 60: questo potrebbe essere un effetto della maggior propagazione del virus a seguito della dichiarazione della “zona gialla” che ha riacceso il contagio che, alla fine, colpisce gli over 60 e le categorie più a rischio.

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A Vanzago la situazione è in linea con quanto riportato per Regione e per la zona dell’ATS Milano. La curva del contagio è sempre in crescita al ritmo di circa 10 nuovi casi alla settimana, nella quasi totalità con propagazione del virus all’interno di intere famiglie. Purtroppo abbiamo dovuto registrare il decesso di una nostra concittadina per/con COVID ricoverata con il marito il quale però è riuscito a superare la fase di criticità ed è stato dimesso. Le storie di queste perdite sono estremamente toccanti e la nostra comunità deve stringere intorno alle famiglie che hanno sofferto di più da questa pandemia.

Sul fronte dei vaccini, a Vanzago, il 33% della popolazione target ha ricevuto la prima dose (2.585 persone) mentre il numero dei cittadini con doppia dose e quindi con la copertura completa è pari a solo 923, quindi meno del 10% della popolazione complessiva e meno dell’12% del target di vaccinabili. Come già detto, bisogna attendere almeno fino alla metà giugno per vedere dei risultati soddisfacenti in tale ambito per via dei problemi con l’avvio della campagna vaccinale in Lombardia e nella nostra ATS.

 

 


 

Domenica 2 maggio 2021

I numeri del contagio pare che diminuiscano lentamente sia in Regione Lombardia, sia nella zona dell’ATS Milano sia a Vanzago.

A Vanzago siamo arrivati a 820 positivi, con 9 nuovi casi in quest’ultima settimana in riduzione rispetto al tasso di crescita dell’ultimo periodo. Purtroppo abbiamo dovuto registrare un nuovo decesso all’interno della nostra comunità, mentre il numero dei ricoverati in ospedale rimane fisso a 13 anche se vi sono stati alcuni nuovi ingressi che hanno rimpiazzato i dimissionari. A proposito, quello che colpisce è che ormai diversi casi di concittadini vengono dimessi dall’ospedale (specialmente da Rho) pur essendo ancora positivi.

Non abbiamo registrato nessun nuovo caso di positività all’interno delle nostre scuole; rispetto alla situazione della Scuola Neglia segnalata la scorsa settimana, dopo gli approfondimenti richiesti dal Comune di Vanzago, ATS ha ritenuto di non effettuare alcun approfondimento o screening di massa sui bambini in quarantena ma di lasciare libertà alle singole famiglie di effettuare tampone oppure di rientrare dopo la quarantena senza alcuna verifica. Secondo il Sindaco di Vanzago meglio sarebbe in casi come questi effettuare subito il tampone su tutti i possibili contatti per evitare il propagarsi del virus all’interno delle famiglie e per dare la massima sicurezza, ma ovviamente la competenza è di ATS Milano e, in generale, del sistema normativo in vigore.

Sul fronte dei vaccini, purtroppo, la situazione non è ancora a livelli soddisfacenti: nonostante finalmente si siano sbloccati a livello di ATS Milano le difficoltà, a livello di provincia di Milano siamo a solo il 25% della popolazione target con la prima dose. A Vanzago, tale valore è del 26,3% con 2.048 prime dosi su una popolazione target di 7.789 persone su 9.370 abitanti circa; il numero dei cittadini con doppia dose e quindi con la copertura completa è pari a solo 814, quindi meno del 9% della popolazione complessiva e meno dell’11% del target di vaccinabili. Inoltre, se consideriamo che tra questi 814 molti sono personale sanitario e personale delle scuole che avevano la priorità, si capisce che siam ancora lontani da una situazione soddisfacente di copertura di tutte le persone sopra i 60 anni e dei pazienti fragili. Bisogna attendere almeno un mese, e quindi arrivare a metà giugno per vedere dei risultati soddisfacenti in tale ambito.

Nel frattempo è bene raccomandare sempre la massima prudenza: il virus sta ancora circolando e aggredisce le persone anziane e fragili.

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In Regione Lombardia si registra un incremento settimanale di circa 1.900 nuovi positivi al giorno e 43 nuovi decessi per/con COVID, numeri lievemente inferiori alla scorsa settimana quando erano rispettivamente 2000 e 57. I ricoveri in terapia intensiva continuano lentamente a diminuire, tanto che si è giunti al valore di 536 però con solo 74 pazienti in meno in una settimana: al rateo di 10/15 uscite nette dalla rianimazione in media al giorno per arrivare al di sotto delle 100 ci vorrà ancora 1-1,5 mesi, ovvero si arriverà in Giugno e, se così fosse, saremmo nelle stesse condizioni del 2020 ma con qualche settimana di ritardo. A questo proposito, però, è preoccupante analizzare la curva delle terapie intensive dell’ATS Milano: oltre al fatto che si può evincere che siamo in una situazione di maggior sofferenza rispetto allo stesso periodo del 2020 (circa 220 ricoveri contro i circa 100 dello scorso anno) tale curva sembra essere ad un plateau di massimo e che scende molto lentamente rispetto sia al picco dell’Aprile 2020 sia a quello del Novembre 2020. Questo indicatore ci suggerisce che la nostra ATS versa in una situazione di sofferenza maggiore rispetto a quella della Regione Lombardia, pertanto si suggerisce di adottare sempre un atteggiamento di attenzione e di precauzione fino a che i numeri saranno più favorevoli e certificheranno una più ridotta circolazione del virus tra di noi.


Domenica 25 aprile 2021

L’avvicinarsi delle riaperture del 26 aprile 2021, purtroppo, è accompagnato dalle cattive notizie.

In questi giorni, a Vanzago, abbiamo perso per COVID due concittadini, due sessantenni, che erano ricoverati da tempo in ospedale: come comunità ci stringiamo al dolore delle famiglie in questa fase drammatica.

Per far capire quanto grave è la situazione, basti pensare che in questa seconda ondata i decessi da/con Covid sono stati 15 contro i 12 della prima fase, per un totale di 27 decessi “ufficiali”.

Inoltre continua a crescere il numero delle persone che vengono ricoverate in ospedale vittime del Coronavirus: quello che deve far riflettere sono le età degli ammalati e dei decessi che scendono ben al di sotto dei 60 anni.  Degli ultimi 20 nuovi casi Vanzaghesi, ben 7 sono finiti in Ospedale con età che vanno dai 47 agli 84 anni: anche i giovani si ammalano talmente tanto da finire in ospedale. Raccomando la massima prudenza. Sempre.

Il numero dei positivi ha superato la soglia degli ottocento (siamo a 811 per la precisione) e continua a crescere con un ritmo che è adesso tornato ad un valore di 18 nuovi casi a settimana. Se continua così, tra poco supereremo i 900 casi che sarebbe un triste risultato.

Tra in nuovi positivi, è bene segnalare che alla Scuola Primaria Neglia, inoltre, in una classe in quarantena da più di una settimana, si sono al momento verificati 2 casi a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, tanto da spingere il Comune di Vanzago a chiedere ad ATS una verifica approfondita delle varianti e su tutti i bambini indicati, in modo da scongiurare che ce ne fosse qualcuno positivo a casa con il rischio di propagare l’infezione anche ai genitori: speriamo che ATS voglia ordinare questo censimento per garantire maggior tutela e controllo.

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La situazione è molto seria anche in tutta la zona del Rhodense/Bollatese e di tutta l’ATS Milano. In particolare, analizzando i dati contenuti al sito di ATS Milano (https://www.ats-milano.it/portale/Epidemiologia/Valutazione-dellepidemia-COVID-19/Dati-di-monitoraggio-giornaliero) si evince che questa seconda ondata di COVID è molto peggio della prima in termini di valori di ricoveri, decessi e permanenza in terapia intensiva: in particolare, da questo ultimo indicatore si capisce che i tre picchi hanno andamento inverso rispetto a quello Regionale: nel Marzo-Aprile 2020 di picco era di 250 unità, e gli altri due – quello di Dicembre 2020 e quello attuale – sono più elevati.

Del resto è sufficiente rendersi conto di quante ambulanze si sentono in queste ultime settimane per capire che il Coronavirus sta colpendo duramente proprio ora che si è deciso per la riapertura. Bisogna incrementare l’attenzione e le norme di prevenzione individuale! Non portiamo il virus nelle nostre case perché colpirà i nostri affetti e potrebbe mettere a rischio la salute dei nostri anziani e dei più fragili.

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Anche i dati di Regione Lombardia, per quanto segnino l’andamento di riduzione rispetto al picco della diffusione dell’infezione – le terapie intensive sono ancora occupate con 644 pazienti in calo rispetto alle 728 di sabato scorso – fanno capire che siamo ancora in una fase delicata. Il numero dei nuovi casi è cresciuto in media di circa 2.000 casi al giorno e presto supererà le 800 mila persone, mentre il numero dei decessi ha raggiunto il valore di 32.618 ed è cresciuto con una media di circa 57 al giorno.


Domenica 18 aprile 2021

Anche oggi mi tocca ricordarlo: con il Coronavirus non si scherza. Purtroppo la Lombardia e l’Italia sono tra le aree al mondo più toccate, in termini di rapporto tra decessi sul numero dei cittadini.

Utilizzando sempre le ricerche della John Hopkins University (https://coronavirus.jhu.edu/data/mortality) che è uno dei riferimenti principali a livello mondiale in termine di tracciamento della pandemia, si può verificare che l’Italia con 194 decessi con/da COVID per 100 mila abitanti è al secondo posto tra le principali nazioni al mondo dietro all’Ungheria e prima di Brasile, Perù e Stati Uniti.

Come già riportato tempo fa, la Regione Lombardia è il principale contributore di questo indicatore poiché ha una tasso di 319 decessi ogni 100 mila abitanti, ben superiore a quello della media nazionale e che la porterebbe al primo posto al Mondo se la John Hopkins University la inserisse nella tabella. Bisogna osservare che, se nella prima ondata di COVID (fino all’Agosto 2020) il problema principale dell’Italia era proprio la Lombardia senza la quale si avrebbero avuti numeri più contenuti addirittura inferiori alle altre nazioni Europee, purtroppo la seconda ondata di COVID – partita lo scorso settembre 2020 e ancora in corso – si è diffusa in tutta la penisola per cui anche altre regioni hanno visto crescere notevolmente i numeri dei contagi e poi dei decessi. In tabella sono riportati i dati nazionali suddivisi regione per regione.

Al 17 Aprile 2021, sono 116 mila i deceduti in Italia per/con COVID: un numero impressionante, pari a quasi tutti gli abitanti della Valle d’Aosta (il 93% circa). Purtroppo questo triste contatore continua a crescere quotidianamente perché il virus è talmente diffuso e si continua a diffondere non appena gli si dà la possibilità di circolare liberamente tra le persone.

Tornando alla Regione Lombardia, i decessi hanno raggiunto il valore di oltre 32,2 mila casi. Non ci siamo: nella prima ondata di COVID, quella per la quale ricordiamo ancora le scene drammatiche viste su tutti i mezzi di comunicazione di massa, il valore complessivo dei decessi è stato 16,9 mila casi: da allora ad oggi siamo arrivati già 15,9 mila casi. Deve essere evidente a tutti che la situazione è gestita in maniera non appropriata e serve una reazione decisa e forte che possa ridurre i numeri di infetti complessivi, il numero di nuovi casi, e poi il numero dei ricoverati in terapia intensiva e infine dei decessi quotidiani.

Quel che dà maggior speranza è che abbiamo di fronte l’arrivo dell’estate che dovrebbe contrastare la diffusione del virus, ma questo non ci esime dal mantenere un atteggiamento di massima precauzione.

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Nei grafici seguenti la situazione e gli andamenti in Regione Lombardia. Dalla curva della crescita dei positivi (in blu) sono evidenziate 4 andamenti:

  • La crescita vigorosa tra fine settembre e fine novembre 2020 in cui il virus si è diffuso in ogni dove senza che avesse ostacoli;
  • La riduzione della crescita tra dicembre 2020 e fine febbraio 2021 per via dell’istituzioni delle varie misure di contrasto con le limitazioni alla circolazione delle persone e le varie chiusure;
  • La ripresa della crescita dei contagi del mese di Marzo 2021 anche per via delle progressive aperture;
  • La situazione attuale di timida attenuazione della crescita per via dell’istituzione della zona rossa del 17 marzo 2021 che però ormai è già stata superata.

La curva dei decessi (in rosso), invece, ha dinamiche più lente e più mediate sul tempo e sembra registrare solo tre andamenti:

  • L’avvio della seconda fase di pandemia tra settembre e dicembre 2020;
  • L’attenuazione tra fine dicembre 2020 e marzo 2021
  • La ripresa della crescita da metà marzo 2021

Accompagnato a questo grafico è bene sempre aver presente quello dei ricoveri in terapia intensiva (che se chiamata rianimazione rende meglio l’idea): grazie alle ultime misure di contenimento si è raggiunto il terzo picco dall’inizio della Pandemia con circa 870 casi (i picchi precedenti sono stati circa 1.400 ad inizio Aprile 2020 e 940 a fine Novembre 2020) ed ora si sta progressivamente scendendo ma con la lentezza tipica di questa seconda ondata di pandemia nella quale non appena si raggiungono risultati importanti in termini di contenimento della diffusione del Coronavirus si tende a riaprire repentinamente. In una settimana, infatti, il numero dei ricoverati in terapia intensiva è sceso di circa 100 unità, arrivando a 723 casi.

Confrontando sempre gli andamenti dell’ultima settimana con quelle precedenti si riscontra che la media di nuovi positivi è scesa a +2.200 e quella dei decessi giornalieri a +77, contro valori delle settimane precedenti pari rispettivamente a +2.300 e + 90 e prima a +3.500 e +95.

Nel 2020 ci trovavamo in condizioni simili ad oggi a metà aprile 2020 e si è praticamente ridotta al minimo la diffusione del virus solo a metà luglio 2020: lo scenario di oggi è molto più complicato da gestire perché il virus è più diffuso ma, basandosi su quel precedente, non si può pensare che in Regione Lombardia avremo buoni numeri prima del luglio 2021.

In conclusione, ci vuole molta molta pazienza e ancora tanta attenzione anche all’interno della propria famiglia per non portare in casa il virus e mettere a rischio la salute dei più fragili.

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A Vanzago seguiamo l’andamento regionale e quello territoriale: la situazione è in lento miglioramento ma, purtroppo, sempre più anziani vengono colpiti e finiscono in ospedale.

In questa settimana registriamo ancora il mantenimento del valore dei nuovi positivi su base settimanale a circa 15 ma si riduce il numero dei quarantenati al valore di 27. Purtroppo il via vai dagli ospedali è stato continuo anche questa settimana e il risultato netto è di una crescita a 12 di persone ricoverate, alcune delle quali con tampone negativo ma ancora in osservazione per altre patologie (con stupore, inoltre, registro che alcuni casi son stati dimessi ancora positivi dall’ospedale).

Siccome è di giovedì la notizia che una classe della Scuola Secondaria di Primo Grado Ronchetti è stata messa in quarantena, bisogna tenere in conto che i contagi non caleranno in maniera repentina nella prossima settimana e ci vorrà molta molta pazienza e tanta prudenza.

Lo ripeto ancora: l’analisi dei numeri non deve né spaventare né essere usata per tranquillizzare. Per battere il COVID bisogna essere seri e rispettare le regole di distanziamento sociale e di precauzione igienico sanitaria.

È chiaro che se si guarda ai decessi (al momento sono 25 il numero ufficiale per Vanzago) rispetto al totale degli infettati (al momento circa 800 secondo i dati ufficiali ricostruiti dal Comune di Vanzago) si può relativizzare e stimare che anche se si contrae l’infezione da coronavirus, la singola persona ha buone possibilità di sopravvivere, ma se si considera che ogni persona ne infetta molte altre, specialmente i propri parenti e i propri amici, è bene prendere le precauzioni per evitare di essere agenti del contagio e della propagazione magari verso genitori, nonni, zii o persone care che sono più fragili e che finiscono poi in ospedale o che magari non ce la fanno a sopravvivere. Ad esempio, i ricoverati di Vanzago, oggi, hanno età comprese tra 63 e 90 anni, ma alcuni di loro sono in ospedale con il COVID da un mese senza poter vedere nessuno dei propri cari e magari in un contesto di sofferenza e dolore.

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Coraggio! Teniamo il Coronavirus fuori dalle nostre case!

Non è il momento di abbassare la guardia.

Proteggiamoci con il distanziamento e le precauzioni!

 

 


 

Domenica 11 aprile 2021

Come anticipato la scorsa settimana, le misure di contenimento stanno producendo – lentamente – gli effetti sperati. La zona rossa in Lombardia ha fatto sì che si è raggiunto il picco di ricoveri in terapia intensiva e ora è iniziata la discesa: dal massimo di 870 siamo scesi a 820 persone in rianimazione tornano ai valori di 20 giorni fa.

Anche il rateo di crescita dei nuovi contagi si sta riducendo (con una media di +2.300 al giorno in settimana) mentre restano ancora elevati i decessi (una media di 90 nell’ultima settimana).

Con questi numeri, la Lombardia da lunedì 12 tornerà in zona arancione ed è un’ottima notizia!

Bisogna mantenere la massima precauzione, però, per non tornare ancora in zona rossa, perché ci vorranno diverse settimane per vedere ridurre il numero dei ricoverati in terapia intensiva al di sotto dei livelli di attenzione.

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Per quanto riguarda Vanzago il numero dei quarantenati sta progressivamente riducendosi: siamo arrivati a 36 quarantenati a Vanzago e 2 altrove con ulteriori 10 persone ancora ricoverate in Ospedale, alcune di queste in gravi condizioni. In una settimana il numero settimanale dei nuovi infettati è passato dal massimo di 25 nuovi casi a circa 10 e questo fa ben sperare; a dire la verità c’è un problema con uno dei due portali di ATS per cui non arrivano più aggiornamenti puntuali dal 9.4 per cui i numeri potrebbero essere lievemente più alti.

Quello che preoccupa è che degli ultimi 25 positivi di Vanzago ben 14 sono over 60 anni e ben 8 hanno dovuto essere ricoverati in ospedale. Bisogna stare attenti a non infettare gli anziani, in generale gli over-60 e le persone fragili che hanno più difficoltà a superare senza complicazioni l’infezione del COVID.

A Vanzago oltre il 20% dei 779 positivi si è infettato all’interno delle proprie case, tramite il contatto con i propri cari che è un numero elevatissimo, mentre su oltre il 65% non è possibile stabilire facilmente la causa del contagio, per cui bisogna mantenere alta l’attenzione anche all’interno della propria abitazione.

Lo dico nuovamente: non bisogna essere spaventati ma seri! La prevenzione è semplice: portare sempre la mascherina in presenza di altre persone, distanziamento sociale con almeno 1 metro di distanza dagli altri, lavarsi frequentemente le mani e igienizzare gli oggetti di uso comune, evitare i luoghi affollati, non portare le mani agli occhi e alla bocca. È piuttosto semplice: facciamolo tutti così il virus cessa di circolare.

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Infine voglio condividere l’esperienza fatta giovedì con i ragazzi delle classi quinte della scuola primaria Neglia: l’incontro annuale con il Sindaco è stato fatto da remoto per via del Coronavirus ma è stato molto emozionante e arricchente. Ho ringraziato tutte le bambine e i bambini perché dal Marzo 2020 stanno vivendo una situazione molto difficile che li priva di molta parte delle gioie dell’incontro con gli altri ma lo fanno con grande senso di responsabilità e rispetto delle regole di prevenzione. Erano tutti contenti di essere tornati a scuola con i loro amici e con gli insegnanti. Ho chiesto loro di ringraziare anche i propri genitori che hanno gestito con significative difficoltà il periodo della didattica a distanza, specialmente per quelle famiglie con 2 o più figli studenti. Grazie ancora per questo sacrificio: speriamo che non sia vanificato da chi invece non rispetta le regole di prevenzione e quindi non rispetta gli altri.

Coraggio Vanzago! Proteggiamo i nostri cari dall’infezioni con le semplici regole di prevenzione.

 


Domenica 4 aprile 2021

Anche la Pasqua 2021 si svolge sotto l’egida delle misure di contenimento contro la diffusione del Coronavirus. Mentre a Pasqua 2020 il clima era però di speranza e di fiducia poiché la prima fase di esplosione dell’infezione era stata domata grazie al duro lockdown e si iniziava a vedere decrescere la curva dei contagi, oggi prevale invece la stanchezza e la consapevolezza che con il Coronavirus ci si troverà a dover convivere ancora a lungo.

In Regione Lombardia, purtroppo, nell’ultima settimana abbiamo registrato ancora 668 decessi per/con Covid con una media di circa 95 al giorno, ed ancora una media giornaliera di + 3.500 nuovi contagi. I pazienti ricoverati in rianimazione continuano ad essere compresi tra gli 860 e gli 870, da cui si capisce che ci vorrà ancora diverso tempo per tornare ad una situazione più sicura, anche se l’arresto della crescita di questo parametro conferma che la fase di diffusione incontrollata del virus sia stata fermata.

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A Vanzago la situazione resta seria perché abbiamo sempre circa 25 nuovi contagi alla settimana e quel che preoccupa di più è il fatto che il virus ormai contagia le persone sopra i 60 anni e causa diversi ricoveri in ospedale; a dire la verità abbiamo anche due persone ricoverate di età compresa tra i 45 e i 55 anni il che dovrebbe fare riflettere sulla pericolosità del virus.

Siamo arrivati a 771 positivi dall’inizio della pandemia, alcuni addirittura positivi due volte, e purtroppo, oltre ai 10 ricoveri in ospedale, bisogna registrare un nuovo decesso per COVID: siamo arrivati a 25 persone che hanno perso la vita per questo maledetto virus e l’hanno persa lontano dai propri cari poiché in isolamento in ospedale o in casa di cura. Infine, le persone attualmente in quarantena al proprio domicilio sono ben 50.

I numeri danno la misura di quanto sia seria la situazione e di come l’unica possibilità per non rischiare è quella di mantenere le misure di isolamento sociale e di prevenzione del Coronavirus, specialmente in questa fase in cui diverse varianti dello stesso virus stanno circolando in Italia e in Europa, in attesa che i vaccini possano produrre gli effetti sperati.

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In questo contesto, nonostante il prolungamento della zona rossa in Lombardia, è stato deciso che dal 7 (8 a Vanzago) i bambini fino alla 1 media possano riprendere le lezioni in presenza a scuola, mentre rimane in vigore la didattica a distanza per gli studenti più grandi.

Nel raccomandare la massima prudenza a tutti nell’affrontare questa riapertura, invio un pensiero di vicinanza e di ringraziamento per tutto il personale scolastico che si trova a fronteggiare questa situazione con grande senso di responsabilità e attenzione.

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Coraggio Vanzago! Manteniamo alte le difese per impedire che il virus entri nelle nostre case e colpisca gli anziani e i più fragili.

 

 


Domenica 28 marzo 2021

L’evoluzione del contagio di Coronavirus in Regione Lombardia progredisce con lo stesso ritmo della scorsa settimana. Sono stati purtroppo superati i 30 mila decessi da/con Coronavirus dall’inizio della pandemia con una media di 100 nuovi decessi quotidiani e la crescita dei contagi progredisce al ritmo di oltre 4.000 nuovi casi al giorno. Il totale dei ricoverati in terapia intensiva è cresciuto fino a 852 casi e vi sono i primi segnali di interruzione di questa crescita, ma è ancora presto dal momento che la zona rossa è stata decretata solo il 15 marzo.

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Questa dinamica di crescita si riscontra anche a Vanzago: la crescita di nuovi casi di positività cresce di circa 20 persone alla settimana tanto da aver raggiunto il valore di 746 positivi dall’inizio della pandemia (anche se 11 sono errori di attribuzione).

Tra i nuovi positivi ci sono persone che già erano state positive al virus nei mesi scorsi, segno che nessuno è indenne e che il virus muta e può infettare ancora chi già era stato infettato in passato.

Mi preme inoltre segnlare che oltre 130 concittadini si sono infettati sicuramente all’interno della famiglia o da amici o conoscenti e si stima che questo valore sia anche più elevato: bisogna evitare che il virus entri nelle nostre case altrimenti tutti i nostri cari sono a rischio, specialmente gli anziani e le persone fragili. Raccomando la massima attenzione alle norme di distanziamento sociale e di prevenzione (pulizia frequente della mani, uso della mascherina, non toccarsi occhi e naso, distanza, distanza, distanza, …).

Purtroppo il numero dei ricoverati in Ospedale non acccenna a diminuire ed anzi vi sono stati nuovi ingressi dal momento che il virus circola anche tra le persone sopra i 60 anni che sono le più a rischio; degli ultimi 40 casi registrati a Vanzago ben 14 sono over-60. Nel rivolgere un pensiero di vicinanza a chi è in ospedale e alle loro famiglie, specialmente a chi è in gravi condizioni di salute, raccomando a tutti nuovamente la massima attenzione specialmente in questa fascia di età.

A nome di tutta l’amministrazione e di tutta la comunità di Vanzago, colgo l’occasione per ringraziare nuovamente i nostri agenti di Polizia Locale che quotidianemente, compresa la domenica, parlano con le persone  in quarantena e controllano il nostro territorio.

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Non bisogna essere spaventati dal coronavirus ma bisogna essere seri. Il coronavirus, come l’influenza, si contrae con il contatto delle altre persone, è molto facile prenderlo e passarlo alle altre persone, e non vi sono giudizi di merito (ovvero di buoni e di cattivi) su chi si ammala o chi no. Bisogna solo essere seri e capire che vi sono comportamenti rischiosi e comportamenti sicuri: adottiamo i comportamenti sicuri e riduciamo i rischio di prendere il virus e di passarlo agli altri. Sono cose ben note ma spesso per pigrizia o per disattenzione abbassiamo il livello d’attenzione e ci esponiamo al contagio o all’esere agenti di infezione per gli altri, specialmente i nostri cari.

In questa settimana di Pasqua rinnovo l’invito a prestare ancora più attenzione di sempre: manteniamo un atteggiamento di massima precauzione con il massimo di isolamento possibile, evitiamo i luoghi chiusi e affollati – come ad esempio i supermercati e i centri commerciali; chi vuole partecipare ai riti religiosi della Pasqua consideri l’opportunità di seguirli in televisione per evitare di esporsi al rischio del contagio, evitiamo di fare pranzi o cene in casa per non esporsi al virus mentre si abbassa la mascherina…

Fino a che in Lombardia, purtroppo, la diffusione del virus non è sotto controllo e si riduce a valori di maggior sicurezza, è più prudente non esporre sé stessi e la propria famiglia al rischio di contagiarsi e di essere contagiati.

 


Domenica 21 marzo 2021

La situazione relativa alla diffusione del coronavirus in Lombardia è molto seria. L’auspicio è che le misure di contenimento messe in atto nelle ultime settimane, fino alla decretazione della Zona Rossa dal 15 Marzo, portino ad una riduzione della forza di diffusione del virus.

Purtroppo i numeri relativi al Coronavirus in Regione Lombardia fanno comprendere che la nostra regione è stata colpita in maniera molto grave dal coronavirus a livello mondiale e, purtroppo, la risposta a tale problema non è stata sufficiente per contenere il diffondersi del virus al contrario di altre zone d’Italia e del Mondo.

Anche il caos dei vaccini anti-COVID rappresenta un’ulteriore criticità in questa difficile azione di contrasto e tutela della salute pubblica.

In Lombardia, la curva dei nuovi contagi è tornata a crescere in maniera significativa con una media di oltre 4.000 nuovi casi giornalieri nell’ultimo mese. Allo stesso modo anche quella dei decessi ha raggiunto negli ultimi 5 giorni il valore medio di 80 nuovi decessi al giorno con/da Coronavirus.

La curva dei ricoveri in terapia intensiva dimostra quanto poco si è capito di come contrastare il virus: dopo la crescita della propagazione de virus in set-ott ’20 per via della troppo rilassatezza delle misure di distanziamento sociale la situazione è stata messa sotto controllo grazie al lockdown nazionale di novembre ’20 e alle successive misure di contenimento che si sono succedute fino a circa gen/feb ’21. Nonostante la certezza della presenza delle mutazioni del virus più aggressive anche in Lombardia, purtroppo sono state allentate le misure di contenimento e il virus è tornato a circolare in maniera incontrollata tanto che da metà febbraio si è passati da meno di 400 ricoveri i rianimazione agli attuali 800. Siamo lontani dai circa 1.400 casi che è stato il massimo del 2020 ma ci avviciniamo al massimo dei 950 casi della seconda ondata (Nov. 20).

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Vanzago è specchio dell’andamento della nostra area metropolitana: il numero dei nuovi casi è cresciuto significativamente e nella tabella e nelle figure successive si può comprendere la serietà della situazione. Nell’ultima settimana ci sono stati 22 nuovi contagi ma con un picco di crescita settimanale vicino ai 30 nuovi casi; il numero complessivo dei positivi dall’inizio della pandemia ha raggiunto il valore di 727.

I fatti significativi che preoccupano di più sono i seguenti:

  • 4 nuovi positivi, di età superiore ai 60 anni, sono purtroppo attualmente ricoverati in ospedale;
  • 1 nuovo caso (ma parrebbero esservene altri) era in realtà già risultato positivo al Coronavirus in questa seconda fase di pandemia ma lo ha manifestato nuovamente, segno che non c’è alcuna garanzia di immunità a fronte anche delle varianti che circolano;
  • ci sono diverse decine di persone in attesa dell’esito del tampone;
  • il virus colpisce intere famiglie.

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Si ricorda sempre che gli unici rimedi sicuri per evitare di contrarre il virus sono le misure di prevenzione: mascherine, igienizzazione frequente delle mani, distanziamento, evitare luoghi affollati e – soprattutto – evitare anche i contatti con i familiari e gli amici con comportamenti a rischio.

Dobbiamo proteggere i più deboli e gli anziani perché ognuno di noi può essere veicolo del virus senza saperlo e mettere in difficoltà i più fragili.

Siamo prudenti: non facciamo entrare il Coronavirus nelle nostre case!

 


Domenica 14 marzo 2021

Il coronavirus, e in particolare le nuove varianti, si sta diffondendo progressivamente e con una capacità elevata di contagio e da lunedì 15 la Lombardia tornerà di nuovo in zona rossa. In regione, abbiamo raggiunto le 662 mila con 26 mila nuovi positivi in settimana. Nella curva blu, si vede che il numero dei positivi ha incrementato la pendenza. È preoccupante anche la crescita del numero di ricoveri in terapia intensiva che ha quasi raggiunto quota 700. Pur essendo lontani dal picco di 1.400 della prima ondata del COVID, la preoccupazione per la crescita del numero di questi ricoveri è correlata alla sua pendenza.

 

 

 

Per quanto riguarda Vanzago, invece, nell’ultima settimana sono stati 17 i nuovi contagi con un ingresso in ospedale: è già stata superata la soglia dei 700 positivi, di cui 32 in quarantena al proprio domicilio.

Si raccomanda di usare la massima precauzione per non far diffondere il virus. Coraggio Vanzago.

 

 


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Domenica 7 marzo 2021

La Lombardia è tornata in zona ad alto contagio tanto che dopo l’inserimento in zona arancione dell’1 marzo, da venerdì 5 si è entrati in zona arancione rafforzata con chiusura delle scuole (tranne i nidi) e si rimarrà in questa modalità sino al 14 marzo.

Purtroppo la crescita del contagio è evidente in tutta la regione e anche Vanzago non ne è esente.

I contagi in totale in Lombardia hanno ormai raggiunto le circa 630 mila persone (linea blu) e i decessi da/con Covid sono arrivati a 28.705 (linea rossa); basti pensare che quasi 400 persone hanno perso la vita per il COVID in una settimana per far capire la criticità della situazione. E a questo si aggiunge che il numero dei ricoverati in terapia intensiva (linea blue nel secondo grafico) è sempre in crescita: siamo arrivati a 565 ricoverati con +130 in una settimana (+30%).

Dall’esperienza pregressa le misure decretate potranno contribuire a frenare la crescita ma non certo a fermarla nei tempi indicati (10 giorni), pertanto si invita a mantenere la calma e la pazienza e ad adottare le misure più efficaci per proteggere sé stessi e la propria famiglia dal contagio e soprattutto per non fare dilagare il virus tra gli anziani e le persone fragili: mascherina, isolamento sociale, igienizzarsi le mani, …

Il virus non scherza e si diffonde rapidamente e capillarmente non appena gli si dà la possibilità di farlo.

A Vanzago la crescita ha portato a 689 casi dall’inizio della pandemia con 10 nuovi casi in una settimana: di fatto il rateo di crescita pare si stia già riducendo e questo fa bene sperare.

Raccomando ancora una volta di prestare la massima precauzione! Coraggio Vanzago!

 

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Domenica 28 febbraio 2021

Come ampiamente previsto, l’entrata in zona gialla, la ripresa delle attività nelle scuole superiori e l’allentamento delle misure di isolamento sociale, unita alla presenza delle nuovi varianti del virus, hanno fatto salire il numero dei contagi in Lombardia e anche nella nostra zona.

I contagi in totale in Lombardia hanno ormai raggiunto le 600 mila persone (linea blu) e i decessi da/con Covid sono arrivati a 28.324 (linea rossa).

Il dato più significativo e preoccupante è la risalita del numero dei ricoverati in terapia intensiva (linea blue nel secondo grafico): siamo ritornati stabilmente sopra le 400 unità (sabato sono arrivati a 435).

E la diffusione del contagio continua a crescere con andamenti, fortunatamente, per ora lineari.

Non è un caso, quindi, che da lunedì la Lombardia torna in zona arancione con le limitazioni che ormai abbiamo imparato a conoscere. Sappiamo anche, però, che tali limitazioni hanno una efficacia ridotta se poi la responsabilità dei singoli non viene esercitata in maniera appropriata e si adottano comportamenti che ci espongono alla diffusione del contagio. Bisogna essere rigorosi e mantenere tutte le misure di isolamento sociale e di prevenzione dalla diffusione del coronavirus, specialmente per proteggere gli anziani e i più deboli che rischiano il ricovero, l’ingresso in terapia intensiva e, in alcuni casi, il decesso per Covid in condizioni drammatiche.

 

Per quanto riguarda Vanzago, siamo arrivati a registrare 30 casi di positivi attivi sul nostro territorio, 4 in isolamento in altri Comuni e 2 ricoverati in ospedale. Ricordiamo che dall’inizio della pandemia le persone infettate sono state 679 e di queste 612 sono guarite mentre, purtroppo, 24 sono scomparsi.

Il tasso di crescita dei positivi a Vanzago è attualmente intorno ai 15-20 nuovi casi su base settimanale, e si vede bene nel grafico dei nuovi contagi settimanali che siamo al terzo picco di questa seconda fase di diffusione del virus (il primo in ottobre-dicembre 2020, il secondo alla metà di gennaio 2021, il terzo è partito alla metà di febbraio 2021).

Quello che preoccupa di più a Vanzago al momento, è la diffusione del virus nelle famiglie e che arriva alle persone con età superiore ai 65 anni e quindi più a rischio. Raccomando a tutte e tutti un forte senso di responsabilità e di attenzione individuale per minimizzare i fattori di rischio sui soggetti più fragili.

Coraggio Vanzago! Dobbiamo uscirne bene e tutti insieme!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Mercoledì 24 febbraio 2021

Purtroppo è necessario accorciare il periodo di aggiornamento sulla situazione del contagio da Coronavirus a Vanzago poiché abbiamo registrato una crescita sensibile del numero di contagi in poco tempo.

 

A seguito di due positività nelle scuole, una classe della Scuola Primaria Neglia e una classe della Secondaria Ronchetti sono state messe in isolamento da ATS.

 

In questi 3 giorni abbiamo già registrato una crescita di nuovi 6 casi con un ricovero in ospedale e alcune persone sono in attesa di esito di tampone. Il numero totale dei positivi da inizio della pandemia è salito così a 669 di cui 28 in quarantena a Vanzago, 2 in quarantena altrove e 2 ricoverati in ospedale (a fronte di 606 guarigioni, 24 decessi e 7 errori di attribuzione).

 

Si raccomanda a tutte le cittadine e i cittadini, specialmente quelli più anziani e fragili di evitare contatti non necessari con le persone e di intensificare ancora di più le misure di protezione individuale contro la diffusione del coronavirus.

 

Coraggio Vanzago: proteggiamo i più fragili e i più deboli!

 


 

 

Sabato 20 febbraio 2021

Ormai è una dinamica ben nota: non appena si allentano le misure di contenimento del virus, i contagi tornano a salire e, come fatto in passato, per capire se lo scenario produrrà effetti seri sulla popolazione e sul sistema sanitario l’indicatore più significativo è quello delle terapie intensive.

Dopo avere fatto entrare la Regione Lombardia in zona “gialla”, nonostante la recente individuazione di 4 comuni lombardi – tra cui Bollate – in zona “rossa” per delle evidenze di diffusione repentina locale del virus, e dopo aver allentato le misure di contenimento sulle scuole secondarie, ecco che i contagi tornano a crescere.

I nuovi positivi sono cresciuti, in media, di circa 2200 persone al giorno contro circa 1800 della settimana precedente e circa 1600 di quella ancora prima. I contagi totali in Lombardia dall’inizio della pandemia è arrivato a 576 mila persone. Inoltre, purtroppo, i decessi di persone con/per COVID ha superato le 28 mila unità: sono numeri davvero impressionanti che devono farci riflettere e spingere ad adottare comportamenti il più prudenti possibili, specialmente nei confronti dei più fragili e degli anziani.

Ma di solito una figura (o un grafico) conta più di mille parole: come si può vedere qui sotto, la crescita dei positivi (linea blu) è lineare con una pendenza praticamente costante da fine Novembre 2020 quando si istituì il nuovo lock-down a livello nazionale, dopo la fase in cui la propagazione del virus è stata estremamente elevata (periodo settembre-novembre 2020). Anche la curva dei decessi (in rosso) ha un andamento sostanzialmente lineare di crescita. Siamo ben lontani dalla dinamica della cosiddetta “fase 1” quando a fronte di un inizio drammatico a fine Febbraio 2020, dopo circa 4 mesi a fine Maggio 2020, la diffusione era ormai sotto controllo.

L’andamento dei ricoveri in terapia intensiva fa capire che in Regione Lombardia siamo ancora in difficoltà: dopo aver toccato il minimo di 354 ricoverati, adesso il loro numero è risalito fino a 382 persone. Paragonando la situazione della prima fase di pandemia, a quest’ora le terapie intensive sarebbero già vuote, mentre in questa seconda ondata, una volta raggiunto il picco di occupazione, la riduzione del numero dei posti occupati in rianimazione si è rallentata da metà dicembre 2020 in avanti per bloccarsi da fine gennaio 2021.

I dati aggregati suggeriscono quindi che, purtroppo, ci aspettano almeno altri 3 mesi di continua diffusione del virus in Lombardia fino a che la primavera inoltrata e poi l’estate favoriscano lo spegnersi del contagio.

La situazione a Vanzago riflette in piccolo tale andamento. Così come anticipato la scorsa settimana, l’entrata in zona gialla avrebbe fatto salire i contagi e puntualmente si è verificato questo fenomeno.

Negli ultimi 7 giorni il numero dei nuovi positivi è salito a +22 nuovi casi – si ricorda che eravamo scesi sino a +2 nuovi casi per settimana lo scorso sabato. Quello che preoccupa è che tra i nuovi casi ci sono bambini e ragazzi all’interno di famiglie tutte contagiate, ma anche diversi anziani over-65 anni. Sono 29 attualmente le persone a Vanzago positive e in quarantena al loro domicilio e 1 risulta ancora in ospedale.

Dal grafico dei nuovi contagi a Vanzago si può comprendere che tale crescita è analoga a quella di inizio gennaio 2021 che si è arrestata solo per l’istituzione della zona rossa: in assenza di tale misura, assisteremo a Vanzago ad una crescita dei contagi di almeno 10 nuovi casi a settimana per raggiungere i 700 casi di positivi in circa un mese (oggi siamo a 663 dall’inizio della pandemia).

 

 

 

 


 

Venerdì 12 febbraio 2021

Dopo aver consegnato le osservazioni sul quadruplicamento della Rho-Parabiago, opera che devasterà Vanzago se verrà realizzata, torniamo agli aggiornamenti periodi sulla diffusione del Coronavirus a Vanzago.

La situazione a Vanzago è stabile: il totale dei positivi dall’inizio della pandemia è pari a 639 persone di cui 554 in questa seconda fase che continua a perdurare. Le persone in quarantena al domicilio sono solo 8 con 2 in altri Comuni e 1 persona è ricoverata e positiva.

La tendenza del tasso di crescita di positivi è a ridursi: negli ultimi 7 giorni sono solo 2 nuovi concittadini che sono stati trovati positivi dopo un valore che era sceso intorno alle 7 persone. Sono valori incoraggianti ma che sono destinati probabilmente a crescere vista l’apertura che è stata decretata passando in zona gialla la scorsa settimana e avendo riaperto le scuole superiori: vedremo probabilmente il risultato di un maggior tasso di crescita verso la fine di febbraio/inizio marzo.

Si raccomanda a tutti massima attenzione: non abbandonate le misure di salvaguardia personale (mascherina, distanziamento, sanificazione) e preserviamo il più possibile la salute dei più deboli e più fragili.

In Regione Lombardia la situazione purtroppo non migliora sensibilimente: la crescita è lineare con ancora circa 1.850 nuovi casi e 50 decessi in media ogni giorno.

Quello che preoccupa di più è che i ricoveri in terapia intensiva non accennano a diminuire nonostante i decessi quotidiani e le guarigioni: significa che ancora c’è un numero di nuovi ingressi in rianimazione che è significativo poiché al momento siamo ancora a 350 ricoveri in terapia intensiva e ci sono volute oltre 5 settimane per scendere di 100 unità. Al confronto, la prima fase di COVID a quest’ora si era già spenta con le terapie intensive ormai completamente svuotate: il merito di allora era sicuramente il lock-down più stretto che ha consentito di annullare la diffusione del contagio.

 


Domenica 24 gennaio 2021

La scorsa settimana avevamo sbagliato ad affermare che la Lombardia tornava ad essere “zona rossa per via della elevata circolazione del Coronavirus”: si è scoperto che il tutto era dovuto ad errori da parte dei tecnici di Regione Lombardia nel conteggiare tra i positivi anche chi era guarito da tempo.

Come noto, il Comune di Vanzago ha sollevato il problema della discrepanza dei dati aggregati per Comune forniti da Regione Lombardia sin dal mese di Maggio (avevamo anche scritto in Prefettura a metà Maggio), avevamo denunciato il fatto che dal 13 Maggio Regione ha smesso di fornire quotidianamente i dati dei positivi per singolo Comune lasciando come strumento il portale “nCOV” – che però non ha mai conteggiato i totali per Comune in maniera corretta – e nella fase 2 è stato aggiunto anche il cosiddetto “Cruscotto” che è più puntuale nel riportare le positività e le negatività ma ha mostrato lacune nel conteggio dei totali (anche perché non contiene tutto lo storico dei casi).

Per questi motivi e per meglio controllare il territorio, a Vanzago abbiamo utilizzato i preziosi strumenti forniti da Regione e ATS per estrarre le “novità”, ovvero i nuovi casi positivi o quelli segnalati dai medici ed in attesa di tampone, ma abbiamo controllato singolarmente con la Polizia Locale e con il Sindaco ogni dato ogni giorno proprio per verificare la realtà della diffusione del contagio. Ringrazio ancora i nostri agenti della Polizia Locale che hanno lavorato alacremente, specialmente durante la fase di massimo contagio in ottobre/novembre, ogni giorno compresi quelli di festa, per tenere sotto controllo l’evoluzione dell’infezione. È talmente noto a tutti questo tipo di controllo che diversi cittadini hanno informato subito la Polizia Locale della loro positività tanto da averlo saputo prima ancora dei vari portali.

In questo modo, possiamo dire che i dati che fornisce il Comune di Vanzago sono corretti e completi.

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In questa settimana, purtroppo, la nostra comunità è stata colpita dal dolore per la perdita di una nostra cara concittadina che si era ammalata di COVID in questa seconda ondata e, dopo una lunga degenza in ospedale, lontana dai propri cari, si è purtroppo spenta giovedì. Ci stringiamo tutti alla famiglia e ai conoscenti di questa donna, in un commosso saluto di affetto e vicinanza in questa prova così dura per la perdita di una moglie, di una madre, di una parente, di un’amica, … che lascia un vuoto incolmabile.

I deceduti di Vanzago per/con COVID salgono così a 23 e dietro questi numeri ci sono storie di grande sofferenza e dolore che dovrebbero far riflettere e suggerire la massima prudenza a tutti. Con il Coronavirus, ahimè, non si scherza. Maledetto Virus.

Dal punto di vista dei nuovi contagi, invece, pare di poter dire che il picco di ripresa dei contagi dovuto alle festività natalizie si sia attenuato perché il numero dei nuovi positivi per settimana è sceso sotto i 10 casi e, ad oggi, abbiamo solo 19 persone in quarantena a Vanzago nelle proprie abitazioni e ancora 4 in ospedale.

Ci prepariamo però a veder crescere i numeri dei positivi nelle prossime settimane per via dell’allentamento delle misure restrittive e di isolamento. Raccomandiamo la massima prudenza e le misure di contrasto alla diffusione del virus: mascherina sempre, distanziamento, igienizzazione frequente delle mani, … Attenzione specialmente alle persone dai 60 anni in su e alle persone fragili.

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In Regione Lombardia siamo tornati da oggi in zona arancione ma il virus continua a circolare con le curve di positivi e di decessi che crescono sempre linearmente.

Quello che preoccupa oltremodo è il dato di occupazione delle terapie intensive regionali che, seppure in diminuzione nell’ultima settimana, continua a non diminuire come invece fece nella prima fase di COVID. Siamo infatti ancora a un valore superiore alle 400 persone ricoverate in rianimazione e ci sono volute 4 settimane per veder ridurre di 100 unità questo valore. Anche il numero dei decessi giornalieri è significativo, segno che non bisogna allentare le misure di precauzione.

Coraggio! Continuiamo a proteggere i più deboli e indifesi!

 


Domenica 17 gennaio 2021

Da oggi la Lombardia torna ad essere “zona rossa” per via della elevata circolazione del Coronavirus. Negli aggiornamenti delle settimane precedenti avevamo messo in luce questo problema affermando che “Le curve di positivi e di decessi, come si vede dai grafici, non accennano a fermarsi e crescono in maniera quasi lineare” e che “l’indicatore che preoccupa di più è quello delle terapie intensive che non diminuisce come sperato dopo la dolorosa fase di isolamento”: basta guardare nuovamente tali curve e paragonarle al periodo di Maggio/Giugno 2020 per capire che la situazione non è sotto controllo.

Al termine di Sabato 16.1.21, infatti, il numero complessivo dei positivi è salito a 512,5 mila persone e quello dei deceduti a 26.172 e sono valori che non accennano a fermarsi. Inoltre i ricoveri in rianimazione sono stazionari da 9 giorni oscillando tra i valori di 454-468: confrontando con l’andamento della prima ondata, a seguito del lockdown, questo valore era già sceso a circa 170 casi, e questo dovrebbe far capire che il Sistema Sanitario Regionale è ancora sotto forte pressione per il COVID.

A Vanzago la situazione pare essere stabile come si vede dalle curve e dai dati sotto riportati: dopo la ripresa di nuovi casi ad inizio del 2021, infatti, in questa settimana i nuovi positivi sono stati solo 3, con l’auspicio che si tale situazione possa rimanere così e non peggiorare. Il pensiero e la vicinanza della nostra comunità va ai nostri 6 concittadini ancora in ospedale per il COVID e alla famiglia che in questa settimana ha perso il proprio caro a seguito di complicanze dopo il ricovero.

Coraggio Vanzago! La situazione è sempre critica e bisogna continuare a mantenere la massima precauzione per salvaguardare i nostri anziani e le persone fragili.

 


Domenica 10 gennaio 2021

Il secondo aggiornamento COVID del 2021 conferma anche per Vanzago, ma soprattutto per la Regione Lombardia, la ripresa dei contagi.

Purtroppo 2 nostri concittadini hanno perso la vita per/con il COVID mentre sono scesi a 7 quelli ancora ricoverati in ospedale: a loro e ai loro famigliari va il pensiero e la vicinanza della nostra comunità.

Per quanto riguarda l’andamento dei contagi, il mese di Dicembre e la maggior circolazione permessa nel periodo pre-natalizio ha probabilmente causato una ripresa della circolazione del virus: il numero totale dei positivi registrati a Vanzago è salito a 614, l’incremento settimanale dei nuovi contagi è tornato al valore di circa 20 nuovi casi la settimana e i quarantenati sono tornati ad un valore superiore alle 40 persone.

Si raccomanda, come sempre, la massima prudenza e il rigoroso rispetto delle misure di distanziamento sociale!

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In Regione Lombardia la situazione diventa sempre più seria: l’indicatore che preoccupa di più è quello delle terapie intensive che non diminuisce come sperato dopo la dolorosa fase di isolamento (zona rossa) avviata il 7 novembre 2020.

Le curve di positivi e di decessi, come si vede dai grafici, non accennano a fermarsi e crescono in maniera quasi lineare: i decessi sono saliti a 25.787 persone e le persone positive hanno raggiunto il valore di 500.758, superando la soglia delle 500 mila persone.

 


Domenica 3 gennaio 2021

Il primo aggiornamento COVID del 2021 non è dei più felici. A Vanzago il numero di positivi ancora in quarantena si sta riducendo progressivamente a seguito del lockdown decretato il 7 Novembre 2020 e delle misure di isolamento e di prevenzione tanto che ormai sono una decina le persone ancora infette in isolamento. La crescita è molto contenuta con circa 5/7 nuovi casi a settimana: quello che preoccupa è che ancora molte persone (11) sono ricoverate in ospedale con il COVID o con i postumi della sindrome e che il numero degli over 65 infettati si sta avvicinando pericolosamente al valore degli 80 casi, quasi il doppio della prima fase.

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In Regione Lombardia la situazione è sempre seria perché, nonostante le riduzioni dei nuovi casi giornalieri, continua senza sosta la diffusione del virus.

Il segnale che preoccupa è che le terapie intensive non si svuotano in maniera rapida e sono ancora intorno al valore dei 500 casi: questa dinamica la si può vedere chiaramente se si sovrappone la curva del riempimento delle terapie intensive regionali delle prima ondata con quella di adesso.

Ci sono molteplici ragioni per questo problema, ma di fatto è legato al virus che ha circolato e circola ancora.  Anche i nuovi decessi al giorno hanno un ritmo significativo che suggerisce che la situazione è ancora estremamente seria.

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Forza Vanzago! In attesa che tutte le misure di prevenzione alla diffusione del virus basate sui vaccini o sulle terapie immunitarie facciano il loro effetto, la raccomandazione è sempre la stessa: ridurre i contatti interpersonali allo stretto necessario, mantenere mascherina e distanziamento sociale, igienizzarsi frequentemente le mani, e – soprattutto – evitiamo di portare il virus nelle nostre case e mettere a repentaglio la salute degli anziani e dei più deboli.

Dipende da tutti noi! Coraggio Vanzago!

 

 


Domenica 27 dicembre 2020

Passate le festività natalizie, è utile dare uno sguardo allo stato della diffusione del contagio da Coronavirus sul nostro territorio proprio mentre le cronache danno evidenza dell’arrivo delle prime dosi di vaccino in Italia.

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A Vanzago abbiamo superato le 500 persone contagiate in questa seconda ondata: siamo arrivati a 501 positivi per un totale di 586 sin da marzo 2021. L’andamento in netta decrescita dei nuovi positivi a Vanzago paria meno di 5 alla settimana, pertanto possiamo dire che siamo giunti al picco del contagio. Le persone stanno progressivamente guarendo tanto che ne restano solo una trentina ancora in quarantena ma sono in netta diminuzione; purtroppo sono ancora una decina le persone ricoverate in ospedale.

L’auspicio è che il mese di Dicembre e le misure di contenimento adottate in questo periodo di feste abbiano impedito la diffusione del virus.

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In Regione Lombardia la crescita del numero di positivi continua ma con un ritmo contenuto e, progressivamente, in riduzione. Dopo un mese e mezzo circa dal lockdown istituito in questa seconda fase, si può riconoscere ormai che le misure di contenimento alla diffusione del coronavirus hanno fatto il loro effetto. Purtroppo non possiamo dire però che il virus non è più in circolo perché la crescita sia dei positivi sia dei decessi è ancora attiva. Anche sul fronte dell’occupazione dei letti di terapia intensiva, per quanto si vada in diminuzione, la decrescita è lenta: il confronto con la prima ondata di COVID lo dimostra chiaramente. Si può ragionevolmente affermare che in Lombardia mentre nel periodo Marzo-Giugno si ebbe una esplosione rapida del contagio ma prontamente fermatasi con il lockdown totale e l’arrivo dell’estate, in questa seconda fase, avviatasi in Ottobre e ancora in corso si è raggiunto un picco di ricoveri e di decessi giornalieri più limitati ma con una dinamica di crescita e di contenimento più lente; questo fa presagire che se in Gennaio 2021 si tornerà ad un rilassamento delle misure di contenimento del virus, ci ritroveremo ben presto con una nuova fase di crescita dei contagi, la famosa “terza ondata”, quando la seconda non si è ancora conclusa.  Se si pensa ancora alle persone in rianimazione, infatti, adesso sono 513 e sono diminuite di 79 persone in una settimana, il che vuol dire che ci vorrà più di un mese per veder ridurre tale valore sotto le 200 persone.

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Non possiamo dire che la situazione sotto controllo e pertanto bisogna continuare a mantenere la massima precauzione per non fare entrare il virus nelle proprie famiglie, preservando gli anziani e le persone fragili che potrebbero ammalarsi gravemente.

Basta guardare cosa sta succedendo in Veneto dove il virus è in forte circolazione e sta producendo un numero elevatissimo di decessi: purtroppo se non si limitano la circolazione delle persone e i contagi interpersonali, il virus dilaga e colpisce duramente.

A tutti quanti consiglio di evitare le facili spiegazioni e le facili “illusioni” su promesse di rapido ritorno alla normalità.

Coraggio Vanzago!

Continuiamo a mantenere alta la guardia contro il Coronavirus.

 

 


Domenica 20 dicembre 2020

A pochi giorni dal Natale e della fine di questo 2020 che ha stravolto le nostre vite per via della diffusione del Coronavirus in tutto il mondo, si può verificare che la crescita quotidiana dei contagi nella nostra Regione si sta progressivamente riducendo ma l’impressione è che il virus è bene presente e pronto a circolare rapidamente non appena le misure di contenimento si rilassino.

Il numero dei casi positivi in Regione ha superato la quota di 457 mila casi, ovvero circa il 5%, ma è ragionevole pensare che il virus si sia diffuso in maniera più cospicua pur non essendo stato rilevato tramite tampone.

Il numero dei decessi da/con COVID ha raggiunto il valore di 24.330.

Nell’ultima settimana la crescita di positivi è stata pari a oltre 16 mila casi e 660 decessi: sono valori ancora significativi che non consentono di ridurre il livello di attenzione.

Il valore delle persone in rianimazione è ancora elevato, pari a 592: per quanto sia in diminuzione, tale andamento è lento in confronto anche alla prima fase, segno che il virus circola nelle famiglie e nelle case. È necessario mantenere la massima precauzione specialmente per le persone con una età superiore ai 60 anni e a rischio perché già affette da altre patologie.

Stiamo attenti! Non facciamo entrare il COVID nelle nostre case.

Si raccomanda la massima precauzione anche durante le festività perché è molto facile trasmettere il Coronavirus ai propri cari.

A tal proposito si ricordano le misure che sono state introdotte con l’ultimo decreto al fine di limitare la diffusione del coronavirus in questo periodo di festività.

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A Vanzago, il numero dei contagi è in netta diminuzione alla sera di sabato 19 dicembre sono rimaste solo 50 persone positive in quarantena (di cui 6 in altri Comuni) e 11 persone ancora in ospedale per il COVID. In questa seconda fase, ormai sono circa 500 i casi di positivi accertati, a cui vanno aggiunti gli 85 della prima fase.

La crescita del numero dei positivi per settimana si sta rapidamente azzerando: siamo intorno ai 10-15 nuovi casi a settimana ma con una tendenza a decrescere.

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Coraggio Vanzago!

Nell’augurare buon Natale e buone feste è bene ricordare l’importanza di continuare il sacrificio di proteggere gli anziani e i più deboli.

 

 

 


Domenica 13 dicembre 2020

La Regione Lombardia è diventata zona gialla con conseguente rilassamento delle misure di contenimento e di distanziamento sociale. Da oggi fino al 20 dicembre è possibile, infatti, circolare in tutto il territorio regionale dalle ore 5 alle ore 22 ed è stata data la possibilità a diversi esercizi commerciali, in particolare bar e ristoranti, di riaprire con orario limitato dalle 5 alle 18.

Se si va in direzione di una progressiva attenuazione di queste misure è perché i sacrifici imposti il 7 novembre hanno permesso di ridurre la diffusione del contagio e salvare diverse persone. Purtroppo, però, non bisogna pensare che tutto sia passato, anzi: bisogna tenere sempre la massima prudenza, soprattutto su anziani e persone fragili.

 

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I numeri in Lombardia, infatti, certificano che ci sono ancora più di 100 decessi al giorno e la curva delle persone in rianimazione, per quanto non abbia raggiunto il picco di Aprile e per quanto sia in discesa, sta decrescendo lentamente, segno che il contagio colpisce ancora duramente le persone più fragili.

Del resto, sia la curva dei contagi sia quella dei decessi continuano a crescere quotidianamente e le immagini di oggi con l’affollamento a Milano e nelle zone dove si è riaperto fanno presagire una crescita dei contagi dai prossimi 15 giorni in poi.

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Vanzago ripropone lo stesso andamento visto a livello regionale: abbiamo una riduzione della crescita dei positivi ma purtroppo sempre più spesso chi si infetta in queste ultime settimane sono persone che purtroppo poi finiscono in ospedale.

In questa settimana è scomparso un altro concittadino colpito dal COVID: a nome di tutta la comunità portiamo le condoglianze alla famiglia affranta dal dolore perché il coronavirus ha colpito praticamente tutti gli anziani e ha già causato due lutti. I decessi totali a Vanzago da/con Coronavirus sono ufficialmente 19 dall’inizio della pandemia ed il valore dei ricoverati è pari a 9 perché in questa settimana sono stati ricoverati altri 2 concittadini.

Benché il virus abbia colpito ben 572 persone associate a Vanzago da ATS, di queste ben 470 (82%) è già guarito o ha terminato la quarantena e ne restano solo 62 al domicilio a Vanzago e 7 altrove in attesa di guarire e, appunto, 9 ancora in ospedale.

Il numero dei nuovi casi nell’ultima settimana è sceso appunto a 16, segno di questo progressivo miglioramento, ma è ancora presto per dire che l’infezione si è placata.

Dalle telefonare con i positivi, emerge che in molti si sono infettati all’interno delle proprie famiglie o per via di un parente o un amico: raccomando la massima attenzione a queste dinamiche perché quando il virus entra in casa, poi colpisce tutti, in particolare anziani e deboli.

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I dati pubblicati da ISTAT in questo ultimo mese, recuperati dalle anagrafi comunali (ANPR) permettono di analizzare a livello statistico un parametro proxy di come il COVID abbia potuto influire sul numero dei decessi.

La Regione Lombardia ha avuto una crescita del numero dei decessi nel periodo gennaio-settembre 2020 paragonato alla media 2015-2019 pari al 35%; se si guarda però il periodo del COVID (ovvero marzo-maggio) la crescita dei decessi è pari a oltre il 111%, ovvero il numero è raddoppiato.

Nel Nord Italia il fenomeno è stato meno grave perché la crescita Gen-Sett è stata del 18,6% mentre in tutta Italia “solo” del 9%.

A Vanzago, invece, i dati ISTAT consentono di analizzare meglio la situazione. La crescita dei decessi nel periodo Gennaio-Settembre 2020 è pari a +49%, quindi ben più del dato medio di Regione Lombardia, con circa 28 persone scomparse in più; quello che fa riflettere è il numero di +142% del periodo Marzo-Maggio dove sono stati raggiunti i 45 decessi in totale.

Tale incremento di decessi è dovuto in larga parte alle donne (+91%) rispetto agli uomini (+55%) e alle persone over 85 anni (+94%).

Con questi numeri occorre fare alcune considerazioni:

  • in primo luogo, l’effetto della presenza della RSA a Vanzago dove purtroppo il coronavirus ha colpito duramente, ha contribuito ad avere questi incrementi così significativi;
  • l’incremento dei decessi è più rilevante tra le persone più anziane e longeve (e quindi le donne over 65) che, probabilmente, senza Coronavirus avrebbero potuto rimanere ancora più a lungo tra di noi;
  • il fatto che a Vanzago la % di crescita di decessi sia superiore alla media regionale è principalmente spiegabile con la presenza della RSA che ha un numero consistente di ospiti (superiore a 130 unità) rispetto alla popolazione complessiva del paese(circa 9.350) rispetto a Comuni più grandi o a tutta la Regione;
  • il numero di decessi “ufficiale” per COVID riscontrato dai dati di ATS per Vanzago nel periodo indicato è pari a 8 persone contro i circa 45 decessi e il valore di +30 in più rispetto alla media 2015-2014; questo significa che – non potendo fare i tamponi nel periodo Mar-Mag 2020 – diverse persone sono scomparse per/con il Coronavirus senza che questo fosse stato individuato.

Questa triste analisi, oltre a confermare l’evidenza empirica sperimentata in paese, ovvero che i lutti sono cresciuti in maniera significativa in periodo COVID pur non avendo avuto riscontri con il tampone circa la positività, deve far riflettere sulla pericolosità del virus anche in questa seconda fase: se il virus colpisce gli anziani purtroppo causa sofferenze e decessi.

Nessuno della categoria over 75 anni può dirci al sicuro perché le statistiche raccontano a Vanzago di un quasi raddoppio (circa +85%) del tasso di mortalità in questa fascia di età nel periodo Marzo-Settembre 2020.

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Coraggio Vanzago!

Proteggiamo gli anziani e i più deboli.

Non facciamo entrare il virus nelle nostre case.

 

 


Domenica 6 dicembre 2020

Il mese di dicembre è iniziato con l’evidenza che in Regione Lombardia si è raggiunto il picco della diffusione dell’infezione ma purtroppo con l’incremento dei decessi che, come ormai tristemente noto, seguono con 2-3 settimane gli andamenti dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva.

A Vanzago abbiamo registrato in settimana altri due decessi che portano il totale a 18 di cui già 7 in questa seconda fase della pandemia. In entrambi i casi, la comunità di Vanzago ha espresso condoglianze alle famiglie e si stringe loro nel dolore.

Quello che fa riflettere è che degli 11 concittadini scomparsi con/per COVID nella prima fase, 6 erano inseriti in RSA/RSD/Comunità, e in altri 3 casi il virus è stato contratto probabilmente direttamente in ospedale; in questa seconda fase le persone scomparse hanno contratto il virus nella normalità della propria vita e all’interno delle proprie famiglie (tranne in un caso in cui l’infezione si è originata probabilmente in ospedale). Purtroppo vi sono ancora ben 9 persone ricoverate negli ospedali della Regione e di questi almeno 2 sono stati contagiati all’interno delle proprie famiglie, mentre per gli altri la causa dell’infezione è ignota.

Anche in vista di questo periodo pre-natalizio, bisogna raccomandare a tutti quanti di mantenere la massima precauzione verso gli anziani mantenendo ogni misura di precauzione e di distanziamento sociale.

Manteniamo ancora un atteggiamento prudente per proteggere gli anziani e le persone fragili:

  • portare sempre la mascherina
  • lavare sempre le mani ed igienizzare gli oggetti di uso comune
  • non portare le mani agli occhi e in bocca
  • evitate di pranzare o cenare in compagnia perché sono i momenti in cui il virus può diffondersi più facilmente
  • mantenere sempre le distanze tra le persone
  • evitare strette di mano, contatti, baci e abbracci anche con parenti e amici
  • evitare il più possibile i luoghi affollati o con altre persone che potrebbero essere portatori del virus (es.: centri commerciali, luoghi chiusi con tante persone, ospedali e ambulatori, celebrazioni religiose, …)

In particolare, prestate attenzione a non abbassare la guardia nell’incontro con persone che vi dicono di avere fatto un tampone negativo (perché potrebbero comunque nel frattempo aver contratto il virus o aver fatto il tampone quando la carica virale era bassa – ci sono casi a Vanzago di positivi che sono in queste condizioni), oppure che vi dicono che hanno già fatto il COVID e ora sono immuni, perché non è ancora scientificamente provato che non siano infettivi per gli altri.

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Continuando con la descrizione della situazione di Vanzago, è bene osservare che i numeri del contagio continuano a salire anche se con una crescita più contenuta. A fronte di un numero impressionante di oltre 70-90 nuovi casi a settimana del mese di Novembre, adesso siamo ad un valore di circa 30-40 nuovi casi a settimana ma con una situazione che si sta progressivamente normalizzando, grazie alle chiusure decretate il 7 Novembre e all’istituzione della zona rossa.

Al termine della giornata di ieri, il totale dei contagiati a Vanzago dall’inizio della pandemia era pari a 552 casi di cui ben 467 in questa seconda fase.

A Vanzago, a fronte di un incremento di casi di 4,5 volte tra fase 1 e fase 2, fortunatamente la grossa crescita dei positivi si è registrata tra le persone under 65 (circa 10 volte, passando da 37 a 399 casi) mentre gli over 65 anni sono cresciuti “solo” del 41% (da 48 a 68 casi).

Siccome il virus circola ancora nella nostra comunità e nelle nostre case, perché la gente va al lavoro, prende i mezzi, interagisce con gli altri, i bambini continuano ad andare a scuola , ecc… bisogna mantenere ancora la massima prudenza per non portare il virus nelle proprie famiglie in attesa che passi questa ondata.

E non ascoltate chi vi dice che il virus è una semplice influenza e ha bassa letalità: se loro son stati fortunati, tanti altri purtroppo non lo sono stati.  Pensate alla vostra salute e, soprattutto, a quella dei vostri cari – specialmente anziani e fragili.

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In Lombardia la situazione pare migliorare poiché si è raggiunto il picco del contagio e dei ricoveri, ma ancora il virus sta circolando e, sappiamo bene, che si diffonde rapidamente se non si mantengono le misure di isolamento.

Quel che si evidenzia è che la media dei decessi da/con COVID è in crescita ma è ragionevolmente certo che non raggiungerà i valori della prima fase: sono però sempre numeri impressionanti che danno evidenza di come il Coronavirus sta cancellando una intera generazione di Lombardi, tipicamente quella degli over 70 che sono i più esposti al virus.

In Lombardia sono scomparsi già oltre 22 mila persone per/con COVID: per dare una indicazione concreta, è come se tutta Settimo o tutta Cornaredo, oppure Lainate senza un paio di frazioni, siano state cancellate dal virus.

I casi di positivi totali in Lombardia sono ad oggi oltre 426 mila, che è ben più di tutta la popolazione della provincia di Mantova! Di questi, oltre 320 mila si sono infettati in questa seconda ondata dell’infezione, quasi quanti tutta la provincia di Lecco.

Sono numeri impressionanti che devono fare riflettere di come la Lombardia abbia subito in pieno questa crisi sanitaria non solo durante la prima ondata ma, soprattutto, in questa seconda fase.

L’auspicio è che non ci troveremo a dover gestire una terza ondata tra breve, perché altrimenti vorrà dire che tutti i sacrifici fatti fino ad ora sono stati vani.

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Utilizzando ancora le ricerche della John Hopkins University (https://coronavirus.jhu.edu/data/mortality) si conferma che il problema principale dell’Italia è la Regione Lombardia che ha dei numeri impressionanti se confrontati con quelli mondiali: ci sono stati 226 decessi ogni 100.000 abitanti con un tasso di 5,4% di decessi sul totale dei positivi che porterebbe la nostra regione al primo posto al mondo in queste tristi classifiche. Anche altre regioni del Nord hanno numeri elevati, in particolare Liguria, Piemonte, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige con valori tra 108 e 162 decessi ogni 100.000 abitanti, contro una media Italiana di circa 98, Spagna a 99 e Regno Unito a 91.

Se si togliesse la Lombardia dal resto d’Italia si avrebbero numeri più contenuti (es.: 73 decessi ogni 100.000 abitanti), in linea con quelli delle altre principali regioni del mondo, ma questi dati saranno da verificare debitamente a conclusione di questa pandemia per capire cosa non abbia funzionato in Lombardia e, in generale, nelle grandi regioni del nord Italia più colpite.

Per dare idea dell’impatto di questo virus a livello mondiale, sempre dal sito della JHU, i decessi per COVID nel mondo registrati sono al momento oltre 1 milione e 530 mila.

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Tornando a Vanzago, si segnala che i medici di medicina generale hanno potuto procedere alla campagna di vaccinazione antinfluenzale grazie al fatto che sono arrivati da ATS Milano ben 1.400 vaccini con uno sforzo di approvvigionamento locale frutto di una intensa rete di contatti e richieste dei Medici ad ATS e del Comune di Vanzago a Regione Lombardia e ATS. Per apprezzare bene quanto è stato fatto, si nota che ATS Milano ha consegnato sino ad oggi una media di 200-230 dosi a dottore, e quindi a Vanzago ne avremmo avute tra 800/920 che, chiaramente, non sarebbero state sufficienti al bisogno.

Purtroppo i ritardi nelle forniture di vaccini hanno tardato di 5 settimane l’avvio della campagna vaccinale e causato qualche difficoltà per alcuni pazienti di due dottori che hanno visto crescere in maniera elevata il proprio fabbisogno di vaccini.

Rispetto ai 1.040 vaccini ricevuti nel 2019, i nostri medici hanno già ricevuto il 35% in più della fornitura rispetto allo scorso anno e se ne attende ancora un’ultima da parte di ATS per effettuare l’ultima sessione in calendario.

Coraggio Vanzago! Ce la faremo ad uscire anche da questa seconda ondata, se stiamo accorti!

 


Domenica 29 novembre 2020

In questa settimana abbiamo registrato un altro decesso per COVID di un signore della nostra comunità che ha raggiunto la moglie scomparsa poco fa: alla famiglia ho portato le condoglianze di tutta Vanzago. Sapevamo della situazione di criticità vista l’età e le complicazioni dovute all’infezione da Coronavirus ma è sempre doloroso pensare che una generazione di concittadini, di lombardi e, probabilmente di Italiani, se ne sta andando rapidamente per questo virus che non è stato sufficientemente tenuto sotto controllo e isolato.

 

Parlando ieri del Covid con alcune persone si è iniziato a confrontare la situazione Italiana con quella mondiale e, confesso, che non avevo mai fatto alcun pensiero in questo senso poiché tutto concentrato ad analizzare il problema locale e regionale.

 

Dalle prime indicazioni raccolte possiamo riportare alcune informazioni e confronti dall’autorevole analisi della John Hopkins University di Baltimora (USA) che sta tracciando l’evoluzione mondiale della pandemia con i propri ricercatori. Sul sito https://coronavirus.jhu.edu/data/mortality è possibile recuperare diverso materiale statistico in inglese. La situazione in Italia è chiaramente drammatica.

 

Dai dati in possesso, in Italia sono 54.363 i deceduti con/per COVID alla data di sabato 28 novembre, con un tasso di circa 90 decessi ogni 100 mila abitanti. Questo valore ci porta al terzo posto al mondo dietro a Belgio (143) e Spagna (96).

Allo stesso modo, analizzando il dato dei decessi rispetto al numero dei positivi registrati, con un 3,5% siamo al 4° posto al mondo dietro a Messico (9,7%), Iran (5,1%) e Regno unito (3,6%). I numeri vanno chiaramente interpretati ma è evidente che ci sono (stati) evidenti problemi da noi nel gestire questa pandemia.

Quello però che deve fare riflettere è che la situazione in Italia non è uniforme. Il problema principale, dell’Italia, infatti è la Regione Lombardia che ha dei numeri impressionanti se confrontati con quelli mondiali: abbiamo 213 decessi ogni 100.000 abitanti con un tasso di 5,3% di decessi sul totale dei positivi che porterebbe la nostra regione al primo e secondo posto al mondo dell’elenco succitato. Anche altre regioni del Nord hanno numeri elevati, in particolare Liguria, Piemonte ed Emilia Romagna e per questo bisognerà fare delle analisi approfondite per spiegare tutto ciò a fine pandemia che tengano in considerazione l’età delle persone, la presenza delle RSA, il numero di tamponi fatti e l’efficacia del contrasto alla prevenzione e del sistema sanitario locale.

Se si togliesse la Lombardia dal resto d’Italia si avrebbero numeri più contenuti e paragonabili a quelli delle altre regioni del mondo meno colpite, come si vede dalla tabella dedicata.

Bisogna prendere questi dati con la capacità di sospendere il giudizio poiché vi sono modi differenti di conteggiare i vari casi e confrontare i numeri perciò è bene ragionare con prudenza prima di emettere giudizi definitivi che, probabilmente, potranno essere fatti solo al termine della pandemia.

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Passiamo ora alle buone notizie: è possibile affermare che il lockdown del 7.11 ha permesso di rallentare il tasso di diffusione del virus in Lombardia e ha fatto raggiungere il picco dei ricoveri nelle terapie intensive senza superare le 1.000 persone in rianimazione contemporaneamente.

Il dato dei decessi giornalieri è quello che ora preoccupa perché in Lombardia è sempre  sensibilmente elevato: la media delle ultime 3 settimane è di circa 140 decessi al giorno che sono un numero elevato ordinariamente ma che, confrontato con il picco di Marzo-Aprile è decisamente inferiore.

L’auspicio è che lo sforzo fatto in queste ultime 3 settimane non venga vanificato nei prossimi due mesi che saranno complicato poiché arriverà anche l’influenza stagionale a colpire le persone con il picco previsto per fine Gennaio/inizio Febbraio 2021.

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Tornando a Vanzago, registriamo con moderato ottimismo il fatto che il numero dei nuovi contagi si sta progressivamente riducendo rispetto ai picchi delle ultime settimane. Nell’ultima settimana sono stati più di 60 i nuovi positivi e, anche dal confronto con i medici di base di Vanzago, si può dire che il dilagare del virus si è finalmente arrestato e che abbiamo superato il picco di crescita.

Il valore dei positivi complessivo è comunque decisamente elevato: sono infatti 513 le persone positive complessivamente associate a Vanzago, la maggior parte delle quali ormai guarite o con la quarantena terminata per via delle regole in vigore in questa seconda fase che consentono di circolare relativamente molto prima rispetto ai malati della prima fase, accorciando di fatto le quarantene.

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Aggiungo alcune ulteriori considerazioni locali.

  1. Immunità – alle persone che sono state positive raccomando di NON pensare che non potranno contrarre il virus nuovamente e, soprattutto che NON lo passano ad altri. Dall’esperienza locale si è verificato che alcuni casi di persone negative hanno poi avuto tampone positivo dopo giorni o dopo diverse settimane pertanto raccomando massima prudenza nel trattare questi argomenti sanitari senza averne la preparazione.
  2. Vaccinazioni Antinfluenzale – i 4 medici di medicina generale in collaborazione con il Comune hanno avviato la campagna vaccinale per i propri pazienti over-65 anni nella giornata di venerdì 27 novembre. L’utilizzo della Palestra Airaghi e di vari accorgimenti messi in campo con uno sforzo organizzativo eccezionale con ben 9 appuntamenti vaccinali per suddividere al meglio i pazienti e ridurre l’afflusso ad ogni singola seduta, ha permesso di eseguire questa prima sessione vaccinale in maniera efficiente e sicura, nel pieno rispetto delle norme di contenimento del Coronavirus. Questa campagna per gli over-65 unita a quella già avviata per gli under-65 a rischio ci consente di affermare che se si ricevono i vaccini per tempo, siamo in grado di dare un consistente contributo a Regione Lombardia e all’ATS nel prenderci cura della salute delle persone. A nome di tutta l’amministrazione tributo un ringraziamento di cuore a tutti quanti si sono prodigati per questo importante risultato: sono orgoglioso di voi oltre che grato!

Bisogna però notare che avviamo quest’anno la campagna vaccina con oltre 5 settimane di ritardo per l’indisponibilità dei vaccini che, come noto dalle cronache, sono stati acquistati in ritardo da parte di Regione Lombardia e vengono distribuiti con grande difficoltà dai fornitori e poi da ATS.

Dispiace sottolineare che, al momento, i medici di Vanzago non hanno le dosi richieste per affrontare la campagna vaccinale: è di giovedì la notizia che ATS ha ritardato la consegna dell’ultima tranche ai nostri medici ma siamo intervenuti come amministrazione comunale per fare in modo che i vaccini arrivino per tempo. Ci è stato assicurato informalmente che ATS terrà in considerazione la nostra richiesta e che provvederanno a fornire tutti i vaccini necessari prima del termine.

Invito tutti i cittadini a mantenere la calma e a dare fiducia a Regione Lombardia e ATS Milano: in ogni caso, aggiorneremo la situazione sul sito internet del Comune di Vanzago per dare puntuali riscontri.

  1. Iniziative e servizi di supporto ai cittadini e ai commercianti – con l’ultima variazione al bilancio del 27.11.2020, l’Amministrazione Comunale ha eseguito una nuova e consistente manovra di sostegno alle famiglie e ai commercianti per il contrasto al COVID. Le principali misure valgono oltre 86 mila € e sono le seguenti:
  • nuovo fondo per l’erogazione di buoni spesa del valore di € 50.000
  • integrazione del fondo affitti per altri € 10.000 (per un totale di € 30.000)
  • integrazione del fondo a sostegno delle famiglie fragili per altri € 5.000 (per un totale di € 80.000)
  • aumento del contributo per la Caritas locale per le Borse della Spesa e altre iniziative a sostegno della marginalità per altri € 6.000 (per un totale di € 15.000)
  • bando a per gli esercizi commerciali per le spese legate alla prevenzione alla diffusione del Coronavirus e per le spese di adeguamento della propria attività alle nuove normative da € 15.000

Vanzago ha il cuore grande e non ha mai lasciato indietro nessuno in questa delicata fase di contrasto alla diffusione del Coronavirus: dalle crisi, si può migliorare se si sta insieme e si sta uniti!

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A tutte le cittadine e tutti i cittadini continuo a raccomandare la massima prudenza specialmente nella protezione delle persone over-65.

NON PERMETTIAMO DI FARE ENTRARE IL VIRUS NELLE NOSTRE CASE.

Difendiamoci con il distanziamento sociale e l’igiene.

Coraggio Vanzago! Ce la faremo!

 


Domenica 22 novembre 2020

Questo è un fine settimana difficile: i numeri dei contagi su Vanzago continuano a crescere in maniera costante. La cosa più straziante, però, è parlare con le famiglie che non solo hanno avuto a che fare con il coronavirus in famiglia ma che hanno degli anziani in difficoltà e che non sono in grado di avere assistenza o conforto per la quarantena loro, dei figli o degli assistenti famigliari, o perché hanno contratto il COVID e sono ricoverati o in procinto di esserlo. Sono tante. Addirittura abbiamo alcune famiglie in cui il Coronavirus è entrato e ha colpito progressivamente tutti gli anziani della famiglia (intesa in senso allargato) e anche diversi altri membri della stessa. Non ci sono abbastanza parole per trasmettere il dolore di queste famiglie né per far capire che il Coronavirus è talmente diffuso che nessuno ne è indenne.

A Vanzago (ma la situazione è comune anche in tutto il territorio della Provincia di Milano, Monza e Varese) la crescita dei casi positivi è costante ed elevata. Siamo a oltre i 70 nuovi casi a settimana sin dal mese di Ottobre ed oltre gli 80 casi dal mese di Novembre, con punte oltre i 90 casi, come negli ultimi 7 giorni, ed il picco raggiunto nelle prime settimane di Novembre.

Ci sono intere famiglie colpite e in quarantena. La preoccupazione massima è che ormai sono tanti gli anziani colpiti: siamo arrivati al valore di 60 positivi oltre i 65 anni, ben superiore ai 48 di tutto il primo periodo di pandemia… e il numero è destinato ancora a crescere.

Il totale dei positivi registrati in questa seconda fase è pari a 392 sui 476 di tutta la pandemia: stiamo parlando già di un valore superiore al 5% dei residenti a cui vanno aggiunte le persone che hanno contratto il Coronavirus senza fare un tampone o perché nella prima fase di pandemia non venivano fatti oppure perché ci sono persone che non hanno avuto problemi di salute e quindi non hanno avuto bisogno del tampone ma hanno circolato pur essendo positivi avendo così potuto infettare gli altri. Ci sono anche 55 minorenni con tampone positivo che però non hanno avuto fortunatamente grandi problemi di salute.

Lo vedete nel grafico: la crescita dei positivi a Vanzago è praticamente lineare. Cresce continuamente da ottobre e non accenna ad arrestarsi.

Lo ripeto nuovamente: PROTEGGIAMO I NOSTRI ANZIANI!

PROTEGGIAMO I PIU’ DEBOLI!

NON PERMETTIAMO CHE IL CORONAVIRUS LI COLPISCA.

Prestiamo attenzione e manteniamo le distanze che sono l’unica possibilità per non far propagare il virus insieme all’igienizzazione frequente di mani e di oggetti di uso comune.

Bisogna stare in casa il più possibile ed uscire solo per le vere necessità. Meglio soffrire un poco per la distanza e l’isolamento che rischiare di finire all’ospedale o addirittura in terapia intensiva o peggio ancora.

Bisogna poi cercare di non incrementare la pressione sugli ospedali e sulle terapie intensive.

Il lato positivo della medaglia è che se tanti sono i positivi, tanti sono quelli che guariscono senza avere gravi problemi di salute e senza essere ricoverati. L’assurdità è che dalle nuove indicazioni di questa seconda fase, dopo 21 giorni di quarantena, un positivo può uscire di casa se non ha più sintomi, anche senza tampone negativo: questo aspetto è una novità rispetto alla prima fase dove servivano ben 2 tamponi negativi per uscire dalla quarantena e, francamente, non è comprensibile perché espone ad un rischio notevole di mandare in giro persone che sono sicuramente infette senza avere la conferma di avere la carica virale azzerata.  Su questo punto i Sindaci all’ultima assemblea del Consiglio di Rappresentanza di ATS Milano hanno chiesto di rivedere questa normativa perché è estremamente rischiosa.

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Mi permetto di segnalare che dalla lettura dei numeri registro che a Vanzago la rete di individuazione dei contagi funziona molto bene: abbiamo infatti negli elenchi 474 casi contro i 421 indicati sul portale ATS: questa discrepanza di più del 10% è frutto dell’intenso lavoro di consultazione delle due banche dati che Regione Lombardia fornisce ai Sindaci per monitorare l’infezione sul territorio e del quotidiano controllo da parte della Polizia Locale sulle persone positive o in quarantena che, da un lato consente di assistere al meglio chi è in bisogno e dall’altro fornisce informazioni puntuali e sempre aggiornate ben prima che queste notizie giungano tramite ATS o, come accade, che non vengano registrate da ATS perché ormai vetuste.

Inoltre, devo ringraziare nuovamente i dottori Marconi, Marchini, Cucurnia e Lombino che operano a Vanzago perché tutte le persone che ho sentito per il coronavirus hanno ricevuto da loro indicazioni precise e puntuali in merito alla gestione dell’infezione ed hanno ricevuto la prenotazione del tampone nei tempi che ATS fornisce (ad oggi è circa una settimana, prima era più celere): la stessa fortuna non l’hanno avuta diversi cittadini di Vanzago con altri dottori non operanti presso il nostro centro medico. Questa attenzione capillare e l’inserimento dei loro nominativi sul portale di ATS da parte dei medici con la prenotazione diretta del tampone fa sì che si possa meglio fare il tracciamento e l’isolamento del virus a scapito di numeri di positivi più elevati.

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La situazione in Regione Lombardia non è delle migliori: nonostante i toni trionfalistici che alcuni giornali utilizzano, citando la riduzione del numero dei positivi, purtroppo il numero delle terapie intensive continua a salire e anche il numero dei decessi.

Per quanto riguarda il dato delle terapie intensiva in Lombardia oggi si è raggiunto il valore di 949: confrontando l’andamento della prima fase con quello attuale si può apprezzare che la crescita giornaliera è più ridotta perché nello stesso periodo, in precedenza avevamo raggiunto già il picco dei 1400 casi e stava per iniziare la discesa. L’altra principale differenza è che nella prima fase ci sono voluti quasi 1 mese e mezzo dopo l’istituzione del lockdown per frenare la crescita mentre oggi sono passate solo 2 settimane dal lockdown parziale in zona rossa. Indubbiamente una crescita seppur costante ma più lenta aiuta a gestire le persone in terapia intensiva e dovrebbe ridurre la mortalità complessiva. Le prossima settimane sono quelle più cruciali: se – come pare – le misure di contenimento dovute alla istituzione della zona rossa dispiegheranno il proprio effetto allora vedremo la curva blu delle terapie intensive cessare di cresce e poi iniziare a ridursi, altrimenti procederemo con una crescita fino a sfondare le 1.000 unità e raggiungere la situazione drammatica del periodo Marzo-Maggio 2020.

Analizzando la crescita giornaliera dei decessi in Regione, si può apprezzare che è decisamente più contenuta rispetto ai valori massimi della prima fase perché siamo arrivati nelle ultime due settimane ad una media di 160 decessi per/con COVID al giorno, contro i massimi superiori a 400 della prima fase.

L’auspicio è che questa crescita si rallenti e poi si fermi, così come già auspicato per la crescita delle terapie intensive.

Su tutti questi numeri c’è l’incognita dell’influenza stagionale che colpirà nel mese di gennaio (il picco era la 5° settimana dell’anno nuovo negli ultimi 2 anni): se le persone anziane stanno in casa e riducono l’interazione con le altre persone, oltre a proteggersi dal COVID, si proteggono anche dalla normale influenza che comunque potrebbe creare problemi di salute e spingere al ricorso delle cure ospedaliere.

 

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Si ricorda che a Vanzago, come d’abitudine, è stato avviato il servizio di vaccinazione antinfluenzale gratuita – in particolare le persone sopra i 65 anni – grazie ai medici di medicina di base operanti su Vanzago e con i vaccini comperati da Regione Lombardia e distribuiti dalla ATS Milano. Nonostante non vi siano ancora tutti i quantitativi previsti, ATS ha rassicurato che questi giungeranno in tempo per eseguire il calendario proposto.

 

https://comune.vanzago.mi.it/vaccinazioni-2020-calendario-delle-vaccinazioni-per-over-65-informativa/

 

Si ricorda che tutti i cittadini della fascia d’età riceveranno la lettera cartacea nelle proprie abitazioni. Maggiori informazioni saranno disponibili nei prossimi giorni sul sito del Comune o presso i propri medici.

ATTENZIONE: per le persone tra i 60 e i 64 anni, al momento, si invita a contattare Regione Lombardia e ATS ai numeri seguenti:

Allo stesso modo, si invita a consultare il sito regionale anche a tutti gli altri che ricadono nelle categorie per le quali Regione Lombardia offre gratuitamente il vaccino antinfluenzale:

https://www.wikivaccini.regione.lombardia.it/wps/portal/site/wikivaccini/DettaglioRedazionale/le-vaccinazioni-quali/campagna-2020-2021

 

 


Sabato 14 novembre 2020

La comunità di Vanzago si stringe al dolore delle famiglie che hanno perso i loro cari per il COVID. Negli ultimi giorni già 3 nostri concittadini di 64, 78 e 80 anni purtroppo sono deceduti portando a 4 il numero dei decessi ufficiali per/con COVID di questa seconda fase e a 15 il totale dall’inizio della pandemia.

Quello che allarma è che, purtroppo, abbiamo già raggiunto il valore di 47 persone sopra i 65 anni (e quindi più vulnerabili) positive che è pari allo stesso valore di tutta la prima fase e purtroppo il contagio continua a galoppare e oltre 25 persone sono finite all’ospedale. Bisogna segnalare che ben 47 minorenni sono stati riscontrati positivi e che altre classi delle scuole o dei servizi per l’infanzia sono state poste in quarantena in settimana.

Ormai credo che tutti i Vanzaghesi abbiano almeno una persona conosciuta che abbia avuto il coronavirus o che sia stata in quarantena perché i numeri sono estremamente elevati.

Oggi contiamo un totale di 370 positivi attribuiti a Vanzago dall’inizio della pandemia, di cui ben 286 da metà agosto (cosiddetta seconda fase o seconda ondata). Se nella prima ondata oltre la metà aveva più di 65 anni, in questa seconda fase il contagio colpisce tutte le fasce di età con un picco tra i 40 e 50 anni.

Se si guarda la curva dei contagi su Vanzago, si può vedere che non accenna a diminuire di pendenza e continua a salire inesorabilmente con più di 70 nuovi casi a settimana: se dovesse continuare questa dinamica, in un paio di settimane supereremo le 500 persone positive.

A Vanzago l’attività di tracciamento, monitoraggio, controllo e, laddove necessario, di assistenza al domicilio, continua in maniera puntuale e professionale con un lavoro eccezionale in particolare del comparto degli agenti della Polizia Locale. Nella giornata di oggi, tutte le famiglie con persone positive sono state contattate e, solo loro, sommano ben 378 persone: a queste vanno aggiunte tutti gli altri che sono in quarantena senza positività o le persone in attesa di tampone, tanto da portare il numero degli interessati dal coronavirus ad un valore che supera ben oltre la quota di 500 persone.

Vanzago è specchio di come sta andando la situazione nella nostra zona del nord-ovest di Milano e, più in generale, in Regione Lombardia, dove pare che le due province attualmente più in crisi siano proprio Milano e Varese.

In Lombardia il numero di decessi per COVID è ormai stabilmente superiore alle 100 persone al giorno dall’inizio del mese e il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva ha superato il valore di 800. Se paragonato al periodo Marzo-Luglio, si può vedere che si sta progressivamente raggiungendo il picco di 1.400 persone in un giorno ma con una crescita di tipo lineare più contenuta di prima che fa ben sperare.

Purtroppo, però, nella prima fase, il lockdown in Lombardia è partito quando in rianimazione vi erano solo 150 persone mentre, a Novembre, il lockdown è intervenuto quando ve ne erano già 570: solo tra qualche settimana sapremo se tale misura è intervenuta troppo tardi oppure se è stata provvidenziale per salvare diverse vite.

Colgo l’occasione per ringraziare di cuore tutti i medici e infermieri che non solo stanno lavorando con turni estenuanti per far fronte a questa nuova ondata di contagi rischiando anche la propria salute, ma che salvano vite umane ogni giorno anche grazie all’esperienza maturata durante la prima fase.

Nell’ultima seduta, la giunta comunale ha stabilito di lasciare alle scuole tutte le risorse stanziate dal Comune di Vanzago nel precedente anno scolastico e non spese in modo tale da poterle utilizzare in questo periodo per potenziare la didattica o favorire il miglioramento dell’attività nelle scuole anche in relazione all’emergenza Coronavirus.

Inoltre per migliorare la situazione sanitaria a Vanzago, in particolare per permettere ai pazienti dei medici del Centro Medico di Vanzago di avere più informazioni e più servizi, nel corso della prossima settimana non appena saranno espletati gli ultimi adempimenti burocratici, il Comune di Vanzago metterà a disposizione una persona per aumentare la durata delle ore di funzionamento del centralino dello studio medico stesso. Anche se questa competenza, tipicamente sanitaria, dovrebbe essere in capo a Regione Lombardia e ATS, si è deciso questo perché il sistema sanitario è in grave crisi e non è in grado di supportare adeguatamente la medicina territoriale.

Si conferma inoltre che, ancora oggi, non è possibile confermare quando partirà la campagna vaccinale antinfluenzale per gli anziani di Vanzago perché purtroppo due medici sono ammalati e, soprattutto, non ci sono ancora vaccini a sufficienza. Si spera che nel corso della settimana giungeranno informazioni precise e puntuali sulla dotazione di vaccini.

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In conclusione di questo aggiornamento, vorrei raccomandare a tutte e tutti di NON USCIRE DI CASA se non strettamente necessario, di IGIENIZZARE le mani e gli oggetti con cui entriamo in contatto abitualmente, e di avere la MASSIMA PRECAUZIONE quando si incontrano le altre persone, mantenendo le distanze (2 metri) e la mascherina protettiva, evitando ogni contatto fisico.

 

 


Lunedì 9 novembre 2020

Ieri non sono riuscito a fare l’aggiornamento perché le telefonate alle persone in attesa di avere il tampone, agli anziani e alle persone che avevano fatto il tampone ma non erano state tolte dai registri di ATS, incluse le attività per i malati di coronavirus hanno avuto il sopravvento.

Inoltre ieri mattina ho partecipato alla cerimonia per la festività del 4 Novembre 2020. Il discorso per la Festa dell’Unità Nazionale è riportato qui:

https://comune.vanzago.mi.it/4-novembre-2020-giorno-dellunita-nazionale-e-delle-forze-armate-discorso-del-sindaco/

L’auspicio è che ci sia questa Unità Nazionale nel cuore di tutti noi.

 

Situazione Covid

Il contagio nella nostra Regione e nella nostra zona continua a galoppare.

A Vanzago abbiamo raggiunto oggi i 227 positivi, superando il totale dei 300 e giungendo a 311! Ci sono però diverse centinaia di persone o in quarantena o in attesa di responso del tampone o in isolamento fiduciario con sintomi di COVID. Insomma, non è un gran periodo…

Metto solo la tabella del numero delle età perché sono saliti a 39 i minorenni infettati ma, soprattutto, sono 37 quelli superiori ai 65 anni e quindi più a rischio. Inoltre i ricoveri in ospedale per COVID sono già 15 che rappresentano un record per Vanzago: a tutte le persone che soffrono va il nostro pensiero.

In Regione Lombardia, il numero dei ricoverati in Terapia Intensiva ormai ha raggiunto le 570 unità, salendo di 100 in tre giorni: è una crescita elevatissima e le cronache quotidiane danno idea delle criticità degli ospedali della nostra Regione. Nei grafici riportati qui sotto si può apprezzare che la curva del riempimento delle terapie intensive in questa seconda fase sta salendo ma più lentamente che nella prima fase. Quello che colpisce è che la crescita repentina della prima fase è avvenuta a lockdown totale già in vigore – ma il virus in quel tempo aveva colpito irreparabilmente soprattutto le persone molto anziane e gli ammalati e gli ospiti delle RSA e, soprattutto, è stato libero di circolare perché nessuno aveva le protezioni – mentre adesso la crescita delle terapie intensive si è innescata ad inizio ottobre in maniera esponenziale per poi diventare lineare all’incirca intorno al 20/10 ma comunque l’istituzione della zona rossa è avvenuta solo il 7/11, quindi con molto ritardo rispetto a Marzo. Nonostante questo, la crescita è lineare e più contenuta di Marzo e questo è quanto fa ben sperare (confronta le curve blu e rosse). Se dovesse essere confermato questo trend di crescita, arriveremo a circa 1.000 ricoverati in terapia intensiva prima della fine del mese di Novembre, preludio di un Dicembre davvero complicato per il sistema sanitario Lombardo. Se, viceversa, l’istituzione della zona rossa conterrà la crescita, sarà possibile avere un rallentamento.

Citando una nostra concittadina con questi numeri “…non ci vuole uno scienziato per comprendere che il sistema sanitario di questo passo non può reggere…”.

Un’altra nostra concittadina mi ha esortato a scrivere cose positive, e ci posso provare, ma è un po’ difficile parlando solo di Coronavirus. Fortunatamente sul sito internet del Comune di Vanzago ci sono anche altre notizie che danno più speranza!

 

Spostamenti e chiarimenti sul decreto 3.11

Come riportato all’imminenza dell’uscita del nuovo DPCM, ho scritto come Sindaco al Prefetto per chiedere di tenere in conto l’esigenza di spostamento PER FARE LA SPESA fuori Comune al massimo nei comuni prossimi (Pogliano, Pregnana, Rho, Arluno). Dopo una riunione con tutti i 16 Sindaci del Patto del Nord-Ovest Rhodense e Bollatese) e a valle delle FAQ del Governo e della risposta del Prefetto, è stato prodotto un documento condiviso con le spiegazioni dei casi più richiesti ai Comuni; lo trovate qui:

https://comune.vanzago.mi.it/coronavirus-comunicato-dei-sindaci-del-nord-ovest-milano-sul-dpcm-del-3-novembre-risposte-a-domande-frequenti/

Vale l’invito alla prudenza ovvero a NON USCIRE DI CASA se non strettamente necessario e NON USCIRE DAL PROPRIO COMUNE se non strettamente necessario e nei limiti indicati.

 

Protezione Civile e altri riferimenti

Ricordiamo che il gruppo di volontari di Protezione Civile, l’associazione denominata Pregnana Soccorso Onlus, ha riattivato il numero per emergenza COVID: 02.87187848.

Tutte le informazioni dettagliate sono qui:

https://comune.vanzago.mi.it/coronavirus-attivo-il-centralino-covid-tramite-associazione-pregnana-soccorso-onlus/

 

Gli altri riferimenti agli Uffici Comunali per chiedere assistenza sono riportati qui:

https://comune.vanzago.mi.it/comune-di-vanzago-come-contattare-gli-uffici-aperti-su-appuntamento/

 

 

Vaccini

Avevo anticipato anche delle informazioni sui vaccini antinfluenzale. Purtroppo abbiamo scritto come Sindaci in Regione; trovate la lettera e le informazioni sui:

https://comune.vanzago.mi.it/caos-vaccino-antinfluenzale-lettera-a-regione-lombardia/

Purtroppo dobbiamo ancora pazientare perché i vaccini per gli over 65 non sono ancora stati distribuiti ai dottori di Vanzago e quindi non possiamo pianificare il calendario vaccinale.

 

 


Sabato 7 novembre 2020

Coronavirus: la situazione è estremamente seria! È necessario che tutte le cittadine e tutti i cittadini capiscano che non ci sono più spazi per dubitare della crisi sanitaria in cui ci troviamo. Non c’è più tempo per cercare di mettere al riparo le persone più anziane e più fragili della nostra comunità.

Rivolgo questo appello, in accordo con le due capigruppo del consiglio comunale, perché tutte le famiglie di Vanzago si muovano a protezione delle categorie più deboli ed esposte agli effetti nocivi del COVID. Ognuno di noi ha la responsabilità di proteggerli con il proprio comportamento: non usciamo di casa se non è strettamente necessario, parliamo nelle nostre famiglie della necessità di rispettare il distanziamento sociale e le misure di protezione contro la diffusione del coronavirus, difendiamoci. Ognuno di noi può fare la differenza, dai grandi ai più piccoli!

Serve uno scatto di orgoglio e un piccolo sacrificio da parte di ognuno di noi, altrimenti richiamo di vedere nuovamente le scene indicibili di Marzo 2020. Basta polemiche e critiche: è il momento della responsabilità.

È inutile avere paura o terrore del Coronavirus, ma è sufficiente rispettare le regole minime: stare a casa, igienizzare le mani, non toccare bocca e occhi con le mani, portare la mascherina sempre, mantenere le distanze dagli altri per non infettarli, evitare le occasioni di contagio (code, locali affollati, contatti, …).

Non fate entrare il coronavirus nelle vostre famiglie, perché se entra rischia di colpire gli anziani e le persone delicate e fragili a cui volete bene.

Ve lo dico con il cuore: se vogliamo bene ai nostri anziani e alle persone che hanno problemi di salute, stiamo a casa e non facciamo circolare più il coronavirus. Facciamolo per loro, non per noi! Noi probabilmente, se ci infettiamo, ce la caviamo con una settimana di dolori e sofferenze, ma loro, magari, non ce la faranno a sopravvivere. Non dobbiamo essere egoisti ma dobbiamo spalancate il nostro cuore ed essere amorevoli e responsabili!

Allo stesso modo, pur nel distanziamento, non lasciamo soli chi ha più bisogno: telefoniamo alle persone anziane che conosciamo per alleviare le loro sofferenze nello stare isolati a casa, connettiamoci con chi sappiamo avere bisogno di conforto, con chi è preoccupato, con chi è ammalato, con chi è solo, diamo fiducia a chi si sente perduto… La distanza fisica deve essere annullata dalla vicinanza spirituale, dal sapere che ci sono intorno a noi persone che ci vogliono bene e ci aiutano a superare questa crisi sanitaria.

Vanzago ha il cuore grande e sa reagire anche a questa prova!

Per capire bene quanto la situazione è pervasiva all’interno della nostra comunità basta pensare che in questo momento, a Vanzago, sono più di 400 le persone che sono positive al coronavirus o sono in quarantena perché hanno avuto contatti con persone positive. Tutti gli ambiti della nostra società sono colpiti dal coronavirus e per questo la situazione è ancora più grave che in Febbraio-Maggio 2020.

Se pensiamo all’ambito educativo, in questa seconda fase di diffusione del virus abbiamo assistito alla messa in quarantena di 3 gruppi-classi di 2 nidi, 3 sezioni della Collodi, 3 sezioni della Primaria Neglia e 2 sezioni della Primaria De Filippo, e 3 sezioni della Secondaria di Primo Grado Ronchetti; se saliamo con il livello di istruzione, diverse decine di classi delle scuole superiori in cui sono presenti i nostri ragazzi sono state chiuse, per non parlare dei casi di positività tra diversi universitari di Vanzago. Non va meglio per chi frequenta sport sia a livello amatoriale – abbiamo assistito a quarantene di diverse squadre di vari sport – sia a livello più da professionista.

Decine e decine sono le persone che sono positive o sono contatti di caso e che potrebbero essere state infettate sul posto di lavoro; chissà quante si sono ammalate perché prendono il treno o i mezzi pubblici per andare a Milano.

Infine, molte persone anziane si sono ammalate facendo una vita molto semplice (chiesa, farmacia, negozio, casa) senza uscire da Vanzago o perché qualcuno dei loro famigliari ha portato loro il virus in casa o perché hanno incontrato persone che li hanno infettati in luoghi considerati “famigliari e sicuri”.

Quello che preoccupa più di Vanzago non sono tanto le persone che sono a casa positive che stanno facendo la quarantena perché la maggioranza di loro dopo un poco di sofferenza si riprende e in un mesetto è in forma, ma sono le persone più a rischio che si ammalano e vanno in ospedale. Al momento ci sono 14 persone in ospedale ma più di 20 hanno avuto bisogno del ricovero perché non respiravano o perché hanno avuto altri problemi di salute. Un numero così elevato non lo avevamo mai gestito nella prima fase di infezione.

Bisogna stare attenti! Serve maggiore precauzione e attenzione!

Come vedete nelle tabelle, a Vanzago abbiamo superato le 200 persone positive in questa seconda fase di pandemia e raggiunto un totale di 288 positivi dal mese di Marzo. Al momento sono 38 i minorenni contagiati, e 124 gli adulti sopra i 36 anni e ben 31 sopra i 65 anni.

Sono numeri impressionanti.

Nel grafico dei contagi a Vanzago, si vede che la curva si è impennata in maniera drammatica da ottobre, esattamente come in tutto il resto della nostra zona e in Lombardia.

Ringrazio i nostri agenti di Polizia Locale che ogni giorno controllano che tutte le persone positive o in quarantena restino al domicilio e intervengono in caso di bisogno: è uno sforzo di controllo senza precedenti che svolgono con abnegazione e spirito di servizio encomiabile. Le persone da controllare provengono dal portale messo a disposizione da ATS per i Sindaci e che il Sindaco stesso controlla costantemente: purtroppo ATS non riesce a far fronte a tutta la mole di dati e di tamponi, tanto che vi sono – solo per Vanzago – ancora più di un centinaio di nominativi da controllare che sono in attesa di tampone, che hanno effettuato il tampone ma l’esito non è ancora stato registrato sul portale, oppure sono segnalazioni da parte dei medici di base.

Con questo modo di tracciatura capillare e puntuale, unita ad una buona dose di capacità di ascolto e mappatura del territorio e delle segnalazioni che giungono in Comune, a Vanzago riusciamo ad avere molti più nominativi di positivi rispetto al portale di ATS, anticipando il più possibile l’attività di contenimento del virus.

Solo in questo sabato sono stati individuati ben 30 nuove persone positive (di cui solo 17 indicate nel portale ATS).

Nell’ultima settimana sono stati ben 85 nuovi positivi, tanto quanti in tutta la fase del primo lockdown da Marzo ad Agosto 2020.

Lo ripeto: sono numeri impressionanti!

Il lavoro di prevenzione più prezioso, però, viene svolto dai nostri medici di medicina generale, in particolare i 4 medici operanti a Vanzago (Marconi, Marchini, Cucurnia, e Lombino) che hanno popolato il portale in questi ultimi 2 mesi con diverse centinaia di casi riuscendo a far fare il tampone a tutte queste persone in maniera rapida, nonostante le difficoltà di ATS: purtroppo ci sono persone che hanno medici in altri Comuni che pur essendo stati inseriti nel portale non sono ancora riusciti ad avere il tampone o, addirittura, hanno quasi finito la quarantena senza avere un tampone né una chiamata da ATS. La comunità di Vanzago deve essere orgogliosa dei propri medici e deve ringraziarli per il tanto lavoro svolto durante tutta la fase di crisi sanitaria e, specialmente, in questa seconda fase, perché stanno sostenendo il peso di un sistema sanitario locale che ha mostrato le sue grandi lacune messo alla prova della pandemia.

Bisogna poi ringraziare anche la restante parte del personale Comunale coinvolto nella gestione dell’emergenza: tutto il settore dei Servizi alla Persona, che si occupa dei casi più gravi, dell’assistenza agli anziani e ai disabili anche attraverso il SAD – Servizio Assistenza al Domicilio e del comparto delle scuole e dei servizi educativi territoriali, e poi l’Ufficio Relazioni con il Pubblico che risponde – insieme alla Polizia Locale – alle centinaia e centinaia di telefonate che arrivano in Comune ogni giorno, specialmente in occasione delle nuove normative.

Infine, un ringraziamento particolare va alla Protezione Civile locale rappresentata dall’associazione Pregnana Soccorso Onlus che ha riavviato il servizio di assistenza alle persone in difficoltà per il COVID.

La rete locale di controllo, tracciamento, assistenza e sostegno di Vanzago funziona benissimo ma nelle prossime settimane provvederemo a potenziarla ulteriormente poiché, visti i numeri del contagio, andremo incontro ad un incremento della necessità di sostegno.

Purtroppo la conferma che la situazione è destinata a peggiorare deriva dal confronto con gli altri Sindaci della zona del Rhodense e del Nord-Ovest e della Provincia di Milano ed anche dall’analisi dei numeri di Regione Lombardia.

Questo sabato la situazione è sempre più grave: sono più di 11.000 i nuovi positivi e il valore dei positivi cresce al ritmo di 4-5% al giorno ma quello che più preoccupa di più sono altri due valori. In primo luogo le persone in terapia intensiva (rianimazione) sono ormai 610 e crescono in maniera lineare ogni giorno, e i decessi crescono ormai con una media superiore a 115 ogni giorno negli ultimi 5.

L’unica luce di speranza è data dal fatto che le terapie intensive crescono più lentamente che a Marzo con una media di circa +25 ricoveri ogni giorno (curva blu) contro i circa +35 di prima (curva rossa): questo significa che il picco di occupazione delle terapie intensive si sposta più avanti dando più tempo per gestire al meglio i pazienti e, si spera, sarà più basso e contenuto.

Degli altri temi, in particolare quelli più gettonati in questi ultimi giorni, ovvero le vaccinazioni e la spesa fuori paese, ne parleremo prossimamente.

Coraggio Vanzago! Proteggiamo la nostra comunità specialmente i più deboli!

 

 


Mercoledì 4 novembre 2020

La crescita dei positivi è continua sia in Regione sia nella nostra zona sia a Vanzago; purtroppo di registra anche la crescita dei ricoveri, delle terapie intensive e dei decessi.

A Vanzago, in particolare, da oggi 3 sezione della Scuola Collodi sono state messe in quarantena per precauzione per un caso di positività tra il personale scolastico.

I positivi al Coronavirus a Vanzago sono saliti a 232 di cui 148 in questa seconda fase da metà Agosto ad oggi: vi sono intere famiglie positive che scontano la quarantena presso il proprio domicilio, ma anche diverse persone – 11 attualmente – che sono stati ricoverati in vari ospedali della Regione Lombardia.

Come si vede dalla tabella delle età, se la prima fase di infezione aveva colpito gli anziani, adesso la maggior circolazione delle persone ha contribuito a diffondere il virus in tutte le classi di età, tanto che sono ben 27 i minorenni per i quali si è accertata la positività, e svariate decine di minorenni sono stati o sono attualmente sottoposti alla quarantena per essere entrati a contatto con persone positive.

Si comprende che è necessario adottare uno stile estremamente prudente e cauto: evitare le occasioni di contatto con altre persone, stiamo a casa il più possibile, utilizziamo la mascherina e igienizziamo frequentemente le mani. Soprattutto EVITIAMO DI ENTRARE IN CONTATTO con le persone anziane e con le persone fragili perché potremmo passare loro il coronavirus e causare loro molteplici problemi di salute.

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In Regione Lombardia purtroppo la cura dei ricoveri in terapia intensiva sta salendo: sembrava che la crescita si fosse leggermente contenuta ma nella giornata di ieri si è avuto un balzo di 40 nuovi casi pari al 10% portando il valore a 475 (ricordo che il picco nella prima fase è stato intorno ai 1.400 ricoveri); inoltre l’incremento dei decessi è stato pari a 117 persone che potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase di crescita elevata.

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Sul tema delle vaccinazioni per l’antinfluenzale, invece, raccomando a tutti di mantenere la calma e non farsi prendere dall’ansia. Come noto, in Regione Lombardia i vaccini sono stati acquistati con ritardo rispetto ad altre regioni e si è iniziata la campagna vaccinale in ritardo. I medici di medici generale di Vanzago in maniera molto seria e collaborativa hanno dato da subito la disponibilità per eseguire le vaccinazioni sui propri pazienti secondo le nuove indicazioni provenienti da ATS. Il Comune di Vanzago ha dato la disponibilità di spazi adeguati per le normative COVID per eseguire questa campagna vaccinale. Siamo in attesa di un numero consistente di vaccini: al momento quelli che sono arrivati, secondo le indicazioni di ATS, sono stati sufficienti per coprire una parte delle persone maggiormente a rischio under 65 scelte e contattate direttamente dai propri medici.

 

NON APPENA SI AVRANNO INFORMAZIONI SUL CALENDARIO DELLE ALTRE DISPONIBILITA’ DI VACCINI, si opererà come tutti gli anni ad informare la cittadinanza interessata (in particolare gli anziani over 65 anni).

Il consiglio è di NON CHIAMARE CONTINUAMENTE IL CENTRO MEDICO DI VANZAGO con il risultato di intasare inutilmente le linee e togliere spazio agli ammalati e alle persone che sono in difficoltà.

 

 


Domenica 1 novembre 2020

Continua a ritmo sostenuto la crescita di persone con tampone positivo su Vanzago. Siamo arrivati a 220 persone di cui 17 registrate solo oggi. A queste vanno aggiunte tutte quelle in quarantena e quelle in isolamento in attesa di tampone e/o di guarigione che sono stimate in almeno 150. Sono valori considerevoli che confermano che il Coronavirus oramai è diffuso tra la nostra gente in maniera pervasiva.

Il raffronto delle classi di età di positivi mostra una forte crescita delle persone sotto i 35 anni, con ben 22 minorenni, quando nella prima fase (Febbraio-Agosto) oltre la metà dei positivi era sopra i 65 anni.

Quello che preoccupa di più è che tra le persone che si stanno ammalando ci sono anche diversi anziani e persone con fragilità per le quali la preoccupazione è massima perché sono i più esposti alle polmoniti da COVID, con possibili ricoveri ospedalieri.

In questa condizione, l’unica arma di difesa è l’isolamento in casa, unito all’adozione delle massime precauzioni anche all’interno delle proprie abitazioni in particolare con l’igienizzazione frequente, l’uso delle mascherine e il mantenimento della distanza dalle altre persone.

Bisogna proteggere gli anziani e i più fragili dal contagio con il coronavirus per evitare sofferenze e disagi e questa è responsabilità di tutti quanti.

I problemi di Vanzago sono analoghi a quelli degli altri Comuni della zona e, pare, di tutta la zona di Milano.

A livello Regionale, continuano a crescere i positivi, i ricoveri e i decessi: l’unica speranza è legata al fatto che le terapie intensive – che hanno già superato il valore di 400 – crescono più lentamente di quanto accadde nel periodo Febbraio-Maggio 2020.

 


 

Sabato 31 ottobre 2020

La diffusione del Coronavirus su tutto il territorio nazionale e regionale è oramai a livelli molto estesi ed anche Vanzago ne subisce le conseguenze.

A fine mattina di questo sabato 21 ottobre 2020, siamo giunti a 201 persone che, dall’inizio della pandemia, hanno contratto il virus e sono risultati positivi al tampone. Di questi ben 117 sono stati contagiati da metà agosto in poi e ben 69 solo in quest’ultima settimana.  Tra i positivi di questa seconda ondata di COVID abbiamo queste particolarità:

  • 17 casi di minorenni che frequentano differenti scuole e hanno frequentato attività sportive o culturali le più differenti;
  • 20 persone sopra i 65 anni e quindi altamente a rischio di ricovero, infatti ben 8 di queste sono state ricoverate e 5 lo sono tutt’ora.

 

È di oggi la triste notizia del decesso di uno stimato signore della nostra comunità che purtroppo è stato ricoverato per COVID qualche giorno fa e non è più tra noi. Alla sua famiglia vanno le più sentite condoglianze.

 

Lo scenario più preoccupante è che, sul portale di ATS, vi sono ulteriori 96 persone che sono state inserite dai propri medici curanti come sospetti COVID e sono in attesa di tampone o di guarigione.

 

Si raccomanda a tutti, specialmente agli anziani e alle persone fragili e con patologie, di EVITARE DI USCIRE di casa se non strettamente necessario, e – comunque – di evitare il contatto con altre persone. Oramai è chiaro che il coronavirus circola liberamente insieme alle persone e insieme ai tanti positivi asintomatici: è bene che TUTTI capiscano di essere possibili vettori del virus e quindi stiano a casa il più possibile per evitare di contagiare gli altri.

 

In questi giorni particolari di inizio novembre, in questa situazione di rapida diffusione del contagio ed in attesa di provvedimenti più restrittivi da parte della autorità superiori, si raccomanda a tutte le famiglie di adottare un atteggiamento di estrema prudenza e precauzione, in particolare valutando i seguenti consigli:

  • evitare di fare uscire i bambini da soli o in gruppi, magari senza mascherina, per festeggiare Halloween suonando alle porte delle altre abitazioni per ricevere i dolcetti; questa pratica potrebbe mettere a rischio la salute dei bambini stessi e di altre persone oppure creare inutili disagi. È meglio stare in famiglia con i propri figli e trovare soluzioni alternative per divertirsi seguendo questa usanza di matrice anglosassone;
  • rimandare la frequentazione dei cimiteri perché in questi giorni sono luoghi estremamente frequentati; per quanto si debbano adottare le mascherine e le regole di distanziamento sociale, è talmente facile contrarre il virus che questa pratica è più sicura se la si fa quando ci sono meno persone in circolazione;
  • preferire le celebrazioni religiose diffuse in televisione o via radio a quelle in presenza; per quanto è ben noto che tale soluzione non sia condivisibile da tutti i credenti poiché impedisce di accostarsi al sacramento della comunione, è bene ricordare che il rischio di contagio è talmente elevato, specialmente per gli anziani, che viene messa a rischio la propria salute e quella degli altri partecipanti alle celebrazioni stesse;
  • ridurre il più possibile la frequenza della spesa effettuata in persona, preferendo l’acquisto di beni di prima necessità e scorte per un periodo lungo di tempo e il ricorso alla spesa a domicilio;
  • ridurre il più possibile le occasioni di interazioni sociali con le altre persone in quanto potremmo inconsapevolmente contagiarle e, in caso sia necessario avere queste interazioni sociali, ricordarsi sempre di usare mascherina protettiva su naso e bocca, chiedere all’altra persona di usare la mascherina, lavarsi le mani, non portarsi le mani agli occhi e alla bocca, igienizzare gli oggetti che si utilizzano e ci si scambia e mantenere il più possibile la distanza di almeno 1,5 metri;
  • evitare di entrare in contatto – se non strettamente necessario – con i propri famigliari anziani o fragili perché potremmo esporli involontariamente al contagio; è bene che tutti noi ci consideriamo a rischio e che non esponiamo i nostri cari ad un rischio maggiore che comporti il ricovero in ospedale;
  • evitare di andare nei pronto soccorso e negli ospedali a meno che sia proprio indispensabile e, in questo caso, chiamare il 112 se proprio necessario al fine di non esporre gli accompagnatori del presunto malato a rischi di contagio.

 

 

L’aver superato 200 contagi in Vanzago dall’inizio della pandemia, con oltre 300 persone attualmente in quarantena e isolamento fiduciario, e con una previsione di crescita di questi numeri anche nei prossimi giorni, deve far riflettere sulla vastità della diffusione del virus: non bisogna stare attenti solo per sé stessi, perché magari ci si ammala lievemente o addirittura non ci si accorge nemmeno di aver contratto il virus perché non si hanno sintomi, ma bisogna stare attenti per gli altri, specialmente gli anziani e le persone più fragili.

 

Le curve di contagio a livello regionale, e le cronache quotidiane, fanno capire che gli ospedali e in particolare i reparti di terapia intensiva si stanno rapidamente riempiendo di ammalati e che questa malattia richiede lunghe degenze, di fatto arrivando presto a paralizzare il sistema sanitario.

A ieri le terapie intensive regionali contavano 370 occupanti con una crescita del 400% in 2 settimane del loro numero: se si guarda la curva di crescita e la si confronta con quella di Febbraio/Marzo 2020, ci accorgiamo che la dinamica è molto simile a quella che ha portato ad un picco massimo di circa 1.400 ammalati per poi discendere dopo il mese di Aprile 2020.

 

Si ricorda che lo scenario attuale è ben peggiore di quello di Febbraio-Maggio 2020 per due motivi:

  • nella prima fase si andava verso la stagione estiva che permetteva di scontare la riduzione del rischio di ammalarsi, mentre qui abbiamo di fronte tutto l’inverno in cui arriverà l’influenza stagionale e le varie polmoniti non-COVID;
  • nella prima fase, specialmente in Lombardia, si è giunti ad una rapida chiusura con impossibilità per il virus di circolare liberamente, in questa seconda fase il virus ha liberamente circolato con le persone per diversi mesi e quindi è altamente diffuso.

 

Forza Vanzago! Stiamo attenti e restiamo solidali.

Proteggiamoci a vicenda con semplici regole e con un atteggiamento prudente verso sé e verso gli altri. Ognuno può e deve fare la sua parte!

 


Giovedì 29 ottobre 2020

In questo aggiornamento sull’andamento del contagio da Coronavirus è necessario registrare che a Vanzago abbiamo superato la soglia dei positivi della prima fase: da metà agosto ad oggi, ovvero in circa 2 mesi e mezzo i positivi accertati sono saliti a 85 casi contro gli 84 del periodo Marzo-Agosto. Questo è da un lato dovuto all’aumento dei tamponi fatti ma anche al moltiplicarsi delle cause di contagio e alla diffusione del virus causata dalla maggior mobilità delle persone e delle possibilità di interazione sociale (scuola, lavoro, sport, attività ludico-ricreative, trasporti, …). Il totale dei positivi è quindi salito a 169 ma, come si vede dalla figura, presto supereremo le 200 persone positive dal momento che la cura è praticamente verticale, che ogni giorno crescono i nuovi positivi in maniera significativa e che molte persone sono a casa in isolamento fiduciario con sintomi COVID e sono in attesa di tampone.

 

Quello che preoccupa di più non è tanto la positività delle persone, che oramai ha colpito anche i bambini e i ragazzi (sono 15 i minorenni di Vanzago che hanno ricevuto tampone positivo in questa seconda fase), ma il fatto che stanno crescendo i ricoveri ospedalieri (siamo a 10) e il sistema sanitario fa fatica a reggere il così alto numero di persone che ha bisogno di ricoveri ospedalieri per la polmonite da COVID.

 

 

La situazione della Lombardia è riportata nelle figure seguenti dove si può riscontrare un incremento elevato giornalieri di positivi (al 28.10 hanno superato il valore di 7.500 casi in più al giorno) e una crescita delle terapie intensive con tempi di raddoppio per ora valutati in circa 8 giorni. Si spera che la miglior consapevolezza dei rischi del coronavirus sulle persone anziane e fragili e tutte le misure di prevenzione individuali e di comunità, possa contribuire a rendere più lenta e gestibile la curva di crescita dei ricoveri in ospedale e quella dei decessi.

 

 

Lo scenario è estremamente serio e preoccupante: l’unica arma che abbiamo è quella di ridurre il più possibile i contatti con le altre persone, principale veicolo per i virus, e rafforzare le regole di prevenzione: mascherina, lavaggio mani e igienizzazione frequente e distanziamento sociale.

 

Rivolgo un appello alle persone anziane e alle persone con fragilità: evitate il più possibile di uscire di casa e di incontrare altre persone per non essere contagiati da coronavirus e finire poi nel giro degli ospedali, con ricadute di problemi e di sofferenze.

Infine un pensiero ed un ringraziamento particolare a tutti gli infermieri, medici e personale sanitario che già lavora in turni estesi e senza sosta: nei prossimi mesi saranno impiegati in maniera straordinaria per cercare di alleviare le sofferenze di tante persone. GRAZIE DI CUORE!

A tutte le cittadine e tutti i cittadini, invece, chiedo di fare uno sforzo particolare nel lasciare da parte la rabbia e la sfiducia di fronte a questa crisi sanitaria che ci metterà nuovamente a dura prova. Facciamo ricorso alla parte migliore di noi stessi che è la benevolenza e la solidarietà: nessuno si può salvare o curare da solo! Da questa crisi ne usciamo solo stando insieme e, ognuno, facendo una azione per i più deboli e i più in difficoltà.

 

 


Domenica 25 ottobre 2020

Oggi mancano esattamente due mesi a Natale e la situazione della diffusione del coronavirus è sempre più seria.

In Regione Lombardia la curva dei contagi (in blu) cresce rapidamente con quasi 5.000 nuovi positivi negli ultimi 2 giorni; si è arrivato al valore di 148,6 mila casi. Anche la curva dei decessi (in rosso) ha ripreso a crescere con alcune decine di casi giornalieri (con un picco di 51 il sabato 24) arrivando ad un totale di 17.210 dall’inizio della pandemia.

Bisogna prestare molto attenzione ai numeri e alle comunicazioni perché non tutti hanno lo stesso significato, soprattutto in funzione del contesto; in particolare diffidate dai post sui social network che mandano messaggi fuorvianti dando semplici letture dei dati.

Il numero che sembra più significativo e da tenere in considerazione in queste concitate fasi di ripresa della diffusione del COVID-19 è quello delle terapie intensive regionali. In Lombardia siamo arrivati al valore di 213 ricoverati con un tempo di raddoppio che pare essere stimato in circa 8 giorni su una curva esponenziale.

Se l’andamento esponenziale riscontrato a partire da Ottobre continua anche nelle prossime settimane ci troveremo a superare i 1.000 ricoveri in terapia intensiva nel mese di Novembre, tornando alla situazione di Marzo 2020. Qui sotto, si riporta la curva blu dell’andamento delle terapie intensive per tutta la durata della pandemia inclusa la risalita delle ultime settimane; in rosso tratteggiato è stata riportata la crescita dei primi giorni di febbraio attualizzata e sovrapposta per confronto (si può apprezzare che al momento la pendenza della crescita giornaliera pare essere più contenuta). Ricordo che, nel linguaggio comune, il termine “terapia intensiva” è meglio noto con “rianimazione”… che forse rende meglio l’idea.

Per chi volesse approfondire il tema, è possibile leggere questi due articoli di divulgazione:

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Con queste considerazioni e riportando l’esempio di Vanzago, si può confermare che la situazione è tornata ad essere estremamente seria.

In questa settimana sono stati registrati ben 32 nuovi contagi, più della metà di quelli di questa seconda fase di contagi che conta 62 nuovi positivi da agosto ad oggi su un totale di 146. Quello che preoccupa a livello del nostro paese è che già 6 persone sono in ospedale con il Covid e 2 ulteriori persone sono già state ricoverate ma sono già uscite senza dover ricorrere alla terapia intensiva. Inoltre, per quanto tra i nuovi contagi si registrino anche bambini e giovani, cosa che fa scendere l’età media dei contagiati, in realtà, stanno iniziando a registrarsi molteplici casi di anziani che si scoprono positivi al virus. Questo segnale, unito al fatto che tra i positivi di Vanzago ci sia personale sanitario o socio-assistenziale, è indice che la situazione è estremamente critica.

L’altro fenomeno che deve far riflettere è il significativo numero di persone che si sono infettate in famiglia o nella cerchia di parenti o amici: si raccomanda di ridurre al minimo le occasioni di contagio poiché ognuno di noi può essere infetto.

Si raccomanda specialmente di prestare attenzione agli anziani e ai malati che, pur non avendo occasioni di contagio, vengono messi a rischio da figli o nipoti.

Allo stesso modo, si consiglia agli anziani di evitare luoghi affollati e occasioni di contagio: a tale proposito, sono stati chiusi il Centro Anziani e il Circolo Combattenti e Reduci al fine di preservare la salute dei soci. Fortunatamente non c sono ancora state occasioni di positività o di contatti di caso per chi frequenta questi spazi, ma è stato deciso di adottare il principio di massima precauzione.

Sempre a titolo precauzione e per massima tutela della salute di anziani e persone fragili, si raccomanda di evitare ogni situazione di contagio sia all’interno di locali – anche di casa propria, sia all’aperto poiché è davvero facile contrarre il coronavirus e passarlo ai propri cari.

Rimaniamo in casa il più possibile per limitare la circolazione del virus.

Purtroppo la situazione è delicata e il virus non guarda in faccia a nessuno: è pronto a saltare addosso a ciascuno di noi che diventiamo veicoli del contagio per gli altri. La prudenza e l’attenzione non sono mai troppe in questo caso particolare.

-.-

Coraggio Vanzago! Ce la faremo anche questa volta!

 

 


Giovedì 22 ottobre 2020

La curva dei contagi è in rapida impennata in tutta l’Italia, in Lombardia, nella nostra zona e anche a Vanzago. E’ necessaria la massima attenzione e prudenza.

Dal grafico di Regione Lombardia si evince che il ritmo dei positivi ha superato oramai i 4.000 al giorno ed è destinato a crescere ancora; il ritmo di crescita è ben superiore alla fase 1 quando, di fatto, di tamponi se ne facevano pochi e, soprattutto, non sugli asintomatici.

 

Purtroppo anche la curva dei decessi ha iniziato a incrementare sensibilmente il ritmo di crescita di circa 20 persone ogni giorno. Anche il ricorso alle terapie intensive è in rapida crescita: in una settimana siamo passati in Regione da 71 a 156 casi: se la crescita è esponenziale con tempo di dimezzamento di una settimana, a metà Novembre saremo intorno alle 1.000 persone in terapia intensiva con difficile tenuta del sistema sanitario regionale.

A Vanzago non siamo da meno: il numero dei positivi è salito a 132 di cui ben 48 dalla seconda ondata agostana. Tra ieri ed oggi, inoltre, è stata posta in quarantena una classe terza della Scuola Secondaria di Primo Grado “Ronchetti”.

 


Domenica 18 ottobre  – Aggiornamento delle ore 21:00 – si informa che alla Scuola Primaria De Filippo si è registrato un caso di positività in una maestra che prudenzialmente era già stata collocata in isolamento, insieme a tutte le misure di precauzione alla diffusione del coronavirus messe in atto quotidianamente nella scuola. Tutte le famiglie della classe interessata sono già state informate nel corso della giornata di oggi e non si prevedono, al momento, isolamenti di alunni ai sensi delle norme e delle procedure vigenti. A tutte le famiglie i cui bimbi frequentano la De Filippo e che non sono state contattate oggi, si conferma che non sono interessate dal caso in oggetto. Le interlocuzioni con ATS e l’indagine epidemiologica seguiranno domani e nei prossimi giorni proprio per verificare eventuali ulteriori misure da adottare con la Scuola De Filippo ed in accordo con il Comune di Arluno.

Purtroppo in serata sono arrivate notizie di altri casi di positività di cui rendiconteremo al prossimo aggiornamento.

Coraggio! Ce la faremo!

 


 

Domenica 18 ottobre 2020

La diffusione del coronavirus continua ad allargarsi e l’impressione è che il contagio si stia sviluppando molto rapidamente non solo nelle scuole ma anche sul mondo del lavoro e all’interno delle famiglie.

Nella figura successiva si può vedere che, a livello regionale:

  • la curva dei positivi cresce in maniera molto significativa poiché da giovedì è stabilmente sopra i +2.000 contagi quotidiani;
  • fortunatamente la curva dei decessi si mantiene ancora stabile, con una crescita limitata decisamente inferiore all’1% e con pochi nuovi decessi ogni giorno.

Anche le terapie intensive al momento non sono impegnate oltremodo: il valore è arrivato alle 100 unità circa contro i valori di circa 1.300 durante la fase di massima occupazione durante il mese di Marzo/Aprile 2020.

 

Facendo il punto della situazione su Vanzago, la crescita dei contagi, ma soprattutto delle persone in isolamento è significativa. A dire la verità, la crescita del numero di quarantenati, a cui si aggiungono le persone che sono in isolamento precauzionale dopo indagine del proprio medico curante, è il segnale che i meccanismi di prevenzione funzionano meglio della fase 1 quando la capacità di eseguire tamponi era decisamente totalmente insoddisfacente rispetto al bisogno.

Il numero complessivo dei positivi registrati dall’inizio della pandemia è pari a 112 di cui 28 sono appartenenti a questa seconda fase e di questi solo 6 sono guariti, per cui vi sono attualmente 22 positivi in quarantena.

Si segnala che – a seguito delle indagini epidemiologiche condotte da ATS sino alla giornata di sabato 17.10 – l’isolamento precauzionale dei bambini del pre-post scuola termina con la possibilità per questi bambini di tornare a scuola da lunedì 19.10 dopo che si è verificato che l’educatrice che è risultata poi positiva si è isolata tempestivamente e senza contatti con i bambini.

Allo stesso modo anche l’atteggiamento di massima precauzione sugli utenti del trasporto disabili ha permesso di verificare che non ci sono stati focolai e lo stesso accadrà ragionevolmente in tutti gli altri casi delle attuali quarantene che hanno proprio lo scopo di evitare il propagarsi del coronavirus.

Come già accaduto nella prima ondata di infezione, Vanzago rappresenta in piccolo quanto accade in altre parti della nostra zona e della nostra regione; a tal proposito risulta opportuno segnalare ai cittadini i seguenti fenomeni per rafforzare il concetto della prevenzione e della massima precauzione:

  • oramai più di una cinquantina di bambini e ragazzi sono stati messi in quarantena per dei casi di positività nelle loro scuole/classi;
  • allo stesso modo, sono state isolate diverse decine di ragazzi che hanno partecipato ad attività sportive di squadra e un adulto che è in contatto con uno sportivo positivo;
  • diverse persone si sono contagiate o sono state identificate come contatti di caso sul posto di lavoro, in particolare il mondo dell’educazione o dell’istruzione;
  • iniziano a manifestarsi i primi casi di positività di personale sanitario e di probabile infezione contratta all’interno di un ospedale stesso, che sono le principali dinamiche responsabili dei contagi della cosiddetta fase 1;
  • il virus è stato identificato anche in persone, universitari o lavoratori, che vanno a Milano in treno e usano i mezzi pubblici di trasporto;
  • il coronavirus è entrato e si è propagato in diverse famiglie di Vanzago che pure hanno mantenuto sempre atteggiamenti di massima precauzione. Purtroppo è sufficiente infatti che un componente si sia contagiato in una delle modalità suesposte per infettare gli altri famigliari.

 

Per i motivi presentati in questo aggiornamento, si raccomanda un atteggiamento di MASSIMA PRECAUZIONE, limitando allo stretto indispensabile le interazioni sociali e mettendo in atto il distanziamento sociale, il lavaggio frequente delle mani, l’uso della mascherine, e tutte le procedure volte a ridurre il più possibile il rischio contagio. Mi raccomando: in caso di sintomi di COVID, contattate il medico di base o le strutture sanitarie telefonicamente per capire come procedere.

Attenzione massima alle persone anziane e alle persone con già problemi di salute e quindi ad alto rischio.

 

 


Mercoledì 14 ottobre 2020

Come si evince dai dati nazionali e regionali, il contagio da Coronavirus si sta diffondendo in maniera consistente, ed anche a Vanzago se ne sentono gli effetti. Questa mattina il numero dei positivi è salito a 103 con 3 nuovi casi registrati da domenica scorsa.  Inoltre è cresciuto di molto il numero delle persone messe in quarantena secondo le procedure sanitarie perché CONTATTI STRETTI di casi positivi anche non residenti a Vanzago e tocca registrare anche la presenza di positivi di Vanzago negli ospedali della zona.

 

In questo quadro generale, a fronte di un caso di contatto stretto con un soggetto positivo certificato di un’educatrice in servizio al pre-scuola e post-scuola presso la scuola primaria Neglia (gruppo delle classi prime), nonostante l’eventuale positività dell’educatrice sia in fase di accertamento in conformità alla normativa di ATS, stante le condizioni generali di diffusione del contagio e la necessità di massima tutela all’interno del plesso scolastico e delle famiglie coinvolte, si è disposto, in accordo con il direttore di ATS, di provvedere ad un isolamento cautelativo dei 20 bambini appartenenti al gruppo indicato che hanno avuto contatti con tale educatrice. Ringraziando le famiglie interessate per il disagio che si trovano a sopportare, si segnala che il provvedimento è stato maturato considerando il particolare caso in esame e la necessità di tutelare al massimo tutta la comunità scolastica in questo delicato periodo.

 

Si raccomanda a tutti i cittadini di mantenere un atteggiamento di massima precauzione mettendo in atto tutte le misure di distanziamento sociale e di utilizzare la mascherina protettiva, specialmente per proteggere gli anziani e le persone più a rischio.

 


Domenica 11 ottobre 2020

Come appare dalle cronache nazionali e regionali, questa settimana ha visto la curva del contagio salire in maniera significativa anche a Vanzago. In particolare si registra la sospensione di un nido di Vanzago per un caso di positività che ha fatto attivare tutte le procedure di contenimento del virus, la sospensione del trasporto disabili da parte del Comune di Vanzago per una positività all’interno del personale in forza sul pulmino, due ulteriori positività poi diverse quarantene precauzionali per positività nelle scuole o sul luogo di lavoro.

Il numero dei positivi ascritti a Vanzago è dunque salito a 100 casi, con un +16 a partire dal mese di Agosto 2020. Se fino ad oggi tutte le positività si risolvevano con la quarantena in attesa di far passare il malessere e la carica virale, è di oggi la notizia del ricovero in ospedale di una persona della nostra comunità a cui va il nostro pensiero e la vicinanza (N.B.: nei grafici si trovano numeri differenti per via delle differenti modalità di ATS e Regione di registrazione di un gruppo di circa 20 persone).

Guardando le statistiche locali, è significativo vedere come stanno salendo i contagi causati dal mondo del lavoro (10%) e il passaggio del virus all’interno delle proprie abitazioni e nella cerchia degli amici (8%).

Analizzando i dati di ieri di Regione Lombardia si rimarca che la crescita giornaliera di infetti è pari a +1.140 che è un valore di riferimento significativo perché si era raggiunto a metà Marzo prima del picco massimo di fine marzo o della curva di discesa di circa metà aprile. Guardando la curva di positività e di decessi in Regione si può osservare che la crescita significativa dei positivi non si è mai fermata ma è ripartita in maniera significativa dopo la metà di Agosto con i rientri dalle ferie e poi con la ripresa dell’attività scolastica e lavorativa; di converso non sono cresciuti in maniera significativa sono i decessi e questo deve fare ben sperare.

L’impressione è che molte più persone rispetto a prima riescono a fare i tamponi e quindi salgono i numeri dei positivi senza che questi si tramutino in ricoveri o in decessi; inoltre la maggior capacità di individuazione del virus per via dei molti più tamponi quotidiani, il ricorso alla quarantena e il contenimento del virus per l’uso della mascherina e del distanziamento sociale pare che faccia freno alla diffusione incontrollata del coronavirus dei primi mesi del 2020.

Si raccomanda a tutti la massima precauzione sugli anziani, sui malati e sulle persone con difficoltà sanitarie: loro sono quelli che devono essere i più tutelati dal virus.

 

 

 


Domenica 4 ottobre 2020

Purtroppo il Coronavirus continua a circolare nella nostra comunità: questa settimana dobbiamo registrare nuovi contagi e nuovi isolamenti. 3 nuove persone (in 2 famiglie) sono risultate positive al virus, mentre sono state messe in quarantena altre 4 persone, di cui 2 bambini che frequentano una scuola in un comune limitrofo a Vanzago in cui si è verificato un episodio di COVID con l’attivazione di tutte le misure di precauzione e altre 2 persone che sono state a contatto stretto di un positivo non di Vanzago.

La situazione complessiva è riportata qui sotto.

In sintesi, la seconda ondata di COVID ha fatto registrare ad oggi nuovi 9 positivi e più di 30 persone che hanno scontato la quarantena preventiva senza manifestare il virus o sono attualmente in isolamento. Le cause di queste nuove positività sono state le vacanze in 4 casi, in 2 casi il contagio è derivato all’interno del nucleo famigliare per contatto con un parente/amico di famiglia che si è contagiato sul lavoro e in 1 caso è probabile che sia maturato sul luogo di lavoro; le ragioni della positività negli ultimi 2 casi sono più difficili da identificare.

Dalla curva storica del contagio su Vanzago, e sempre ricordando le discrepanza di 16 registrazioni in più tra questi dati di ATS/Regione e quelli del portale ATS che rappresentano il dato più attendibile, si vede come la dinamica di crescita dell’infezione sia molto più contenuta e circoscritta ora rispetto all’outbreak di febbraio/marzo. Inoltre, dal monitoraggio quotidiano, risulta che la risposta in termini di tamponi e isolamenti è decisamente più rapida e anche la coscienza sociale della necessità di adottare un atteggiamento prudente in caso di febbre o di sintomi sospetti rivolgendosi al medico curante e mettendosi in autoisolamento è molto più cresciuta.

 

 


Domenica 27 settembre 2020

In questa settimana non si sono registrati nuovi casi di contagio e i tamponi per monitorare le persone in isolamento sono in corso con l’esito che solo 2 persone (delle 6 che sono state identificate positive dal mese di agosto in avanti) sono ancora in quarantena insieme ai contatti stretti di caso. E’ stata anche messa in maniera cautelativa in quarantena una persona poiché contatto stretto di un positivo.

La situazione complessiva è riportata nella tabella qui sotto.

 


Domenica 20 settembre 2020

Questa settimana ha visto l’inizio delle attività didattiche alle scuole primarie Neglia e De Filippo e alla secondaria Ronchetti: i protocolli di sicurezza anti- COVID sono stati scrupolosamente rispettati al fine di garantire il massimo livello di prevenzione.

Si è però registrato un caso di nuova positività al COVID in un asilo nido: sono stati subito messi in quarantena tutti i bimbi e le educatrici che hanno avuto contatti diretti. Tutti i bambini stanno bene, ma il carico di cura per le famiglie è elevato perché debbono gestire nuovamente la quarantena.

Si registra la positiva guarigione di tutti i casi di COVID al rientro dalle vacanze, tranne gli ultimi 2 casi riscontrati. Al momento, quindi, ci sono su Vanzago 3 casi di COVID in isolamento al proprio domicilio.

L’auspicio è che nelle prossime settimane non aumentino i casi di nuovi positivi e chi è ancora in questa condizione diventi negativo.

Infine è bene segnalare che le elezioni referendarie del 20-21 settembre si stanno svolgendo con tutte le misure anti-COVID. Buon voto a tutte e tutti… e ricordate la mascherina!

 


Domenica 13 settembre 2020

E’ passata un’altra settimana nella quale registriamo la crescita del numero di positivi con 2 ragazzi al rientro dal luogo di villeggiatura in Italia. Li ringrazio perché sono volontariamente andati a fare il tampone dal quale è risultata la loro positività e quindi l’attivazione dei successivi protocolli di sicurezza, con le quarantene loro e di chi è stato in contatto con loro negli ultimi giorni. Questo è il segnale che, se siamo rispettosi e lavoriamo insieme alla prevenzione della diffusione del virus, è possibile bloccare rapidamente la crescita esponenziale.

Il totale della crescita dei casi di COVID da fine Agosto è complessivamente di 5 persone (di cui 4 giovani dal rientro dalle vacanze) che fa salire il totale dall’inizio della pandemia a 89 casi attribuiti a Vanzago. Nel grafico si riporta l’andamento tratto dai dati di Regione Lombardia che però conteggiano 16 persone in più in maniera errata perché non sono di Vanzago ma hanno qui il medico curante. Come si vede siamo ancora ben lontani dai tassi di crescita di Marzo/Aprile il che conferma che le misure di sicurezza contro la diffusione del virus stanno funzionando bene. Guardando il grafico, si fa inoltre notare che i picchi di crescita dei numeri derivano non tanto dal tasso di infezione ma dalle regole e alle tempistiche che hanno permesso in passato o permettono ora di eseguire i tamponi e ai tempi di registrazione negli archivi di ATS e Regione Lombardia.

 

 

Questi numeri fanno ben sperare all’avvio dell’apertura delle scuole primarie e della secondaria: non dobbiamo temere di tornare a fare le cose di sempre perché ormai conosciamo il virus, il suo mezzo di trasmissione (noi esseri umani!) e le misure semplici per proteggere noi e gli altri (mascherina, distanziamento, lavarsi le mani e gli oggetti che maneggiamo frequentemente, …).

In ogni caso, non mi stancherò mai di dirlo: bisogna continuare a mantenere un atteggiamento di prudenza e di massima precauzione. È molto probabile che ci sono in circolazione persone positive al virus e infette pur non avendo alcun sintomo, e magari noi stessi siamo tra queste persone: cerchiamo di evitare la trasmissione del virus per non fare del male alle persone più fragili e che potrebbero finire all’ospedale per causa nostra. Il CORONAVIRUS lo si sconfigge tutti insieme con una intelligente protezione preventiva.

 

 

 


Domenica 6 settembre 2020

Dopo aver passato tutto il mese di agosto senza aggiornamenti sulla situazione dei contagi da Coronavirus dato che l’ultimo caso di positività a Vanzago si è registrato ad inizio luglio, si riprende qui l’aggiornamento settimanale sull’andamento del COVID.

Come riportato dalle cronache nazionali e locali, la maggior circolazione delle persone e l’aver passato le vacanze in luoghi affollati o più esposti al virus, ha fatto sì che la curva dei contagi è tornata a salire. Anche nel Milanese, nel Rhodense e a Vanzago si è verificato questo fenomeno.

Fortunatamente la situazione a Vanzago è molto contenuta: a fronte di circa una decina di casi noti che si sono rivolti al medico per febbri sospette, risoltisi in tamponi negativi al coronavirus, bisogna registrare 3 casi di nuovi contagi. Di questi 2 sono ragionevolmente incappati nel virus a seguito di vacanze all’estero, mentre per il terzo caso l’origine del contagio non è ascrivibile alle vacanze.

In questo modo, secondo il portale ATS Milano, i contagi ufficiali dall’inizio dell’emergenza salgono ad 87 (ricordo che ATS/Regione Lombardia non hanno mai aggiornato le statistiche e segnano per Vanzago 103 casi, considerando 16 persone ascritte al nostro Comune in maniera impropria, e 2 di questi 87 che non hanno alcun legame con Vanzago ma sono errori puri). Le tabelle riportate qui sotto danno evidenza dei numeri complessivi.

 

 

Complessivamente la situazione è estremamente positiva perché non c’è stata una crescita elevata dei contagi come qualche esperto prevedeva e la situazione sembra essere sotto controllo. Inoltre non si è verificato alcun contagio né su minorenni né su lavoratori, specialmente medici e infermieri, cosa che fa ben sperare circa il contenimento del virus e i suoi effetti sulla popolazione. Il sistema delle verifiche sanitarie e dei tamponi, anche se con qualche disguido e ritardo registrato tra i nostri concittadini, funziona molto meglio che nella Fase 1.

In conclusione, ricordo a tutti le concittadine e i concittadini di TENERE ALTA LA GUARDIA! Igiene delle mani, mascherina e distanziamento sociale ancora da mantenere per prudenza e per evitare di far circolare ancora il virus in maniera cospicua.

Io ricordo a tutti quelli che me lo chiedono che, analizzando i casi di Vanzago, indicativamente chi ha avuto tampone positivo ha dovuto sopportare una quarantena che indicativamente va dalle 4 alle 6 settimane, che è un periodo decisamente lungo: solo per questo è bene mantenere la massima prudenza pur continuando le normali attività lavorative e ricreative!

 

Non richiudiamoci in casa con la paura, ma abbiamo il coraggio di rispettare le regole pratiche di prevenzione… abbiate fiducia: ANDRA’ TUTTO BENE!

 


Domenica 12 luglio 2020

Per quanto la situazione si generalmente stabile e non si riscontrano focolai di infezione da COVID, i tamponi continuano ad essere fatti specialmente nelle strutture ospedaliere e socio-sanitarie, o sulle persone che avendo una febbre sospetta, in accordo con il proprio medico curante, vengono inoltrate ad ATS per eseguire il tampone.

Da questi monitoraggi in questa settimana aggiungiamo un signore ricoverato da tempo in ospedale con tampone positivo, seguito già da un tampone negativo, che viene quindi inserito nella statistica degli infetti attribuiti a Vanzago facendo salire il numero totale a 84, come da tabella successiva.

Inoltre restano 3 signore in quarantena in 2 RSA/RSD del territorio con un tampone di controllo positivo, ma che ci si augura presto possano definitivamente essere dichiarate negative.

L’auspicio è che questa situazione favorevole continui a mantenersi ancora per i prossimi mesi per poter dire che ci siamo lasciati alle spalle questo periodo di grande sofferenza.

Coraggio Vanzago! Avanti tutta!


Sabato 4 luglio 2020

Questa è la seconda settimana senza più nuovi contagi e, soprattutto, non abbiamo più alcun soggetto in quarantena a Vanzago.

Rimane solo una signora in una RSA di un comune delle vicinanze di cui non si ha ancora l’esito del tampone.

I guariti salgono quindi al valore di 69 e rimane solo 1 in quarantena altrove; per il resto, i numeri sono gli sessi della scorsa settimana.

Dall’analisi dei dati di Vanzago si può quindi concludere ragionevolmente che:

– i malati di COVID residenti a Vanzago sono stati realmente 81

– di questi, 11 sono deceduti con un tasso quindi del 14% circa rispetto ai malati

– la gran parte dei malati si è infettata molto probabilmente all’interno delle strutture socio-sanitarie (RSA/RSD) con 30 casi, lavorando come operatore socio-sanitario (23) o per degenze all’interno di ospedali (13), per un totale di 63 casi (78%)

In ogni caso, alla fine di questa lunga discussione, possiamo concludere che, dai dati in nostro possesso, il coronavirus non è più presente a Vanzago!

Chiedo a tutte le cittadine e ai cittadini, in ogni caso, di NON abbassare la guardia e di mantenere il rispetto delle norme di distanziamento sociale per non far nascere nuovi cluster di contagio.

Evviva!

Coraggio Vanzago!

 


Domenica 28 giugno 2020

A Vanzago nessun nuovo contagio in questa settimana! La cosa positiva è che sono rimaste solo 6 persone positive in quarantena per il COVID: 5 di queste abitano a Vanzago (2 in RSA), mentre 1 è domiciliata in una RSA di un altro territorio con un quadro clinico positivo ed in attesa del tampone negativo.

Si fa notare che dei 30 Vanzaghesi che erano presenti in 7 RSA/RSD Lombarde e sono risultati positivi al tempone, ben 21 sono oramai guarite, le 3 di cui sopra sono in attesa di guarigione, mentre 6 sono purtroppo decedute (il 20% degli infetti).

Per Vanzago, Regione Lombardia pare che abbia fornito alla stampa dati in crescita di 2 unità (da 97 a 99) ma confermiamo invece il numero certificato fornito da ATS è pari a 82 a cui va aggiunto una persona che ad ATS risulta a Pogliano ma è residente a Vanzago, facendo salire il conteggio a 83.

La discrepanza di 15/16 unità tra i due database è un errore che né Regione Lombardia né ATS riescono a correggere nonostante le varie richieste.

Senza focolai attivi sul nostro territorio possiamo guardare il prossimo futuro con speranza e ottimismo.

La quasi totalità delle attività è ripresa in sicurezza e stiamo procedendo bene: raccomando sempre precauzione ma, come potete vedere dal sito del Comune di Vanzago o sui social, la vita delle associazioni e il programma della cultura e del tempo libero è ripreso: coraggio Vanzaghesi! Si riparte!

Dopo aver avviato tutti i centri ricreativi estivi sul territorio allargando anche l’offerta di servizi all’età delle scuole superiori e con l’ottima collaborazione con associazioni e privati in strutture pubbliche, lunedì 29 giugno prende il via il centro estivo presso la scuola Neglia per i bambini della scuola primaria.

In concomitanza dell’emissione delle linee guida per la riapertura delle scuole da parte del governo, stiamo procedendo alla ridefinizione dei servizi scolastici e al supporto dell’offerta formativa. Tutto dipenderà da come le scuole del nostro territorio potranno dispiegare il personale per garantire la copertura dei servizi e dalla sinergia con l’amministrazione comunale che è già pronta per intervenire alla bisogna per cercare di ritornare il prima possibile alla normalità.

Progressivamente si riparte: speriamo di lasciarci presto alle spalle questa stagione di pandemia!

Vanzago Coraggio!

 


Domenica 21 giugno 2020

A Vanzago in questa settimana abbiamo registrato nuovi 2 contagi che derivano da accertamenti di positività con sierologici e tampone per infezioni contratte in tempi precedenti in un caso in ambito medico-sanitario, nell’altro in contesto ignoto risalendo i sintomi ai primi periodi di diffusione del virus.

Se questa notizia ci conferma che la situazione è decisamente stabile, dall’altro fa capire che ancora ci sono code di infezione che non sono state individuate in tutto questo periodo, da cui ancora l’esigenza di mantenere la massima precauzione per evitare diffondersi di contagi, specialmente tra gli anziani e le categorie più deboli ed esposte.

Con questi 2 nuovi casi, salgono a 83 i nominativi COVID assegnati a Vanzago, di cui possiamo indicare dati aggregati su stato di salute e possibile causa di contagio nelle tabelle seguenti. Ricordo che un altro monitoraggio fatto da Regione Lombardia il numero di casi su Vanzago risulta superiore alle 90 unità e deriva da un errore nel considerare il medico curante e non il comune di residenza: nonostante le varie richieste di correggere i due flussi di dati (insieme ad alcune discrepanze che si evincono in tabella), tale dato errato non viene corretto da ATS o da Regione Lombardia.

 

Togliendo gli ospiti delle RSA/RSD con COVID, a Vanzago, al momento sono in quarantena 4 nuclei famigliari con i 5 positivi che stanno terminando la quarantena post-tampone; gli altri 11 positivi sono in quarantena all’interno delle rispettive Case di Cura.

Questo ci consente di dire che non paiono esserci focolai attivi sul nostro territorio e guardare quindi il prossimo futuro con speranza e ottimismo.

Per i Centri Estivi si è fatto tutto il possibile – anche in collaborazione con i privati – per erogare questi servizi alle famiglie di Vanzago con figli da 4 a 18 anni: il 15.6 è partita l’iniziativa alla Palestra Airaghi con PuntoBasket, è partito il Centro Estivo al WWF e lo stage di equitazione con il Centro Ipppico Valdarenne, mentre il 22.6 parte il Centro Estivo allo Scrigno per i bimbi della scuola dell’infanzia e il Minimondo in Trasferta presso la Casa delle Associazioni; il 29.6 partirà infine il tradizionale Centro Estivo presso la Scuola Primaria Neglia e saranno attivi tutti quanti i servizi estivi.

L’Amministrazione Comunale sta cercando di fare ancora di più: con un finanziamento dedicato, andremo a intercettare i bisogni dei bambini e dei ragazzi che si aggregano in maniera spontanea sul nostro territorio nei tanti spazi all’aperto.

Lunedì 22.6 apriremo al pubblico gli ultimi 2 parchi che erano chiusi, in particolare via Del Lazzaretto e via Monasterolo, mentre il Parco Gattinoni rimarrà chiuso perché destinato alle attività dei centri estivi che devono essere fatti il più possibile all’aperto secondo le regole di Regione Lombardia.

È stato fatto uno sforzo particolare da parte dell’assessorato alla cultura e del tempo libero per ripartire anche con degli eventi di aggregazione e di socialità anche con il supporto delle nostre associazioni: tutte le proposte saranno riportate sul sito internet del Comune di Vanzago a cui rimando.

Da ultimo segnalo che abbiamo installato presso il Calderara dei totem dotati di termoscanner per meglio gestire il controllo delle temperatura corporea delle persone che accedono al Municipio e alla Biblioteca al fine di prevenire al meglio qualunque rischio di contagio e per ripartire al meglio appena possibile.

Coraggio Vanzago: siamo ripartiti in piena sicurezza! Bisogna ora ricostruire i legami di comunità interrotti in questo periodo di chiusura.

 


Domenica 14 giugno 2020

A Vanzago in questa settimana abbiamo registrato nuovi 3 contagi di cui uno dovuto probabilmente a delle visite ospedaliere e le altre 2 sono operatori di una struttura socio-sanitaria a cui è stato fatto il tampone solo in questo periodo.

Come si vede, restano solo le ultime 4 persone che stanno facendo la quarantena nelle proprie abitazioni e le altre 11 che sono in attesa di tamponi presso le strutture di ricovero. Questi dati sono piuttosto confortanti perché significa che non ci sono stati nuovi focolai di infezione locali: continuiamo a mantenere alta la guardia e a prestare attenzione alle norme per ridurre il rischio di contrarre il coronavirus.

Come noto dalle cronache, in Lombardia i numeri del contagio non si sono azzerati e continuano ad essere significativi il che suggerisce ancora prudenza.

Per quanto riguarda i Centri Estivi e tutte le attività educative, quest’anno ci siamo impegnati più del solito per aumentare le offerte viste le problematiche del COVID e la chiusura degli oratori.

Tutte le proposte sono riportate sul sito del Comune di Vanzago:

  • Centro Estivo per i bambini 6-11 anni presso la Scuola Primaria Neglia:

https://comune.vanzago.mi.it/iscrizioni-al-progetto-estivo-comunale-rivolto-a-bambini-di-6-11-anni-scuola-primaria-presso-la-scuola-primaria-neglia/

 

  • Centro Estivo per i bambini 3-5 anni presso il Polo per l’Infanzia “Lo Scrigno”:

https://comune.vanzago.mi.it/iscrizioni-al-progetto-estivo-rivolto-ai-bambini-di-3-5-anni-scuola-dellinfanzia-presso-il-polo-per-linfanzia-lo-scrigno/

Si ricorda che la Scuola Collodi dove tradizionalmente si teneva il centro estivo nel mese di luglio non è disponibile perché sarà impegnato per il rifacimento di tutta la pavimentazione con un investimento da 110 mila€ e per altri lavori di manutenzione necessari

 

Nonostante l’incremento dei costi dovuti in particolar modo al triplicamento del personale richieste e alle misure igienico-sanitarie necessarie, le tariffe sono state abbattute con un investimento straordinario del Comune di Vanzago al fine di offrire maggiori opportunità alle famiglie con bambini.

 

Come di consueto sono stati raccolti in una proposta unitaria tutti gli altri servizi estivi attivi sul nostro territorio. Per informazioni, è possibile ritrovarli qui:

https://comune.vanzago.mi.it/altre-proposte-estive-per-minori/

 

I privati che hanno organizzato i servizi estivi sono i seguenti:

  • WWF/Associazione Idea con una proposta per i bambini dai 4 ai 5 anni e per quelli da 6 a 11 anni;
  • Minimondo per i bambini nella fascia 4-14 anni
  • ASD Centro Ippico Valdarenne per i bambini nella fascia 6-14 anni
  • Fantasilandia per i bambini nella fascia 3-12 anni

 

Inoltre il Comune di Vanzago ha esperito un bando per mettere a disposizione gratuitamente le proprie strutture e aumentare l’offerta di servizi. Grazie a questa azione altri sono stati attivati due servizi:

  • Minimondo in trasferta, presso la Scuola Primaria De Filippo per gruppi da 4-6 anni, 7-11 anni e 12-14 anni
  • Camp Specializzazione Basket presso la Palestra Airaghi per gruppi da 11 a 17 anni

 

Inoltre, sempre per ampliare i servizi alle famiglie, il Comune di Vanzago ha istituito un albo delle baby sitter che si affianca al Job Family dell’ambito del Rhodense. Per chi avesse bisogno di questo servizio, è possibile chiedere in Comune la disponibilità di consultare l’albo delle baby-sitter comunale o quello di ambito chiamando lo 02.93.962.226/218.

 

Si ricorda che per tutti questi servizi è possibile utilizzare il voucher Baby Sitter/Centri Estivi da € 1.200:

https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=53550

 

 

Sabato 6 giugno 2020

La dinamica del contagio da COVID a Vanzago è stabile; siamo arrivati a 78 contagiati (+1) attribuiti a Vanzago dovuto ad una nuova persona che lavora nel comparto sanitario e che, avendo fatto il tampone, ha scoperto di essere stata contagiata.

Con questo nuovo caso, rimangono in quarantena a Vanzago solo 4 persone del comparto sanitario che si sono contagiate mesi fa ma che ancora stanno attendendo i tamponi negativi più un nostro concittadino ancora in ospedale in fase di guarigione dall’infezione.

Sono piuttosto contento perché non pare che vi siano ulteriori contagi e, quindi, possiamo ragionevolmente tirare un sospiro di sollievo.

In Regione Lombardia non c’è ancora da poter dire che la pandemia è finita. Siamo saliti oggi al valore di 90 mila infetti ufficialmente registrati dall’inizio della pandemia!

Per quanto la situazione del contagio massimo sia in miglioramento perché le persone ammalate pian piano guariscono, siamo ancora ad una media su 5 giorni di 210 nuovi contagi al giorno e di 24 decessi che sono spesso cifre superiori alla metà di tutta l’Italia: è la coda del contagio che si è abbattuto nella nostra Regione e che si è diffuso più che in altre. Bisogna essere fiduciosi e sperare che pian piano questo fuoco si spenga definitivamente.

Per i Centri Estivi uscirà a giorni la tradizionale brochure informativa in cui si riporta la proposta del Comune di Vanzago e quella di tutti gli altri privati che erogano questi servizi sul nostro territorio e si partirà con le iscrizioni: state pronti! Le varie proposte sono state elaborate tenendo conto delle nuove normative e regole di salute pubblica, in particolare il DPCM del 17 maggio 2020 e l’ordinanza regionale n.555 del 29 maggio 2020.

Infatti l’emergenza COVID-19 non è finita e i campi estivi tradizionali, come quelli degli anni passati, non sono più realizzabili. Le diversità più importanti rispetto ai campi estivi tradizionali sono queste:

  • bisogna costituire piccoli gruppi di bambini con un singolo educatore; il rapporto è di 1 educatore ogni 5 bambini per la fascia 3-5 anni e di 1 ogni 7 per la fascia 6-11 anni (rispettivamente contro gli 1 ogni 15 e 1 ogni 20 dello scorso anno, ovvero un triplicamento del costo per bambino)
  • i vari gruppi non devono avere contatti tra di loro
  • i vari gruppi devono essere il più possibile stabili nel tempo per cui non si potranno mischiare i gruppi
  • le norme igienico-sanitarie sono molto strette, aumentando così la necessità di pulizie durante tutto il centro (in particolare nei bagni e nelle parti comuni)
  • le famiglie devono sottoscrivere, all’atto dell’iscrizione, un patto di corresponsabilità sui comportamenti da attuare e una dichiarazione sullo stato di salute dei figli e dei famigliari al fine di meglio prevenire il diffondersi del COVID.

Queste modalità di gestione determinano un aumento considerevole dei costi del servizio che solo in parte verrà compensato da uno stanziamento dedicato da parte del Governo all’incremento dei costi (150 milioni di € per tutti i Comuni). L’Amministrazione Comunale di Vanzago ha compiuto uno sforzo straordinario per mantenere attivo questo servizio ben consapevole dell’importanza che riveste per le famiglie che lavorano e che hanno l’esigenza di affidare i propri figli in strutture sicure e affidabili e che permettano ai bambini di essere gestiti al meglio. Tale importanza è ancora più presente quest’anno dopo il periodo di permanenza in isolamento e di chiusura delle scuole che, di fatto, ha gravato in larga parte sulle occasioni relazionali dei bambini.

Lo sforzo non è solo economico con uno stanziamento straordinario per abbattere le rette di frequenza al maggior numero di bambini, ma anche organizzativo e di sguardo di insieme di potenziamento dell’offerta territoriale. I servizi che verranno attivati sono i seguenti:

  • Centro Estivo Comunale presso la Scuola Primaria Neglia per 7 settimane nei periodi dal 29 giugno al 31 luglio e dal 24 agosto al 4 settembre che accoglierà i bambini dai 6 agli 11 anni con una media di 7 gruppi a settimana a seconda del bisogno. Il servizio sarà gestito dalla Cooperativa Solidarietà e Servizi con cui si ha il attivo il contratto per la gestione del servizio e che è molto apprezzata dalle famiglie.
  • Centro Estivo presso Lo Scrigno, organizzato dalla Cooperativa Stripes, in cui il Comune garantirà l’abbattimento delle rette di frequenza per 25 bambini alla settimana nella fascia della scuola dell’infanzia per 6 settimane.

In aggiunta a questi servizi, verranno attivati i seguenti centri estivi da parte dei privati:

  • Associazione Idea presso il WWF per i bambini della fascia dell’infanzia e della primaria
  • Minimondo per i bambini della primaria

In più il Centro Ippico Valdarenne organizzerà degli stage estivi per i bambini dai 6 ai 14 anni.

 

Inoltre, dopo aver realizzato il sondaggio sui bisogni di cura delle famiglie di Vanzago e con l’attenzione per estendere sempre di più le possibilità per le famiglie con figli, il Comune di Vanzago, ha avviato delle manifestazioni di interesse con l’intenzione di ampliare ancora di più l’offerta di servizi ricreativi ed educativi anche perché gli oratori estivi non saranno organizzati per le difficoltà succitate. Le manifestazioni di interesse sono le seguenti:

  • Raccolta di candidature per l’albo comunale delle baby sitter con l’obiettivo di agevolare l’incrocio tra domanda ed offerta per famiglie, specialmente con bimbi piccoli. Tale albo affianca ed estende quello già presente a livello di ambito del Rhodense che già è attivo e può essere consultato dalle famiglie (Link al servizio Job Family)

https://comune.vanzago.mi.it/manifestazione-di-interesse-per-la-presentazione-della-propria-candidatura-per-lelenco-babysitter-del-comune-di-vanzago/

  • Raccolta di proposte educative domiciliari per bambini nella fascia 3-11 anni – per raccogliere servizi che potrebbero interessare alcune tipologie di famiglie o gruppi di famiglie (es.: tate per gruppi di bambini, servizi di cura a domicilio non continuativi, …)

https://comune.vanzago.mi.it/manifestazione-di-interesse-per-lindividuazione-di-proposte-di-assistenza-educativa-domiciliare-estiva-per-bambine-e-bambini-nella-fascia-deta-3-11-anni/

  • Raccolta di proposte per l’assegnazione temporanea in uso gratuito di strutture comunali per la realizzazione di proposte ricreative estive al fine di aumentare l’offerta di servizi specialmente per la fascia della scuola primaria (6-11 anni) e per i ragazzi dai 12 ai 17 anni.

https://comune.vanzago.mi.it/manifestazione-di-interesse-per-lassegnazione-temporanea-in-uso-gratuito-di-strutture-comunali-per-la-realizzazione-di-proposte-ricreative-estive-2020/

Il Comune di Vanzago intende così mettere in campo ogni tipo di possibile azione per rispondere al bisogno di servizi in questo momento straordinariamente complesso per via delle norme sanitarie particolarmente onerose, puntando alla diversificazione degli interventi.

Per le famiglie che più hanno bisogno di questi servizi, ovvero quelle con entrambi i genitori lavoratori o con singolo genitore lavoratore, il Comune di Vanzago raccomanda di richiedere il BONUS BABY SITTING INPS da € 1.200 che è spendibile anche per i Centri Estivi, ed è disponibile a fornire informazioni e assistenza.

https://comune.vanzago.mi.it/emergenza-covid-bonus-baby-sitting-inps/

Sarà possibile dalla prossima settimana, tempo permettendo, riutilizzare in sicurezza i giochi per bambini in attesa di riaprire definitivamente le aree gioco.

https://comune.vanzago.mi.it/riapertura-aree-gioco/

Per quanto riguarda l’Ecocentro, in questa settimana la riapertura senza più prenotazioni e limitazioni, fortemente richiesta, ha comportato alcuni picchi di code il giovedì pomeriggio, il sabato e la domenica mattina. Ci scusiamo per chi avesse sopportato del disagio ma si ricorda che gli accessi all’Ecocentro, come in tutti i comuni, sono sempre contingentati per via della normativa anti-COVID e quindi bisogna aspettare il proprio turno.

Con uno stanziamento straordinario di risorse economiche da parte del Comune di Vanzago, dalla prossima settimana e fino a dopo l’estate gli orari di apertura dell’Ecocentro saranno aumentati di oltre il 60% specialmente le sere della settimana, il sabato e la domenica mattina per quanto possibile, pertanto si consiglia di non correre immediatamente all’Ecocentro a smaltire tutti i materiali recuperati in questi mesi di isolamento forzato ma di dilazionare gli accessi nel tempo e di andare nei giorni meno pieni al fine di non incappare nelle code.

Si segnala inoltre che mercoledì 10 giugno parte il primo giro di disinfestazione zanzare del 2020.

https://comune.vanzago.mi.it/disinfestazione-zanzare-2020/

Si ricorda anche che, dopo lo stop imposto dal COVID, sono ripresi gli interventi su blatte e altri animali infestanti sono in corso come d’abitudine.

Sono lieto nell’informare che grazie ad un bellissimo lavoro di rete, Fondazione Comunitaria Nord Milano premierà con un totale di € 19.000 i tre progetti per il contrasto al COVID che le nostre associazioni hanno elaborato con il patrocinio del Comune di Vanzago e presentato per il BANDO 2020.1 SOCIALE della Fondazione stessa:

  • RICOMINCIAMO DAL FUTURO” – Scuola dell’Infanzia Paritaria Gattinoni – € 7.000
  • PIU’ FORTI DEL COVID” – Gruppo Solidarietà Vanzago APS – € 5.000
  • StART – Strumenti e Azioni per Ritornare sul Territorio” – Associazione Il Delfino – € 7.000

Sono progetti che vanno a sostenere le categorie tra le più colpite dalle misure di contenimento del Coronavirus: bambine e bambini, anziani, e disabili. Questa è una ottima notizia che già ci proietta nella riapertura completa di settembre!

Sono lieto anche di informare che il Comune di Vanzago ha ottenuto un contributo dallo Stato nell’ambito del bando da 98 milioni di € su tutta Italia per “L’ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA ANTINCENDIO DEGLI EDIFICI PUBBLICI ADIBITIAD USO SCOLASTICO”. Sono circa 27 k€ che verranno utilizzati per gli interventi alla scuola primaria Neglia.

Per confermare l’importanza delle nostre scuole, abbiamo chiesto al Comune di Pogliano e concordato di buon grado di raddoppiare lo stanziamento annuale per la Ronchetti, portandolo a 100 mila €.

Si è infine conclusa la procedura di gara per il rifacimento del pavimento della Collodi che richiede un investimento di 110 mila € ed è partita la gara per il rifacimento integrale della pista di pattinaggio/atletica del Centro Sportivo Comunale Raimondi da 87 mila €: a breve partiranno i lavori, a cui seguiranno le riasfaltature di diverse strade.

Coraggio Vanzago! Speriamo di poter dire presto che abbiamo superato davvero la fase del COVID-19!

 


Domenica 31 Maggio 2020

Oggi sono arrivati gli aggiornamenti per Vanzago sul portale di ATS da cui si conferma il miglioramento della situazione dei positivi al COVID. Dei 77 casi assegnati a Vanzago, ci cui 2 per erronea attribuzione, ne restano ancora 1 in ospedale, 4 in quarantena al domicilio e 11 nelle RSA: è ragionevole pensare che nei prossimi dieci giorni tutti avranno l’esito negativo dei tamponi e, se non dovessero esserci altri contagi, tutto sarà finito.

Dai dati di Regione Lombardia, recuperati sul sito di Protezione Civile, si può vedere come la media di nuovi contagi negli ultimi giorni sia di 310 casi e di 42 nuovi decessi che è un numero ancora sensibilmente elevato rispetto ad altre regioni o zone dell’Italia, segno che non bisogna credere che il virus sia stato debellato o che non circoli più.

Per il pagamento dell’IMU, si conferma che non cambia la scadenza fissata al 16 giugno e che le aliquote sono le stesse dello scorso anno. Per agevolare il calcolo, come sempre, è possibile utilizzare il calcolatore sul sito del Comune.

https://net4.portalecomuni.it/PortaleIMU/CalcoloIMU?CodCom=L665

L’amministrazione comunale sta predisponendo opportuno atto per non fare pagare interessi di mora e sanzioni a chi, per motivi strettamente legati al COVID, non sia in grado di saldare questa imposta nei termini stabiliti dalla normativa nazionale.

In vista della predisposizione della dichiarazione dei redditi, riporto qui il link alla campagna per destinare il 5×1000 al Comune di Vanzago a cui è stato dato il titolo “Più forti del virus”:

https://comune.vanzago.mi.it/5×1000-volte-piu-forti-del-virus-campagna-per-destinare-il-5×1000-al-comune-di-vanzago/

 

Siccome le discoteche sono chiuse e nei locali serali non ci si può ritrovare con le modalità pre-COVID, nel fine settimana abbiamo assistito, come su tutti i comuni della zona, al fenomeno di ragazzi che restano in giro per le piazze e le strade e fanno baccano o sporcano durante la notte. In previsione di questo, avevamo attivato i Carabinieri che son passati venerdì, sabato e domenica a controllare le zone più frequentate da questi giovani.

Nonostante questo, sabato notta in piazza del mercato c’è stato un gruppetto di ragazzi che si sono divertiti in maniera poco rispettosa dopo la mezzanotte. Siccome abbiamo ripristinato il servizio di pulizia della domenica mattina dedicato alle aree di maggior socialità (piazza del mercato, zona Filanda, via Deledda e Cantoniera, parco di Via Assisi, parco di via Michelangelo, …), le famiglie non hanno trovato sporcizia e degrado, ma non è tollerabile che gruppetti di maleducati si comportino in questo modo: per dare più forza alle pattuglie delle forze dell’ordine, stiamo predisponendo ordinanza sullo stile del Comune di Milano per meglio contrastare il fenomeno.

 

Con le nuove normative, a partire dal 3.6 è consentito il ripristino del servizio di pulizia delle strade in maniera tradizionale, pertanto raccomando attenzione perché da mercoledì ripartiranno anche i puntuali controlli sui divieti di sosta per la pulizia delle strade che consentono di migliorare il passaggio di pulizia con gli operatori e i mezzi.

Ricordo nuovamente che dal 3.6 l’ecocentro sarà aperto senza più prenotazione e con orari più estesi realizzati con fondi di bilancio aggiuntivi per ridurre il rischio di code dovute all’esigenza di contingentare gli accessi. Maggior informazioni qui:

https://comune.vanzago.mi.it/accesso-piattaforma-ecologica-a-decorrere-dal-03-06-2020/

Per tutte le altre informazioni, seguite il sito del Comune.

Coraggio Vanzago! Si riparte!

 


Venerdì 29 Maggio 2020

Sono passati ormai più di 25 giorni dal 4 maggio da quando è terminata la Fase 1 di stretta per impedire la diffusione del contagio e poco più quasi due settimane dalla riapertura degli esercizi commerciali avvenuta l’18 maggio.

A Vanzago il numero dei positivi è rimasto stabile a 92 indicati da Regione Lombardia ma con 77 casi nominativi indicati da ATS; gli altri sono di fatto non residenti a Vanzago.

Di questi casi, ne rimangono solo 4 in quarantena a Vanzago in attesa che il tampone dia finalmente esito negativo, oltre a quelli inseriti nella nostra RSA che sono in attesa del tampone che ne certifichi la guarigione.

NON ci sono stati nuovi casi a Vanzago dal 15 Maggio e NON ci sono stati elementi di preoccupazione di natura sanitaria. Ricordo infine che la crescita di contagi su Vanzago che si è verificata dal mese di aprile è quasi totalmente legata a casi positivi che non avevano ricevuto il tampone in precedenza per le limitazioni presenti in Regione Lombardia nella possibilità di fare questi test.

Questo messaggio non vuol dire che siamo autorizzati a comportarci in maniera superficiale e a sottovalutare il rischio di contagio, pertanto invito tutte le cittadine e i cittadini a mantenere il massimo di rigore e prudenza specialmente con le regole già diffuse a inizio anno:

  • Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o con detergenti appositi
  • Non toccarsi occhi, naso bocca
  • Mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro
  • Utilizzare la mascherina o altro indumento protettivo per coprire naso e bocca

Inoltre raccomando tutte e tutti a rispettare le regole all’interno di negozi e attività varie anche alla luce della nuova ordinanza n.555 di oggi di Regione Lombardia che permette altre aperture (es.: i circoli ricreativi, le palestre e i centri di abbronzatura, ecc…).

Sabato 30 abbiamo organizzato un nuovo giro di distribuzione di mascherine presso tutte le famiglie di Vanzago: dobbiamo ringraziare Pregnana Soccorso Onlus e Rho Soccorso per la distribuzione e i soci del Gruppo Solidarietà Vanzago per aver provveduto all’imbustaggio presso il Centro Anziani. Grazie davvero di cuore!

Il COVID ci ha insegnato che non ci si può salvare da soli: bisogna operare come una grande squadra.

Per quanto riguarda i centri estivi e le varie attività educative, anche il Comune di Vanzago ha fatto il sondaggio del bisogno e sta organizzando questi servizi: come tutti gli anni collaboriamo anche con i privati presenti per offrire un’offerta la più ampia possibile. Purtroppo i costi dei servizi sia privati sia pubblici saranno molto più alti degli anni passati perché le norme di salute pubblica impongono varie misure tra cui il triplicamento del personale (su servizi ad alto tasso di personale).

A tutte le famiglie con entrambi i genitori che lavorano consiglio vivamente di chiedere ed ottenere il BONUS BABY SITTER dell’INPS in modo da poter beneficiare di € 1.200 che può servire ad abbattere le spese di cura dei propri figli in questo periodo in cui sono riprese le attività lavorative. Non lasciatevi scappare l’occasione di ricevere questo importante contributo.

Per tutti gli altri servizi e iniziative del Comune, ora che è terminata la fase dell’emergenza COVID, consiglio di tornare a controllare quotidianamente il sito del Comune di Vanzago per avere le informazioni puntuali e ufficiali.

Coraggio Vanzago! La ripartenza è arrivata… speriamo presto di tornare alla normalità!

 


Sabato 16 Maggio 2020

Ci siamo! Da lunedì 18 si riparte con bar, ristoranti, centri estetici, parrucchieri, etc… e sono stati rimossi tutti i vincoli alla circolazione all’interno della stessa regione.

Per farlo abbiamo assistito in questi ultimi giorni alle valutazioni e alle interlocuzioni tra Stato e Regioni in merito ai parametri sanitari e operativi per contemplare la salute pubblica con la necessità di uscire dalla morsa della quarantena imposta dal Coronavirus.

Per maggiori informazioni, al momento, è disponibile, oltre al cosiddetto “Decreto Riaperture” reperibile qui:

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/16/20G00051/SG

 

la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Conte di oggi:

http://www.governo.it/it/articolo/conferenza-stampa-del-presidente-conte/14613

 

Per maggiori approfondimenti, qui trovate tutti i provvedimenti addottati dal Governo sin dall’inizio della crisi sanitaria:

http://www.governo.it/it/coronavirus-misure-del-governo

 

Dopo le varie interazioni con le Regioni e lo Stato, e a valle dell’emissione dei decreti di cui sopra, Regione Lombardia sta predisponendo opportuna ordinanza per confermare i contenuti del decreto governativo; maggiori informazioni al momento sono disponibili sul sito di Regione:

https://www.lombardianotizie.online/covid-musei-ristoranti-parrucchieri/

 

Ricordo a tutte e tutti, però, due cose:

  1. Non tutti gli esercizi commerciali hanno ancora ricevuto i protocolli definitivi per le riaperture perché ci sono state diverse interazioni sui parametri operativi né è stato possibile operare per recepirli nei propri locali. Raccomando sin d’ora pazienza e comprensione nella prima settimana perché bisogna gradualmente adattarsi al nuovo scenario senza rischiare di sanzioni o sospensioni delle licenze per gli esercizi commerciali.
  2. Non bisogna pensare che siamo al “liberi tutti” e che il virus è stato sconfitto perché è presente tra di noi e circola ancora.

 

Su questo secondo punto, segnalo che nel cosiddetto “Decreto Sanità” del 30 aprile 2020, sono state stabilite una serie di parametri e di procedure di controllo e di precauzione per monitorare il rischio sanitario per la fase 2. Si va dal numero di casi sintomatici notificati ogni mese alla percentuale di tamponi positivi, passando per il numero di nuovi focolai registrati a quello di accessi in Pronto soccorso con una classificazione riconducibile al COVID, fino alla percentuale di posti in terapia intensiva occupati da pazienti COVID. L’obiettivo è quello di convivere con il COVID ed evitare che si generi una nuova ondata di infezione che costringa alla chiusura completa di tutta l’Italia.

Si lavora all’interno di ogni singola Regione e, laddove si riscontri un focolaio di infezione, sarà possibile e necessario istituire delle zone rosse nel più breve tempo possibile.

Riporto qui sotto la tabella dell’Istituto Superiore della Sanità relativa che mostra come la Regione Lombardia sia tra quelle con il rischio contagio più elevato.

Anticipo sin d’ora che se a Vanzago ci saranno problemi con impennate di contagi incontrollati e inspiegabili, sarò prontissimo nel chiedere alla Regione di farci diventare zona rossa perché non voglio rischiare il diffondersi di infezioni in paese che vadano a colpire le persone più fragili e deboli della nostra comunità, in particolar modo gli anziani, i disabili, gli immuno-depressi, le categorie a rischio, e i bambini. I nostri vigili sono sul territorio e sono inflessibili, soprattutto nel contrasto agli assembramenti.

Abbiamo già patito molta sofferenza in questi mesi e bisogna cercare di non cadere nello scenario peggiore. Fino ad ora i numeri del contagio a Vanzago sono stati tutti spiegabili e mantenuti sotto controllo e per l’80% sono relativi alle seguenti categorie:

  • Ospiti di strutture socio-sanitarie
  • Personale medico-sanitario infettatosi sul posto di lavoro
  • Pazienti ricoverati negli ospedali

Raccomando quindi la massima attenzione a rispettare le misure igienico sanitarie ormai ben note (lavarsi frequentemente le mani, non metterle in contatto con occhi, naso e bocca, mantenere la distanza di sicurezza di oltre 1 metro dalle altre persone, evitare luoghi affollati, …) unita alla precauzione di coprirsi naso e bocca con mascherine o indumenti analoghi per evitare di contagiare gli altri e al divieto di assembramenti.

Stiamo organizzando una nuova distribuzione in tutte le famiglie di altre mascherine alla fine di maggio proprio per dare un segno di attenzione a questo aspetto di maggior tutela.

 

Per quanto riguarda la Biblioteca Comunale, prevediamo di aprirla in sicurezza a partire dal 25 maggio SOLO per il prestito e con regole stringenti di accesso: obbligo di portare la mascherina o indumento analogo, ingressi contingentati uno alla volta dall’entrata tradizionale, misurazione della temperatura corporea, uscita dalla porta centrale.

Per quanto riguarda gli altri servizi del Municipio, si confermano le attuali modalità di accesso su appuntamento telefonico e solo per casi indifferibili.

Lo scorso giovedì l’unità di crisi di Vanzago ha confermato di mantenere sempre chiusi i parchi e le aree gioco proprio per evitare rischi di contagio e ha preso atto che gli altri luoghi sono sotto controllo (Ad esempio cimiteri, casa dell’acqua, parchi aperti, piazze, …) e non destano al momento preoccupazione.

Sono state approvate le “Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini e adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19”: queste linee guida sono molto “sfidanti” per l’organizzazione di servizi per l’infanzia e superano completamente il concetto tradizionale dei “Centri Estivi”.

Il Comune di Vanzago ha pubblicato giovedì un sondaggio per valutare il bisogno delle famiglie di questo tipo di servizi e, come gli altri Comuni e i privati stanno cercando le migliori soluzioni per implementare questi servizi che saranno caratterizzati da alti costi. Al fine di garantirne la realizzabilità, il Governo ha previsto uno stanziamento ad hoc aumentando il Fondo per le Politiche della Famiglia di 150 milioni di € a beneficio dei Comuni di cui il 90% proprio per questo tipo di servizi e del 10% per interventi di contrasto alla povertà educativa.

Inoltre, il Bonus Baby sitter sale da 600 a 1.200 euro e può essere utilizzato anche per l’iscrizione ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia. Per i lavoratori dipendenti del settore sanitario, con uno stanziamento dedicato di circa 680 milioni, il bonus aumenta da 1.000 a 2.000 euro.

Sempre sullo stesso tema, il Governo ha incrementato di ulteriori dodici giornate il numero di giorni di permesso retribuito riconosciuto dalla normativa vigente per l’assistenza di familiari disabili (“permessi ex legge 104/92”). I dodici giorni aggiuntivi, usufruibili nei mesi di maggio e giugno 2020, si aggiungono ai tre giorni di permesso mensile già previsti dalla legge, per un totale di quindici giorni totali per i due mesi citati. Inoltre, fino al 31 luglio 2020 i lavoratori dipendenti genitori di figli con meno di 12 anni avranno diritto ad un congedo parentale pagato al 50% della retribuzione per un periodo non superiore a 30 giorni. Lo stanziamento complessivamente assomma a circa 1,3 miliardi di euro.

Queste sono le principali misure con l’intendimento di permettere di raggiungere il mese di Settembre quando riapriranno le scuole.

Tutte le altre misure previste dal Governo per agevolare famiglie, lavoratori, negozi, imprese e tutti quanti sono stati colpiti dalla crisi sanitaria sono contenute nel Decreto Rilancio di cui si attende la pubblicazione finale in Gazzetta Ufficiale. Una descrizione puntuale si può trovare qui:

http://www.mef.gov.it/focus/Decreto-rilancio-le-misure-per-rimettere-in-moto-il-Paese/

Per quanto riguarda i numeri del contagio, invece, segnalo che in Lombardia siamo saliti a 84.518 positivi (+399) con 15.450 decessi (+39). Il dato mediato sui 5 giorni è ancora piuttosto elevato perché registra una crescita giornaliera media ancora superiore alle 500 persone al giorno che non consente di tirare un sospiro di sollievo.

Nel Rhodense il valore complessivo dei positivi è salito a 1.175 casi che sono parte dei 22.042 della Provincia di Milano (di cui 9.315 solo a Milano).

In particolare per Vanzago, il numero riportato da Regione è salito a 92 anche se i valori nominativi dati da ATS sul portale danno il valore complessivo di 77. Finalmente ATS ha dato risposta su questa discordanza: riporto un estratto: “Possiamo però confermarle che i cittadini del suo Comune che sono positivi sono quelli del portale. L’informazione da noi utilizzata prende i dati dei positivi sui flussi regionali e la incrocia con l’anagrafe regionale, non utilizziamo come riferimento il MMG (che identifica anche i pazienti in RSA)”.

In base a questo chiarimento mi permetto quindi di riportare di nuovo la tabella della casistica di dettaglio su Vanzago prendendo 77 come valore rappresentativo.  Per prima cosa si fa notare come la situazione è in netto miglioramento:

  • ben 30 persone sono già guarite, di cui 3 sono sempre state all’interno delle strutture socio-sanitarie (RSA/RSD) dove sono ricoverate;
  • una sola persona è ancora in ospedale e sta terminando lì la quarantena; tutti gli altri sono già stati dimessi;
  • altre 11 persone che sono in quarantena a Vanzago sono state infettate da diverse settimane e non hanno avuto particolari problemi di salute, per cui si prospetta la guarigione entro pochi giorni;
  • a queste, vanno aggiunte altre 23 persone in quarantena presso RSA/RSD ed una in quarantena in altro comune;
  • le persone decedute sono state 9 di cui 4 all’interno di altrettante strutture socio/sanitarie della nostra Regione.

Per quanto riguarda le possibili cause di contagio, senza pretesa di fare analisi epidemiologiche o statistiche, si può identificare a grandi linee che:

  • 30 casi (il 39%) si sono infettati all’interno di 7 strutture socio-sanitarie dislocate nella nostra Regione
  • 19 sono appartenenti alla categoria del personale medico-sanitario
  • 12 persone hanno probabilmente contratto il virus durante la presenza in strutture ospedaliere e 9 ragionevolmente durante lo svolgimento della propria attività lavorativa prima o durante il lock-down.

Coraggio Vanzago! Con la massima attenzione e con tutte le precauzioni del caso, riusciremo a tornare alla normalità!


Venerdì 15 Maggio 2020

Il contagio in Regione Lombardia sembra ridursi anche se non con grande ritmo. I positivi al Coronavirus sono saliti a 84119 (+299) mentre i decessi a 15.411 (+115). Sono numeri ancora elevati, specialmente quelli dei decessi per giorno che ci spingono a non abbassare la guardia.

Per quanto riguarda la situazione di Vanzago, continua la scarsa attenzione di Regione Lombardia che non fornisce più i dati ai Comuni dall’8/5 e ci tocca cercarli sui siti dei giornali o dei blogger. A Vanzago siamo saliti a 92 infetti ma il dato nominativo datoci da ATS e ricostruito con le analisi sul territorio è pari a 77 con 2 errori di residenza/domicilio; il restante sono errori di residenza/domicilio legati alle persone ricoverate in RSA/RSD.

Siamo tutti in attesa delle evoluzioni normative che avverranno probabilmente nella giornata di sabato per l’apertura dei negozi a partire da lunedì 18.5.

Nel frattempo, come segno di attenzione per il comparto e sulla base delle indicazioni dello Stato recepite nel Decreto Rilancio, il Comune di Vanzago esenterà dal pagamento dell’occupazione del suolo pubblico i negozi così da ripartire in maniera più semplice e per contrastare meglio le difficoltà legate a questo periodo di isolamento e chiusura.

Per quanto riguarda le attività educative estive, invece, si ricorda che il Comune di Vanzago ha lanciato un questionario sul sito internet per sondare il bisogno di questi servizi rispetto alla mutata condizione del 2020. Non avendo ancora a disposizione le norme è difficile fare una previsione ma, ragionevolmente, il Centro Estivo Classico non potrà più essere organizzato: allo studio dei Comuni vi sono delle sperimentazioni di attività in piccoli gruppi con un educatore. Appena si avranno indicazioni più precise, si potrà definire come procedere.

Allo stesso modo, il Comune di Vanzago è al lavoro per l’organizzazione dei servizi scolastici per il 2020/2021 anche se con le difficoltà relative al fatto che le norme sanitarie non sono ancora state varate.

Coraggio Vanzago! Guardiamo al futuro con speranza!


Giovedì 14 Maggio 2020

In questo giovedì ancora non sono arrivati dati da Regione sul COVID ed abbiamo dovuto guardare sui giornali. Pare ci sia una ripresa dei contagi in Regione (+1%) con 83.820 positivi (+522) e 15.296                decessi (+111): sono numeri ancora alti per pensare di gestire in maniera tranquilla la riapertura.

Per Vanzago, dalla piattaforma di ATS con i nomi, si può comprendere che i 2 nuovi casi identificati ieri sono relativi a contagi risalenti, entrambi legati al mondo del lavoro in particolare ambito sanitario, ovvero a persone che si sono contagiate probabilmente molto tempo fa, non hanno mai fatto tamponi per l’incapacità del sistema sanitario regionale di eseguire questo test in forma preventiva, e ancora sono infetti. Chissà quanti ce ne saranno di casi così, asintomatici, che in questi giorni di apertura son tornati al lavoro o sono in giro senza sapere di essere contagiosi.

Ripeto che il numero di contagiati attribuiti a Vanzago al momento è 77 ma il monitoraggio numerico di ieri di Regione parlava di 91: c’è evidentemente un errore che Regione e ATS non riescono a sanare da diverso tempo. Oggi ho scritto nuovamente ad ATS, e poi mi rivolgerò alla prefettura.

Oltre alle misure nazionali stabilite con il Decreto Rilancio per sostenere famiglie, attività, imprese e lavoratori, nella Giunta di oggi il Comune di Vanzago ha stabilito di stanziare 20 mila € come fondo per sostenere le spese delle famiglie con bambini iscritti ai nidi di Vanzago e che nei mesi di Marzo e Aprile hanno continuato a sostenere tale spesa, in attesa che INPS eroghi l’apposito contributo. Tale misura è stata condivisa al tavolo di confronto con gli operatori dei servizi 0-6 anni della nostra comunità.

È poi anche stato approvato il patrocinio e il sostegno a ben 4 progetti per il contrasto al COVID che le nostre associazioni hanno elaborato e presentato alla Fondazione Comunitaria Nord Milano per il BANDO 2020.1 SOCIALE. I titoli e gli attori dei progetti sono i seguenti:

  • “RICOMINCIAMO DAL FUTURO” – Scuola dell’Infanzia Paritaria Gattinoni
  • “#SICURINSIEME” – Cooperativa Cura e Riabilitazione
  • “PIU’ FORTI DEL COVID” – Gruppo Solidarietà Vanzago APS
  • “StART – Strumenti e Azioni per Ritornare sul Territorio ” – Associazione Il Delfino

Sono progetti che vanno a sostenere le categorie tra le più colpite dalle misure di contenimento del Coronavirus: bambine e bambini, anziani, e disabili. Vanzago è una comunità dal cuore grande che pulsa grazie alle nostre associazioni!

Grazie mille!

In bocca al lupo per il buon esito del bando e il finanziamento di progetti.


Mercoledì 13 Maggio 2020

Oggi il Governo ha approvato il cosiddetto “Decreto Rilancio” del valore di 55 miliardi di euro. Negli oltre 250 articoli sono previsti sostegni economici e agevolazioni per tutti quanti sono stati colpiti dal COVID nel nostro Paese, nonché misure di rilancio e sostegno alle imprese per dare un impulso alla crescita. Solo per citare alcune caratteristiche, le misure per il sostegno ai lavoratori in difficoltà valgono ben 25,6 miliardi di euro, ci sono poi 3,25 miliardi per la sanità, 1,4 miliardi per università e ricerca e un altro 1,5 miliardo per le scuole.

http://www.governo.it/it/articolo/decreto-rilancio-conferenza-stampa-palazzo-chigi/14600

http://www.governo.it/it/articolo/consiglio-dei-ministri-n-45/14597

Nei prossimi giorni ci sarà il dispiegamento operativo di tutte le misure contenute: invito tutte le cittadine e i cittadini a controllare sul sito del Governo e del Comune di Vanzago per capire meglio le opportunità e i sostegni.

Per quanto riguarda la diffusione del virus, in Regione Lombardia la crescita dei contagi pare essere sempre più contenuta e questo fa ben sperare: i positivi sono saliti a 83.298 (+394) e i decessi a 15.185 (+69); le persone ancora in terapia intensiva scendono a 307. Il numero totale dei positivi nella Provincia di Milano è salito a 21.731 (+105) e nel Rhodense a 1.163.

Per quanto riguarda la situazione di Vanzago, lo chiarisco ancora una volta: Regione Lombardia ormai dal 8.5 non fornisce più ai Comuni i dati aggregati e noi Sindaci siamo costretti a cercarli, se va bene, sui siti dei giornali o di qualche blogger che, non si sa come, li riceve. Oggi questo dato per Vanzago recita  91 positivi! La piattaforma di ATS che contiene i nominativi degli infetti, invece, riporta ad oggi 77 casi ma:

  • una persona (la seconda) ci è stata attribuita in maniera erronea (risiede in Trentino ed è domiciliata in altro comune)
  • di un’altra persona, invece, abbiamo evidenza che i famigliari sono in quarantena ma non abbiamo ancora la conferma sul portale della positività; in ogni caso noi lo consideriamo nel numero di cui sopra.

Abbiamo già chiesto più volte ad ATS di sanare la discrepanza su Vanzago che, abbiamo suggerito essere legata ad errori di registrazione di ospiti della RSA ma, purtroppo, non se ne viene a capo…


Martedì 12 Maggio 2020

Oggi, in Regione Lombardia i contagi sono saliti di ben +1.033 persone; pare che il problema sia che sono stati inseriti 414 persone positive al COVID nei giorni precedenti il 5.5 provenienti principalmente a Bergamo e Brescia ma comunicati oggi. Il totale dei positivi è quindi salito a 82.904 (+1%) e i decessi sono saliti a 15.116 (+62).

Con questo valore, la media mobile sugli ultimi 5 giorni sale oltre le +500 al giorno che non rappresenta un valore sufficiente a dichiarare il tasso di crescita del virus contenuto. Nei prossimi giorni, poi, inizieremo a vedere l’effetto dei contagi seguiti all’apertura del 4.5 e potremo capire se si potrà proseguire con la “Fase 2” o ci toccherà tornare indietro.

La buona notizia è che altre 3 persone di Vanzago sono guarite dal COVID: coraggio! Ce la facciamo!


Lunedì 11 Maggio 2020

Anche oggi la crescita dei contagi in Regione Lombardia è inferiore all’1% che è un buon segnale. Il numero complessivo di positivi è salito a 81.871 (+364) e quello dei decessi a 15.054 (+68).

Per quanto riguarda Vanzago, ATS ha aggiunto un nominativo nel portale COVID ma di una persona che non è residente qui. Abbiamo iniziato a cercare questa persona che ha portato a 75 i nominativi in carico a Vanzago.

 


Domenica 10 Maggio 2020

Buona notizia: solo +282 nuovi contagi in questa domenica, comunicati ufficialmente da Regione Lombardia. E’ il valore più basso dal 3 marzo e fa ben sperare!

Il numero di tamponi eseguiti è di circa 7 mila pertanto bisogna aspettare nei prossimi giorni prima di dichiarare in contenimento definitivo il virus.

Milano ha superato i 9 mila contagi (9.019 per la precisione) e in tutta la provincia le persone affette da Covid sono 21.376. Per quanto riguarda Vanzago non abbiamo ricevuto aggiornamenti, pertanto confermo la situazione dei giorni scorsi.

Rispetto alle misure per accompagnare la Fase 2 e la ripresa economica con il sostegno a famiglie, aziende e lavoratori, ed enti locali, è da ieri che iniziano a circolare le indiscrezioni sulle misure che saranno implementate nel Decreto ribattezzato “Rilancio”. Sono molte misure che abbracciano l’enorme platea di beneficiari pertanto verranno analizzate e descritte di volta in volta che verranno rese pubbliche. Si parla di diverse decine di miliardi di € necessari a fronteggiare al meglio questa crisi che da sanitaria è diventata crisi economica e sociale.

 


Sabato 9 Maggio 2020

Confesso che sono piuttosto preoccupato. Vedo diverse persone che pare abbiano dimenticato le immagini e la sofferenza della malattia da COVID. Ricordo a tutti che bisogna stare attenti: il virus non è ancora scomparso e non scherza. Ricordo le regole fondamentali per ridurre il rischio di contagio:

  • Indossiamo sempre una mascherina o un indumento per coprire naso e bocca quando uscite di casa
  • Non togliamo le mascherine quando siamo con altre persone
  • Manteniamo la distanza di almeno 1,5 metri dagli altri
  • Non intratteniamoci con altre persone perché si crea assembramento
  • Laviamoci spesso le mani con acqua e sapone o prodotti igienizzanti

Manteniamo queste precauzioni per almeno le prossime due settimane per evitare di fare crescere nuovamente i contagi.

I contagi in Regione Lombardia continuano a crescere dell’1% circa al giorno: i positivi sono 81.225 (+502) e i decessi sono 14.924 (+85).

La Provincia di Milano è quella con il numero più elevato di contagi e di decessi e quindi merita più attenzione. Guardando la tabella dei decessi in tutta la Regione, si vede che la provincia di Milano è passata dal 15% del 27 Marzo al 23% di ieri, mentre Bergamo e Brescia sono scese dal 51% al 37% poiché il virus ha colpito prima che a Milano. Si noti però che i decessi per COVID per mille abitanti fotografano l’enorme differenza tra le province più colpite (Cremona, Lodi, Bergamo, Brescia e Pavia) e le altre dove il virus è arrivato dopo con le misure di contenimento alla diffusione già dispiegate.

Inoltre si può osservare che la curva dei decessi è cambiata con l’incremento anche alle età più ridotte, anche se il 90% ha comunque età superiore ai 49 anni.

I dati più di dettaglio dei contagi a livello di Comuni non sono stati trasmessi nemmeno oggi da Regione pertanto confermiamo il dato dei giorni scorsi su Vanzago che è pari a 74, numero che compare nel portale di ATS.

Nel fine settimana in cui si festeggiano le mamme, ho dato una lettura all’analisi della Fondazione dei Consulenti del lavoro intitolata “Mamme e lavoro al tempo dell’emergenza Covid-19”. Dallo studio emerge che in questi due mesi di sospensione, le donne con figli hanno lavorato più dei papà. Un fattore collegabile al differente livello di occupazione tra uomini e donne nei settori industriali e nei servizi essenziali, laddove la presenza femminile risulta più bassa nell’industria e più alta nei servizi. Sin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, il 74% delle donne con almeno un figlio di meno di 15 anni non ha mai smesso di lavorare, ritrovandosi dunque a dover conciliare lavoro e famiglia. Con 9milioni e 872mila lavoratrici, il 30% delle occupate è altamente probabile che si trovino in ulteriore difficoltà nei prossimi mesi, «considerato che lo scenario di riapertura delle scuole, ma anche dei tanti servizi dedicati alla gestione del tempo libero dei giovanissimi, sarà fortemente condizionato dall’emergenza Covid-19». Nell’affrontare la “Fase 2” bisogna che si tenga conto di queste considerazioni nel delineare le regole e predisporre gli interventi di sostegno economico per favorire la conciliazione tra i compiti di cura dei figli e del lavoro. Al momento, i bonus baby sitting o i congedi parentali straordinari, possono rappresentare uno strumento utile in fase d’emergenza, ma difficilmente strutturabile nel lungo periodo, anche perché difficilmente incontrano l’offerta del mercato dell’accudimento.

Coraggio Vanzago! Auguri a tutte le mamme!

 


Venerdì 8 Maggio 2020

Buone notizie a Vanzago! Oggi 4 nostri concittadini hanno ricevuto l’esito negativo dell’ultima coppia di tamponi fatta e quindi possono considerarsi finalmente guariti dall’infezione da Coronavirus. Il totale dei guariti è salito a 19 e ne restano 11 in isolamento al proprio domicilio, oltre a quelli ricoverati nelle strutture socio-sanitarie (22) e negli ospedali (6). Tra tutti questi non si riscontrano particolari problemi sanitari e ci si attende la guarigione nelle prossime settimane.

Il totale dei contagiati residenti a Vanzago è sempre di 74 (anche se il file di ATS riporta il valore di 89 che ancora non è stato spiegato).

Purtroppo è deceduto nella propria abitazione un nostro concittadino con sospetto covid (ma non sapremo mai se ha o meno il virus perché non è stato fatto il tampone) che indica che ci vuole estrema prudenza.

Dai dati di ATS si evince che nei 9 Comuni del Rhodense il totale dei positivi è salito a 1.141 e, in generale in tutta la Regione Lombardia la crescita dei “nuovi” positivi è sempre all’1% come da metà aprile ad oggi.

Devo richiamare i nostri concittadini ad avere maggiore precauzione: in questo venerdì, specialmente nel pomeriggio, abbiamo riscontrato in alcuni punti del paese che le persone si fermano a chiacchierare, sedendosi su panchine o sull’arredo urbano, spesso anche con i bambini. Questo fenomeno NON è consentito perché si configura come assembramento che è vietato. ATTENZIONE! I nostri vigili sono in servizio e controllano che tale regola sia bene compresa, insieme a quella che impone di NON consumare i cibi presi da asporto dai bar o dalle tavole calde nelle vicinanze degli esercizi commerciali.

Mi raccomando! Questi comportamenti sono a rischio.

Coraggio Vanzago! Se rispettiamo le regole ed abbiamo pazienza, ce la faremo!

 


Giovedì 7 Maggio 2020

Ottantamila contagiati in Lombardia. Bisogna pensare a tutti i cittadini di città come Cinisello Balsamo (75 mila) o Sesto San Giovanni (81 mila) per capire quanto siano elevati questi numeri, oppure un po’ meno della metà degli abitanti della provincia di Sondrio o un terzo della provincia di Lodi. Purtroppo la crescita giornaliera non accenna a diminuire e rimane stabile con un +1%.

Per la precisione sono 80.089 i positivi (+720) e 14.745 i decessi (+134). Il numero dei ricoverati in terapia intensiva si riduce a 480 che è l’unico segnale incoraggiante. Altro dato positivo è l’incremento dei tamponi giornalieri che è salito a 15 mila.

Lo si vede anche dai grafici degli incrementi giornalieri che la situazione non è favorevole: purtroppo siamo ancora lontani da valori tali da dire che stiamo migliorando decisamente.

A Milano il numero ha superato gli 8.700 contagiati e nei Comuni dell’hinterland il valore di 12 mila. Nella Provincia di Sondrio si sperava di aver visto terminare la crescita di positivi, ma non è così: i dati a “+0” di due giorni sono stati cancellati dalle decine di “nuovi casi” registrati in seguito.

Per quanto riguarda il Rhodense e, soprattutto, Vanzago, non avendo ricevuto i dati da Regione per tramite di ATS, non possiamo dire nulla di più preciso. Dal portale di ATS con i nominativi dei singoli casi, la situazione di Vanzago è sempre di 74 contagiati di cui però solo 15 stanno terminando la quarantena nelle proprie abitazioni, spesso attendendo da guariti il doppio tampone negativo, mentre 27 sono ricoverati in 5 strutture socio-sanitarie.

Speriamo di non dover registrare nuovi casi: a tal proposito ho risollecitato ATS a chiarire la discrepanza tra i dati del portale con i nominativi e quello degli 89 che era apparso nei dati forniti da Regione l’altro ieri. Non è tollerabile, specialmente in questa fase, che non si abbiano dati precisi sul monitoraggio sanitario dei positivi…

Volevo poi con gioia dare qualche informazione su alcune iniziative di solidarietà della nostra comunità. In primo luogo, registro che la campagna di raccolta fondi alla data del 4 maggio ha superato il valore complessivo di 14 mila € che è un valore eccezionale, considerato che ben 66 famiglie e 7 tra associazioni, imprese ed un partito hanno pensato anche agli altri in questo momento di crisi.

https://comune.vanzago.mi.it/il-tuo-aiuto-per-lemergenza-vanzagocoraggio/

Questo dato si somma alle tante iniziative di solidarietà e di sostegno alle persone e famiglie più colpite dalla crisi; ricordo sempre che l’inizia della Spesa SOSSpesa per la raccolta di generi alimentari a lunga conservazione per le famiglie più bisognose realizzata in collaborazione con la Confcommercio locale, continua con buoni risultati!

Una nostra concittadina ha fatto una importante donazione tramite la propria azienda: ci ha regalato 100 mascherine KN95/FFP2 che daremo a chi più ne ha bisogno, in particolare Fondazione Ferrario, la Comunità di Disabili di Cura e Riabilitazione, ai Medici di medicina generale e le rimanenti a chi è impegnato sul campo a fronteggiare l’emergenza.

Possiamo davvero dire che Vanzago ha un cuore grande o, come detto nell’ultima iniziativa lanciata nella fase di isolamento forzato ha un “Quore grande”: partecipate anche a questa simpatica sfida lanciata da un nostro concittadino nell’ambito di Vanzago Coraggio!

https://comune.vanzago.mi.it/vanzago-ha-il-quore-grandeil-fattore-q/

 


Mercoledì 6 Maggio 2020

Oggi a Vanzago è ricominciato il mercato con le modalità di prevenzione al contrasto del virus: come mi ha scritto un amico, è il segno che – piano piano – si può ricominciare come prima. Un ringraziamento particolare alla Polizia Locale e alla Protezione Civile per l’organizzazione e il dispiegamento delle misure di protezione e, soprattutto, ai commercianti del mercato che hanno partecipato subito a questa possibilità per ridare servizi alla Comunità.

Allo stesso modo, la ripresa si accompagna con gli interventi di ripristino del decoro su tutto il territorio: per approfondire il tema della manutenzione del verde pubblico, segnalo la seguente notizia presente sul sito:

https://comune.vanzago.mi.it/manutenzione-del-verde-pubblico-aggiornamenti/

Per tutelare l’ambiente è anche necessario – ricordiamo – NON BUTTARE GUANTI e MASCHERINE in giro per il paese! Con GESEM metteremo dei contenitori dedicati in alcuni luoghi dove c’è più passaggio ma nel frattempo abbiamo aderito alla campagna di Città Metropolitana contro l’abbandono di questi dispositivi.

https://comune.vanzago.mi.it/campagna-contro-labbandono-dei-dispositivi-di-protezione-individuale-usati/

Sempre sul tema dei DPI, segnaliamo con piacere questo Bando del Governo per le aziende del territorio al fine di implementare le misure di protezione:

https://comune.vanzago.mi.it/covid-19-bando-impresa-sicura/

Per offrire maggiori servizi alle famiglie nella cura dei propri figli nella fascia 6-14 anni, invece, segnalo l’iniziativa “SOS Famiglia – Compiti e non solo” implementata con OLTREPERIMETRI. Chi è interessato, può contattare i riferimenti del sito:

https://comune.vanzago.mi.it/sos-famiglia-compiti-e-non-solo-oltreiperimetri/

Siamo da tempo al lavoro, confrontandoci anche con gli altri Comuni del Rhodense, sulle varie ipotesi per far partire i servizi estivi e quelli scolastici. Siamo tutti in attesa che vengano stabilite le modalità operative per far fronte alla diffusione del virus per poter operare.

In merito ai servizi locali in periodo di COVID, devo esprimere il mio rammarico per la decisione della Banco BPM che non ha riaperto la filiale di Vanzago. Ho scritto una lettera la scorsa settimana per avere la conferma della riapertura, pur con le modalità di sicurezza, ma non abbiamo avuto un riscontro positivo. Purtroppo il disagio di tante persone che non possono andare a Parabiago deve essere preso in considerazione da una Banca che una volta aveva una forte vocazione territoriale e di prossimità ai propri correntisti, che sembra essersi perduta negli ultimi avvicendamenti. Inoltre è poco sensato convogliare tutti gli utenti di vari paesi in una sola filiale a Parabiago perché aumenta il rischio di propagazione del virus.

Torneremo con forza a chiedere la riapertura e l’erogazione dei servizi ai nostri cittadini!

Per quanto riguarda i numeri del contagio, registriamo in primo luogo che il numero di tamponi dichiarati da Regione Lombardia è cresciuto a circa 14 mila che è una ottima notizia.

La crescita dei positivi in Lombardia è ancora dell’1% (+764) mentre è del 2% giornaliero il tasso di crescita dei decessi (+222); la Provincia di Milano cresce del 2% circa sul numero degli infetti.

Non abbiamo i numeri da Regione e ATS sulla distribuzione nei Comuni pertanto confermiamo la situazione di ieri (74 contagiati sicuri su un numero di 89 indicato dal file numerico di Regione) con la positiva notizia che un altro cittadino è guarito definitivamente dall’infezione: speriamo che progressivamente tutti quelli attualmente infettati guariscano nelle prossime settimane.

 


Martedì 5 Maggio 2020

La “Fase 2” è iniziata ma negli ultimi 3 giorni il numero totale dei tamponi in Regione Lombardia è sceso intorno ai 7 mila giornalieri contro i picchi di 12-14 mila al giorno della scorsa settimana: è fondamentale riuscire migliorare la capacità diagnostica immediata per dare risposte rapide ai sospetti COVID per interrompere subito il crearsi di focolai. Purtroppo ci sono ancora diverse persone di Vanzago che sono in attesa da settimane di fare questi tamponi per il rientro al lavoro ma pare che le procedure in essere, non siano in grado di fare in modo che questo test venga fatto tempestivamente: i medici di base scrivono i dati nel portale ma il sistema sanitario non è in grado di prendere in carico questo bisogno. Registriamo che invece il tampone viene fatto regolarmente a chi è stato dimesso dagli ospedali o al personale socio-sanitario di ospedali e RSA per il reinserimento in struttura (N.B.: per le RSA ormai è stato imposto da ATS che i tamponi vengono gestiti direttamente dalle strutture stesse).

Speriamo che a breve Regione e ATS migliorino le prestazioni in questo senso come annunciato sui giornali oggi e che finalmente diano una risposta chiara sull’utilizzo dei test sierologici, attualmente non validati dal sistema sanitario regionale.

Il contagio in Regione Lombardia continua a crescere dell’1% giornaliero. Non si riesce a stabilire come mai vi sia ancora una crescita di questo tipo e questo desta qualche preoccupazione. Il numero dei positivi è salito a 78.605 (+500) e i decessi sono saliti a 14.389 (+95) con una crescita piuttosto distribuita in tutte le province. Il caso di Sondrio che nei giorni scorsi era sceso a +1 il 1.5 e poi a 0 per i seguenti due giorni, è tornato a +29 (+2%) e +13 (+1%): si intuisce probabilmente che non erano stati inseriti nel sistema di Regione i dati di quella provincia ma il contagio non si era fermato.

Dopo varie insistenze e giorni senza dati, ieri Regione ha trasmesso i dati numerici del contagio ma – purtroppo – non lo ha fatto oggi perciò non si può fare analisi più dettagliata sul territorio del Rhodense o di Vanzago.

Nel contempo sono stati inseriti sul portale COVID di ATS i nominativi di Vanzaghesi positivi (con tampone fatto intorno sostanzialmente il 30.4 o prima) per un totale di 74 casi (contro gli 89 indicati nel resoconto trasmesso ieri). Gli ultimi casi di positività sono tutti relativi a persone ricoverate nelle strutture socio-sanitarie il cui valore complessivo è salito a 30, suddivisi in 7 strutture RSA/RSD. Tale categoria ormai è diventata la prima possibile causa di contagio per i Vanzaghesi, seguito da personale sanitario (18) e dalla possibile infezione contratta in ospedale (12): come già ampiamente noto e detto in passato, queste 3 cause rappresentano più dell’80% delle possibili cause di contagio, anche perché in questi casi si è fatto il tampone, mentre per le altre categorie (lavoratori, famigliari, …) i tamponi sono stati fatti solo se gravi al punto da essere ricoverati.

Ho interloquito con i responsabili di ATS per avere contezza di tale discrepanza sui dati ma non è possibile sapere in dettaglio i nominativi degli 89 perché sono flussi di dati differenti (!). Bisogna aspettare le verifiche e le immissioni dei nomi nel portale. Una discrepanza di 15 positivi su 74 è estremamente significativa e deve essere chiarita nel più breve tempo possibile.

Faccio un appello a tutti i cittadini che non sono ancora in contatto con il Comune di Vanzago e che hanno ricevuto un esito positivo del tampone, o che stanno aspettando l’esito: telefonate allo 02.93.962.226 per mettervi in contatto con il Servizio Sociale in modo da permettere la presa in carico da parte del Comune.

Ho già espresso il mio disappunto e rammarico ad ATS e Regione: bisogna migliorare la capacità di identificare e isolare i positivi nella fase 2 altrimenti è davvero difficile contenere il diffondersi del virus.

Per quanto riguarda i comportamenti individuali, devo dire che il monitoraggio di ieri ha mostrato un sostanziale rispetto delle norme in vigore: raccomando a tutti di prestare la massima attenzione e di adottare tutte le precauzioni sanitarie del caso.

Chiarisco che l’attività motoria all’aperto è consentita e chi sta correndo non deve portare la mascherina: è bene evitare una “guerra tra poveri” scagliandosi contro chi corre perché non sono gli untori del paese. Al contrario, chiedo ai “runners” di prestare attenzione e correre nelle zone dove c’è meno passaggio di persone meno “atletiche” che potrebbero preoccuparsi. A tutti quanti consiglio comunque di limitare le uscite allo stretto necessario e di rispettare le distanze interpersonali (1 metro da fermi e 2 metri se si fa attività motoria).

Vanzago Coraggio!

 


Lunedì 4 Maggio 2020

È partita la “Fase 2”: continuo a raccomandare a tutti la massima prudenza. Uscite di casa solo se NECESSARIO e sempre e solo coprendovi naso e bocca con mascherine o indumenti alternativi. NON uscite in gruppo e NON intrattenetevi in gruppi a chiacchierare perché si tratta di ASSEMBRAMENTO e quindi sanzionabile (oltre che causa di diffusione del virus).

In mattinata i nostri agenti di Polizia Locale, che ringrazio sempre per l’abnegazione e per l’enorme mole di controlli che stanno eseguendo, hanno verificato la situazione dei treni registrando che NON vi sono state criticità: le persone per treno sono state 10 sul 7.02, 4 sul 7.23, 12 sul 7.32, 7 sul 7.54, 1 sull’8.02, 12 sulll’8.32. I treni dopo le 8.30 hanno circolato molto vuoti. Continueremo a monitorare la situazione poiché progressivamente nelle prossime settimane aumenteranno questi flussi. L’impressione è che le persone ieri hanno preferito mezzi di trasporto privati (auto) ai mezzi pubblici.

Nel pomeriggio, invece, abbiamo assistito ad un incremento delle presenze in paese con comportamenti non corretti: in questa fase è obbligatorio mantenere le misure si distanziamento sociale per non permettere che il virus circoli.

Sul tema della “spesa” in altri comuni, pare che la nuova normativa e i chiarimenti forniti siano stati recepiti: segnalo che il Sindaco Cozzi di Nerviano, in una telefonata, mi ha chiarito che in passato la Polizia Locale di ha applicato le norme in vigore applicando le giuste sanzioni a cui si potrà fare ricorso tramite Prefetto e che anche adesso si atterranno al contenuto del Decreto che ha rimosso il vincolo territoriale stretto. Raccomando comunque, a prescindere, di portare sempre l’autocertificazione per essere pronti ad esibirla in caso di controlli.

Per quanto riguarda la cura del territorio, come già descritto nelle scorse settimane, il primo giro degli sfalci delle erbacce dai cigli delle strade avviato il 14 aprile con i nostri operatori ecologici dovrebbe terminare la prossima settimana: è stato piuttosto intenso perché il lungo periodo di inattività imposto dalla normativa ha richiesto maggior sforzo, unito ad alcuni giorni di pioggia e ai giorni di ferie. Da oggi abbiamo anche iniziato la sistemazione e cura delle aree verdi di tutto il paese con l’appalto dedicato: siamo partiti dall’area della Filanda per poi procedere in tutto il resto del paese. Chiediamo nuovamente un po’ di pazienza, ma questa attività non era consentita durante il lock-down e, come sapete, la quantità di verde a Vanzago è estremamente elevata!

Ricordo a tale proposito che rimarranno chiusi per effetto dell’applicazione delle norme del decreto e per meglio impedire la diffusione del virus i parchi dotati di cancelli in cui difficilmente si potrebbe prevedere un sistema di controllo degli accessi atto ad evitare gli assembramenti:

  • Parco Gattinoni di Via Garibaldi con relativa area giochi
  • il Parco di via del Lazzaretto con relativa area giochi
  • il campo polifunzionale accanto alla Palestra Airaghi
  • il Parco di via Monasterolo con relativa area giochi

Ricordo poi che il Gruppo CAP nelle scorse settimane ha sanificato le nostre Case dell’Acqua dopo il periodo di imposta chiusura: sempre rispettando le distanze e con le protezioni, è possibile tornare ad usufruire di questo gradito servizio.

Per quanto riguarda la situazione del contagio, invece, ATS è tornata finalmente a fornire i dati ai Comuni. A Vanzago registriamo una crescita del numero dei contagiati che sale al valore di 89 casi che ci porta ad un parametro di contagio estremamente elevato: incrociando i nominativi forniti dalla stessa ATS (64) e gli altri recuperati con il monitoraggio del territorio, è possibile spiegare questo aumento con l’arrivo degli esiti dei tamponi sulle persone ricoverate nelle strutture socio-sanitarie della zona. In particolare, oltre alla RSA Fondazione Ferrario che ha sottoposto a screening tutti gli ospiti e gli operatori, abbiamo in elenco ospiti di altre 5 RSA o RSD. A questi, dobbiamo aggiungere anche alcuni casi di emersione di positività tra operatori socio-sanitari in malattia che vengono ora sottoposti a test e ad un caso di possibile infezione nell’operazione di ingresso-uscita da ospedale per intervento chirurgico.

Ho chiesto immediatamente ad ATS di farci avere i nominativi dei positivi in modo da confermare in maniera esatta tale fenomeno.

Quello che mi preoccupa è che, abbiamo assistito nel periodo dopo Pasqua ad una crescita delle persone segnalate dai dottori per malattie e sospetti COVID (siamo arrivati ad una trentina). In alcuni casi – addirittura – la febbre e i primi sintomi di COVID si sono manifestati ai primi di Marzo e comunque quando ancora lavoravano. Per questo motivo raccomando nuovamente la prudenza massima, specialmente per chi torna a lavorare nelle fabbriche e negli uffici: il virus è pronto a colpire ferocemente.

Anche per quanto riguarda il Rhodense, abbiamo una crescita rilevante del contagio: siamo saliti infatti a 1.124 positivi, registrando un +10% in meno di una settimana.

La crescita in Regione Lombardia continua con il ritmo stabile del +1% circa giornaliero. Siamo saliti a 78.105 positivi (+577) e 14.294 decessi (+63) con una crescita in Provincia di Milano fino a 20.254 casi (+185). L’infezione NON si è ancora arrestata e il virus circola ancora in maniera massiccia nella nostra Provincia. Parlando con le persone di Vanzago, in tanti ormai mi hanno confermato che conoscono persone colpite dal COVID oppure hanno parenti, amici, colleghi o conoscenti che sono scomparsi per via del maledetto virus: ci stringiamo come comunità a loro e ai tanti che soffrono.

Coraggio Vanzago! Ce la faremo!

 


Domenica 3 Maggio 2020

Alla vigilia della “Fase 2” dell’infezione da COVID, mi permetto di sottolineare l’importanza di essere disciplinati per evitare di contrarre il virus o di diffonderlo.

Dobbiamo cercare di mantenere sempre un atteggiamento di massima attenzione e di precauzione: manteniamo la distanza tra le persone di almeno 1 metro, evitiamo il più possibile le uscite da casa a meno che sia strettamente necessario, quando usciamo portiamo sempre la mascherina o un tessuto che copra naso e bocca, proteggiamo il più possibile i nostri anziani ma, soprattutto, non dimentichiamo che si può tornare al picco della pandemia in poco tempo se i nostri comportamenti collettivi non saranno tali da evitare il contagio.

Un appello a Regione Lombardia e ad ATS: è fondamentale in questa fase che si facciano i tamponi in maniera tempestiva su tutti i casi sospetti, per evitare il diffondersi del virus, unitamente all’uso della quarantena preventiva massiccia e, se proprio necessario, alla creazione immediata di zone rosse. Per questi motivi, il Comune di Vanzago ha sollecitato Regione Lombardia e ATS a continuare a fornire ai Comuni i dati quotidiani del contagio che diventano fondamentali in questa fase.

Sono seriamente preoccupato per l’utilizzo dei mezzi di trasporto: a Vanzago, in particolare, dalle anticipazioni di Trenord che parlano di una capienza ridotta al 30-40% sul passante, temiamo che non si abbia sufficiente capienza per i nostri pendolari e questo tema è stato sollevato proprio dal nostro comune nei confronti di Trenord e di Regione Lombardia per evitare di essere penalizzati. Terremo monitorata la situazione sul territorio.

Di tutti i dettagli su cosa si può fare, e di cosa non si può fare, si è già parlato in questa settimana e gli ultimi chiarimenti sono già stati spiegati nei giorni scorsi e sono presenti sul sito del Comune. Nel dubbio, potete sempre contattare la Polizia Locale 02.93.962.223 oppure l’Ufficio Relazioni con il Pubblico 02.93.96.21.

Per la situazione del contagio in Regione riporto solo il grafico: la crescita dei positivi è stabile all’1% giornaliero (+526), mentre si è quasi azzerato l’incremento quotidiano dei decessi (+42), con la buona notizia di Sondrio che non ha più nuovi positivi da 2 giorni ma bisogna ricordare che 1 nuovo infetto su 4 è concentrato nella Provincia di Milano. Stiamo attenti!

Per quanto riguarda Vanzago, il numero dei contagi ufficiali parrebbe sempre essere 72 ma ripeto che è sottostimato perché non contiene tutte le informazioni circa i tamponi di diverse persone che sono già da tempo in quarantena o sono sospetti, in particolare gli ospiti e i dipendenti delle strutture socio-sanitarie residenti a Vanzago.

Coraggio Vanzago! Ce la faremo tutti insieme!

 


Sabato 2 Maggio 2020

Nel tardo pomeriggio, sono stati pubblicati dal Governo i chiarimenti in merito al Decreto del 26 Aprile 2020 relativo alla “Fase 2”.

Potete trovare il link qui:

https://comune.vanzago.mi.it/coronavirus-fase-2-domande-e-chiarimenti/

 

In questi chiarimenti è possibile trovare ogni risposta ai propri quesiti suddivisi in:

  • NOVITA’ DEL DPCM 26 APRILE 2020
  • SPOSTAMENTI
  • PUBBLICI ESERCIZI E ATTIVITÀ COMMERCIALI
  • ATTIVITÀ PRODUTTIVE, PROFESSIONALI E SERVIZI
  • CANTIERI
  • AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO E PESCA
  • UNIVERSITÀ

 

Con questi chiarimenti, si comprende bene, tra le altre cose, che i Cimiteri possono aprire, chi sono i cosiddetti “congiunti”, e che per gli spostamenti non c’è più il vincolo di non uscire dal proprio Comune (che in parte era già stato superato dalle spiegazioni del Prefetto rispetto ai comuni confinanti e alle esigenze di necessità).

 

Faccio però alcune ulteriori precisazioni, in modo che sia chiaro e sia ridotto il rischio di prendere delle multe:

  • NON è possibile andare a trovare chiunque, ma solo i propri cari (vedi la spiegazione sui congiunti);

 

  • NON è possibile uscire di casa per fare quel che si vuole, perché il Decreto mantiene sempre l’esigenza di portare sempre una autocertificazione per attestare che si sta circolando per questi motivi:
    • Lavoro
    • Salute
    • Necessità, in cui rientra sicuramente il fare la spesa. Si è anche chiarito che si possono comperare anche i prodotti non alimentari rientranti però “nelle categorie di generi di cui è ammessa la vendita, espressamente previste dal Dpcm 26 aprile 2020”;

 

  • Per chi deve fare la spesa in altri Comuni, per massima precauzione, consiglio di:
    • recarsi nei Comuni più vicini in modo da minimizzare le distanze, il rischio di diffondere il virus e quello di incorrere in molteplici controlli;
    • chiedere al Comune di destinazione se i vigili sanzionano quelli che provengono da altri paesi a dispetto della normativa nazionale (in particolare chiamate il Comune di Nerviano allo 0331.58.73.47 i cui agenti, nelle scorse settimane, hanno messo in atto comportamenti di questo tipo);
    • ricordarsi che la giustificazione dello spostamento può sempre essere messa in discussione da un poliziotto, carabiniere, finanziere o militare che contesta la necessità dello spostamento. Per evitare problemi, quindi, è bene portare giustificazione e documentazione a corredo che illustri all’agente zelante tale necessità.
    • A tutti ricordo che, comunque, è sempre bene EVITARE i Centri Commerciali perché sono affollati e vi è maggior rischio di contagio.

 

  • Le passeggiate sono consentite ma bisogna autocertificarle e indicare uno dei motivi qui sopra, oppure indicare che è “attività motoria” che è permessa. Attenzione che COMUNQUE bisogna mantenere le distanze di almeno 1 metro tra le persone e bisogna evitare gli assembramenti;

 

  • È possibile portare i bambini nei parchi pubblici ma bisogna evitare ogni forma di assembramento e la distanza di sicurezza di un metro. Inoltre le aree attrezzate per il gioco dei bambini restano chiuse, pertanto si può solo fare una passeggiata e poi si torna a casa. Quindi non sedetevi sulle panchine per tutto il pomeriggio e non indugiate nei parchi specialmente se in più di una persona. La motivazione è chiara: bisogna evitare il contagio tra i bambini e da questi ai genitori e nonni.

 

  • Chiarisco anche che all’art. 1 lettera aa) del DPCM, è permesso per “le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie)” di “effettuare la sola consegna a domicilio… , nonché la ristorazione con asporto”; è bene però prestare attenzione al fatto che permane “obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi”. Ciò significa che se si prende un gelato, un panino, una pizza, una brioche con cappuccino da asporto, ecc… NON ci si può fermare a consumarlo vicino al locale ma bisogna tornare a casa, o in auto, o lo si consuma passeggiando. Il senso della norma è chiaro: bisogna evitare che il virus passi tra le persone che indugiano nei locali di ristorazione o nelle loro immediate adiacenze.

A tutti quanti ricordo che il virus non è ancora scomparso ed è pericoloso quanto e come prima. E’ pericoloso per sé e per i propri cari, in particolare le persone anziane e quelle con varie patologie: evitiamo il più possibile di contagiare le persone a cui vogliamo bene! Bisogna mantenere alta la guardia: usciamo solo per i motivi indicati (salute, lavoro, necessità) e, soprattutto, NON interagiamo con gli altri da vicino.

Nella giornata di oggi abbiamo avuto l’ottavo decesso per COVID di una persona di Vanzago, inoltre in Provincia di Milano la curva dei contagi è ancora una retta in crescita del’1-2% giornaliero: non sottovalutiamo il virus, specialmente dalla prossima settimana in cui la gente inizierà ad andare al lavoro in maniera più consistente di quanto fatto fino ad oggi.

A tal proposito segnalo che il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità nell’analizzare circa 8000 casi diagnosticati in Aprile (il 9% circa del totale dei casi), registra che i contagi più recenti sono per lo più in ambito familiare (22%), poi ospedale (10%) e poi lavoro (4%), oltre alle strutture socio-sanitarie in cui si è finalmente iniziato a fare i tamponi tardivamente (48%). Se pensiamo che ad Aprile i luoghi di lavoro erano poco frequentati e nonostante questo si sono avuti il 4% di contagi, è necessario capire che da lunedì 4 maggio la situazione è esplosiva perché centinaia di migliaia di lavoratori torneranno a convivere insieme. Sicuramente le protezioni individuali saranno utilizzate nei luoghi di lavoro e questo diminuisce il rischio contagio, ma è bene prestare attenzione.

Il virus colpisce e si diffonde quando le persone stanno insieme nello stesso posto e si possono infettare. Bisogna evitare queste occasioni per non ammalarsi e non passare il contagio agli altri. Ripeto nuovamente: evitiamo i luoghi a rischio.

Per quanto riguarda i dati del contagio, invece, con rammarico segnalo che ormai Regione Lombardia ed ATS non forniscono più i dati ai Comuni: questo fatto non è tollerabile e ho chiesto di ripristinare immediatamente l’invio dei dati. È fondamentale per noi Comuni avere il prima possibile l’andamento del contagio per prendere provvedimenti in caso di crescita repentina dei positivi: non possiamo basarci solo sul monitoraggio del territorio.

Da fonti di stampa e dai dati ricevuti e diffusi da Protezione Civile si può capire che in Lombardia il numero dei positivi è salito a 77.002 (+533, +1%), mentre per i decessi si è saliti a 14.189: la crescita giornaliera è pari a +329 (circa il 2%) e quindi ha destato stupore. Regione Lombardia ha chiarito che hanno conteggiato in questo numero anche 282 decessi del mese che sono stati registrati in COVID solo a fine Aprile.  Il numero dei pazienti in terapia intensiva è sceso ancora, arrivando a 454 persone (-109), che è un numero incoraggiante. Anche nella provincia di Sondrio non ci sono stati nuovi contagi ed anche in altre province si sta riducendo la crescita a numeri bassissimi, mentre a Milano siamo ancora ad un +1% giornaliero (siamo a circa 20 mila infetti con un tasso di circa 6 positivi ogni 1.000 abitanti, contro i circa 10 di Bergamo e Brescia).

Per Vanzago non abbiamo aggiornamenti da ATS, pertanto confermo la situazione di ieri, ovvero che “le statistiche parlano di 72 casi ma noi riteniamo siano superiori, poiché l’esito di diversi tamponi non è ancora stato registrato e perché in alcuni casi i tamponi saranno fatti nei prossimi giorni”.

Coraggio Vanzago! Siamo pronti per affrontare la Fase 2 con precauzione e giudizio!

 


Venerdì 1 Maggio 2020

Buon Primo Maggio! Buona festa delle lavoratrici e dei lavoratori!

La crisi sanitaria del Coronavirus ci ha fatto capire ancora di più del solito l’importanza del lavoro, pilastro della Costituzione della Repubblica Italiana, e l’interdipendenza tra di noi.

Dopo il periodo buio della dittatura fascista, della guerra e dell’invasione e dominio nazista, ricordo che le nostre madri e i padri costituenti hanno espresso dei concetti fondamentali nell’articolo 4 della Costituzione: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Quello che mi piace ricordare è che il lavoro non è stato pensato solo come mezzo per il sostentamento, ma anche strumento per dare dignità alla persona e per realizzare il progresso della società. Tramite il lavoro si è completi come persone e si riesce a rafforzare tutta la nostra nazione.

Vediamo che le misure di isolamento sociale hanno minato per ormai quasi due mesi questo concetto: speriamo che da lunedì 4 maggio con l’avvio della cosiddetta “Fase  2” e la riammissione al lavoro di diverse milioni di lavoratori si potrà progressivamente tornare a dare vero significato alla parola “lavoro”. Nel frattempo abbiamo potuto vedere che in Italia, in Europa e nel Mondo, l’economia ha subito una brusca frenata e la crisi sanitaria ha dato picchiato duro producendo povertà e mettendo a rischio molte aziende, specialmente le più piccole. Tutti chiediamo allo Stato e alle Regioni di fare tutto il possibile per tutelare al meglio le lavoratrici e i lavoratori, partendo da chi non ha avuto alcuna possibilità di operare sul mercato in questi mesi: tutti gli strumenti messi in campo fino ad ora in Italia hanno permesso di ridurre il disagio ma sono state misure d’emergenza che sono state pagate con ricorso all’indebitamento e che quindi graveranno nei prossimi anni su di noi, sui nostri figli e sui nostri nipoti. Bisogna che l’Italia e l’Europa si impegnino ora per fare un grande piano di sviluppo economico che consenta di far ripartire l’economia come nel secondo dopo-guerra.

Non c’è più tempo per essere timidi: serve coraggio!

Servono tutte le menti più brillanti che sanno guardare al futuro e trovare gli strumenti per venir fuori da questa crisi che è diventata economica e sociale nel più breve tempo possibile disegnando un nuovo scenario. Dicevo qualche giorno fa: serve un nuovo Umanesimo, anche in economia! Una economia non centrata sul mero profitto da distribuire tra gli azionisti a scapito dei lavoratori, ma basta sulla forza più importante: il capitale umano e la qualità dello stesso. Serve una economia rispettosa dell’ambiente e dei bisogni delle persone. Serve un nuovo paradigma di sviluppo economico.

A nome di tutta Vanzago, colgo l’occasione di questa festività per ringraziare chi più si è speso in questa crisi sanitaria per salvare vite umane: il pensiero va in primo luogo agli eroi di questo tempo che sono i medici, gli operatori sanitari e socio-sanitari al servizio negli ospedali, nei laboratori, nelle RSA/RSD, nelle comunità assistenziali, tutto il personale della filiera sanitaria. GRAZIE! Chi ha avuto la necessità di ricorrere a questi servizi in questo periodo ha capito come il Sistema Sanitario Nazionale poggia sull’abnegazione, lo spirito di servizio e la competenza di tante donne e tanti uomini che svolgono la propria mansione con passione perché al centro c’è la persona umana. GRAZIE! Il ringraziamento si accompagna anche al commosso ricordo per i tanti medici e operatori sanitari che hanno perso la vita in questo sforzo enorme: l’auspicio è che questa crisi sanitaria ci doterà degli strumenti per ripensare ai servizi sanitari e fare in modo che non ci siano più disastri come questo in futuro.

Il occasione del Primo Maggio, poi, esprimo un ringraziamento anche alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno permesso a tutti noi di godere dei servizi essenziali a casa: pensiamo ai piccoli commercianti rimasti aperti, agli operatori della filiera alimentare, agli impiegati della grande distribuzione… , Pensiamo anche ai tanti dipendenti delle aziende che gestiscono la fornitura delle reti di distribuzione di energia o dei servizi di telecomunicazione, o degli altri servizi essenziali: senza di loro, saremmo stati davvero in enorme difficoltà nelle nostre case.

Ricordo poi le persone impiegate nella logistica e nel trasporto di merci e di persone che non si è fermato mai in questo periodo: corrieri, autisti e autotrasportatori, conducenti di mezzi pubblici di trasporto…

Ringrazio poi tutto il comparto degli operai e degli impiegati nelle aziende che, caparbiamente, non hanno mai chiuso in questo periodo di crisi sanitaria e che hanno cercato di coniugare la produzione con la tutela della salute. Grazie davvero! Questa è l’Italia che ci piace!

Infine un caloroso ringraziamento per la Protezione Civile, per il personale delle forze dell’ordine e per tutti i dipendenti delle Istituzioni repubblicane che sono state impegnate in tutta questa fase di emergenza: grazie per non averci lasciati soli!

E poi un pensiero particolare a chi il lavoro lo ha svolto da casa, in condizioni spesso difficoltose ma ha resistito e ha saputo portare avanti il proprio ruolo sociale: penso ad esempio a tutti agli insegnanti impiegati nella didattica a distanza e agli impiegati in smartworking che si sono dovuti dividere tra lavoro e compiti di cura della famiglia.

Ma soprattutto bisogna ricordare le persone che non hanno potuto svolgere il proprio lavoro per via della chiusura ed hanno perso il fatturato, spesso unica fonte di sostentamento per la propria famiglia, pensando in primo luogo ai tanti commercianti e ai professionisti che non vedono l’ora di ripartire, e a chi ha perso il lavoro per la crisi: dal punto di vista del Comune, sembra di essere precipitati in pochi mesi al 2009 quando la crisi finanziaria mondiale si trasformò in crisi economica e investi violentemente l’Italia, con tante persone in cassa integrazione, con diversi licenziamenti o con mancati rinnovi di contratti a tempo determinato. Viva il lavoro: il lavoro per tutte e tutti! Alle istituzioni il compito e il dovere di trovare soluzioni per permettere questo diritto.

Dal punto di vista dei numeri del contagio, invece, sempre basandoci sui dati forniti dalla Protezione Civile tramite i giornali e i siti, si può apprezzare il progressivo miglioramento della situazione in Lombardia la cui crescita di positivi e di decessi è sempre dell’1% circa ogni giorno. I ricoverati in terapia intensiva scendono ancora (sono a 563). Purtroppo la Provincia di Milano, la città di Milano e il Rhodense, hanno ancora un valore di crescita un po’ più sostenuto di tutta la Regione probabilmente poiché il virus ha circolato massicciamente un po’ più tardi rispetto ad altre province e perché abbiamo tamponi che portano alla luce infezioni risalenti nel tempo e non ancora diagnosticate per via dei ritardi.

Per capire bene la dinamica, è sufficiente vedere il grafico dell’andamento dei contagi nelle province lombarde: mentre Brescia ha superato Bergamo ed ora stanno entrambe raggiungendo il valore massimo, Milano dall’8 marzo in avanti ha iniziato una crescita ripida che non si è ancora fermata. In queste condizioni sarebbe da pazzi pensare che tutto è finito e che non ci sono più rischi. Dobbiamo considerarci ancora zona rossa, ma abbiamo capito che dal 4 maggio potremo comportarci come gli altri dove il contagio non è più così diffuso.

A Vanzago, le statistiche parlano di 72 casi ma noi riteniamo siano superiori, poiché l’esito di diversi tamponi non è ancora stato registrato e perché in alcuni casi i tamponi saranno fatti nei prossimi giorni.

Nel frattempo dobbiamo registrare la buona notizia di nuove guarigioni: siamo saliti a 12 persone che hanno superato la malattia e questo dato fa ben sperare.

Purtroppo però registriamo anche l’aggravamento di un nostro concittadino ricoverato in una casa di riposo dalle parti di Pavia che purtroppo è stato colpito da COVID e in due giorni è stato trascinato in condizioni critiche. A lui e alla sua famiglia rivolgiamo un pensiero di vicinanza e di affetto, che estendiamo a tutti gli anziani che hanno contratto il virus e progressivamente lo stanno debellando.

 


Giovedì 30 Aprile 2020

Anche oggi il Comune di Vanzago ha dovuto recuperare i dati sulla stampa perché non ci sono stati trasmessi da Regione Lombardia/ATS. La prospettiva in Regione Lombardia è sempre stabile con una crescita limitata all’1% dei principali valori. I positivi salgono a 75.732 (+598) e i decessi a 13.772 (+93) e calano ancora i ricoverati, specialmente quelli in terapia intensiva (605).

È confortante vedere il grafico dell’incremento dei decessi per giorno che fa capire che il picco raggiunto a fine Marzo (più di 500 persone al giorno il 27 e il 28 marzo) è stato superato e la media mobile su 5 giorni sta progressivamente riducendosi (siamo nell’ordine dei 100 decessi al giorno in calo).

Anche nella Provincia di Milano e nella stessa città la crescita giornaliera è intorno all’1%, nel Rhodense siamo arrivati a 1.059 e a Vanzago siamo saliti a 72 contagiati. Purtroppo non abbiamo tutti i nominativi dei contagiati forniti da ATS per i noti ritardi con i quali il sistema sanitario avvisa i Comuni e le difficoltà nel gestire i flussi di informazioni sanitarie. Incrociando i dati disponibili e le anticipazioni informali su chi ha eseguito tamponi, arriviamo infatti a 76 persone positive di cui la quasi totalità (82%) riferiti alle categorie PERSONALE SANITARIO, OSPITI DI OSPEDALI, OSPITI DI STRUTTURE SOCIO-SANITARIE.

Come già detto ieri, però, quel che fa riflettere è il numero delle 25 persone in isolamento in casa per via delle disposizioni dei propri medici di base: è fondamentale, soprattutto se pensiamo alla cosiddetta “Fase 2” che migliorino le capacità diagnostiche e preventive su queste persone, e su tutti i sospetti, per evitare che il virus circoli ancora come successo nei mesi di Febbraio e Marzo.

Nella riunione dell’Unità di Crisi di Vanzago di oggi abbiamo confermato le misure già previste dalla normativa nazionale e definito come operare a livello locale laddove vi siano delle possibili interpretazioni. Vado a riassumere in sintesi qui le principali misure.

  • Mercato – confermiamo la riapertura del mercato del mercoledì ma solo per i generi alimentari e con accesso contingentato (uno alla volta). Bisognerà presentarsi con bocca e naso coperti (mascherina o altro strumento con funzione analoga), verrà misurata la febbre, e poi si potrà sostare all’interno dell’area del mercato per il tempo necessario a fare la spesa prima di avviarsi all’uscita. Nell’area del mercato saranno presenti un numero contingentato di persone, così come ad ogni singolo banco. Bisognerà quindi probabilmente fare la fila rispettando le distanze di almeno 1,5 metri l’uno dall’altro in attesa del proprio turno per accedere all’interno dell’area del mercato.

 

  • Ecocentro – si è già detto ampiamente degli accessi su prenotazione.

https://comune.vanzago.mi.it/riapertura-piattaforma-ecologica-con-accesso-solo-su-appuntamento/

 

  • Parchi pubblici – si è deciso di prolungare la chiusura dei parchi e delle aree recintate già interdette ora ma di lasciare la possibilità di transitare per quelli aperti. Si ricorda però il divieto di assembramenti e di utilizzo dei giochi per i bambini.

 

  • Area Cani – per massima precauzione, manterremo ancora chiusa l’area cani per evitare il rischio di assembramenti e la concentrazione delle persone in quella zona.

 

  • Attività motoria individuale – come previsto dal decreto governativo da lunedì sarà possibile tornare a fare passeggiate e corse mantenendo le distanze interpersonali (almeno 1 m).

 

  • Cimiteri – l’intenzione è quella di aprire da martedì 5 maggio pur raccomandando a tutti di mantenere la mascherina o indumento di protezione sul naso e bocca, rispettando le distanze ed evitando assembramenti. Come Sindaci abbiamo scritto al Prefetto perché vi sono norme contrastanti in tale ambito: aspettiamo un riscontro prima di confermare tale apertura.

 

  • Spostamenti – nell’ultimo decreto de 26 aprile non si fa più riferimento al vincolo di stare nel proprio comune però ricordo che “sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Come Sindaci abbiamo scritto al Prefetto per avere conferma di dettaglio su questa misura.

 

  • Sintomi di COVID – si ricorda che le persone che abbiano “sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante”.

 

  • Divieto di assembramento – per evitare il propagarsi di una nuova epidemia, permane comunque il divieto di intrattenersi con altre persone per evitare assembramenti.

Raccomando a tutte le persone di Vanzago di portare pazienza e di rispettare ancora il più possibile le misure di distanziamento sociale per uscire progressivamente da questa crisi sanitaria: anche se da lunedì 4 maggio le limitazioni saranno allentate, ciò non vuol dire che si potrà fare come si vuole!

Alle cronache di questi giorni sono saliti alla ribalta dottori e studi che parlano di malattie legate al COVID tra cui le trombo-embolie e la malattia di Kawasaki. Nel primo caso, delle cattive informazioni sui social network possono trarre in inganno e suggerire che il virus SARS-CoV-2 che causa la polmonite fa anche danni al sistema venoso e che questa sia la vera causa dei decessi specialmente negli anziani, mentre il secondo caso è una malattia che colpisce i bambini piccoli e si configura come una infiammazione delle arterie o del sistema cardio-circolatorio e i cui numeri paiono in crescita in relazione all’infezione da SARS-CoV-2.

Onde evitare il panico, chiedo di NON maneggiare e diffondere messaggi di natura sanitaria così dettagliata e delicata a chi non ha preparazione specifica. Bisogna contestualizzare queste affermazioni e lasciare spazio alla scienza, non alla chiacchiera da bar, perché altrimenti si passa da un estremo all’altro.

Quello che bisogna fare, specialmente nella imminente “fase 2” è tenere alta la guardia e limitare il più possibile il contatto con le altre persone: in particolare, bisogna preservare gli anziani e le persone fragili con altre patologie gravi dal rischio di essere contagiati da persone che sono asintomatiche ma infette. Raccomando a tutti la massima prudenza: il virus non scherza!

Coraggio Vanzago!

 


Mercoledì 29 Aprile 2020

I dati di oggi sono stati recuperati dalla stampa per mancanza di invio da parte di Regione Lombardia/ATS ai Comuni. Situazione di crescita moderata stabile all’1% giornaliero per la Lombardia: i positivi sono saliti a 75.134 persone (+786) mentre i decessi a 13.679 (+104);  si riducono ancora i pazienti nelle terapie intensive poiché sono scesi a 634 pazienti.

In Provincia di Milano la crescita è più sostenuta con 19.121 casi (+284, +2%) e anche nel Rhodense la crescita è del 2% arrivando a 1.050 positivi (+22), con la solita dinamica. A Vanzago siamo saliti a 71 (+5) per i motivi già ben evidenziati nei giorni scorsi.

Non mi stancherò mai di dirlo: con questi dati è fondamentale mantenere sempre una elevata attenzione da parte di tutti alla riapertura per evitare l’impennata dei contagi, dei ricoveri e dei decessi, ricordandosi che ognuno di noi può essere contagioso per gli altri, specialmente gli anziani e i più deboli.

Segnalo un fenomeno particolare: dai primi giorni dopo Pasqua, i medici di base hanno inserito in maniera massiccia i nominativi di una trentina di cittadini che sono stati confinati a casa in malattia e isolamento volontario per tosse, febbre, o altri sintomi legati al COVID. Molte di queste persone non potranno andare al lavoro o uscire di casa e diversi stanno aspettando il doppio tampone per dichiarare ufficialmente di non essere più infetti. Purtroppo l’esecuzione dei tamponi in capo al sistema sanitario regionale e ATS e ancora rallentata quindi bisogna avere pazienza.

Per tutti, però, in chiave preventiva, raccomando di prestare attenzione a non ammalarsi anche per altri motivi quali, banalmente, una semplice sudata o un colpo di aria, perché si entra nel meccanismo di massima prevenzione che, a Vanzago, funziona bene.

Per quanto riguarda la cosiddetta “Fase 2”, tutti i comuni del Rhodense e del Nord-Ovest Milano stanno operando di concerto per gestire al meglio la situazione, in maniera omogenea, anche con richieste puntuali alle autorità superiori (in particolar modo la Prefettura).

A Vanzago mercoledì prossimo riprenderà il mercato con le nuove modalità di prevenzione del contagio tra cui accessi ridotti gestiti in collaborazione con la Protezione Civile e altre misure di distanziamento. Chiedo sin d’ora la massima collaborazione e pazienza a tutti i cittadini per evitare assembramenti e rischi contagi.

L’Ecocentro riapre dalla prossima settimana ma SOLO su appuntamento e con accessi contingentati. Per gli ingressi bisogna compilare da sabato 2.5 il modulo presente sul sito di GESEM (www.gesem.it) e fissare l’appuntamento. Si potrà anche telefonare per informazioni al centralino di GESEM allo 02.93790037.

Sempre dal 4.5 torneranno operativi i servizi di raccolta a domicilio del verde e degli ingombranti erogati da Econord secondo la prassi normale; per prenotazioni telefonare allo 800992995.

Per quanto riguarda invece i parchi e i cimiteri, stiamo attendendo eventuali disposizioni da parte di Regione Lombardia in merito prima di disciplinare le loro aperture.

Coraggio Vanzago!

 

 


Martedì 28 Aprile 2020

Dai dati pervenuti da ATS, abbiamo dei segnali di miglioramento rispetto alla diffusione del contagio: in Regione la crescita è sempre dell’1% con 74.348 positivi (+869) e 13.575 decessi (+126) che sono però numeri ancora elevati per poter dire di essere tranquilli nell’iniziare la cosiddetta “Fase 2”.

Nella Provincia di Milano siamo a 18.837 positivi, di cui 8.016 in città e 10.821 nell’hinterland: l’aver superato le soglie di 8 e 10 mila contagiati deve fare riflettere, anche perché questi numeri cresceranno ancora per via di un inevaso di tamponi fatti (1.577) ancora da attribuire e di quelli che si stanno ancora facendo su persone ragionevolmente positive da tempo ma che non avevano ancora fatto il tampone per i ritardi del sistema sanitario regionale.

Nel Rhodense siamo saliti a 1.028 (+10) e a Vanzago siamo rimasti a 66 casi con i nominativi noti di soli 58 casi per i ritardi con cui ATS comunica tali dati. È ragionevole pensare che gli altri contagiati di Vanzago siano ospiti di strutture socio-sanitarie o di ospedali oppure siano operatori del sistema socio-sanitario a casa in malattia in attesa di rientrare al lavoro.

In merito alla fase 2, siamo tutti fortemente desiderosi di tornare alla normalità e di ritornare a fare colazione al bar, uscire e giocare all’aria aperta, andare a passeggiare o in bicicletta per Vanzago, fare shopping, andare dal parrucchiere o negli altri servizi per la cura della persona, passare in biblioteca o andare al cinema e teatro… Abbiamo dimostrato in questi mesi tanta pazienza e capacità di resistere a questa brutta pagina della nostra vita e sopportato il disagio causato all’isolamento forzato che ha colpito in particolare modo le categorie più fragili e più esposte, bambini e anziani in primis, ed ora vogliamo lasciarci tutto alle spalle. Ma la realtà non è questa: non finisce tutto subito perché il virus persisterà a lungo tra di noi.

Ricordo quindi che la prudenza però non è mai troppa, pertanto invitiamo tutti i cittadini ad approcciarsi alla riapertura con grande attenzione per non abbassare la guardia! Non uscite se non indispensabile e limitate comunque i contatti con gli altri per evitare il dilagarsi della pandemia.

Il caso di un Comune del milanese è significativo: per problemi locali, inclusa la mancata chiusura tempestiva del Circolino per gli anziani del paese, il virus ha potuto circolare liberamente alla fine di febbraio. Su una popolazione di circa 26 mila abitanti, il valore dei contagiati supera oggi le 280 persone con un tasso di infezione di circa 10 positivi ogni 1.000 abitanti, uguale al tasso delle province più colpite come Bergamo e Brescia.

È apparso alle cronache oggi il caso della Germania che, più preparata dell’Italia e più strutturata per livelli di screening e di posti di terapia intensiva, non appena ha timidamente allentato le misure di contenimento abbia riscontrato che il parametro di infezione è salito da 0,7 a 0,9 il che spinge a reintrodurre nuove limitazioni.

Infine ricordo, specialmente alle persone sopra i 60 anni e alle categorie più vulnerabili e ai loro famigliari, che se si viene infettati dal virus si può certamente guarire ma chi è stato in ospedale vi può raccontare tutta la sofferenza che la malattia comporta, considerando anche che – per esperienza locale – la durata della quarantena non è mai stata inferiore alle 4 settimane dalla presunta data di contagio. Questo significa che se ci si ammala, magari perché si ha compiuto una attività non essenziale, si rischia di finire in quarantena per 4-6 settimane vivendo una esperienza non raccomandabile e con il rischio di contagiare tutta la propria famiglia.

Per quanto riguarda le misure di sostegno alle famiglie in difficoltà per colpa del COVID, segnalo che continua senza sosta l’assistenza fornita dal Servizio Sociale del Comune di Vanzago con tutta la rete di associazioni e professionisti che è stata messa in campo, in primis la Protezione Civile locale con Pregnana Soccorso Onlus. Per avere informazioni, è possibile riferirsi qui:

Per parlare con la Polizia Locale, invece, è possibile chiamare il numero 02.93.962.223.

È terminata la prima fase della distribuzione dei Buoni Spesa: sono stati distribuiti tutti i 49 mila € ricevuti dal Governo con l’aggiunta di altri € 2.250 aggiuntivi per un totale di € 51.250.

Le famiglie beneficiarie sono state per ora 143 per un totale di 430 persone di cui 143 minorenni e 20 invalidi, con un contributo medio di circa € 360 a famiglia; ci sono state anche altre 9 famiglie che non hanno percepito alcun buono perché sostenute con altre misure. Rimangono poi 18 famiglie che hanno fatto domanda senza avere i requisiti, 6 famiglie hanno presentato la domanda dopo le 2 settimane di apertura del bando e 2 domande sono in fase di accertamento per approfondimenti sulla situazione economica anche con la Guardia di Finanza. Sono rimaste ancora 14 famiglie in attesa di esito della valutazione delle quali 10 non hanno avuto impatti diretti dal COVID ma rientrano nella casistica delle famiglie con basso reddito sempre e quindi hanno richiesto il contributo: stiamo approfondendo queste situazioni residue con gli strumenti del Servizio Sociale e con gli opportuni controlli d’ufficio.

Tra le famiglie che hanno ricevuto sostegno tramite il Buono Spesa, emerge che 12 persone riferiscono di avere perso il lavoro mentre 65 hanno avuto una riduzione delle ore lavorate o sono in CIG, mentre 68 sono quelli con problemi economici da carenza strutturale di redditi. Questi parametri consentono di affermare che le risorse erogate dal Governo sono state ben calibrate sul reale bisogno e che, con l’attenta modulazione sui criteri sperimentali di erogazione e il vaglio puntuale da parte del Servizio Sociale, è stato possibile sostenere la gran parte delle famiglie che effettivamente hanno avuto problemi di natura finanziaria immediata causata dall’emergenza sanitaria, solo in parte sovrapposte a chi già è assistito con altre misure di sostegno al reddito.

Chiudo con queste parole che mi ha detto oggi un amico: il COVID ci ha insegnato che basta una sola persona, un solo caso positivo, per mettere in grave difficoltà tutto un paese, ma abbiamo imparato che possiamo salvarci solo se stiamo uniti e se collaboriamo tra di noi per sconfiggere il virus. Speriamo che questa lezione, che contrasta l’individualismo del nostro tempo e l’egoismo della nostra società, permanga anche dopo la riapertura e l’uscita dalla crisi, verso un nuovo modello di società più a misura di uomo e della sua fragilità, verso un nuovo Umanesimo. Io ci credo!

Coraggio Vanzago! Avanti insieme!

 


Lunedì 27 Aprile 2020

Come già anticipato, è stato presentato il decreto che disciplina l’avvio della cosiddetta “Fase 2” per l’emergenza COVID. Lo abbiamo pubblicato qui:

https://comune.vanzago.mi.it/decreto-fase-2-valido-dal-4-maggio/

http://www.governo.it/it/articolo/conferenza-stampa-del-presidente-conte/14518

Il decreto sarà in vigore dal lunedì 4 maggio e cancella alcune delle misure di isolamento sociale più drastiche ma non segna il ritorno immediato alla normalità. E’ importante ricordare infatti che, specialmente in Lombardia, l’emergenza legata al contagio non si è ancora completamente esaurita e quindi è necessaria la massima prudenza. La speranza di molti era che l’apertura fosse stata più rapida e significativa ma i due mesi passati ci hanno insegnato che aver permesso la libera circolazione del virus a fine febbraio in alcune zone della Lombardia ha creato infezioni drammatiche e zone dove il virus ha colpito drammaticamente interi paesi o intere parti di popolazione.

Due raccomandazioni: in primo luogo è necessario aspettare l’intervento di Regione Lombardia che potrebbe disciplinare in alcuni ambiti con propri provvedimenti e poi l’effettivo dispiegamento delle misure sul nostro territorio di Vanzago che opereremo in accordo con gli altri Comuni del Nord-Ovest Milano con cui si è tenuta oggi una prima riunione operativa.

Il compito delle amministrazioni locali, come già nella Fase 1, sarà quello di agevolare il più possibile i cittadini nel gestire la transizione con servizi mirati e nel fornire informazioni puntuali e assistenza concreta ai più bisognosi anche con l’aiuto delle associazioni e gruppi locali, prima fra tutte la Protezione Civile.

Per quanto riguarda i numeri del contagio, in Lombardia oggi sono stati eseguiti solo 5 mila tamponi: anche per questo motivo la crescita giornaliera è ridotta (circa 1%). Ci auguriamo che tale ritmo si mantenga anche nei prossimi giorni e confermi un trend di discesa finalmente significativo. I positivi sono saliti a 73.479 (+590) e i decessi a 13.449 (+124). I malati in terapia intensiva sono in continua riduzione, e sono scesi a quota 770.

Mentre a Vanzago ATS ha confermato il numero di 66 positivi, pur non fornendo ancora tutti i nominativi, nel Rhodense il numero è salito del 3% arrivando a 1.018 casi. Come già detto nei giorni scorsi, è significativo che il valore sia salito in 3 giorni di oltre 100 unita (+13%). Una crescita analoga c’è stata nel Legnanese e nell’Abbiatense, ma questo è in relazione al fatto che – finalmente –sono stati fatti tamponi sugli ospiti delle strutture socio-sanitarie e sul personale sanitario in generale in attesa da tempo. Nei fatti non pare di trovarci di fronte a nuovi contagi, ma all’emersione di positivi, spesso asintomatici, sui quali fino ad oggi non era stato fatto tampone.

È chiaro che non si può affrontare la “Fase 2” con questa inerzia nel fare tamponi sui casi sospetti e sugli asintomatici altrimenti il virus circolerà rapidamente tra di noi: se una lezione è stata imparata da chi governa la sanità lombarda è che bisogna agire immediatamente isolando i focolai di contagio, chiudendo strutture infette onde evitare il propagarsi dell’infezione e facendo screening massivi, perché è meglio prevenire il contagio piuttosto che curare i sintomatici.

Coraggio Vanzago! Prepariamoci a ripartire!

 


Domenica 26 Aprile 2020

Oggi i valori diffusi da ATS portano il numero di 66 casi di persone positive al COVID per Vanzago. Lo stesso fenomeno si è riscontrato nel Rhodense che ha visto salire il numero dei positivi a 988 e, come detto nei giorni scorsi, è l’effetto della crescita del numero dei tamponi in Regione Lombardia che ha permesso di fare questi esami anche agli ospiti delle strutture socio-sanitarie e degli operatori sanitari.

I nominativi che ATS ha fornito tramite portale per le persone di Vanzago sono solamente 55: nei prossimi giorni – ragionevolmente – conosceremo anche le altre identità.

In Regione Lombardia la buona notizia è il calo sensibile dei decessi che sono cresciuti solo di 56 unità arrivando a 13.325, contro i 72.889 positivi (+920, 1% giornaliero).

In serata è stato anticipato il contenuto del decreto relativo all’avvio della cosiddetta “Fase 2” che è improntato alla gradualità e alla prudenza nella riapertura. Noi Sindaci, attraverso l’ANCI, abbiamo confermato la massima collaborazione, rivendicando alcune misure per una ripartenza vera che non lasci indietro nessuno.

Bisogna stare molto attenti perché la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato che non vi sono evidenze scientifiche sul fatto che chi ha contratto il virus sia immune e protetto da una seconda infezione avendo sviluppato gli anticorpi.

Coraggio Vanzago! Serve ancora un poco di pazienza: stando uniti, ce la faremo a ripartire nel miglior modo possibile.

 


Sabato 25 Aprile 2020

Buona Festa della Liberazione! Abbiamo festeggiato il 75° anniversario del termine della dittatura in Italia e dalla liberazione dal Fascismo con tutte le misure imposte per evitare il diffondersi del maledetto virus che in meno di due mesi ha stravolto tutte le nostre vite.

Per le immagini, il discorso del Sindaco e il bellissimo video realizzato dalle bambine e dai bambini delle classi quinte della Primaria Neglia è possibile guardare qui:

https://comune.vanzago.mi.it/festa-della-liberazione-discorso-del-sindaco-2/

Colgo nuovamente l’occasione per ringraziare tutte le maestre e tutti gli insegnanti in generale che in questo periodo di isolamento non hanno abbandonato a sé i propri alunni seguendoli con la didattica a distanza. Un pensiero particolare va anche ai genitori che hanno trovato il tempo e le energie per seguire i propri figli soprattutto se impegnati nel lavorare da casa.

Nel depositare gli omaggi floreali ai monumenti ai caduti nei nostri cimiteri, ho potuto apprezzare nuovamente il lavoro svolto della ditta DEPAC che è incaricata alla loro manutenzione e che in tutto questo periodo ha continuato non solo a pulire e mantenere in ordine all’interno ma ha anche effettuato interventi straordinari di rimozione dei mazzi di fiori recisi ormai appassiti o non più belli, sistemato i vasi spostati dal grande vento di due settimane fa e bagnato le piante nelle tombe giardino per meglio prepararsi alla riapertura. Grazie mille!

Siamo pronti a ripartire e vogliamo con forza lasciarci alle spalle questo brutto periodo di reclusione forzata e di sofferenza. Coraggio Vanzago! Manca davvero poco…

Per quanto riguarda gli aggiornamenti sui numeri del contagio, invece, riporto che la situazione in Regione Lombardia dà timidi segnali di miglioramento ma bisogna vedere se si consolideranno, perché la crescita è scesa all’1% giornaliero: i positivi sono 71.969 (+713) e i decessi sono 13.269 (+163). Le persone in terapia intensiva sono scese a 840, ormai stabilmente sotto le mille unità e ben lontani dal massimo dei 1.500 raggiunti ai primi di Aprile. Anche nella Provincia di Milano i positivi al COVID sono cresciuti dell’1% giornaliero arrivando a 17.908, con un bilanciamento sia sulla Città di Milano sia sull’hinterland.

Spicca il dato un poco in controtendenza del Rhodense che invece è cresciuto del 5% giornaliero, arrivando a 945 casi di positività (+45). Il fenomeno si spiega ragionevolmente con il ritardo di attribuzione degli esiti dei tamponi fatti sul personale sanitario e sugli ospiti delle strutture socio-sanitarie che, finalmente, nelle scorse settimane sono finalmente partiti dopo tanta insistenza. A Vanzago il dato riportato da ATS è ancora di 57 casi ma i nomi che sono stati forniti sono per 52 positivi. Si evidenziano i seguenti andamenti locali:

  • sono salite a 10 le guarigioni e sono scesi a 6 i casi di persone ancora in ospedale, che indica il progressivo miglioramento della situazione sanitaria;
  • a partire dal mese di Aprile i nuovi contagi sono al 90% (28 su 31) riferiti a personale sanitario oppure agli ospiti di 4 ospedali e di 5 strutture socio-sanitarie della nostra zona, come già riferito sopra e che è un fenomeno piuttosto ubiquo nella zona;
  • l’età media dei positivi al test per COVID è salita a 64 anni con minimo di 29 e massimo 93 anni.

 


Venerdì 24 Aprile 2020

Due mesi fa, il 24 febbraio 2020, era un lunedì. Ci siamo svegliati con una situazione completamente nuova: era stata creata la zona rossa a Codogno e nei comuni limitrofi, si parlava del “paziente 0”, le scuole erano state chiuse per una settimana, i bar chiudevano alle ore 18 ma i ristoranti no, non si potevano più usare i centri sportivi per le partite ma per gli allenamenti era consentito, … e poi da quel giorno in avanti abbiamo vissuto una repentina immersione nella crisi sanitaria da COVID che ci ha portato progressivamente alla chiusura totale di oggi.

Due mesi. 9 settimane circa. Sembra passato di più. Sembra che questa condizione di reclusione e di isolamento sociale ci sia stata imposta da molto più tempo. Il carico di stress che ci ha creato questa situazione, l’incertezza in cui viviamo, la sofferenza di non poter essere liberi, i disagi piccoli e grandi che affrontiamo ci hanno colpito nel profondo come singoli e come società. A nulla giova pensare che è una crisi mondiale, che tante altre nazioni hanno subito la stessa sorte – anche se alcuni dopo di noi, e quindi più pronti a gestire l’emergenza, o semplicemente più capaci o fortunati – che presto finirà…

Siamo stati colpiti. Siamo stati feriti. Alcuni di noi hanno subito la malattia o altri i lutti causati dal maledetto virus. In alcune zone della nostra regione, in particolare le province di Bergamo e Brescia, quasi una intera generazione è stata portata via dal male. Su tutti grava l’incertezza di come sarà il futuro. Su molti di noi sta pesando e peserà la crisi economica figlia di quella sanitaria…

Oggi, a due mesi di distanza, riusciamo ad intravedere la ripartenza: se ne discute, si inizia a pianificare, a ragionare sul dopo, alla scuola che partirà a settembre, a come potremo prendere treni e tram rispettando il distanziamento, a quando potremo tornare dalla parrucchiera o al bar a scambiare due chiacchiere con i nostri amici e conoscenti, a come ritroveremo i colleghi di lavoro, alle mascherine da portare, … Sarà dura la ripresa. Sarà graduale. Sarà come sarà ma, sicuramente, non sarà facile perché dovremo convivere con il virus e con le limitazioni.

Ci vuole pazienza. Ci vuole coraggio. Ci vuole impegno! Piano piano ne verremo fuori. Avanti!

Per quanto riguarda i numeri del contagio, invece, in Regione Lombardia la situazione è analoga a quella dell’ultimo periodo con una crescita costante ma debole poiché ormai il picco è stato lasciato alle spalle e progressivamente si esce dall’emergenza. I positivi sono saliti a 71.256 (+1091, +2%) e i decessi a 13.106 (+166, +1%); la città di Milano ha raggiunto i 7.467 positivi e nei restanti comuni della Provincia il valore è arrivato a 10.222, per un totale complessivo di 17.689 (per confronto Brescia è a 12.475 e Bergamo 11.002).

Nel Rhodense il valore dei positivi è arrivato a 900, registrando una crescita di +100 casi in 5 giorni: come già detto, questa dinamica è effetto dell’aumento dei tamponi che – finalmente – si stanno facendo in Lombardia su persone che avrebbero dovuto farlo tempo fa (personale sanitario, ospiti delle strutture socio-sanitarie, categorie di lavori impegnati in lavori a rischio o in lavori prioritari, …). In sostanza sta emergendo una parte di quel sommerso che non era stato diagnosticato nelle scorse settimane. È ragionevole pensare che molti dei nuovi positivi o sono stati asintomatici in questo periodo oppure hanno avuto un esito poco grave della malattia tanto da non dover essere ricoverati negli ospedali né trattati con farmaci, pertanto è ragionevole pensare che la crescita dei positivi che stiamo vedendo non comporterà una crescita dei ricoveri o dei decessi.

Per questo motivo, la curva di crescita a Vanzago – così come altri comuni nelle stesse condizioni – è in salita ed oggi conta 57 persone. Superato il picco, poi si placherà. Non abbiamo ancora ricevuto i nominativi da ATS tramite portale ma è più che ragionevole pensare che siano persone appartenenti alle categorie suindicate.

 

Coraggio Vanzago! Ce la faremo!

 


Giovedì 23 Aprile 2020

Oggi parto con un grande ringraziamento alle 66 famiglie, alle 5 associazioni, ad un partito e a una azienda del territorio che hanno aderito all’iniziativa di solidarietà promossa dal Comune di Vanzago e hanno contribuito alla data del 20 aprile a sostenere con € 11.235 il fondo comunale istituito proprio per l’emergenza COVID. La media delle donazioni è di circa € 100 a famiglia e € 657 per i gruppi. Grazie di cuore!

https://comune.vanzago.mi.it/il-tuo-aiuto-per-lemergenza-vanzagocoraggio/

 

Anche l’iniziativa della Spesa Sospesa realizzata in collaborazione con i negozianti e la delegazione di Confcommercio locale di Vanzago sta dando ottimi risultati e ha permesso la raccolta e l’erogazione delle borse della spesa tramite la Caritas locale e l’Associazione il Delfino, insieme al prezioso aiuto della Protezione Civile locale che ha contribuito a recuperare ulteriori derrate alimentari.

https://comune.vanzago.mi.it/spesa-sospesa-vanzagocoraggio/

 

Il bando comunale per l’erogazione di Buoni Spesa di importo da € 250 a € 600 destinato alle famiglie in difficoltà per via della crisi economica legata alle misure di contenimento alla diffusione del virus, si è chiuso con 195 domande raccolte considerando quelle doppie o errate; al momento sono già stati erogati buoni spesa per circa 40 mila € dei 49 mila € ottenuti dal Governo.

 

Nella giunta della scorsa settimana, il Comune di Vanzago ha confermato la sospensione dei pagamenti ai servizi scolastici e posticipare il pagamento delle rate per i servizi goduti a gennaio e febbraio 2020 al 30 giugno 2020 al fine di agevolare le famiglie.

 

Per quanto le altre iniziative di sostegno, si segnala che Regione Lombardia ha deliberato in giunta un progetto di legge con cui saranno erogati a fondo perduto ai Comuni delle risorse straordinarie per eseguire interventi infrastrutturali nel biennio 2020-2021. La Regione Lombardia finanzierà questa misura contraendo un debito trentennale che sarà finanziato dalle entrate correnti dei prossimi decenni. Dalle prime stime e proiezioni, Vanzago risulta essere beneficiario di 70 mila € nel 2020 e di 280 mila € nel 2021.

 

Lo Stato, invece, ha erogato in anticipo il Fondo di Solidarietà ai Comuni per consentire di avere liquidità sufficiente e non fare ricorso all’indebitamento tramite anticipazioni di cassa per pagare le fatture, e per tramite del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, cosiddetto “Cura Italia” ha stanziato per Vanzago circa 14 mila € per interventi straordinari legati al COVID e € 1.700 per i controlli straordinari tramite la Polizia Locale. A questo ultimo stanziamento, il Comune di Vanzago ha recuperato altri € 1.200 da Regione Lombardia insieme ad altri 10 Comuni del Patto Locale di Sicurezza del Magentino sempre per gli interventi straordinari di Polizia Locale: tale contributo era stato ottenuto anche nel 2019 associandoci a Legnano e denota la grande disponibilità dei nostri agenti ad eseguire il proprio lavoro con costanza, dedizione e disciplina.

 

In questa lunga carrellata, infine, segnalo che non appena sono state tolte le limitazioni normative, da martedì 14 aprile sono ricominciati a Vanzago i lavori di taglio delle erbaccce sui cigli delle strade e dei marciapiedi e, nei prossimi giorni, si riprenderanno anche i lavori di sfalcio delle aree verdi così da prepararci alla fase della riapertura, dove si spera di poter tornare a beneficiare dei tanti spazi all’aperto che arricchiscono la qualità della vita del nostro paese.

Siamo in attesa di conoscere quali misure saranno attive in Regione Lombardia e nella nostra zona per la riapertura che dovrebbe avvenire a Maggio: ormai è quasi certo che si procederà a scaglioni e il compito dei Comuni sarà quello di accompagnare con interventi ad hoc questa fase di transizione.

 

Concludo infine con i numeri relativi al contagio che vedono per Regione Lombardia il superamento della soglia dei 70 mila contagi (sono 70.165 i positivi, con +1073 e +2%) e 12.940 decessi (+200, +2%); la città di Milano ha raggiunto i 7.221 positivi e nei restanti comuni della Provincia il valore è cresciuto notevolmente superando il valore di 10.000 persone contagiate. Tale crescita pare essere legata al numero maggiore di tamponi effettuati che in tutta la Lombardia ieri è stato pari a circa 12 mila, specialmente eseguiti sui dipendenti più esposti al contagio (personale sanitario), su alcune categorie di persone a casa in malattia o in isolamento precauzionale in vista del loro reinserimento nel mondo del lavoro e poi sugli ospiti delle RSA/RSD.

Anche nella nostra zona abbiamo assistito a questo fenomeno di crescita dei contagi: dai dati di ATS, infatti, si registra che nel Rhodense siamo arrivati a 887 contagi e a Vanzago in particolare il loro numero è salito a 51 persone, come già previsto diverse settimane fa.

Onde evitare spiacevoli episodi di intolleranza che ogni tanto balzano alle cronache, bisogna ricordare in primo luogo che ognuno di noi potrebbe essere portatore sano del virus e quindi che le misure di prevenzione valgono per tutti, non solo per chi è più a rischio o chi è in isolamento. In particolare, poi, dobbiamo sempre continuare a ringraziare ed elogiare il grandissimo lavoro fatto da tutti medici, operatori sanitari e socio-sanitari che prestano servizio negli ospedali, nei laboratori, nelle RSA/RSD, nelle comunità assistenziali, ecc… e che fino ad ora hanno permesso di salvare migliaia di persone dall’influenza da COVID anche rischiando di essere contagiati: non finiremo mai di ringraziarvi!

Allo stesso modo bisogna tributare un pensiero di gratitudine per i tanti che, con il loro lavoro, hanno mantenuto in essere tutti i servizi emergenziali in questa fase di lock-down tra cui gli operatori alimentari e della grande distribuzione, i piccoli negozianti rimasti aperti, i corrieri, autotrasportatori e conducenti di mezzi pubblici di trasporto, i dipendenti delle aziende che gestiscono le reti di distribuzione e le forniture di energia e dati, le forse dell’ordine, quelli attivi nel comprato medico sanitario, ecc… Grazie mille per tutto il lavoro svolto e per non averci lasciati soli!

 

Concludo infine con un ringraziamento anche per tutte le persone e le associazioni che ci hanno voluto accompagnare nell’iniziativa di Vanzago Coraggio che sta riscuotendo grande successo e interesse! Su questa piattaforma promuoveremo le iniziative per la Festa della Liberazione prevista per il 25 Aprile.

https://comune.vanzago.mi.it/sabato-25-aprile-2020-75-anniversario-della-liberazione/

 

Vanzago Coraggio! Evviva l’Italia, Evviva la Libertà! Evviva la Liberazione!


Mercoledì 22 Aprile 2020

I dati ricevuti oggi da ATS danno la dimensione che la situazione in Regione Lombardia è sempre di stabilità con crescita contenuta. Il numero dei positivi è salito a 69.092 positivi (+1.161, +2%) con un numero di 12.740 decessi (+161, +1%) e pare essere legato anche al numero in crescita dei tamponi che ha raggiunto il numero di circa 13.500 in un solo giorno. L’aumento del numero di tamponi su una popolazione più ampia porta a crescere il numero di chi è positivo al COVID: questo è una dei fenomeni da tenere bene in considerazione per la cosiddetta “fase 2”.

Lo stesso dato si riflette anche nel numero di 17.000 contagi in Provincia di Milano (+3% giornaliero) e dei 856 positivi nel Rhodense  (+4%). Anche nel Comune di Vanzago il numero di contagi è salito a 48 (+5) anche se ATS non ci ha ancora comunicato i nominativi di positivi tramite il portale.

Una buona notizia deriva dal Gruppo CAP: l’azienda pubblica di proprietà dei Comuni di gestione dell’acqua potabile e del sistema fognario della Città Metropolitana di Milano ha disposto una donazione di 10 milioni di Euro agli enti pubblici e agli ospedali per l’emergenza COVID. Il Comune di Vanzago riceverà 34 mila € dal CAP per erogare servizi relativi all’emergenza.

Ringraziamo l’azienda e il presidente Alessandro Russo che, oltre ad essere efficiente nella gestione del ciclo idrico, sa sempre aiutare i Comuni soci e i cittadini con queste iniziative molto opportune!

Coraggio Vanzago!

 


Martedì 21 Aprile 2020

Abbiamo un nuovo contagio a Vanzago ed è l’ennesimo caso di operatore sanitario che risulta positivo al tampone per COVID. Speriamo davvero che sia finito il propagarsi di questa infezione che ha colpito in particolar modo il personale e gli ospiti degli ospedali o delle strutture socio-sanitarie. Dei 45 positivi di Vanzago, come si vede in tabella, ben 31, ovvero il 69% del totale, hanno avuto l’infezione probabilmente in queste strutture: l’auspicio è che alla riapertura si torni in una situazione di normalità e di sicurezza.

In Provincia di Milano ed in Regione oggi abbiamo ancora verificato la situazione di stabilità delle ultime settimane con una crescita contenuta tra l’1 e il 3%, che non dà ancora la possibilità di dichiararci usciti dal problema COVID.

In Lombardia siamo saliti a 67.931 positivi (+960, +1%) e 12759 decessi (+203, +2%), a Milano a 6.955 positivi (+246, +3,5%) e negli altri Comuni della Provincia di Milano a 9.565 (+162, +2%), e nel Rhodense siamo arrivati a 823 (+6, +1%).

Bisogna ancora avere pazienza!

Ripropongo una raccomandazione: non andate a Nerviano perché in maniera poco seria e poco corretta, in quel Comune, le forze di polizia locale hanno multato cittadini non residenti in coda ai supermercati senza accettare alcuna giustificazione. Pare che lo stesso avvenga anche a Parabiago ma di questo non ne ho evidenza. Questo atteggiamento, contrario alle norme in vigore e deprecabile, verrà segnalato al Prefetto perché intervenga sui Sindaci che non stanno facendo il loro dovere e creano problemi alle persone, in una situazione già di difficile gestione. Fortunatamente sono solo pochi questi casi di cinismo e di miopia.

Nel frattempo, ogni sera vediamo ai telegiornali che ci si sta preparando per la cosiddetta “fase 2” e anche Vanzago si farà trovare pronta per la riapertura! I piccoli segnali già li vediamo in paese… ne parleremo nei prossimi giorni.

Coraggio Vanzago! Ci siamo quasi!

 


Lunedì 20 Aprile 2020

Nella mattina di martedì 21, ATS ci ha fornito i dati dalla regione sul contagio. La conferma per Vanzago è che i casi sono saliti a 43, anche se dal nostro monitoraggio risultano essere 44 (con un errore di attribuzione).

Quello che si nota dall’analisi sul campo è che si stanno finalmente facendo sistematicamente i tamponi agli operatori sanitari e, in generale, a chi è in quarantena o sta scontando la malattia. Dai casi Vanzaghesi, risulta evidente è che il virus impiega non meno di 4 settimane dal primo tampone per permettere di non essere individuato dal tampone e l’osservazione è che forse è meglio aspettare almeno questo periodo prima di fare il doppio tampone e cercare di rimettere in servizio lavoratori o di dimettere persone ancora infette, specialmente se queste persone sono anziane e allettate e magari son state rimandate a casa per fare la quarantena: siccome non si fanno i tamponi al domicilio, fare il viaggio in ambulanza – oltre ad avere un costo – espone il paziente già debilitato a esperienze dolorose e, soprattutto, lo si porta in giro con l’elevato rischio che sia infetto. Sarebbe opportuno che ATS riveda i criteri con cui gestiscono tale aspetto, specialmente in vista della cosiddetta “Fase 2”: se quarantena va fatta, deve essere di almeno 1 mese dai sintomi, e non di soli 14 giorni.

Nei 9 comuni del Rhodense la situazione è in linea con la media provinciale, con crescite dell’1-2% giornaliero del numero dei positivi: probabilmente salirà ancora il numero per le dinamiche già esposte in precedenza (tamponi su personale sanitario e su ospiti delle strutture socio-sanitarie).

In Regione la situazione è stabile con una progressiva lento spegnimento del contagio: lunedì 20.4 si è giunti al valore di 66.971 persone infettate (+735, +1%) e 12.376 decessi (+163, +1%). Se pensiamo al COVID come ad un incendio possiamo pensare che nella provincia di Bergamo e Brescia il fuoco ormai si è placato e si sta lentamente spegnendo, mentre dove è arrivato più tardi (Milano, Como e Varese) ancora è attivo e ci vorrà qualche settimana in più.

In merito alla tutela del sistema dei servizi 0-6 anni, ricordo che il Comune sta lavorando con le strutture territoriali per trovare un meccanismo per sostenerle adeguatamente con risorse messe da Regione e dallo Stato, cercando di recuperare fondi già esistenti nei loro bilanci (es.: misura apposita di Regione, contributi INPS, sgravi fiscali, …) o con fondi dedicati. La richiesta fatta agli enti superiori ha prodotto un primo risultato: la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Professoressa Elena Bonetti, ha risposto al Comune di Vanzago ringraziando per l’interessamento e informando che “stanno valutando le misure idonee per sostenere tutte le forme di aiuto alle famiglie e ai servizi che agevolano il compito di tutti quei soggetti che ogni giorno prestano il proprio insostituibile contributo sostenendo i bambini”.

Rimaniamo in attesa con fiducia che nel famoso “Decreto Aprile” ci siano misure dedicate per mantenere in vita questo importantissimo settore.

Regione Lombardia, invece, non ha ancora risposto al Comune di Vanzago ma ad Assonidi, l’associazione di categoria delle imprese educative, elencando una serie di provvedimenti già in essere a sostegno di queste strutture.

Anche a livello di ambito del Rhodense abbiamo fatto una valutazione su tale problema perché è un tema sentito in tutti gli altri Comuni.

È richiesta ancora pazienza a tutte e tutti e, davvero, molto coraggio per non perdere la speranza!

 

Coraggio Vanzago!

 

 

 


Domenica 19 Aprile 2020

Ormai ATS/Regione Lombardia non forniscono più i dati del monitoraggio COVID ai Comuni e quindi tocca ricavarli dalla stampa.

La crescita in Regione si è attenuata leggermente con un +1% giornaliero: i positivi sono saliti a 66.236 (+855, +1%) e i decessi a 12.213 (+163, + 1%). I tamponi fatti sono scesi a circa 8.800.

Nel Rhodense si è superata la quota di 800 positivi e il trend è ancora in crescita al 2% giornaliero.

Per quanto riguarda Vanzago, i dati parlano di 42 casi ma noi sappiamo che sono 44: registriamo la quinta guarigione e la diminuzione a 8 dei ricoverati in ospedale. Pian piano le persone contagiate migliorano, anche se il riscontro per avere la guarigione indicativamente è sempre superiore alle 4 settimane dal primo tampone positivo. Si ricorda che la crescita rapida dei contagiati a Vanzago nell’ultimo periodo dipende dall’elevato numero di personale sanitario che ha fatto finalmente il tampone risultando positivo.

Appaiono sulla stampa una serie di articoli sui decessi nei vari comuni confrontata all’anno precedente. Per quanto riguarda Vanzago i numeri sono i seguenti, in cui si riportano si i vanzaghesi deceduti che i non vanzaghesi deceduti su Vanzago.

Nel 2019 al mese di aprile erano decedute 47 persone mentre nel 2020 alla data del 19.4 ne sono decedute 54 quindi in crescita probabilmente per via del COVID. Si nota però che nei mesi di gennaio e febbraio dell’anno in corso c’è stato un valore molto ridotto rispetto al 2019 con un valore più sostenuto nel mese di Marzo. Si presume che questa dinamica sia legata all’andamento della influenza stagionale che nel 2019 è stata particolarmente intensa con un picco tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2019 anche se ha colpito  principalmente i bambini e le persone non vaccinate. Il totale dei contagiati del 2019 dall’influenza stagionale è stato pari a 4.780.000 stimato su base statistica e non sui tamponi fatti per trovare i virus influenzali. Il confronto con il COVID è quindi molto difficile da fare perché si tratta di numeri e ordini di grandezza differenti.

Coraggio Vanzago!

 


Sabato 18 Aprile 2020

Anche oggi ho dovuto prendere i dati del contagio dalla stampa per via del mancato invio dati da parte di ATS/Ragione Lombardia; in sostanza i dati confermano la situazione della settimana, con crescita stabile ma contenuta dei valori di decessi e di positivi pari al 2% giornaliero.

Chiunque in Lombardia oggi pensi che si possa tornare alla situazione di prima deve tenere presente che abbiamo nell’ultima settimana ridotto i decessi per COVID a circa 220 persone al giorno, ovvero circa 1.500 alla settimana, mentre la media dei positivi sugli ultimi 5 giorni è intorno alle 1.000 persone al giorno. Sono valori ancora troppo alti per pensare che si possa considerare terminata l’emergenza. Ricordo che nei primi giorni di chiusura delle scuole ai primi di marzo con alcune maestre impegnate a svuotare le classi per la didattica a distanza, parlavo dell’impossibilità di ipotizzare la fine del problema quando eravamo a meno di 100 decessi e centinaia di contagi al giorno…

Dall’esperienza sul monitoraggio di Vanzago, dal confronto con altri operatori e dalla lettura dei dati, pare che adesso in Lombardia si sia migliorata la capacità di fare tamponi e che si sia iniziato a farli in maniera più significativa, in particolare al personale sanitario (a casa in malattia al fine di farli rientrare in servizio con una evidenza di non essere contagiosi) e ai malati in ospedale da ormai più di 3/4 settimane (al fine di dimetterle per con il responso della guarigione). Questo fa sì che il valore dei tamponi positivi sul totale si riduca, infatti siamo scesi a circa il 25% come dato proxy contro il 40% circa massimo raggiunto durante il picco della pandemia quando di fatto il tampone veniva destinato in larga parte alle persone gravi portate in ospedale con sintomi COVID.

Purtroppo permangono ancora molte persone che, pur avendo sintomi di COVID o pur avendo vissuto a stretto contatto con positivi e avendo fatto la quarantena, non hanno, né avranno la possibilità di fare il tampone perché il sistema sanitario lombardo non è in grado di aumentare oltremodo questo elemento diagnostico. Se a questo si unisce il dato che i primi guariti hanno dovuto convivere con il virus per 5/6 settimane, si comprende come sarà fondamentale effettuare il tampone a molti più casi di quelli fatti fino ad ora, in particolar modo sui sospetti e sugli asintomatici a rischio (personale sanitario, categorie a rischio, lavoratori particolarmente esposti, …), specialmente se si vuole aumentare la capacità di prevenire una nuova diffusione del virus.

E in caso di identificazione di un possibile focolaio, intervenire e chiudere prontamente, senza lassismo, per evitare una nuova esplosione di contagi. A Vanzago siamo stati fortunati perché le persone contagiate sul posto di lavoro sono state poche sul totale dei casi perché il virus ci ha colpito tardi, quando ormai le misure di isolamento erano già attive; lo stesso è accaduto – pare – anche sulla città di Milano; la gran parte dei contagi da noi è derivata dagli ospedali e dalle strutture socio-sanitarie/assistenziali.

Dipendenti autorevoli di ATS Milano mi hanno confermato lo scorso giovedì che stanno lavorando per incrementare ancora di più il numero di laboratori dove poter fare questi tamponi proprio per superare il collo di bottiglia sulla capacità diagnostica: speriamo che riescano a fare presto!

Probabilmente anche i test sierologici potranno aiutare a dare ulteriori elementi diagnostici ma – per loro stessa natura – sono informazioni da interpretare con ancora più cautela dei tamponi e quindi vanno inseriti in un protocollo clinico diagnostico serio. Anche su questo attendiamo che ATS e Regione Lombardia dettino la strada.

Nel frattempo rimane sempre l’atteggiamento di massima prudenza: quello dell’ISOLAMENTO SOCIALE che consente di azzerare ogni rischio contagio. Vi prego: NON ANDATE dalle persone anziane perché potreste infettarle.

Se qualcuno ha dei semplici sintomi tra cui, occhi arrossati, mancanza del senso del gusto e dell’olfatto, una piccola febbre, senso di spossatezza, tosse persistente, … chiami immediatamente il proprio medico curante, specialmente se lavora in strutture a rischio o comunque a contatto con altre persone. È meglio stare in malattia due settimane e prevenire ogni possibile contagio che lavorare ed infettare decine e decine di persone.

Se il vostro medico curante non è disponibile, è possibile contattare il numero verde 800 89 45 45 o, di notte, la guardia medica (800 103 103).

In caso di sintomi respiratori gravi, chiamare il 112 (sempre avvisando il medico curante).

Per la richiesta di tamponi, contattate sempre il medico curante o – se non disponibile – il numero verde spiegando il caso.

A Vanzago, abbiamo avuto conferma di un altro operatore sanitario che ha avuto il tampone COVID positivo portando il totale dei contagiati di cui si ha evidenza al numero di 44; siamo in attesa di altri tamponi su altri operatori sanitari e di persone ricoverate per cui il numero probabilmente è destinato a crescere ancora.

In tutto il Rhodense il numero dei contagiati ha raggiunto quasi le 800 persone ed è destinato ancora a crescere al ritmo del 2-3% giornaliero con picchi quando arriveranno gli esiti dei tamponi che si stanno per eseguire in tutte le RSA del territorio e sugli operatori degli ospedali che risiedono nel territorio.

Riporto ancora qui i numeri di riferimento del Comune di Vanzago per affrontare al meglio l’emergenza COVID:

  • Per avere spesa o farmaci a domicilio, o qualunque altro tipo di emergenza sociale, è possibile rivolgersi al Servizio Sociale che grazie al prezioso supporto della Protezione Civile locale di Pregnana Soccorso Onlus e di altri servizi territoriali può fornire assistenza a tutti quanti chiamano o scrivono:
  • Per parlare con la Polizia Locale è possibile chiamare il numero 93.962.223 attivo fino alle ore 19:30 con trasferimento di chiamata per cui i vigili rispondono anche quando sono impegnati sul territorio nelle pattuglie; se trovate occupato o se non rispondono è perché stanno rispondendo ad un’altra chiamata, stanno redigendo verbali o stanno facendo i controlli o fornendo indicazioni. Io stesso chiamo questo numero e trovo sempre il modo di parlare con la pattuglia.

Per passare al meglio questo periodo di isolamento, consiglio di spegnere la televisione che spesso riporta notizie sensazionalistiche e di non credere alle numerose bufale che circolano in internet.

Inoltre segnalo sempre la bella iniziativa di #VanzagoCoraggio, la piattaforma on-line della nostra comunità di Vanzago dove potete vedere filmati di persone, gruppi, associazioni, e commercianti di Vanzago che ci aiutano nel passare le nostre giornate e a mantenere alto lo spirito di comunità.

Potete trovare i video, una volta pubblicati, ai seguenti link:

 

La gente di Vanzago ha un grande cuore e saprà presto risollevarsi da questo brutto momento. Coraggio!

 


Venerdì 17 Aprile 2020

Per quanto riguarda Vanzago, segnalo il quarto caso di guarigione: ci sono volute 5 settimane dal primo tampone positivo e circa 6 settimane dal presunto contagio per superare la malattia, ma ora si può festeggiare!

Per il resto, non avendo ricevuto i dati dalla Regione Lombardia tramite ATS, li abbiamo recuperati da fonti di stampa.

La crescita in Lombardia prosegue sempre al ritmo del 2% giornaliero con 1.041 nuovi positivi e 243 decessi.

Anche a Milano e Provincia la crescita è in linea con la media regionale, mentre nel Rhodense siamo saliti a 776 contagiati.

Coraggio Vanzago! Ce la faremo.

 


Giovedì 16 Aprile 2020

Per il secondo giorno consecutivo, il terzo dall’inizio della crisi, non sono giunti gli aggiornamenti da ATS in merito alla situazione del contagio, pertanto le informazioni sono state recuperate sempre dalla stampa. Non capiamo come Sindaci se ci sono problemi da parte di Regione e ATS a fornire i dati ai Sindaci come fatto fino ad ora o se sono solo impegnati a fare altro. Per noi sono molto importanti questi dati che son già disponibili a Regione e ad ATS perché ci consentono di avere almeno indicazione del numero dei positivi appena il tampone positivo entra nel sistema ATS e quindi procedere.

La crescita in Lombardia è sempre stabile con una media dell’1-2% giornaliero di positivi e di decessi: purtroppo dai grafici della giornata si vede che questa settimana i nuovi positivi e i nuovi decessi per giorno sono sostanzialmente stabili, il che non ci consente di dire che siamo alla fine dell’emergenza.

A Vanzago non abbiamo avuto nessuna informazione di nuovi casi positivi e le persone che stavamo monitorando hanno ricevuto esito negativo del tampone. Rimaniamo quindi a 43 casi accertati come ieri.

Sono continuate però le interazioni con i medici di medicina generale e sui pazienti che per precauzione sono stati confinati a casa in isolamento precauzionale per sospetto COVID. Questo è il modo migliore per prevenire il contagio e ringrazio i nostri dottori per aver agito con questa solerzia, specialmente nei casi di personale medico-sanitario: la prudenza non è mai troppo e, visto che non si fanno i tamponi a tutti quelli che ne hanno bisogno, almeno così si tiene sotto controllo la situazione.

Sul tema tamponi, confermo il grande lavoro di squadra che stiamo facendo con la Fondazione Ferrario per superare i paletti imposti da ATS in questo senso, ottenendo un buon risultato: non molliamo perché abbiamo a cuore il destino dei nostri cari ospiti e del personale sanitario.

Segnalo inoltre che il Comune di Vanzago ieri ha donato 500 mascherine chirurgiche alla cooperativa Cura e Riabilitazione per meglio sostenere il lavoro che fanno con gli ospiti dei loro centri disabili presenti a Vanzago: grazie anche a voi per il lavoro che state facendo nel contenere al meglio l’infezione e preservare anche questi ospiti delicati. Grazie di cuore.

Sempre sul tema mascherine, ricordo che quelle chirurgiche sono le 4.000 provenienti dalla Protezione Civile che non sono sufficienti per tutti i Vanzaghesi: ne abbiamo data 1 a famiglia, ma come già detto non erano sufficienti. Onde evitare di fare discriminazioni tra famiglie o raggiungere solo una fetta di persone (come fatto da altri comuni) e coprire il maggior numero di persone, abbiamo comperato altre 10.000 mascherine con procedura d’urgenza in meno di 48 ore (come avrebbe potuto fare anche altri enti superiori). Ricordo che nessuna mascherina è presidio sanitario come ben scritto nella lettera di accompagnamento. Queste mascherine sono certificate e sono in tessuto non tessuto (TNT) realizzate con la sovrapposizione di 3 veli di TNT. La loro efficacia è pari a quelle delle mascherine chirurgiche e sono anallergiche. La funzione è quella di limitare che le persone mettano in circolazione il COVID insieme alla saliva o goccioline (droplets) e quindi proteggono gli altri, non chi le indossa. Ricordo che nella ordinanza di Regione Lombardia n°521 del 4/4/2020 di dice che – quando si esce di casa – bisogna utilizzare “la   mascherina   o, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca”, pertanto tutte le mascherine fornite vanno bene.

La larghissima parte dei cittadini di Vanzago ha apprezzato il gesto ed ha ringraziato il Comune di Vanzago e tutti i volontari di Rho Soccorso e Pregnana Soccorso per la distribuzione: vi è solo un piccolo gruppo di persone che per partito preso continua a criticare ogni cosa, usando termini impropri e spregiativi rispetto al lavoro di altri, in particolar modo dell’amministrazione. Se le mascherine non sono gradite, è sufficiente restituirle o regalarle a chi ne ha bisogno e apprezzerà.

Passando a buone notizie: ringrazio tutti i cittadini, associazioni ed imprese che hanno contribuito alle tante iniziative di solidarietà messe in atto dalla nostra rete vanzaghese. Daremo informazione puntuale nei prossimi giorni.

Grazie, grazie, grazie!

Continuiamo a donare con il cuore!

https://comune.vanzago.mi.it/il-tuo-aiuto-per-lemergenza-vanzagocoraggio/

 

Coraggio Vanzago! Supereremo anche questa prova!

 

 

 


Mercoledì 15 Aprile 2020

Oggi non sono giunti gli aggiornamenti da ATS in merito alla situazione del contagio, pertanto le informazioni sono state recuperate da fonti stampa.

In Regione Lombardia la crescita è sempre contenuta e piano piano si riduce: vi sono 62.153 COVID positivi (+827, +1% rispetto a ieri) e 11.377 decessi (+235, ovvero +2%).

Per quanto riguarda Vanzago, non abbiamo ricevuto aggiornamenti da ATS e quindi confermiamo la situazione di ieri con in più la buona notizia della terza guarigione e di alcune dimissioni che avverranno nei prossimi giorni. In aggiunta, altre 2 persone che monitoravamo hanno avuto tamponi negativi perciò non sono risultati infetti da COVID.

 

Torno a fare chiarezza su tre argomenti che sono alle ribalta nelle cronache. In primo luogo per i tamponi si conferma la difficoltà del sistema sanitario a effettuare tutti i tamponi necessari: il Presidente Fontana in persona ha dichiarato che il numero limitato deriva dai reagenti consegnati che non sono sufficienti e quindi limitano le potenzialità della nostra Regione.

Chi ha i sintomi del COVID e ritiene di aver bisogno del tampone, è pregato – come da inizio della crisi lo scorso 23 febbraio – di chiamare il 112 e attenersi a quanto viene comunicato su questo tema (si consiglia, se non già fatto, di consultare prima il proprio medico curante o uno specialista).

Per quanto riguarda i test sierologici, è stata data grande visibilità sulla stampa a quanto avvenuto nei Comuni di Robbiano e di Cisliano e diversi cittadini chiamano i rispettivi Sindaci. ATS e Regione Lombardia al momento non hanno sostenuto questa iniziativa – anzi una ATS ha scritto per diffidare a farli – ma si conferma che stanno lavorando su questo tema pare anche con studi dedicati al San Matteo di Pavia. Per dare risposte univoche ai cittadini, è stata condivisa all’interno della nostra ATS la necessità che venga chiaramente esplicitato da Regione Lombardia quale l’obiettivo e la fattibilità rispetto a questo strumento, al momento non riconosciuto.

 

Per quanto riguarda le USCA, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale per curare i malati COVID a domicilio, per la nostra area hanno preso servizio a Bollate 2 medici che sono ovviamente insufficienti a gestire il bisogno. Il oltre 100 Sindaci abbiamo chiesto di fare di più e di potenziare la medicina territoriale.

 

Tornando a Vanzago, ricordo che riapre l’Ecocentro ma solo su appuntamento per la gestione del verde (telefonate allo 02.937.900.37).

https://comune.vanzago.mi.it/smaltimento-dei-rifiuti-vegetali-nuove-regole/

 

Infine ricordo che proseguono tutte le altre iniziative di solidarietà sul nostro territorio insieme alla Confcommercio e alle nostre associazioni Caritas, Il Delfino e Protezione Civile: siate generosi! Donate con il cuore!

 

Vanzago Coraggio! Ce la faremo, stando uniti!

 


Martedì 14 Aprile 2020

Dietro ai numeri ci sono le persone, tante persone e tante famiglie che soffrono per il COVID. I medici, gli operatori sanitari, le forze di polizia locale, il Sindaco li seguono costantemente e, interagendo con loro, capiscono la gravità della situazione e cercano ognuno per il proprio ruolo di alleviare le loro sofferenze.

A Vanzago, purtroppo, siamo saliti a 43 casi COVID (di cui 40 comunicati ufficialmente da ATS): oltre alle cause ormai note di infezione (1 OPERATORE SANITARIO, 2 DEGENTI in Ospedale/RSA/RSD), quel che preoccupa è che in 2 casi il contagio è avvenuto all’interno della propria famiglia in cui già vi era un malato di COVID ma non sono stati fatti i tamponi agli altri membri della famiglia.

Queste dinamiche di contagio saranno verificate a fondo al termine della crisi per comprendere se il contenimento del virus è stato gestito in maniera pronta e attenta ad evitare tali contagi o si poteva fare di più.

Benché sia corretto chiedere alla gente di STARE A CASA per evitare la diffusione massiccia del virus, cosa che ha già mostrato gli effetti positivi, a mio giudizio, non è corretto che la stampa faccia passare il messaggio che la colpa della diffusione del virus e il mancato estinguersi dell’infezione sia legato alle persone che passeggiano o che si spostano scatenando la rabbia su di loro: la situazione è più complessa e merita una riflessione più ampia.

Aggiungo una cosa: chiunque in questo momento di crisi sulle televisioni, sulla stampa, sui social network fomenta la rabbia è un irresponsabile perchè al momento quel che serve non è distruggere ma pensare a ripartire in fretta e a ricostruire le relazioni, riannodare i legami sociali e rilanciare l’economia. Inoltre i Prefetti stanno monitorando attentamente questo fenomeno proprio per evitare che la rabbia e il disagio vengano utilizzate dalle organizzazioni malavitose per infiltrarsi ancora di più nella nostra società. Noi a Vanzago diciamo no ai sentimenti di rabbia, di odio e di rancore e puntiamo a lavorare per uscire prima e meglio dalla crisi, puntando sulla miglior risorsa che abbiamo: la nostra gente e la nostra bella comunità!

 

La crescita del COVID in Regione è stabile anche se attenuata: abbiamo raggiunto 61.326 infettati (+1.012 pari al +2% giornaliero) e purtroppo 11.142 decessi (+241 pari al +2%).

Mentre oggi in generale a Milano si ha una crescita giornaliera contenuta (+1%), nel Rhodense abbiamo ricevuto i risultati dei test e il numero di è alzato, arrivando a 753 persone infette (+6% giornaliero). In ogni caso, non ha senso guardare il dato giornaliero ma la tendenza che rimane a crescere ed è costante intorno al 2-4% giornaliero.

 

Due grafici, estratti dai dati forniti da ATS e che rappresentano dati proxy e non sono certo validati dagli scienziati, fanno capire che ci sono dei problemi nell’esecuzione dei tamponi. Benché il trend del numero di tamponi processati quotidianamente sia in crescita da inizio marzo, con buoni risultati raggiunti nell’ultima settimana, si può confrontare la crescita normalizzata del totale dei tamponi fatti rispetto al numero dei positivi e la percentuale dei positivi sul totale per capire che purtroppo tale crescita non è in linea con il bisogno. Normalizzando con il dato dipartenza al 2 marzo, la crescita dei COVID-positivi è stata di un fattore 50 mentre il numero di tamponi di un fattore 28.

Se all’inizio di Marzo la percentuale di tamponi positivi era intorno al 15% il che significa che in pochi di quelli monitorati avevano il virus, intorno al 24 Marzo si è raggiunto il picco del 40%: in sostanza, con buona approssimazione e probabilità, considerando anche che di norma quando si fa un tampone negativo poi ne viene seguito un secondo prima delle dimissioni o prima di un reintegro al lavoro, significa che progressivamente sono stati concentrati i tamponi alle sole persone che arrivavano in ospedale con il 112 o da soli con già il COVID conclamato e questo ha fatto aumentare la percentuale di esiti positivi sul totale; poi, superato il picco di infezioni, si è potuto fare tamponi anche ai pazienti da dichiarare guariti e ad altre categorie e la percentuale è scesa oggi al 28%. Probabilmente, se avessimo avuto maggior capacità in Regione di eseguire tamponi, avremmo potuto fare più prevenzione e mantenere la percentuale di infetti più bassa oppure ci saremmo trovati con un numero di infetti (portatori sani asintomatici) ancora più elevato ma comunque avremmo potuto contenere meglio l’infezione. Considerando infatti l’incubazione del virus e i ritardi la crescita di infezione che vediamo ora nonostante l’isolamento spinto in cui ci troviamo deriva dal periodo da dopo il 15/20 marzo.

 

A questo proposito in tanti, in primo luogo le persone in quarantena, chiedono di poter esser sottoposti al tampone ma, al momento, ATS non dà questa possibilità.

Allo stesso modo, Regione Lombardia non ha ancora sciolto il nodo sulla validità dei test sierologici nonostante le notizie che circolano sulla stampa. Bisogna attendere ancora qualche giorno prima di avere informazioni certe.

 

Coraggio Vanzago! Ancora un poco di pazienza e vedremo finire questo brutto periodo.

 

 


Lunedì 13 Aprile 2020

Come ogni giorno vi riportiamo in tutta semplicità i dati della Regione Lombardia, delle Provincie, del Rhodense e del nostro Comune d Vanzago senza pretesa che siano analisi epidemiologiche ma cercando di dare un senso a quanto avviene.

La curva dei contagi continua a crescere con un tasso giornaliero medio del 3% ormai da 16 giorni con valori compresi tra il 2 e il 4) e quindi la situazione è in crescita contenuta ma stabile. I decessi, invece, hanno raggiunto una crescita media stabile del 3% solo negli ultimi 8 giorni: ci si era illusi ieri della repentina riduzione dei decessi ma il dato è stato smentito oggi.

Anche se sulla stampa si cerchi di dare la colpa alle persone che passeggiano e diffondono il contagio, specialmente a Milano, in realtà bisogna guardare meglio nelle distribuzioni dei valori a livello territoriale e capire alcune dinamiche, tra cui le difficoltà e i ritardi nel fare i tamponi in Regione Lombardia.

Milano è ormai da giorni la prima provincia per numero di contagiati e cresce negli ultimi 10 giorni ad una media del 3% in linea con il dato regionale, mentre Brescia cresce al ritmo del 2% giornaliero e Bergamo dell’1%.

Guardando ai dati dei decessi per provincia, confrontati con una fotografia fatta il 27 marzo, si può capire che a Milano la forza del COVID si è abbattuta più tardi che a Bergamo e Brescia ed ha avuto effetti meno drammatici proprio per le misure di distanziamento sociale, primo fra tutti la chiusura di gran parte di uffici e aziende.  Infatti, se a Bergamo il tasso di decessi per mille abitanti è pari a 2,4 e a Brescia è dello 1,6, a Milano ci si attesta al momento allo 0,6. Anche Lodi e Cremona, ad esempio hanno valori del 2,4 e 2,3 che sono estremamente elevati proprio perché sono le zone in cui all’inizio dell’epidemia il virus ha colpito più pesantemente.

Ma mentre a Lodi l’andamento dei decessi sta rallentando decisamente (+42% negli ultimi 15 giorni), a Bergamo, Brescia e Cremona sta crescendo ma meno della media regionale (tra +68 e +80%), a Milano la crescita è stata del 168%, diventando la zona con il 19% dei decessi totali della Regione, superando Brescia.

A Vanzago, invece, secondo i dati di ATS il numero dei positivi è salito a 38 che finalmente coincide con i numeri attualmente disponibile dal monitoraggio del territorio già comunicato ieri; l’unica differenza è il fatto che a Vanzago è guarita di COVID una seconda persona.

La crescita del numero dei positivi non è finita qui e quasi certamente crescerà ancora nei prossimi giorni. Qualche settimana fa, speravamo che entro Pasqua avremmo potuto definitivamente dichiarare finita la crescita di contagi su Vanzago ma così non è stato e dovremo attendere almeno ancora fino alla fine di Aprile per avere un riscontro in tale senso.

Coraggio Vanzago! Andrà tutto bene!

 

 

 

 


 

Domenica 12 Aprile 2020

In questa Domenica di Pasqua, segnalo che a Vanzago il monitoraggio dei nostri vigili che ringrazio per aver lavorato anche oggi nel presidiare il territorio ha riportato una situazione di completo rispetto delle regole di distanziamento sociale.

 

Sul lato degli andamenti regionali, posso dire con moderato ottimismo che il vedere flettersi per la prima volta la curva dei decessi (in rosso nel grafico) mi fa dire che forse la fase di estrema criticità è alle spalle. Preoccupa però la risalita del numero di nuovi positivi +1460 di cui il 28% nella provincia di Milano e il 18% in quella di Brescia: in queste due realtà l’attacco del virus è ancora presente e forte.

Sul nostro territorio, inoltre, registriamo una crescita importante dei contagi nel Rhodense saliti a 703 con 100 casi in più nel giro di soli 4 giorni: si vede nel grafico l’aumento di pendenza della curva grigia che è più pronunciata di Milano o di tutta la Provincia.

Nonostante ATS ci abbia comunicato un numero di positivi di 36, dal monitoraggio del territorio sappiamo che a Vanzago siamo saliti a 38 malati di COVID con tampone già fatto e ne abbiamo almeno altri 2 in attesa dell’esito.

Per concludere, esprimo in questa pagina l’augurio di Buona Pasqua a tutte le concittadine e tutti i concittadini. Questa è una Pasqua molto particolare per via delle misure di contenimento alla diffusione del coronavirus che ci obbligano a stare separati dalle persone a cui vogliamo bene per proteggerle dal contagio.

Vorrei rivolgere il pensiero in primo luogo ai tanti bambini che non possono vedere i propri amici, i propri nonni le proprie maestre e non possono giocare liberi nei parchi e all’aria aperta, con un ringraziamento particolare ai loro genitori che si stanno impegnando per rendere più sopportabile questa emergenza sanitaria.

Poi vorrei ricordare le tante famiglie che soffrono direttamente per il COVID perché sono malate, sono in quarantena o perché hanno perso un loro caro: tutta la nostra comunità si stringe a voi e vi abbraccia calorosamente affinché dolore e sofferenza siano più lievi e sopportabili.

Infine esprimo a nome di tutta Vanzago un sentimento di commossa vicinanza al personale e agli ospiti della nostra benemerita Fondazione Ferrario che stanno sopportando più da vicino gli effetti di questa malattia: siamo tutti con voi e non vi lasciamo soli perché – siamo certi – così possiate resistere nel migliore dei modi a questa prova.

Questo è il momento per stare uniti e per dimostrare di avere coraggio, il coraggio della speranza! Vanzago ha un grande cuore e si sta dimostrando sempre più aperta all’accoglienza dell’altro e all’aiuto a chi più ha bisogno: grazie a tutti per i gesti di solidarietà che abbiamo visto nascere nella nostra comunità! Io sono orgoglioso di appartenere alla nostra comunità e di esserne Sindaco e farò tutto quanto mi è possibile per proteggerla perché davvero torni tutto ad essere come prima!

Coraggio Vanzago! Andrà tutto bene!

 

 


Sabato 11 Aprile 2020

Nonostante ATS non abbia rilasciato ai Comuni i dati ufficiali, dall’analisi dei dati comunicati dalla Protezione Civile si può riportare un aggiornamento sull’infezione da COVID a livello di Regione e Province.

In Lombardia, purtroppo, i tassi di crescita non calano, attestandosi sempre al 3% giornaliero. Sono stati registrati 1.544 casi di nuovi infetti e 273 nuovi decessi che portano il totale dei positivi al valore di 57.592 e dei decessi a 10.511.

Sui grafici dei nuovi positivi e dei nuovi decessi, ho messo la media mobile sui 5 giorni che da una indicazione più interessante sulle tendenze: entrambi le curve delle medie dimostrano proprio che c’è una ripresa della crescita di questi valori, a dispetto del messaggio che nei giorni scorsi si è cercato di far passare sugli organi di stampa a livello regionale.

NON DOBBIAMO ABBASSARE LA GUARDIA e continuare come fatto fino ad ora nello STARE A CASA!

Quel che ci preoccupa perché ci tocca da vicino, è la crescita di Milano e Provincia che è più alta della media regionale ed è pari al 4%: con +520 contagiati, oggi Milano ha contribuito per un terzo a tutti i nuovi contagi della Regione, che significa che il focolaio da noi è ancora ben attivo (unito al fatto che – probabilmente – hanno iniziato a fare i tamponi anche da noi in maniera più consistente).

A Vanzago, i casi registrati grazie al monitoraggio quotidiano sono saliti a 37 per via di un caso di positività appartenente alla nostra RSA che ha fatto il tampone per ricovero in ospedale.

La buona notizia è relativa alla seconda guarigione da COVID per la nostra comunità: ci rallegriamo con la famiglia e speriamo che davvero questa notizia sia foriera di ulteriori guarigioni nelle prossime settimane.

Purtroppo bisogna riscontrare che vi sono almeno 3 persone che sono state portate via nei giorni scorsi in ambulanza e che sono in ospedale in attesa di tampone. E’ ragionevole aspettarsi che il numero di contagiati su Vanzago crescerà ancora e, se finalmente ATS farà i tamponi all’interno della RSA Fondazione Ferrario – come richiesto a gran voce ripetutamente – e a tutto il personale sanitario di Vanzago che lavora negli ospedali e nei centri socio-sanitari (sono oltre 210 persone dai dati d’anagrafe) – cosa che deve essere una prassi per meglio tutelare i malati – è ragionevole pensare che il numero dei contagiati salga sopra i 50 casi. Da molti studi scientifici, però, si evince che il valore dei positivi individuati mediante tampone è solo una piccola parte dei contagi reali, pertanto l’atteggiamento che deve guidare tutti è quello della PRUDENZA!

Proprio per contrastare al meglio la diffusione del Virus, anche a Pasqua e Pasquetta i vigili di Vanzago saranno in servizio e monitoreranno il territorio. Tutti i negozi son chiusi, le messe non ci sono, lavorano solo i reperibili o quelli impegnati nell’emergenza, quindi si esce di casa solo per motivi sanitari o necessità impellenti. A parte il giro con il cane rigorosamente nelle vicinanze di casa, non ci sono scuse valide per uscire di casa: chiunque sarà trovato in giro senza motivi, sarà ovviamente fermato e sanzionato. Lo abbiamo fatto fino ad ora, lo faremo nei prossimi giorni. A maggior ragione, per meglio presidiare le nostre zone di campagna abbiamo chiesto al Prefetto di mandare le forze dell’ordine sovracomunali così da garantire la massima protezione e tutela.

Ricordo anche che NON è possibile riunirsi nelle case per i pranzi o cene di Pasqua, o fare le grigliate come da tradizione: questo non è un valido motivo per spostarsi di casa.

Il principio sanitario dietro a queste limitazioni deve essere scolpito nelle nostre teste: siccome noi stessi possiamo essere dei positivi asintomatici, rischiamo di ammalare tutti gli altri con cui ci ritroviamo senza saperlo. Se questo accade, lo scopriremo forse con un tampone tra 15-20 giorni a seconda di quanto grave è la malattia, e nel frattempo magari si sono infettate altre persone: credo sia meglio evitare di correre questo rischio.

 

State a casa e gustatevi il palinsesto di Vanzago Coraggio predisposto con grande cura proprio per questi due giorni: aiuta a scoprire il senso di comunità!

 

La raccolta dei generi alimentari tramite l’iniziativa della Spesa Sospesa sta andando molto bene, così come la raccolta fondi per l’emergenza COVID: in una settimana sono stati raccolti oltre 3.000 euro da destinare a chi sta soffrendo per la crisi oltre ad alimenti a lunga conservazione per i più bisognosi.

https://comune.vanzago.mi.it/il-tuo-aiuto-per-lemergenza-vanzagocoraggio/

https://comune.vanzago.mi.it/spesa-sospesa-vanzagocoraggio/

 

Inoltre il Comune di Vanzago ha già erogato i primi 20 Buoni Spesa finanziati dal Governo, con importi che vanno da un minimo di € 250 ad un massimo di € 600, con un valor medio di circa € 400: ricordo che è ancora possibile inviare le domande di partecipazione anche dopo Pasqua, al fine di esaurire i 49 mila € di stanziamento.

https://comune.vanzago.mi.it/buoni-spesa-in-favore-delle-famiglie-esposte-ai-rischi-derivanti-dallemergenza-epidemiologica-da-virus-covid-19/

 

Proiettandoci dopo questi giorni di Pasqua, segnalo anche due importanti eventi in tema di ecologia: in primo luogo partirà la distribuzione porta-a-porta dei sacchi per la raccolta differenziata 2020 con modalità per evitare il rischio contagio. Tutte le informazioni sono riportate qui:

https://comune.vanzago.mi.it/avvio-servizio-di-fornitura-e-distribuzione-sacchi-2020/

State tranquilli: I SACCHI VE LI PORTIAMO A CASA. Non abbiate né ansia né fretta. Con calma e ordine li potrete ritirare.

Come già detto, inoltre, si riapre l’Ecocentro ma a cui si può accedere solo per appuntamento e solo per il verde (telefonate allo 02.937.900.37).

https://comune.vanzago.mi.it/smaltimento-dei-rifiuti-vegetali-nuove-regole/

 

Da ultimo vorrei ringraziare nuovamente Rho Soccorso e la Protezione Civile che hanno aiutato il Comune di Vanzago a distribuire più di 12.000 mascherine a tutta la popolazione: è un gesto di attenzione verso la nostra gente che completa il tanto già fatto per chi ha bisogno di protezione e assistenza (malati, quarantenati, immunodepressi, anziani soli, disabili, psichiatrici, …), stati aiutati direttamente fino ad ora dalla nostra SQUADRA con le molteplici azioni messe in atto in questa crisi sanitaria!

Senza vanagloria e senza boria, a Vanzago siamo abituati a rimboccarci le maniche e lavorare INSIEME, in SILENZIO e con UMILTA’ per risolvere i problemi di tutti perché abbiamo in mente il principio del BENE COMUNE.

Se al giorno d’oggi va di moda l’IO, a Vanzago preferiamo usare il NOI.

Questo è il principio che ispira l’azione amministrativa e l’azione di tante persone riunite in associazioni e in gruppi che sanno dedicare il loro tempo per il bene degli altri.

 

Coraggio Vanzago! BUONA PASQUA A TUTTE E TUTTI!

 

 

 


Venerdì 10 Aprile 2020

L’infezione a Vanzago continua a manifestare i suoi effetti. Oggi purtroppo registriamo un altro decesso, il settimo ufficiale per COVID, di una persona che era ricoverata in una struttura socio-sanitaria non di Vanzago e lì si è ammalata. Non ci si può permettere di vedere morire i propri cari per una polmonite, specialmente se questo virus viene contratto nelle strutture di ricovero quali ospedali e strutture socio-sanitarie. A Vanzago, dei 7 decessi, uno solo pare essere riconducibile ad un contagio sul posto di lavoro a fine febbraio/ inizio marzo, mentre gli altri 6 sono legati agli ospedali o luoghi di cura: 1 è un operatore sanitario, 2 erano ricoverati in RSA/RSD e 3 in ospedale.

Brusaferro, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha affermato in conferenza stampa che i morti nelle RSA della Regione Lombardia sono stati 1.822, pari al 18% di tutti i decessi Lombardi per COVID. Se a questi sommiamo i decessi che hanno contratto il virus nelle RSD o nelle varie comunità socio-sanitarie o negli ospedali e quelli del personale sanitario si arriva certamente ad un valore estremamente elevato che dovrebbe interrogare le autorità sanitarie Regionali. L’auspicio è che al termine della crisi sanitaria si capisca davvero cosa non ha funzionato nella nostra Regione perché oggi assistiamo ad una situazione poco comprensibile, senza che giunga alcuna spiegazione ufficiale plausibile.

La buona notizia è che un nostro concittadino che era ricoverato è tornato a casa dalla famiglia dopo il secondo tampone negativo e quindi verrà dichiarato ufficialmente guarito brevemente.

Qui sopra si riporta la tabella dello stato dei casi di Vanzago e sotto l’andamento dei contagi che hanno superato la soglia dei 5 mila a Milano e dei 7.500 nei comuni della provincia per un totale di 12.748: sono numeri che fanno riflettere perché estremamente elevati e impensabili ad inizio emergenza, soprattutto considerando che il numero reale dei contagi sarà più alto per via del fatto che non si fanno tamponi su tutte le persone sospette ma solo su quelli davvero gravi. Nell’andamento del contagio per provincia, non solo si nota che Milano è in cima alla classifica, ma che oramai Brescia ha superato Bergamo.

Il grafico di oggi della Regione Lombardia porta infine ai seguenti numeri: 56.048 positivi (+1246, + 2% al giorno) e 10.238 decessi (+216, +2%): la situazione è quindi in crescita molto contenuta ma ancora non si può dire che ne siamo usciti. Ci vuole ancora pazienza. STIAMO A CASA!

Se si guarda la curva dei decessi per età, si può vedere che il virus ha iniziato a colpire anche i più giovani. L’età minima è pari a 24 anni anche se oltre il 90% dei decessi ha età superiore ai 64 anni con il picco tra i 77 e gli 86 anni. Di fatto sta scomparendo di colpo la generazione dei nostri anziani e questo ci fa addolorare.

Venendo alle buone notizie, oggi Vanzago ha dato prova di essere un comunità dal cuore grande e con una grande squadra che collabora insieme dove c’è spazio per tutti quelli che genuinamente e generosamente scelgono di occuparsi del bene comune.

Nella mattinata di oggi grazie ai volontari di Rho Soccorso e di Pregnana Soccorso ONLUS Protezione Civile sono state imbustate 12.000 mascherine che saranno distribuite nella giornata di sabato 11 aprile presso tutte le famiglie di Vanzago.

Ricordo che il Comune di Vanzago ha comperato con procedura d’urgenza ben 10.000 mascherine da un’azienda italiana proprio per permettere di raggiungere questo scopo.

Un grande lavoro di squadra tra l’Amministrazione Comunale, le Associazioni e i volontari che permetterà a ciascuna famiglia di ricevere direttamente nella cassetta della posta una dotazione di 3 mascherine monouso, che ci auguriamo possa essere utile a chi ne ha bisogno.

Ringraziamo i volontari che si sono resi disponibili con grande spirito di servizio e collaborazione, grazie ai quali sarà possibile raggiungere un risultato importante in così poco tempo.

Abbiamo scelto di concentrare tutto in un giorno anche per evitare truffe e raggiri specialmente su anziani e persone indifese: se nella prossima settimana vi chiameranno a casa o vi suoneranno al campanello per darvi delle mascherine o per farvi tamponi, NON APRITE e chiamate subito il 112.

Allo stesso modo, diffidate da chi vi vorrà rivendere le mascherine date gratuitamente dal Comune di Vanzago e denunciatelo prontamente ai carabinieri.

 

#VanzagoCoraggio

 

 


Giovedì 9 Aprile 2020

Dai dati di ATS è giunta conferma oggi che a Vanzago i casi COVID sono saliti 35 ed è in linea con i 36 casi di cui abbiamo traccia.

Si nota un incremento dei dati di ATS che è relativo alle ultime persone con tamponi positivi effettuati recentemente: degli ultimi 9 casi, ben 8 sono personale sanitario, oltre ad una persona che si è ammalata e deceduta in ospedale. Sale così al 70% dei contagiati Vanzaghesi quelli che sono legati al mondo ospedaliero o socio-sanitario o perché vi lavorano o perché sono ricoverati in struttura.

Nel Rhodense, invece abbiamo superato i 600 contagi e la crescita non si sta arrestando.

 Le ulteriori informazioni della giornata sono riferite all’Ecocentro che riaprirà il 16 Aprile ma SOLAMENTE per:

  • conferimento di rifiuti vegetali (sfalci e ramaglie) in modiche quantità (max. 5 sacchi e/o ceste) ed in ragione di n° 1 conferimento ogni 15 gg. per nucleo familiare;
  • su appuntamento telefonando allo 937.900.37

Gli accessi saranno contingentati con 6 utenti ogni mezz’ora.

https://comune.vanzago.mi.it/smaltimento-dei-rifiuti-vegetali-nuove-regole/

 

Coraggio Vanzago!

 

 

 


Mercoledì 8 Aprile 2020

La situazione in Lombardia rispetto all’infezione si sta stabilizzando con un tasso di crescita giornaliero intorno al 2% per i positivi e del 3% per i decessi. Sono buoni segnali che però non ci consentono di tirare ancora il fiato perché dall’esito del monitoraggio del territorio stiamo registrando le infezioni di numerose persone che in queste settimane hanno lavorato nelle strutture ospedaliere o sanitarie ma recentemente sono state sottoposte a tampone risultando positive.

A Vanzago, il numero dei contagiati trasmesso da ATS è salito a 30 ma i riscontri del territori parlano di un numero complessivo di 34 come già riportato ieri. Siamo sicuri che tale numero crescerà ancora perché diverse persone della nostra comunità che lavorano in Ospedale, RSA, RSD o altre comunità sono in malattia o attesa di tamponi e che qualche persona è stata ricoverata con il 112 per sintomi legati al COVID.

In particolare nei 9 Comuni del Rhodense abbiamo superato le 600 persone contagiate, che è un numero estremamente elevato!

NON DOBBIAMO ALLENTARE L’ATTENZIONE e, specialmente in questo momento, STARE A CASA ancora come fatto fino ad ora.

 

Oltre ai temi di cui si può leggere negli aggiornamenti dei giorni scorsi, aggiungo solo due novità.

Oggi abbiamo tenuto il Consiglio Comunale per l’approvazione del Bilancio di Previsione per il periodo 2020-2022 con l’obiettivo di poter avere lo strumento efficace per poter dispiegare tutte le misure possibili per la fronteggiare la crisi e per ripartire immediatamente dopo la crisi sanitaria. Nel Consiglio Comunale è stato rispettato un minuto di silenzio in memoria delle tante vittime del Coronavirus in tutto il mondo, con particolare riguardo per quelle della nostra comunità che ufficialmente sono 6, e in segno di vicinanza alle loro famiglie che hanno sofferto e che soffriranno ancora gli effetti di questa emergenza. Nel minuto di silenzio, tutto il Consiglio Comunale, interpretando il sentimento di tutta la nostra comunità, ha anche espresso profonda commozione e vicinanza per la situazione della nostra Fondazione Ferrario, in particolare per gli ospiti e per il personale che li assiste.

L’Amministrazione Comunale da tempo, in accordo con la struttura, sollecita le strutture sanitarie superiori e la prefettura per tutelare al meglio questo importante presidio del nostro territorio, facendo anche rete con i Comuni di Pregnana e Pogliano e la Prefettura perché si riesca a superare ogni eventuale problema che impedisca il dispiegarsi di tutti gli interventi necessari.

 

Infine, all’interno del tavolo di coordinamento sugli effetti finanziari legati all’emergenza, che ha esteso quello già in essere sugli aspetti pedagogici ed educativi, il Comune di Vanzago ha raccolto le indicazioni delle strutture che erogano servizi per le famiglie con bambini 0-6 anni e le ha trasmesse a Regione Lombardia e allo Stato segnalando l’urgenza di provvedere con opportuni sostegni economici dedicati questa importante parte del sistema dei servizi di welfare locale.

La lettera aperta che gli operatori di Vanzago dei servizi per l’infanzia 0-6 anni hanno scritto per spiegare alle famiglie la criticità in cui si trovano a vivere per effetto del Coronavirus è stata anche pubblicata sul sito del Comune per rafforzare la diffusione di questo SOS che non deve essere lasciato cadere nel vuoto da chi amministra. Questo è il tempo di lavorare tutti insieme e trovare il modo di resistere alla crisi perché tutto torni come prima al più presto!

https://comune.vanzago.mi.it/servizi-0-6-anni-lettera-aperta/

 

Coraggio Vanzago! Tornerà ad essere tutto come prima!

 

 

 

Martedì 7 Aprile 2020

Purtroppo sale a 6 il numero delle vittime di questo maledetto virus. Non ci sono parole da dire ai famigliari nel dolore, specialmente se chi si ammala e poi scompare lo fa in questo modo e per un virus che si sta affrontando in prima persona. Il cordoglio della nostra comunità va alla famiglia.

Quello che rattrista di più è che nell’ultimo periodo è salito il numero di persone infette appartenenti al personale sanitario: adesso siamo a 34 positivi in totale attribuiti a Vanzago con il dettaglio riportato in tabella di cui quasi il 70% è legato ad ospedali o centri socio-sanitari (RSD/RSA). Il personale sanitario infetto è salito a 12 (pari al 35% del totale dei casi a noi attribuiti) e la dinamica degli ultimi giorni è che sale questo numero perché hanno fatto loro i tamponi scoprendoli positivi. A Vanzago i casi di COVID in quarantena al domicilio sono saliti a 12 proprio per il personale sanitario che è stato lasciato a casa dai luoghi di cura per curarsi dal virus.

In totale, le famiglie attualmente in quarantena a Vanzago sono 23 di cui 1 per rientro dall’estero.

Purtroppo ATS non ha inviato il report quotidiano sulla situazione del COVID in Lombardia e nei nostri comuni pertanto non possiamo fare valutazioni più ampie.

Sono partite le raccolte delle domande per il Buono Spesa che il Comune di Vanzago erogherà alle famiglie in difficoltà per il COVID. Nella sola prima giornata siamo già saliti a 50 richieste che significa che il provvedimento del Governo – che ha carattere sperimentale – aveva colto nel segno: come sospettato, ci sono diverse famiglie della nostra comunità in difficoltà e che bisogna aiutare con questa integrazione al reddito necessaria a coprire le spese alimentari. Abbiamo già acquistato i buoni della spesa da erogare e quindi contiamo di fare le prime assegnazioni dei buoni già venerdì.

Ricordo che i fondi statali sono pari a € 49.000 che basteranno per soddisfare il bisogno di un ordine di grandezza di 100 famiglie.

 

Faccio anche il punto sulla situazione delle mascherine e di altro materiale di protezione. Il Comune di Vanzago, con una intenso lavoro sul campo e in rete con le varie istituzioni e imprese, ha al momento la seguente disponibilità:

  • 10.000 mascherine TNT monouso in polipropilene doppio velo sono state acquistate direttamente dal Comune di Vanzago e sono state recuperate oggi con procedura di urgenza dalla nostra Polizia Locale
  • 4.000 mascherine TNT monouso ci sono state donate lunedì sera dalla Protezione Civile Nazionale e recuperate dai volontari locali della Protezione Civile
  • Ulteriori 400 mascherine chirurgiche e 300 guanti monouso ci sono stati donati dalla Città Metropolitana di Milano e recuperati dai nostri vigili
  • La Prefettura di Milano ci ha donato 100 maschere FFP2 (KN95) che sono state immediatamente e recuperate dalla nostra Protezione Civile e donate a Fondazione Ferrario per la miglior gestione dell’emergenza sanitaria, insieme a degli scatoloni di soluzione disinfettante provenienti da un’azienda locale
  • Infine la Protezione Civile di Vanzago e Pregnana ha in questo periodo gestito queste forniture:
    • circa 1.000 maschere in cotone lavabili prodotte da una sartoria locale sono già state distribuite ai quarantenati, alle famiglie che avevano necessità per funerali o per ragioni sanitarie, e poi sono state distribuite tramite i negozi dei due Comuni come già comunicato
    • 1.200 maschere TNT usa-e-getta provenienti da una campionatura di una ditta sono state distribuite 500 a Fondazione Ferrario e 500 alla popolazione tramite i negozi dei due Comuni e ne restano 200 ancora da distribuire
    • Siamo in attesa delle prove all’Airlabs del Politecnico di Milano per lanciare una produzione con questa ditta per far fronte all’emergenza ed averne delle altre in disponibilità per i più bisognosi.

In sintesi, oltre ad avere già distribuito oltre 2.000 mascherine sul nostro territorio, con particolare riguardo per Fondazione Ferrario, ne abbiamo già disponibili per la distribuzione ulteriori 15.000. L’intenzione è di fare una distribuzione porta-a-porta dando 2 mascherine per famiglia che è un segnale utile di attenzione e cura dei nostri cittadini.

Preciso che volevamo essere certi di avere un numero sufficientemente ragionevole di pezzi prima di avviare qualunque distribuzione per evitare di creare ansia e la “guerra tra poveri” come si sta generando in altri Comuni dove sono partiti senza avere le dotazioni complete o dove sono state promesse senza averle in disponibilità.

Adesso parte la fase intensa dell’imbustaggio e poi della distribuzione: nei prossimi giorni chiariremo da quando parte la distribuzione porta-a-porta.

NON DOVETE USCIRE DI CASA PER CERCARE LE MASCHERINE. STATE A CASA! Ve le daremo nella cassetta della posta.

Ce la stiamo mettendo tutta per soddisfare anche questo bisogno.

Il lavoro di squadra paga sempre! Grazie davvero a tutta la rete di supporto e sostegno alla nostra popolazione.

Coraggio Vanzago! Uniti ce la facciamo!

 


Lunedì 6 Aprile 2020

Oggi una buona notizia: abbiamo la conferma della prima persona della nostra comunità che è guarita da COVID ed un’altra è stata dimessa per proseguire la quarantena al domicilio! Dovremmo avere domani un’altra dimissione dall’ospedale con piena guarigione: sono dei segnali incoraggianti per tutti i malati a cui rivolgiamo il nostro pensiero di vicinanza.

 

Il numero dei contagiati attribuiti a Vanzago da ATS nel report quotidiano è salito a 29, anche se sappiamo che i positivi sono in realtà 31, distribuiti come nelle tabelle seguenti. Di questi 11 sono ricoverati in Ospedale e speriamo che si rimettano in salute lasciandosi alle spalle questa brutta esperienza. Sale a 8 il numero di persone che lavorano come personale sanitario di Vanzago che si è infettato di COVID: a tutta questa categoria di lavoratori che stanno sostenendo il peso della crisi sanitaria va il nostro GRAZIE!

Sommando a loro il numero dei pazienti che si sono ammalati in ospedale o in strutture sociosanitarie arriviamo al 64% del totale dei nostri malati. La cosa ancora più grave è che dei 5 decessi di Vanzago, 4 sono stati contagiati proprio in Ospedale o in RSA/RSD.

La raccomandazione è sempre la stessa: EVITATE DI ANDARE IN OSPEDALE se non strettamente necessario. Bisogna evitare di intasare gli ospedali e, soprattutto, di rischiare di contrarre il virus.

Vorrei esprimere un immenso GRAZIE alla struttura della Prefettura, ed in particolare al Capo di Gabinetto, che ha ascoltato le richieste del Comune di Vanzago e ha fornito alla Fondazione Ferrario oggi 100 maschere di protezione FFP2, non quelle chirurgiche, al fine di meglio supportare il gran lavoro fatto da tutto il personale sanitario e di assistenza che si sta occupando degli ospiti anche in questa fase di estrema crisi sanitaria. Anche a loro rivolgiamo il pensiero e il ringraziamento per la loro generosa dedizione al lavoro e per la vicinanza agli anziani ospiti.

 

Un altro GRAZIE lo voglio tributare ai nostri dottori Marconi, Marchini, Cucurnia e Lombino: con loro, in queste settimane, abbiamo intensificato la rete di sorveglianza della nostra cittadinanza e gestito con le quarantene e i permessi di malattia un efficace effetto di contenimento e di prevenzione alla diffusione del virus. Questa azione, fatta nel silenzio e nel rispetto della privacy, ci ha permesso – crediamo – di limitare che il virus circolasse in paese ed è stata molto più efficace di proclami, ordinanze e interventi scientificamente poco significativi fatti in altri territorio, che avevano lo scopo solo di mostrare di fare qualcosa o per fare delle “Photo-opportunity” come dichiarato dall’Assessore Regionale Gallera. Alla fine di questa crisi, tireremo le somme e, numeri alla mano, vedremo chi ha sbagliato e chi ha fatto bene nel contenere il virus e, con analisi epidemiologiche serie, speriamo che si possa imparare dagli errori fatti per prevenire un’altra crisi sanitaria come questa.

GRAZIE ai nostri dottori anche per il supporto continuo nel sostegno ai propri assistiti in particolare nell’erogare i farmaci nonostante il periodo di forzata reclusione: senza di voi, Vanzago avrebbe avuto seri problemi.

 

Chiudo con tre indicazioni finali. In primo luogo sul sito è stato pubblicato il Vademecum per gli Amministratori di Condominio. Vista la delicatezza del momento e la fragilità emotiva delle persone, abbiamo scelto di non procedere con ordinanze che generano spesso confusione e panico perché vengono male interpretate ma di riassumere in poche righe delle raccomandazioni utili al contrasto del virus. Abbiamo fatto questa scelta per raggiungere il maggior numero di condòmini e per evitare fraintendimenti, visto che in giro circolano ordinanze che, se male interpretate, consentono a chi specula in questa crisi di entrare nei condomini e fare interventi inutili e farseli pagare a prezzi carissimi (si vedano alcune denunce delle associazioni di consumatori), acuendo il disagio economico che già tante famiglie sopportano.

A tutti i cittadini che abitano nei condomini consigliamo di rivolgersi al proprio amministratore che saprà certamente dare tutte le informazioni del caso e proteggere i propri assistiti nel migliore dei modi possibili. Le misure inserite nel Vademecum sono tutte di buon senso e possono essere implementate con bassi costi.

Link Sito Comune – VADEMECUM PER CONDOMINI

Il Coronavirus si ferma usando la testa!

Bisogna azzerare il più possibile i contatti con le altre persone per un periodo per far morire il virus. Se si pretende di stare a contatto con gli altri, c’è il rischio che il virus si diffonda e si propaghi rapidamente. Questo vale sia nei luoghi pubblici, sia nei condomini.

 

Sta riscuotendo grande successo l’iniziativa della Spesa Sospesa realizzata con il sostegno dei nostri commercianti e della sezione locale di Confcommercio, con la Caritas, l’Associazione il Delfino e la Protezione Civile. Tanta gente ha già donato alimenti a lunga conservazione per le persone più in difficoltà e questo è motivo di speranza e indice del gran cuore della nostra comunità! GRAZIE!

Link Sito Comune – SPESA SOSPESA

 

In aggiunta a questo intervento, segnalo che da Martedì 7 Aprile e fino a Sabato 18 Aprile 2020 si potranno presentare le domande per ottenere i Buoni Spesa per l’Emergenza Coronavirus. Il Comune di Vanzago per sostenere i cittadini con maggiori difficoltà economiche in questo momento di grave emergenza sanitaria, ha messo a disposizione tali buoni d’acquisto che sono rivolti alle famiglie con una riduzione delle entrate a causa dell’emergenza Coronavirus e che rischiano di non poter acquistare generi alimentari e beni di prima necessità. Ricordo che sono buoni spesa e non soldi, proprio per assicurarsi che vengano usati nel miglior modo possibile (ad esempio non si possono comperare bevande alcooliche) e dai singoli beneficiari (ad esempio, non si possono cedere).

Dopo la condivisione delle linee guida con i Comuni dell’ambito del Rhodense, il Comune di Vanzago ha definito tutti i criteri per l’assegnazione di questi buoni che vanno da un minimo di € 200 ad un massimo di € 600 per famiglia in funzione del numero di componenti, di altri parametri e di eventuali interventi di sostegno al reddito già percepiti.

Per tutte le informazioni e la modulistica, è possibile consultare gli allegati al sito

Link Sito Comune – BUONI SPESA – COVID-19

oppure:

e-mail:  servizi.alla.persona@comune.vanzago.mi.it

Tel.: 02.93.962.226

I fondi a disposizione sono 49 mila € quindi potranno beneficiarne da un minimo di 82 famiglie (600 € cadauna) fino ad un massimo di 245 (200 € cadauna), sulle circa 4.000 famiglie della nostra comunità.

Ricordo che questa misura ha carattere SPERIMENTALE perché ci si rivolge a categorie di persone e famiglie che di solito non hanno a che fare con i Servizi Sociali: la scommessa è di cercare di aiutare davvero chi ha sofferto o sta soffrendo per il COVID, da cui l’esigenza di una attenta valutazione delle domande.

Invito tutti i cittadini a diffondere la notizia e a invitare chi può aver bisogno a fare domanda o comunque a chiedere un sostengo al Comune di Vanzago.

 

 


Domenica 5 Aprile 2020
Anche in questa Domenica delle Palme che precede la Pasqua, il Coronavirus non ci ha dato tregua. Purtroppo dobbiamo registrare la quinta vittima di questo maledetto virus che – ragionevolmente – lo ha contratto in ospedale in un quadro clinico già complesso. Ieri ho portato le condoglianze della famiglia ed espresso la vicinanza di tutta la comunità. Inoltre, avendo sentito tutte le famiglie dei malati assegnati a Vanzago, posso dire che vi sono diverse situazioni delicate che si spera migliorino nel tempo.

Ci sono però anche 2 persone che hanno ricevuto il doppio tampone negativo e quindi sono pronte per essere  dichiarate definitivamente guarite dal COVID.

Il numero complessivo di persone positive attribuite a Vanzago è però salito a 30 casi (ATS ne indica 28): un altro operatore sanitario è stato identificato positivo al COVID, ulteriore segnale della criticità in cui questa categoria di persone sta lavorando per fronteggiare la crisi sanitaria. A tutti loro rivolgiamo il nostro pensiero di vicinanza e affetto, oltre che la gratitudine per quanto fanno.

Dall’analisi dei nuovi contagi e dei decessi in Lombardia si vede come c’è ancora una crescita del 3% giornaliero di nuovi casi positivi (+1.337) portando il totale a 50.455 – superando la soglia di 50.000 casi, ovvero quasi come tutti gli abitanti della città di Rho – e dei decessi (+249) che salgono a 8.905. Sono ancora numeri elevati che non ci consentono di abbassare l’attenzione.

In particolare, a Milano e in tutta la Provincia, incluso  il Rhodense, la crescita di positivi e di decessi è ancora sensibilmente più elevata del resto della Regione Lombardia e delle altre aree che stanno già vedendo attenuarsi il contagio (es.: Bergamo, che cresce dell’1% giornaliero).

Manteniamo ancora le misure di ISOLAMENTO SOCIALE che sono le uniche che possono far giungere il più rapidamente possibile a spegnere la crescita di contagi.

Raccomando sempre le precauzioni sanitarie e l’igiene: LAVARSI LE MANI spesso, NON TOCCATE OCCHI E NASO, igienizzate con alcool gli oggetti di uso comune come il telefonino e il PC per ridurre l’eventuale rischio di contagio e tutto quanto riportato nelle linee guida ministeriali ben note.

 

Spostamenti e Controlli

Proprio per mantenere alta la guardia, ricordo che a Vanzago la Polizia Locale è impiegata tutti i giorni per verificare chi è in giro. Se non si hanno motivi validi, si prende la multa: nella bella giornata di oggi, 4 persone sono state purtroppo trovate in giro senza nessun motivo di URGENZA, LAVORO o SALUTE e quindi hanno ricevuto il provvedimento: come già detto più volte, con il Virus NON SI SCHERZA!

Dico questo in prospettiva della settimana di Pasqua. Che non venga in mente a nessuno di fare le seguenti cose:

  • Pranzo con parenti e amici in casa è VIETATO
  • Pic-nic all’aria aperta o gita fuori porta è VIETATO
  • Passeggiate intorno all’area del WWF o nei campi di Vanzago è VIETATO
  • Trasferirsi nella casa di vacanza al mare o in montagna è VIETATO

 

Abbiamo segnalato al Prefetto di Milano di intensificare i controlli con le Forze dell’Ordine sovracomunali i controlli proprio nell’avvicinarsi di questo fine settimana. Nei prossimi giorni ne parleranno con i rappresentanti dei Comuni nel Comitato Ordine Pubblico e Vanzago ha già segnalato come criticità la zona del WWF, del Parco Agricolo Sud Milano, in particolare zona Valdarenne/Mantegazza e il PLIS dell’Olona.

 

Ricordo anche che i cortili e i giardini dei condomini, essendo parti comuni, meritano attenzione nel rispettare le misure di isolamento sociale.

Con il VIRUS non si scherza: stiamo a casa ancora per un poco e riusciremo a superare questa difficile prova.

 

Grazie a tutte e tutti per la collaborazione, con uno speciale pensiero per i tanti bambini che vorrebbero uscire a giocare! Non abbiate paura: tornerà tutto come prima e sarà ancora più bello stare insieme ai propri amici!

 


Sabato 4 Aprile 2020

Per quanto in televisione si cerchi di passare il messaggio che il contagio del virus stia rallentando, l’evidenza dei numeri forniti è che la fase acuta in Lombardia sia stata raggiunta la scorsa settimana ma ancora si registra una crescita dei contagi, specialmente sul nostro territorio provinciale, e quella dei decessi.

In Regione Lombardia le persone positive al COVID sono salite a 49.118 (+1.598, +3%) e i decessi complessivi sono 8.656 (+345, +4%).


La Provincia di Milano ha ormai abbondantemente scavalcato quella di Bergamo per numero di positivi (10.819 contro 9.588). Fortunatamente il virus ha colpito più tardi a Milano rispetto Bergamo e Brescia quando ormai le misure di isolamento sociale erano dispiegate. Lo si vede dal parametro dei contagi per mille abitanti: Bergamo è al 8,6, mentre Milano è al 3,3. È altresì chiaro che laddove il virus si è più diffuso, questo ha colpito le persone più anziane facendo impennare il numero dei decessi. Spero che a fine vicenda, si farà una seria analisi del perché ci sia concentrati solo su Codogno e non si sia approfondito il problema nelle altre due zone di focolai Lombardi dove si è lasciato imperversare in maniera incontrollata il virus.

La crescita nella provincia di Milano, capoluogo escluso, è un poco più accentuata (+4% giornaliero) e lo stesso vale nel Rhodense, dove abbiamo raggiunto i 537 contagiati.

 

Purtroppo anche Vanzago vede crescere il numero dei propri contagiati. Il dato ufficiale di ATS è pari a 26 anche se dal monitoraggio attento e capillare del territorio sappiamo che i contagiati con tampone positivo sono già 29. L’età minima dei contagiati a Vanzago è di 29 anni, la massima di 89 e la media di 62.

Nella tabella seguente è riportato lo stato dei malati di COVID, dove si riscontra l’elevato numero presenti negli ospedali. Abbiamo notizia che domani registreremo la prima guarigione completa da COVID dopo circa 20 giorni dal primo tampone che ha evidenziato la positività.

Purtroppo registriamo oggi il quarto decesso per COVID che addolora perché su di una persona anziana che si è infettata in ospedale mentre era ricoverata per altre patologie e quando si stava programmando il rientro al domicilio. Anche a questa famiglia ho tributato le condoglianze della nostra comunità e il dolore per la perdita. Purtroppo non sarà l’ultima vittima di COVID perché ci sono concittadini in condizioni serie.

Incrociando i dati con l’analisi delle possibili fonti di contagio, cresce ancora il numero di coloro che contraggono il COVID in ospedale o in strutture socio-sanitarie (RSA/RSD): siamo ad oltre il 62% dei casi tra malati e personale sanitario. Ripeto il consiglio di NON recarsi negli Ospedali se non estremamente necessario.

Rimanendo su Vanzago, fornisco alcune indicazioni puntuali.

 

Igienizzazione meccanizzata straordinaria

Oggi è stato eseguito il secondo intervento straordinario di igienizzazione meccanizzata di Vanzago con autospazzatrice eseguito da Econord per conto dei comuni soci di Gesem. L’intervento sarà ripetuto ancora sabato 11 e fa seguito agli interventi di igienizzazione straordinaria eseguite dai nostri operatori ecologici da martedì 17 a venerdì 20 marzo.

Invece di fare interventi una tantum spettacolari per fare foto-opportunity ad uso e consumo dei social network, a Vanzago e nei comuni soci di GESEM, abbiamo scelto con pragmatismo e serietà di effettuare questi interventi in maniera prolungata e programmarli proprio nel periodo in cui ci sarebbe stato il picco di contagi per dare maggior risalto all’azione di contrasto al diffondersi del virus e, soprattutto, di farlo con le giuste indicazioni ricevute dalle autorità sanitarie.

 

#VanzagoCoraggio

Continua ad avere grande successo l’iniziativa POSITIVA di GENEROSITA’ della nostra comunità riunita sotto il titolo di VanzagoCoraggio!

Oltre al coinvolgimento di numerose persone, gruppi e associazioni attive sul nostro territorio, che quotidianamente forniscono materiali video sul canale on-line dedicato al fine di intrattenere, divertire e informare i cittadini, sono state avviate altre iniziative più concrete. Potete trovare i video, una volta pubblicati, ai seguenti link:

 

Con la collaborazione della Confcommercio locale e in particolare con i negozi generi di alimentari della nostra comunità, abbiamo lanciato l’iniziativa della Spesa Sospesa: nei primi due giorni di avvio, si è già vista la generosità della gente di Vanzago che ha comperato generi alimentari a lunga conservazione (no fresco) per chi è più in difficoltà. Il Comune di Vanzago con la Caritas e il Delfino provvederà alla consueta distribuzione delle borse della spesa.

Maggiori dettagli sul volantino dedicato e sul sito del Comune di Vanzago

https://comune.vanzago.mi.it/spesa-sospesa-vanzagocoraggio/

 

L’amministrazione comunale ha anche raccolto la generosità di diversi cittadini ed ha avviato una raccolta fondi dedicata; maggiori informazioni e tutti i riferimenti per donare sono riportati qui:

https://comune.vanzago.mi.it/il-tuo-aiuto-per-lemergenza-vanzagocoraggio/

 

Inoltre, per meglio gestire una serie di servizi alla cittadinanza, abbiamo finalmente raccolto la generosa disponibilità dei tanti cittadini che hanno fornito la propria disponibilità per aiutare gli altri in affiancamento a quanto già fatto dalla Protezione Civile, da Caritas, Delfino e tante altre realtà del territorio. Abbiamo infatti ora trovato dei compiti che si possono svolgere in piena sicurezza e con professionalità da poter far svolgere loro. Chiunque avesse intenzione di offrire la propria disponibilità per fare il volontario, può farlo scrivendo una mail con i propri dati a servizisociali@comune.vanzago.mi.it

 

Colgo l’occasione per ringraziare di cuore tutti coloro che, in questo momento di estrema difficoltà, si stanno impegnando per il bene comune con iniziative concrete. Grazie davvero!

A Vanzago siamo abituati così: nelle difficoltà ci rimbocchiamo le maniche, mettiamo giù la testa e lavoriamo, con umiltà e senza far troppo baccano.

Grazie a tutte e tutti!

 

Buoni spesa

Per quanto riguarda il provvedimento governativo deliberato lo scorso sabato contenente misure urgenti di SOLIDARIETÀ ALIMENTARE, il Comune di Vanzago beneficerà di 49 mila € per acquisire “buoni spesa utilizzabili per acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali locali”.

Con la collaborazione di Confcommercio locale e dei negozi di alimentari locali abbiamo identificato la maniera migliore, più funzionale e più rapida per erogare i buoni spesa in favore dei nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza che stiamo vivendo. Tali buoni sono in fase di acquisto da parte del Comune di Vanzago e si affiancheranno all’iniziativa di Vanzago Coraggio della Spesa Sospesa.

Dalla prossima settimana inizieremo a raccogliere le domande per ottenere questo beneficio avendo valutato a livello di ambito del Rhodense e Bollatese dei criteri di massima per questa misura sociale.

 

Vigili e controlli sugli spostamenti

Raccomando a tutte le persone di NON fare gli sceriffi e di additare le persone che sono in giro per il paese, tantomeno fare fotografie e postarle sui social network per alimentare la rabbia collettiva. È un fenomeno che pare si sta diffondendo in varie parti di Italia ma è da evitare. Capisco la frustrazione dello stare in casa ma questo non deve portare alla guerra tra poveri e all’isteria collettiva.

La Polizia Locale di Vanzago è composta da 4 agenti più il comandante: in due turni di servizio i nostri vigili pattugliano il territorio e controllano che non vi siano criticità per 12 ore al giorno. Ricordo che in queste ultime settimane sono state comminate sanzioni e denunce in particolare a chi non aveva motivo valido per uscire di casa e questo ha contribuito ad azzerare i comportamenti non consentiti.

Se qualche cittadino zelante e scrupoloso avesse necessità di segnalare criticità particolari circa assembramenti o passeggiate non consentite, invece di scrivere sui social network che non produce alcun risultato se non fomentare rabbia inutile e polemiche, farebbe meglio a telefonare ai vigili allo 02.93.962.223. Se qualcuno dice che “non rispondono” è invitato a scrivere in Comune all’indirizzo sindaco@comune.vanzago.mi.it lasciando le proprie generalità con data e ora della chiamata e il numero chiamato e il proprio recapito telefonico al fine di verificare e chiarire.

Siccome è stato attivato il trasferimento di chiamata su tutti i numeri e i vigili rispondono sempre anche se di pattuglia: è utile non fare confusione nemmeno su questo aspetto.

Se invece il problema si verificasse dopo le 20 è possibile chiamare il 112.

 

Condomini

Per meglio agevolare il lavoro degli Amministratori di Condominio e per dare le corrette informazioni e misure per prevenire il contagio, abbiamo predisposto un vademecum operativo che verrà spedito lunedì a tutti gli amministratori di condominio di Vanzago. Sono indicazioni semplici e di buon senso che già sono in essere in molti dei nostri stabili. Siamo certi che queste indicazioni contribuiranno anche a meglio gestire l’ansia nella popolazione per il contrasto alla diffusione del virus.

 

Mascherine

Per non far mancare le polemiche e i relativi chiarimenti, eccoci al tema “mascherine”.

Come già detto più volte, il Comune di Vanzago ha sul territorio la nostra Protezione Civile che si chiama Pregnana Soccorso Onlus. La nostra Protezione Civile ha raccolto la disponibilità di una sartoria e di un altro imprenditore e, di fatto, ha avviato una produzione di mascherine in tessuto da distribuire GRATUITAMENTE alla cittadinanza.

Con tali mascherine artigianali, fino ad ora, abbiamo fornito alcune famiglie di quarantenati, i volontari impiegati a svolgere i servizi per la collettività e la Fondazione Ferrario. Inoltre, in accordo con la Protezione Civile e con il Comune di Pregnana Milanese, abbiamo scelto di distribuire dal 31 marzo questi oggetti nei negozia aperti dei due comuni. Lo scopo è quello di fornire un ausilio a chi ne è sprovvisto mentre è in coda nel fare la spesa. Siccome è un bene di difficile reperibilità sul mercato, si chiede la collaborazione della cittadinanza nel prenderne al massimo 2 per famiglia e lasciarle a chi ne ha più bisogno.

Abbiamo anche inoltrato richiesta ad ANCI e a Protezione Civile Provinciale per avere una dotazione di questi presidi non appena ci è stato confermato che ci sarebbe stata disponibilità il 25 marzo.

Purtroppo l’Ordinanza di Regione Lombardia del 4.4 ha creato ulteriore confusione e panico nella popolazione su questi dispositivi. Il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, alla conferenza stampa alla Protezione civile di oggi ha risposto così ad una domanda in merito:

Il Comitato tecnico-scientifico in questo momento non ha certamente ancora dato come indicazione” l’uso allargato, e obbligatorio, per la popolazione delle mascherine contro il contagio da coronavirus. Inoltre “c’è un grande dibattito perchè non esistono evidenze fortissime. Sappiamo che sono utili per prevenire il contagio da parte di un soggetto che alberga sars-cov 2, ma la misura fondamentale è il rispetto del distanziamento sociale”.

In ogni caso, a seguito dell’ordinanza, il Comune di Vanzago ha inoltrato subito richiesta in Regione Lombardia per ricevere una fornitura di tali mascherine come promesso sin nella riunione del 23 febbraio scorso e non ancora ricevute. Ne abbiamo chieste almeno 5.000 (almeno una per famiglia ma confidiamo nella generosità di Regione). Abbiamo anche ricordato nuovamente al Presidente Fontana e all’Assessore Gallera che, prima che le mascherine chirurgiche, Regione Lombardia, ATS o altri enti superiori forniscano alla RSA Fondazione Ferrario tutti i dispositivi di protezione individuali (DPI) richiesti sin dall’inizio di Marzo dal loro e dal Comune di Vanzago al fine di meglio operare nella struttura.

Siamo certi che Regione Lombardia vorrà aiutare i Comuni con tali forniture avendo messo in atto la centrale d’acquisto ARCA per tutti i beni delle amministrazioni pubbliche.

 

In ogni caso, per evitare panico e fraintendimenti, si chiarisce subito ai cittadini che l’ordinanza di Regione n° 521 del 4/4/2020 all’art 1, Punto 1.1, lettera a) riporta questo:

Ogniqualvolta ci si rechi fuori dall’abitazione, vanno adottare tutte le misure precauzionali consentite e adeguate a proteggere sé stesso e gli altri dal contagio, utilizzando   la   mascherina   o, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca”.

 

L’invito dell’Amministrazione Comunale di Vanzago è sempre quello: STATE A CASA, così da lasciare le mascherine ai quarantenati e a chi sta male e a chi deve per forza uscire per necessità. Fatevi portare la spesa e i farmaci a casa chiamando lo 02.93.962.226.

 

 


Venerdì 3 Aprile 2020

Nel tardo pomeriggio di venerdì, sul portale di ATS sono emersi una serie di nominativi – inclusi quelli segnalati dai medici di base – che hanno confermato le ricostruzioni fatte dall’analisi e dall’ascolto del territorio di Vanzago in merito alla diffusione repentina e massiccia del virus anche nella nostra zona del Rhodense, con ovvie ricadute sulla nostra comunità.

Purtroppo anche gli eventi di questi giorni ci hanno dimostrato che il Virus colpisce e colpisce forte, specialmente sulle persone più anziane e più deboli ed i luoghi del contagio sono quelli in cui maggiori sono le possibilità di contatto con le persone (tali contatti sono obbligatori) pertanto: ospedali, strutture sanitarie o socio-sanitarie, luoghi di lavoro.

Piangiamo la terza vittima con COVID della nostra comunità, anche se siamo ragionevolmente certi – come in tutto il resto della Lombardia – che vi siano state altri decessi con o da COVID ma senza aver fatto il tampone. Purtroppo sapere che una persona scompare per COVID e lascia la propria famiglia da sola è motivo di profonda commozione: come comunità possiamo solo unirci al dolore per tale lutto e, per come possibile, cercare di fornire il massimo dell’assistenza, del conforto e dell’aiuto materiale.

Vi sono stati altri decessi di persone residenti a Vanzago non legati ufficialmente al COVID e questo aumenta lo stato di dolore e smarrimento della nostra comunità. Ricordiamo che in tutti questi casi, non ci saranno funerali poiché vietati in quanto occasioni di contagio e diffusione del virus tra le persone.

 

Anche la delicata situazione della RSA Fondazione Ferrario aumenta il senso di preoccupazione della nostra comunità: a tutte le concittadine e tutti i concittadini chiedo la forza di mantenere la speranza perché, se STIAMO A CASA ed EVITIAMO I CONTATTI con le persone ed i luoghi dove è più alta la probabilità di contagio, tra quindici giorni potremo dire di aver contenuto il virus. Sapevamo che questa e la prossima sarebbero state le settimane più difficili, ma l’esserci dentro è piuttosto complicato e doloroso.

 

Venendo ai numeri, il report pomeridiano di ATS riporta una situazione di 23 positivi registrati a Vanzago ma il numero reale dei contagi a noi attribuiti è pari a 26 (di cui uno però è un errore poiché residente e domiciliato a Bergamo): nel grafico di oggi e dei prossimi giorni, continueremo a riportare il dato ufficiale, ben sapendo che numeri e nomi arrivano da ATS e Regione con qualche giorno di ritardo. L’amministrazione di Vanzago, invece, al fine di tutelare al meglio la comunità anticipa spesso questa attività di interlocuzione con le famiglie proprio per esperire il controllo della quarantena e fornire assistenza ai quarantenati prima possibile.

Se vi sono persone residenti o domiciliate a Vanzago in attesa di tampone o famiglie in cui i propri cari sono ricoverati in strutture ospedaliere, se non sono già stati contattati dal Sindaco o dalla Polizia Locale, si chiede cortesemente di segnalarlo al numero 02.93.962.226 o via mail a servizisociali@comune.vanzago.mi.it. In questo modo riusciremo a fornire un migliore e più puntuale servizio alla cittadinanza.

 

La rilevazione delle persone positive è riportata in tabella seguente. Il numero delle persone ricoverate è pari a 12, il numero di quelle che sono in quarantena a Vanzago presso le loro abitazioni è pari a 6, mentre 4 sono in quarantena presso altri comuni. Parlando con le famiglie e i medici, senza avere la pretesa di fare indagini epidemiologiche poiché competono ad ATS e Regione Lombardia ma per avere il polso della situazione, le possibili cause di contagio sono per oltre il 58% legate agli ospedali o alle strutture socio-sanitarie (RSA/RSD), mentre il 31% è legato al posto di lavoro in particolare recentemente per quelle categorie che stanno mantenendo attivi i servizi (distribuzione merci, servizi pubblici essenziali, …). A tutti loro va il nostro ringraziamento e l’affetto!

 

I nuclei famigliari di Vanzago che hanno avuto a che fare a partire dal 12 Marzo con il COVID o le misure di precauzione imposte (isolamento) sono state 52, inclusi i 26 nuclei con COVID riportati in precedenza. Analizzando le possibili cause di contagio di tutti questi nuclei la situazione è simile a quella dei COVID ma con una maggior preponderanza della quota di contatti con COVID sul lavoro (un collega, il principale, …) specialmente nella prima fase della pandemia (metà febbraio-metà marzo). Fino ad ora, le persone che hanno scontato la quarantena non hanno avuto bisogno di ricoveri in ospedale e hanno completato il periodo precauzionale (in alcuni casi anche ben più lungo delle 2 settimane) senza sintomi o evidenze di infezioni da COVID.

 

Ringrazio anche i medici di base di Vanzago che in questo periodo hanno confinato al domicilio in isolamento volontario per il periodo necessario diversi concittadini anche solo per prudenza ai primi sintomi che potrebbero far pensare all’infezione da virus.

 

Con questa importante attività di mappatura e monitoraggio capillare sul territorio, fatta nel più totale rispetto e tutela della privacy, in aggiunta all’intensificazione delle attività di dissuasione dall’uscire di casa e di controllo del rispetto delle misure di isolamento da parte principalmente della Polizia Locale e – in aggiunta – delle altre forze dell’ordine che hanno pattugliato Vanzago, crediamo di aver contenuto il più possibile l’espansione del virus nella nostra comunità.  Apprezzeremo l’importanza del gran lavoro di contenimento solo verso la fine di Aprile considerati i tempi di incubazione del virus.

Chiarisco un concetto di base: TUTTI NOI POSSIAMO ESSERE PORTATORI DI COVID SENZA SAPERLO. Minimizziamo le nostre uscite per non infettare gli altri. Prima di guardare agli altri, guardiamo a noi stessi.

Rinnovo l’invito a NON USCIRE DI CASA nemmeno per fare la spesa o i farmaci. Fateveli portare dal Comune di Vanzago tramite la protezione civile per ridurre sempre di più il rischio di contagio: il virus non scherza!

Inoltre vi ricordo di NON ANDARE IN CASA di persone anziane o comunque sopra i 65 anni perché rischiate di contaminarli. Se avete necessità estrema per ragioni di salute, il consiglio è di dotarsi delle dovute precauzioni (guanti, mascherine, distanza di oltre 1 metro, …).

Allo stesso modo, NON ANDATE NEGLI OSPEDALI o nei luoghi dove ci sia più possibilità di contagio o dove ci siano i malati, incluse le farmacie, a meno che tali esigenze siano strettamente necessarie e comunque con tutte le precauzioni del caso. Contattate il vostro dottore nel caso di bisogno perché è più intelligente oggi rimandare di un mese una visita che rischiare di finire in ospedale per il COVID.

 

Anticipo sin d’ora una precauzione FONDAMENTALE: per le vacanze di PASQUA NON ORGANIZZATE ALCUN PRANZO O CENA IN FAMIGLIA. Non voglio venire a mettere in quarantena a fine Aprile decine di persone solo perché avete mangiato insieme a qualcuno che ha il COVID e lo saprà in quel periodo. Si sta ognuno a casa propria. Punto!

 

 

Chiudo il comunicato di oggi con lo sguardo più ampio sul contagio.

 

In Regione Lombardia il virus continua a crescere anche se in maniera lineare. Le persone positive al COVID sono salite a 47.520 (+1.455, +3%) e i decessi complessivi sono 8.311 (+351, +4%).

Lo stesso andamento a crescere linearmente c’è anche in tutta la provincia di Milano e nel Rhodense dove siamo saliti a 514 casi (+4% rispetto a ieri).

 

Coraggio Vanzago! Se rispettiamo le regole ce la faremo.

 

 


Giovedì 2 Aprile 2020

Questo giovedì 2 Aprile è stato un giorno molto difficile da gestire perché dalle varie segnalazioni che riceviamo e dai report di ATS capiamo che il virus, che era presente nella nostra zona, sta dispiegando i suoi effetti, in particolar modo sulle persone più anziane della nostra comunità.

Solo un breve aggiornamento sui numeri del contagio.

In Regione Lombardia la situazione è sempre stazionaria: le persone positive al COVID-19 sono salite a 46.065 (+1.292, +3%) e i decessi complessivi sono 7.960 (+367, +5%).

La provincia di Milano ha ormai passato i 10 mila contagiati (per la precisione sono 10.004 con un +5% giornaliero) di cui 4.018 residenti a Milano città, 5986 in provincia e di questi 493 nel Rhodense.  Dal grafico del contagio si può apprezzare che la crescita giornaliera di positivi è costante ma lineare, per cui significa che le misure di contenimento – per quanto possibile – hanno dato un effetto contenitivo. Purtroppo, se tutto avesse funzionato come dovuto, il contagio avrebbe già smesso di propagarsi. Bisogna ancora attendere almeno fino a Pasqua per vedere un arretramento del virus nella nostra zona: fino ad allora raccomando la massima prudenza al fine di non ammalarsi o non infettare gli altri e di prolungare questa crescita anche dopo Pasqua.

A Vanzago siamo saliti a 21 persone contagiate dal virus: delle ultime 2 non abbiamo ancora ricevuto i dati da ATS. La crescita è lineare e non si fermerà a breve poiché sappiamo di persone in attesa dell’esito del tampone e comunque sappiamo che ci sono persone che, necessariamente, dovendo frequentare gli ospedali o altri luoghi a rischio saranno contagiati dal virus.

Per le altre iniziative Comuali, vi invito a seguire oggi il sito internet del Comune di Vanzago sul quale daremo spazio a tutto quanto annunciato nei giorni scorsi.

 

Uniti ce la faremo! #VanzagoCoraggio!

 

 


Mercoledì 1 Aprile 2020

E’ iniziato il mese di Aprile con la consapevolezza che saremo obbligati a sopportare gli effetti del Coronavirus ancora per diverse settimane.

Vogliamo sperare che questo tempo passi il più in fretta possibile anche se sappiamo che sarà difficile.

E’ questo il tempo della responsabilità.

E’ questo il tempo del dolore e della sofferenza.

E’ questo il tempo della resistenza.

 

Resistiamo! Ormai lo sappiamo: dobbiamo stare a casa per ridurre il rischio di ogni contagio. Dobbiamo stare a casa per noi e per le nostre famiglie. Dobbiamo stare a casa per non contagiare gli altri in particolar modo i nostri anziani e le persone più fragili. Non ci sono altri mezzi. Non ci sono altre soluzioni.

Non vi preoccupate di norme, leggi e decreti: questo è il tempo del buonsenso! Massima precauzione e stringiamo i denti per sconfiggere il virus.

 

Oggi a Vanzago siamo saliti a 20 casi positivi. Manca un nominativo ma sappiamo di un nostro concittadino deceduto in ospedale con tampone positivo al COVID e quindi si pensa sia lui. A lui e alla sua famiglia porgiamo le più sentite condoglianze. Il maledetto virus ha colpito ancora la nostra comunità che si stringe nel dolore.

Ci sono anche altre famiglie di Vanzago che hanno perso i propri cari (il genitore, i nonni, il compagno) residenti qui o in altri comuni, e specialmente persone anziane, ed in questo periodo il loro pensiero va’ al fatto che il virus potrebbe essere la causa del decesso ma non lo si saprà non avendo fatto tamponi.

Per quanto riguarda la situazione della Fondazione Ferrario, si rimanda al comunicato dedicato che spiega la criticità in cui si trova attualmente. Insieme ad ATS e Regione Lombardia, tutte le autorità stanno monitorando l’evolversi della situazione.

https://www.fondazioneferrario.it/index.php/news/218-la-situazione-nella-rsa-della-fondazione-ferrario

 

Oltre la metà (11 su 20) dei casi COVID attribuiti a Vanzago sono stati causati ragionevolmente dalla presenza all’interno di strutture ospedaliere e/o socio-sanitarie o per lavoro o per degenza, mentre in 6 casi è ragionevole pensare che l’infezione si sia generata sul posto di lavoro.

Il tasso di positivi sulla popolazione a Vanzago è di 2,2 per mille ancora inferiore al Rhodense (2,7) e alla Provincia di Milano (2,9). Non possiamo però stare tranquilli perché purtroppo il virus sta circolando in tutto il Rhodense e la Provincia di Milano come si vede dal grafico qui sotto.

Quel che colpisce è che, per Vanzago, l’età minima del contagio è di 29 anni, con l’età massima 86 e quella media 63: ci si ammala di COVID anche chi è giovane, perciò bisogna essere responsabili e attenti a tutte le età.

Il messaggio, ripetuto come un mantra, è sempre lo stesso: STIAMO IN CASA!

Evitiamo di andare in Farmacia, ai supermercati, nei negozi nei prossimi giorni per ridurre il rischio contagio. Fatevi portare la spesa al domicilio e, se siete in difficoltà, chiamate il numero di intervento comunale 02.93.962.226 oppure quello della Protezione Civile Pregnana Soccorso Onlus il cui numero diretto è 02.87.18.78.48. Non siete soli! Non vi lasciamo soli!

In Regione Lombardia la situazione è stazionaria con timidi segnali di miglioramento: le persone positive al COVID-19 sono 44.733 (+1.565, +4%) e i decessi complessivi sono 7.593 (+394, +5%).

 

E’ il tempo del coraggio! Coraggio Vanzago!

 


Martedì 31 Marzo 2020

Oggi solo buone notizie!

Per prima cosa, nella giunta comunale di oggi tenutasi in via telematica, sono stati presi due provvedimenti che recepiscono i gesti di solidarietà di tanti nostri concittadini e che testimoniano del gran cuore della nostra gente.

 

In primo luogo, con la collaborazione dei nostri commercianti, riuniti nella sezione locale di Confcommercio, della Caritas Parrocchiale, dell’Associazione Il Delfino e dei volontari che in queste settimane si sono fatti avanti, abbiamo organizzato la “Spesa Sospesa”.

Entro sabato, saranno predisposti all’interno dei negozi locali (in particolare Supermercato Sigma di Vanzago e di Mantegazza, Supermercato Sacchi, Ortofrutta Piazzolla e CONAD) dei punti di raccolta in cui le persone potranno acquistare alcuni generi alimentari da lasciare alle persone più bisognose. Si raccomanda di NON lasciare prodotti della catena del fresco, ma di orientarsi su questi beni:

  • Pasta e Riso;
  • Cereali secchi (per esempio, orzo, farro, ceci etc…);
  • Farina;
  • Olio;
  • Tonno o pesce in scatola;
  • Carne in scatola;
  • Legumi (in scatola e secchi);
  • Pelati o passate di pomodoro;
  • Dadi;
  • Formaggi stagionati (sotto vuoto, come provolone, grana etc…);
  • Caffé e orzo solubile;
  • Latte a lunga conservazione;
  • Biscotti;
  • Zucchero e Miele;
  • Marmellate o cioccolata spalmabile;
  • Pannolini per bimbi n.3 e n.4;
  • Omogenizzati (di carne, pesce, formaggio etc…);
  • Minestre o zuppe in scatola o liofilizzate.

Tali beni verranno raccolti dai volontari e portati presso il centro di raccolta della Caritas locale dove verranno preparati per la distribuzione alle famiglie bisognose secondo la prassi in uso da anni direttamente al loro domicilio. Questa nuova modalità è gestita riducendo allo stretto indispensabile le interazioni tra le persone coinvolte per minimizzare il rischio di contagio.

 

In aggiunta a questo, abbiamo definito di mettere a disposizione un Conto Corrente su cui è possibile fare donazioni che verranno impiegate per sostenere economicamente le diverse situazioni di difficoltà causate dall’emergenza. Ricordo che la prima donazione è stata già fatta dall’AVIS locale ma, siamo certi, che sarà seguita da altri slanci di solidarietà. Si può donare con bonifico bancario al Comune di Vanzago – Servizio Tesoreria, Codice IBAN: IT 83 Z 07601 01600 000049512205. ATTENZIONE: si chiede di indicare nella causale: “Sostegno COVID-19”.

 

Si tratta di piccoli gesti, che però possono portare a un beneficio concreto per le nostre concittadine e concittadini più in difficoltà, segno di una Comunità unita e solidale che non lascia indietro nessuno.

#VanzagoCoraggio

Doniamo con il cuore!

 

Sempre in collaborazione con la sezione locale di Confcommercio, rispondendo ad una richiesta specifica e per rappresentare attenzione e sostegno al personale impiegato direttamente nel fronteggiare il virus, in particolare il personale sanitario (dottori, infermieri, ASA, OSS, …) e le forze dell’ordine, certi che tutto il resto della popolazione comprenderà che è cosa giusta e doverosa, abbiamo deciso di predisporre una sorta di corsia di preferenza nei negozi di alimentari/supermercati. Queste famiglie potranno così avere un pensiero in meno nel gestire la propria quotidianità specialmente ora che hanno da gestire turni prolungati di attività al lavoro in una condizione di forte stress emotivo. Per evitare polemiche da parte di persone in coda che non sono al corrente di questa iniziativa, predisporremo opportuna dichiarazione e manifesto informativo. Per chi è interessato ad ottenere tale piccolo sostegno, si chiede cortesemente di mandare una mail a servizisociali@comune.vanzago.mi.it specificando nome, cognome e attività svolta e dove e lasciando un recapito telefonico.

 

Per quanto riguarda il provvedimento governativo deliberato lo scorso sabato contenente misure urgenti di SOLIDARIETÀ ALIMENTARE, si specifica che i fondi messi a disposizione dei Comuni (49 mila € per Vanzago) potranno essere utilizzati dal Comune ESCLUSIVAMENTE per acquisire “buoni spesa utilizzabili per acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali locali” oppure “generi alimentari o prodotti di prima necessità”. La corresponsione dei buoni spesa o dei prodotti avverrà in favore dei nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza che stiamo vivendo e di quelli in stato di bisogno per le necessità più urgenti ed essenziali. Si chiarisce sino ad ora che NON VERRANNO EROGATI CONTRIBUTI e che il Servizio Sociale vaglierà tutte le richieste per intervenire laddove c’è realmente bisogno.

Come già detto, stiamo lavorando a livello d’ambito sovracomunale per definire i criteri per stabilire chi saranno i beneficiari di questa misura; a livello locale, sempre grazie alla grande disponibilità di Confcommercio locale, abbiamo già raccolto la disponibilità dei nostri commercianti, nell’attesa di perfezionare gli strumenti operativi per mettere in campo questi “buoni spesa”.

 

Venendo ai numeri, invece, segnalo che la crescita del numero dei contagi in Lombardia si sta progressivamente attenuando dopo i picchi del 21 e 26 marzo. Le persone con tampone positive sono 43.208 (+1.047, +2%) e i decessi complessivi sono 7.199 (+381, +6%). Si inizia ad intravedere una flessione nell’andamento del numero totale di contagiati, mentre quello dei decessi continua a crescere ancora in maniera significativa.

Se l’incremento complessivo dei nuovi contagi in Lombardia è dell’ordine del 2% giornaliero e quello della Provincia di Milano del 3%, nel Rhodense invece la crescita invece è ancora robusta: siamo arrivati oggi a 497 contagiati (+40, +10%): questo è l’effetto dell’impennata dei riscontri di tamponi positivi arrivati a partire dal 21.3 su pazienti che – ragionevolmente – hanno contratto il virus direttamente o indirettamente nei primi 15 giorni di Marzo o finanche al 20.3 per quelle categorie che erano ancora in servizio attivo (es.: personale sanitario), oltre che a fenomeni particolari localizzati in alcuni comuni.

A Vanzago il numero di contagi è 18, invariato da ieri. Abbiamo ricevuto oggi i nominativi degli ultimi 2 contagiati e provveduto a stabilire gli opportuni provvedimenti di quarantena. Ricordo che di questi 18, 1 è un errore, 2 sono domiciliati altrove, 1 è deceduto. Dei 14 rimasti, 8 sono ricoverati negli ospedali e 6 sono nelle proprie abitazioni. Purtroppo sappiamo che ci sono alcune persone, anche giovani, in attesa di tampone per sospetto COVID, pertanto il numero salirà ancora.

In merito alle ultime notizie circa la possibilità di scendere e passeggiare con i bambini, chiarisco sin d’ora di NON ASCOLTARE LE VOCI e le notizie su Internet. Pubblicheremo sul sito del Comune la circolare relativa e opportuni chiarimenti ricordando però che: NON SI PUO’ in ogni caso ANDARE IN ALCUN PARCHETTO, né ALLONTARSI DALLA PROPRIA CASA.

Per massima prudenza, specialmente in questa fase dopo il virus si sta manifestando con più effetti proprio nel Rhodense è meglio STARE A CASA ed evitare di esporre i bambini a qualsiasi rischio di contagio.

 

Infine l’ultima buona notizia: il canale web di #VanzagoCoraggio (lo si trova su Facebook e i riferimenti sono sul sito del Comune di Vanzago) sta riscuotendo sempre più apprezzamenti e partecipazione. Consiglio di seguire tutti i giorni la rassegna stampa mattutina e gustare poi gli altri appuntamenti regalatici da chi vuole regalare parte del suo tempo per gli altri in spettacoli, iniziative, lezioni, letture di fiabe per bambini, … Insomma, un altro bel modo per essere e fare comunità!

 

Ancora una volta è il caso di dirlo: CORAGGIO VANZAGO! Ce la faremo stando uniti!

 

 

 

 


Lunedì 30 Marzo 2020

L’onda del contagio del Coronavirus si sta manifestando con tutta la sua forza nella Provincia di Milano che è diventata la prima per numero di contagi in Lombardia superando Bergamo (8676 contro 8664). In tutta la Lombardia la crescita dei positivi diminuisce per effetto della creazione delle zone rosse lombarde dal 23 febbraio e della stretta agli spostamenti imposta dal 9 Marzo, a cui va aggiunto anche un contributo per il cambio di “procedure” nel fare i tamponi solo a chi viene ricoverato in ospedale e non già ai primi sospetti di COVID stabilito ormai diverse settimane orsono.

In Lombardia il numero di contagiati è salito a 42.161 (+1.154, +3%) e i decessi complessivi sono 6.818 (+458, +7%). Dietro a questi numeri, ormai, riusciamo a vedere i malati che soffrono, le loro famiglie in ansie, le persone in quarantena che aspettano solo che il maledetto virus se ne vada senza colpirli, gli anziani che se ne vanno senza il conforto dei loro cari… vediamo poi tutta la schiera di medici, infermieri, operatori sanitari che – sfiancati – ogni giorno si impegnano per contrastare l’infezione: a tutti loro rivolgiamo pensieri di vicinanza, affetto, sostegno e gratitudine massima. Stringiamo i denti ancora per 10 giorni e speriamo che dopo la Pasqua potremo – almeno noi Lombardi – lasciarci alle spalle il picco del male.

Se nei 9 comuni del Rhodense siamo saliti a ben 397 positivi, a Vanzago il loro numero è pari a 18 casi di cui: 1 è un errore, 2 sono domiciliati altrove, 1 è deceduto. Dei 14 rimasti, 8 sono ricoverati negli ospedali e 6 sono nelle proprie abitazioni. Il totale delle famiglie supportate per la quarantena è pari oggi a 13. Rivolgiamo un pensiero di vicinanza a chi è in ospedale perché possa uscire presto da questo incubo.

E’ proprio questo il momento di impegnarsi ancora di più per STARE A CASA: dall’osservatorio di Vanzago, chi oggi ha problemi con il COVID, è perché ha contratto il virus ragionevolmente o nei primi dieci giorni di Marzo oppure perché hanno avuto a che fare con gli ospedali dopo questo periodo (personale sanitario o pazienti). STIAMO A CASA almeno fino a Pasqua ed evitiamo anche le occasioni per fare la spesa: se disgraziatamente entrate oggi a contatto con il virus, gli effetti li vedrete nelle prossime 1-3 settimane. Meglio quindi STARE A CASA: capito?

 

Per qualunque necessità, ricordo che il Comune di Vanzago ha istituito il numero 02.93.962.226 per avere informazioni e fornire supporto al domicilio (spesa, medicinali e altro). Con la grande collaborazione con la Protezione Civile, stiamo assistendo decine e decine di famiglie di Vanzago che non possono o non vogliono giustamente uscire di casa.

Ringrazio ancora la Protezione Civile Pregnana Soccorso Onlus per l’impegno e la dedizione e perché hanno recuperato anche discreti quantitativi di mascherine che vengono fornite GRATUITAMENTE ai negozi di Vanzago per proteggere chi va a fare la spesa e magari ne è sprovvisto. Sono state anche fornite in Fondazione Ferrario per meglio sostenere i loro bisogni quotidiani di questi presidi.

Attenzione: denunceremo ai Carabinieri chi lucra sulle disgrazie facendo commercio di mascherine o di altri presidi. Non tolleriamo la presenza di sciacalli nella nostra comunità.

Per vedere le statistiche dell’impiego dei volontari della Protezione Civile Pregnana Soccorso Onlus il cui numero di centralino è 02.87.18.78.48, è possibile andare sul sito https://www.pregnanasoccorso.it/?page_id=372

Mi raccomando: una volta finita l’emergenza sanitaria ricordatevi di loro e del tanto bene che stanno facendo e valutate di diventare volontari. Non ve ne pentirete!

 

Sul tema degli spostamente per la spesa, abbiamo riportato sul sito del Comune la circolare n. 15.5.2020/002539 del Prefetto di Milano che spiega definitivamente questo tema: rinnovando l’invito a evitare gli spostamenti, invito tutti quanti a leggere attentamente e stampare la pagina e portarla con sé da esibire in caso di controlli se proprio risulta necessario e urgente uscire di casa. Un consiglio: lasciate stare i consigli su Facebook e, se necessario, chiamate il comando della Polizia Locale di Vanzago per eventuali dubbi.

 

A seguito dell’ultimo decreto e al riparto fatto dalla Protezione Civile, informo che il Comune di Vanzago riceverà dallo Stato 49 mila € per contribuire alle esigenze di spesa alle famiglie in difficoltà: questo contributo straordinario è decisamente elevato e ne siamo molto lieti perché sicuramente allevierà le preoccupazioni di molte famiglie. Per quanto riguarda le modalità di fruizione, è necessario attendere ancora un poco perché stiamo lavorando a livello d’ambito sovracomunale interpretando le linee guida ricevute dallo Stato: state collegati al sito del Comune per eventuali sviluppi.

 

Sempre più persone ci chiamano per offrire cibo, aiuto e fondi per i bisognosi della nostra comunità e, più in generale, per l’emergenza COVID-19. Invito tutti a rivolgersi al numero 02.93.962.226 per avere indicazioni e a seguire anche qui il sito internet del Comune dove riporteremo tutti i dettagli per raccogliere questi gesti di generosità.

 

Coraggio Vanzago! Ancora un paio di settimane di dura emergenza e poi, ragionevolmente, potremo iniziare a respirare aria nuova. Dietro le nuvole è sempre possibile scorgere la presenza del Sole…

 

 


Domenica 29 Marzo 2020

Oggi è una giornata triste perché piangiamo la prima vittima accertata di COVID-19 di Vanzago. È una notizia che non avrei mai voluto dare ma purtroppo Vanzago non è immune da questo maledetto virus. Perdere una persona cara è un evento drammatico ma in questo caso il dolore è acuito per il fatto che anche l’ultimo saluto deve essere fatto rispettando le misure di contrasto alla diffusione del virus.

Ho portato oggi alla famiglia, insieme alle manifestazioni di cordoglio, tutta la vicinanza non solo dell’Amministrazione ma di una comunità che si stringe loro intorno. Ricordo che non ci sarà alcun funerale.

 

ATS ha comunicato oggi che il numero dei contagi attribuiti a Vanzago è salito a 16 persone; di questi quelli che vivono a Vanzago sono 12 (1 è un errore e l’altro non è domiciliato qui), mentre gli ultimi 2 nominativi non sono ancora stati trasmessi da ATS. Le persone ricoverate sono 7 e il totale delle famiglie attualmente sotto quarantena sono 11.

 

In Lombardia il numero di contagiati è salito a 41.107 (+1.592, +4%) e i decessi complessivi sono 6.360 (+416, +7%); come si vede sotto, le due curve continuano a crescere anche se non più come nella scorsa settimana.

Quello che preoccupa è la crescita dei contagi a Milano e Provincia che è salito a 8.329 persone (+546, +7%) che sta raggiungendo il valore della Provincia di Bergamo salito a 8.527 (+178, +2%). Quello che da un po’ speranza è il rapporto tra i positivi su mille abitanti che, se per Bergamo è pari a 7,7 e Brescia a 6,3, per la Provincia di Milano è a 2,6: questo valore è un indicatore della criticità dell’infezione perché permette di valutare quanti si son malati in un territorio in relazione agli altri e fare confronti su eventuali criticità e tendenze.

Anche nel Rhodense assistiamo ormai da tre giorni ad una crescita sostenuta dei contagi: siamo a 380 positivi (+45, +13,4% in un giorno) con un rateo di crescita ben più alto del resto della Regione o della Provincia. Ci sono Comuni dove la crescita e il tasso di infezione è più elevato che per altri: Vanzago si colloca in una zona di relativa sicurezza perché il tasso è il minimo del Rhodense con il valore di 1,7 contro i 2,2 della zona.

Dobbiamo cercare di mantenere con disciplina e serietà le misure di isolamento sociale che fino ad ora abbiamo diligentemente rispettato per mantenere al sicuro la nostra gente ed evitare il più possibile la mobilità in entrata e in uscita dal nostro Comune.

Devo complimentarmi con i cittadini di Vanzago perché abbiamo recepito la regola dello STARE A CASA: i nostri vigili di pattuglia oggi hanno incontrato solo persone con i cani entro i limiti dei 200 metri, medici, infermieri, e guardie giurate ed in serata ha iniziato a girare la pattuglia dei Carabinieri per tutelare il territorio la sera e di notte.

Per quanto riguarda il tema degli spostamenti fuori Comune per la spesa, nella videoconferenza di ieri, il Prefetto ha raccolto la richiesta pervenuta non solo dal Comune di Vanzago ma da tutti gli ambiti della Provincia ed entro martedì dovrebbe emettere una circolare specifica. Non appena sarà disponibile, sarà fatta debita informativa alla cittadinanza.

 

Per quanto riguarda invece le ultime notizie in merito al trasferimento di fondi ai Comuni per le emergenze alimentari legate alla crisi sanitaria, ci siamo confrontati oggi con l’ambito del Rhodense per una prima valutazione dei criteri per individuare i beneficiari e cercare di avere una linea comune.

 

Mi piace chiudere segnalando che tante persone hanno manifestato l’intenzione di dare contributi per aiutare i bisognosi della nostra comunità a sostenere questa crisi: l’Amministrazione ringrazia la nostra gente per il gran cuore e la solidarietà concerta che sa sempre mette in campo.

La prima donazione è già arrivata dalla Associazione AVIS sezione di Vanzago-Pogliano-Pregnana con la quale sosterremo le spese per i pasti e il servizio di assistenza a domicilio di anziani e persone fragili di Vanzago: forse queste donazioni sono gocce in un mare di bisogno ma sono cariche di generosità, altruismo e affetto per chi più ha bisogno. Grazie di cuore!

 

Questi sono i gesti e i sentimenti che vogliamo vedere sempre di più nella nostra Comunità perché contribuiscono ad rendere più lievi le difficoltà dell’isolamento per tutti quanti: più siamo uniti, più siamo forti!

 

Coraggio Vanzago!  A proposito: da domani riprendono le iniziative di #VanzagoCoraggio che sono segnale dello spirito di comunità di Vanzago! Grazie mille a tutte e tutti quanti contribuiscono a questo bel progetto.

 


Sabato 28 Marzo 2020

La diffusione del Coronavirus non accenna ad arretrare: in Lombardia i positivi sono saliti a 39.415 (+2.117, +6% in un giorno) mentre i decessi sono saliti a 5.944 (+542, +10% in un giorno). Per il terzo giorno dell’ultima settimana i decessi in Lombardia sono ancora superiori alle 500 persone in un giorno e questo dato deve farci riflettere perché probabilmente queste persone sono scomparse perché non siamo stati in grado di contenere efficacemente il virus nei primi giorni di marzo lasciando che tante persone, soprattutto anziani, si ammalassero fino ad arrivare al decesso. Nelle zone di Bergamo e Brescia che rappresentano da sole la metà del totale dei decessi lombardi, questa consapevolezza è ancora maggiore poiché maggiore è l’effetto causato dal dolore della perdita.

Aggiungo poi che Milano si conferma la seconda provincia lombarda per numero di positivi (7.783) ma, se si confermerà così l’andamento, entro una settimana potrà scavalcare Bergamo ed essere la prima.

Nel Rhodense si replica l’andamento provinciale ed il valore complessivo di contagiati è pari a 335 persone (+6% rispetto a ieri), mentre a Vanzago si sale a 15 casi dei quali però, come detto ieri, quelli che vivono a Vanzago sono 12 (2 non sono qui e l’ultimo nominativo non è ancora noto). Di questi 12, ve ne sono 8 negli ospedali che stanno combattendo contro l’infezione virale: a tutti i contagiati e alle loro famiglie in quaranenta va la nostra vicinanza.

Permettetemi poi di mandare un ringraziamento particolare al gruppo della Protezione Civile di Pregnana Soccorso Onlus che sta svolgendo un encomiabile lavoro nei nostri comuni. Ricordiamo di attenersi alle informazioni ufficiali in merito ai servizi che la Protezione Civile svolge sul Comune di Vanzago.

 

In tema di ecologia, ricordo che da Lunedì partirà il servizio straordinario di raccolta del verde a domicilio che è stato istituito per agevolare le famiglie da quando la Piattaforma Ecologica è stata chiusa per contrastare la diffusione del virus. E’ possibile prenotare il servizio di ritiro, telefonando allo 02/93790037 (tutte le mattine dalle 9 alle 12 ed il pomeriggio dal lunedì al giovedì dalle 14 alle 17).

Oggi c’è stato il primo intervento straordinario di igienizzazione meccanizzata di Vanzago con autospazzatrice eseguito da Econord nei comuni soci di Gesem (Arese, Lainate, Nerviano, Pogliano e Pregnana). L’intervento sarà ripetuto per altre due settimane e fa seguito agli interventi di igienizzazione manuale eseguite dai nostri operatori ecologici da martedì 17 a venerdì 20 marzo.

Per chiudere, riporto parte di un post di Luca Della Godenza, Sindaco di Castel Bolognese su questa situazione diventato virale sui social: “…davanti a tante domande che non hanno risposta credo che l’unica cosa che possiamo fare sia quella di fidarci.

Fidarci dei medici che ci curano, dei vigili che controllano, delle istituzioni che agiscono e ordinano misure restrittive.

E fidarci dell’altro. La cosa più difficile…”.

 

Voglio dedicare queste parole ai nostri concittadini che, nonostante le difficoltà dovute all’isolamento sociale che ci è stato imposto, sono in grado di mantenere la fiducia e il rispetto per gli altri e per le istituzioni e sopportano tale situazione con disciplina e pazienza, mantenendo la speranza. Noi di Vanzago siamo una comunità forte e coesa e non ci facciamo mettere in crisi da un virus e dall’ansia e della paura che viene diffusa con i social network.

 

Coraggio Vanzago! Stando uniti – tutti insieme – ce la faremo!

 


Venerdì 27 Marzo 2020

In primo luogo invito tutti ad ascoltare il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: grazie  Presidente per rappresentarci tutti in questo momento così drammatico e per la profondità e l’umanità del tuo pensiero.

Video: https://www.quirinale.it/elementi/48598

Testo:  https://www.quirinale.it/elementi/48601

 

Estraggo solo cinque delle frasi del Presidente Mattarella che voglio evidenziare come sostegno in questo momento di prova:

“Vorrei inoltre ringraziare tutti voi. I sacrifici di comportamento che le misure indicate dal Governo richiedono a tutti sono accettati con grande senso civico, dimostrato in amplissima misura dalla cittadinanza…

Il senso di responsabilità dei cittadini è la risorsa più importante su cui può contare uno stato democratico in momenti come quello che stiamo vivendo…

Unità e coesione sociale sono indispensabili in questa condizione…

Le prospettive del futuro sono – ancora una volta – alla nostra portata. Abbiamo altre volte superato periodi difficili e drammatici. Vi riusciremo certamente – insieme – anche questa volta.”

 

Anche Papa Francesco, oggi, nello scenario particolare di Piazza San Pietro completamente vuota, ha fatto un momento di preghiera e di meditazione trasmesso in mondovisione incentrato sul coronavirus. Le sue parole semplici e profonde ci devono fare riflettere: “Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda”.

 

Io penso che, a prescindere da ogni credo e ogni orientamento, queste due figure di altissima caratura morale e spirituale abbiano tracciato il sentiero per ritrovare SPERANZA e FIDUCIA e guardare al FUTURO con la positività dell’intelletto e della ragione, ma con le ragioni che solo il nostro cuore può capire.

A queste riflessioni non mi sento di aggiungere altro, ma riporto solo l’aggiornamento sui numeri di oggi e una specifica sulla spesa.

 

Il numero dei contagiati attribuiti da ATS a Vanzago è salito a 14 di cui però 1 caso è errato, essendo residente e domiciliato in un’altra provincia e l’altro invece è residente da noi ma domiciliato in altra provincia. Di questi 14 casi ben 8 sono ricoverati negli ospedali di Garbagnate, Rho, e Magenta, mentre gli altri sono in quarantena al proprio domicilio. Vi chiedo cortesemente di rivolgere a queste persone e ai loro famigliari un pensiero di vicinanza che li accompagni in questa difficile prova: facciamo sentire loro la vicinanza della nostra comunità perché l’isolamento fisico non sia anche un isolamento morale.

 

Nei 9 Comuni del Rhodense il numero complessivo dei positivi è salito 316 (+10% in un giorno) e, purtroppo, la Provincia di Milano è ormai al secondo posto in Lombardia per numero di contagi (7.469) avendo superato Brescia (7.305) e avvicinandosi a Bergamo (8.060). Confesso che tremano i polsi nello scrivere questo perché le immagini di quanto successo in quei due territori dà da pensare.

In tutta la Regione Lombardia il numero totale dei positivi è salito a 37.298 (+2.409, + 7%) e i decessi sono arrivati a 5.402 (+541, + 11%): questo valore dei decessi, di cui il 51% è concentrato sempre su Bergamo e Brescia, è estremamente elevato e dà la misura della sofferenza che sta patendo la nostra gente. Analizzando le età delle persone che ci hanno lasciato, sia in tutta la Lombardia, sia in Provincia di Milano, si conferma che il 90% di loro aveva più di 64 anni ma l’età minima dei decessi si abbassa (31 anni nel Bresciano e 33 nel Milanese). Con il senno del poi, si vedrà che il non aver individuato e creato zone rosse all’inizio della crisi nel Bergamasco e Bresciano per tempo e aver permesso eventi sportivi e altre manifestazioni ha creato una grande occasione di diffusione del virus in quei territori: è sufficiente infatti un giovane infettato che ha passato il virus ai propri anziani per creare questa situazione. L’auspicio è che le forti misure di distanziamento sociale giunte prima il Lombardia intorno al 8.3 e poi estese a tutta Italia il 11.3 portino i loro frutti, ma ci vorrà almeno un mese per intravederne gli effetti prima sul numero dei positivi e poi sui numeri dei decessi.

 

Concludo con il tema della spesa. Per prima cosa chiarisco che nessun Sindaco di Italia ha ottenuto deroghe alle norme in vigore sulla circolazione pertanto le regole sono quelle.

Il Sindaco del Comune di Vanzago così come tanti altri Sindaci, hanno chiesto sin da domenica di chiarire meglio il provvedimento relativo alla costrizione di fare la spesa nel proprio Comune e una prima indicazione del Prefetto di Milano arrivata lunedì, basandosi sulle FAQ del Governo, permetteva la possibilità di fare la spesa nei Comuni limitrofi entro “stretti limiti” da autocertificare (maggior vicinanza del punto vendita e inadeguatezza rete di vendita locale). Purtroppo tale interpretazione è cambiata mercoledì pomeriggio in maniera più restrittiva.

Come già scritto qui, il Comune di Vanzago ha telefonato e scritto al Prefetto per chiedere l’interpretazione più ampia di tale norma; lo stesso hanno fatto in tanti altri Comuni e lo faremo anche Sabato in un incontro dedicato tra il Prefetto e i Sindaci delle varie zone omogenee (per noi parteciperà il Sindaco di Rho).

Siamo ben consapevoli delle difficoltà che tale limitazione comporta ma ricordiamo che:

 

  • per aumentare le possibilità di reperire generi alimentari al domicilio il Comune di Vanzago ha chiesto agli ambulanti e ai commercianti del mercato di fare le consegne a domicilio (vedere elenco aggiornato sul sito del Comune);

 

  • anche i commercianti locali riuniti in Confocommercio che tanto avevano già fatto all’inizio della crisi hanno chiesto ed ottenuto di estendere le possibilità della spesa a domicilio (in particolare si è aggiunto Ortopiazzolla che offre non solo frutta e verdura ma anche carne e scatolame);

 

  • per limitare le code e aumentare il servizio, infine, la CONAD ha aumentato da lunedì il proprio organico e farà orario continuato; con gli altri Sindaci sella zona stiamo valutando modalità per contingentare gli accessi ai punti vendita in caso le criticità sulle code, presenti in tutti i territori, dovessero aumentare.

 

Vi invito nuovamente a controllare quanto riportato sul sito del Governo, leggerlo con attenzione, e provvedere a dotarvi dell’autocertificazione in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine, con l’auspico che il Prefetto possa dare una interpretazione della norma più in linea con quanto desiderato da tanti cittadini.

 

Grazie a tutti per i sacrifici che stiamo facendo.

Tutti uniti ce la faremo: siamo sulla stessa barca e serve unità e remare insieme!

 

 


Giovedì 26 Marzo 2020

Alla televisione, in serata, hanno trasmesso una intervista in cui il vescovo di Bergamo ha detto che la cosa che serve di più in questo momento è l’OSSIGENO sia in termini concreti per dare sollievo a tutte le persone che hanno contratto la polmonite a causa del COVID-19, ma anche in termini spirituali, come segni di SPERANZA.

In effetti, a stare a casa per tutto il periodo della quarantena sembra che manchi l’ossigeno, si vive in una situazione di estrema difficoltà, si è fragili e preoccupati…

Vanzago è una comunità capace di avere il cuore grande e di darsi speranza con la forza dello stare insieme e del sostenere i più bisognosi e fragili. Rilancio quindi una proposta di fare gesti di solidarietà pur rispettando le limitazioni del tempo corrente: ognuno di noi si faccia carico di chiamare al telefono quotidianamente una persona che conosce (un vicino, un conoscente, un lontano parente, un amico, un compagno di classe dei propri figli, …) e che sappiamo essere sola in casa o con pochi contatti per dargli un punto di riferimento e di conforto. Abbiamo bisogno di stringerci in un abbraccio virtuale per proteggere chi ha bisogno dell’ossigeno della speranza perché, prima o poi, usciremo da questo brutto incubo.

Per qualunque tipo di esigenza, poi, sappiate che è possibile rivolgersi al Comune di Vanzago che grazie al prezioso supporto della Protezione Civile e di altri servizi territoriali può fornire assistenza a tutti quanti chiamano o scrivono:

 

Serve ridarsi ossigeno di speranza e di coraggio perché i numeri dati ieri da ATS non sono incoraggianti: ben 34.889 lombardi hanno la positività al COVID-19 e 4.861 sono i decessi, con una crescita giornaliera che è tornata ad essere significativa dopo l’andamento incoraggiante del fine settimana scorso.

In particolare, preoccupa il fatto che Milano e Provincia abbia ormai agganciato nei numeri la Provincia di Brescia per numero di positivi al COVID-19, segnando in un solo giorno una crescita di oltre 386 tamponi positivi. Lo stesso andamento Provinciale lo vediamo nel Rhodense dove il dato aggregato dei 9 comuni è salito a 278 positivi: la tendenza pare sia quella a crescere anche nei prossimi giorni.

A Vanzago il numero dei contagiati è sempre pari a 12 con un totale di 13 famiglie sotto controllo da parte della Polizia Locale e della Prefettura sul rispetto delle misure di contenimento. Quel che si evince dal nostro piccolo osservatorio è che una gran parte dei nostri contagiati ha a che fare con gli ospedali, o perché vi lavora essendo personale sanitario, che ringrazio ancora a nome di tutti perché sono in prima linea nel fronteggiare questa emergenza sanitaria, oppure perché ci si son dovuti recare per altre patologie. Chiedo quindi la massima precauzione e di rimandare se possibile visite ed esami non strettamente necessari: chiamate il vostro medico curante per ogni informazione e decisione in merito.

 

Sul tema della spesa, invece, nella giornata di ieri abbiamo intensificato i controlli ed il monitoraggio da parte della Polizia Locale: tranquillizzo la popolazione che nei negozi di Vanzago non vi sono carenze di alimenti o di merci tranne, come in larga parte del paese di alcool, farina e lievito di birra che sono i prodotti di cui la gente ha fatto e continua a fare incetta in svariati paesi. All’esterno della CONAD le file di persone sono state ordinate e – nei monitoraggi – con un numero di persone che non ha mai superato le 20 unità. L’invito è sempre quello di rivolgersi il più possibile ai servizi di consegna al domicilio e a NON uscire tutti i giorni per fare la spesa di pochi prodotti perché intasate il sistema o per prendere il pane fresco che potete farvi portare a casa o potete congelare, ma di fare lo spesone per lungo periodo e consumare tutto quello che si è comperato prima di programmare una nuova uscita.

Ricordo che il Comune di Vanzago tramite la Protezione Civile organizza un servizio di spesa al domicilio che quindi permette di non uscire di casa e di non fare le code. Il numero è sempre quello del Comune (02.93.962.226) oppure quello della Protezione Civile Pregnana Soccorso (02 87.18.78.48).

Abbiamo anche chiesto la disponibilità agli esercenti del mercato e agli ambulanti che abitualmente servono Vanzago a fornire i cittadini al domicilio e quindi ampliato l’elenco di servizi fornitoci dalla Confcommercio locale; l’elenco aggiornato è presente sul sito del Comune.

Infine ho chiamato la Prefettura per avere informazioni in merito alla possibilità di rivolgersi ai comuni limitrofi per avere ulteriori possibilità di approvvigionamento: per ora l’indicazione rimane quella di attenersi alle indicazioni fornite dalle FAQ sul sito del Governo in cui già sono disciplinate le modalità per gli spostamenti fuori dal Comune di residenza o domicilio attuale. In ogni caso, attendiamo un parere scritto in merito.

 

Infine segnalo che sul sito del Comune abbiamo messo meglio in evidenza tutte le proroghe alle date di scadenza dei documenti e di altri adempimenti e, soprattutto, gli orari della Posta di Vanzago in questo periodo in cui hanno anticipato la distribuzione della pensione.

 

Vanzago Coraggio! Siamo una comunità forte e non dobbiamo lasciare che questo periodo cupo ci affievolisca.

 


Mercoledì 25 Marzo 2020

Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita…” è il primo verso della Divina Commedia di Dante: oggi per la prima volta si celebra il Sommo Poeta con una serie di iniziative in tutto il paese e voglio iniziare con queste parole l’aggiornamento di oggi sula situazione del Coronavirus perché rappresenta molto bene la situazione che ci troviamo a vivere.

Siamo smarriti e preoccupati, in ansia perché non sappiamo cosa potrà accadere a noi, ai nostri cari, ai nostri amici, ai nostri colleghi… Le immagini drammatiche di dolore e strazio scorrono sui mezzi di comunicazione di massa e costruiscono l’immaginario di questa crisi che, oltre ad essere crisi sanitaria, è crisi di pensiero e di un modello di vita, la nostra. E allora dobbiamo metterci in cammino e cercare di trovare un nuovo modo di vivere il presente e immaginare un nuovo futuro. Vanzago è una comunità dal cuore grande e con saldi legami tra le persone e saprà risollevarsi da questa prova, stringendosi a chi più ha sofferto e chi più avrà bisogno.

 

Dai dati ricevuti da ATS oggi, ancora non intravediamo una uscita da questa “selva oscura”. I contagiati e i decessi continuano a salire anche se in misura ridotta rispetto agli ultimi giorni. Sono 32.346 i contagiati in Lombardia: per capire l’enormità di tale valore è sufficiente pensare alla città di Abbiategrasso, con tutti i suoi abitanti. I decessi lombardi sono ben 4.474 e questi valori sono cresciuti al ritmo del 5-7% in un giorno.

Nella tabella seguente sono riportati i dati suddivisi nelle province lombarde: la Città Metropolitana di Milano è al terzo posto di questo triste elenco e rappresenta il 19% dei positivi e il 14% dei decessi di tutta la Regione.

Il dato che fa impressione è il numero dei decessi rispetto ai casi positivi: in tutta la regione si attesa al 14% con il picco del 19% di Bergamo e il 10% di Milano. In pratica, a Bergamo è deceduto 1 positivo ogni 5, mentre nel milanese 1 su 10. Proiettando questi dati su Vanzago è ragionevole pensare che potremmo avere nei prossimi giorni uno o più decessi, come già accaduto purtroppo nei comuni della nostra zona.

A Vanzago siamo saliti a 12 casi di persone positive al COVID-19 di cui 8 ricoverate negli ospedali di Garbagnate, Rho e Magenta, 3 in isolamento al domicilio e l’ultimo di cui attendiamo di conoscere l’identità.

Purtroppo, grazie alle informazioni raccolte sul nostro territorio nel monitoraggio quotidiano, sappiamo che ci sono delle persone in ospedale in attesa del tampone perciò il numero è destinato a crescere nei prossimi giorni.

Il totale delle famiglie attualmente con un parente positivo al COVID o comunque sotto quarantena è pari a 15, incluse le 3 persone rientrate dall’estero e quindi per precauzione in isolamento. Prima che numeri, sono persone e, specialmente quelle con un famigliare in ospedale, in stato di grande preoccupazione e fragilità. Nelle telefonate con loro, emerge tutta la difficoltà nel sopportare questa prova: a loro tutta la nostra amministrazione cerca di dare il massimo sostegno e la più ampia vicinanza per alleviare questa prova.

La crescita dei contagi su Vanzago da 1 a 12 in due settimane è in linea con la tendenza Provinciale e quella della nostra zona, anche se è partita in ritardo e quindi, si spera, dovrebbe attenuarsi a breve.

Per dare una ulteriore indicazione, nei 9 comuni del Rhodense il totale dei contagiati è pari a 247 persone per cui Vanzago contribuisce con il 5% circa che è un valore in linea con il rapporto della popolazione totale.

 

Si ricorda nuovamente che è necessario STARE A CASA per preservare la propria salute e quella degli altri. Le denunce emesse dalla nostra Polizia Locale nei confronti di chi ha violato l’isolamento ed è stato trovato in giro per Vanzago senza un valido motivo sono salite a 4 (di cui 2 a cittadini di Pregnana) a cui si aggiunge l’intervento di ieri notte dei Carabinieri nei confronti di 3 ragazzi di cui 2 di Pogliano.

Bisogna avere massima prudenza perché con il virus non si scherza: uscire di casa è pericoloso perché si rischia di incontrare altre persone e quindi di essere contagiati o di contagiare gli altri. Bisogna STARE A CASA!

Per ogni esigenza, telefonate al servizio sociale di Vanzago (02.93.962.226) che può attivare la Protezione Civile o altri servizi al domicilio.

 

Venendo a questioni più pratiche, l’aver dovuto chiudere l’ecocentro per le normative legate al contrasto del Virus, ha creato alcuni disagi a molte famiglie specialmente per quanto riguarda il taglio dell’erba. Grazie agli operatori di GESEM, abbiamo organizzato un servizio di ritiro degli sfalci d’erba al domicilio gratuito che partirà da lunedì 30 Marzo. Ogni famiglia potrà conferire massimo 3 sacchi in 15 giorni; per prenotare le prese, bisogna chiamare lo 02/93790037 tutte le mattine dalle 9 alle 12 e da lunedì a giovedì anche dalle 14 alle 17.

 

Così come iniziato, concludo citando il Sommo Poeta: l’auspicio è che questa triste esperienza finisca presto e che tra qualche settimana potremo anche noi fare come Dante dopo il suo viaggio tra i gironi infernali e poter dire “e quindi uscimmo a riveder le stelle”.

 


Martedì 24 Marzo 2020

E’ passato un mese dal giorno del primo decreto sul Coronavirus del 23.2: parlavamo dei bar che dovevano chiudere alle 18 ma i ristoranti potevano stare aperti, delle scuole chiuse per una settimana, della possibilità di usare le palestre per gli allenamenti ma non per le partite… Sembra sia passato un tempo lunghissimo perché il ritmo del contagio da virus e la rapidità della sua diffusione ci hanno spinto a cambiare progressivamente e repentinamente le nostre abitudini sociali.

Ed ora siamo qui, in casa, isolati, con la paura che un nostro caro oppure noi stessi siamo già stati contagiati, che possiamo contagiarci uscendo oppure che possiamo contagiare gli altri. Coraggio! Bisogna solo rispettare le regole e aspettare! L’isolamento durerà ancora del tempo perché non si è ancora giunti al picco di contagi e alla successiva riduzione delle impossibilità di muoverci.

Nel pomeriggio di oggi è stato illustrato dal Presidente del Consiglio dei Ministri un decreto legge che raccoglie in forma più organica le misure contro il diffondersi del virus: avremo tempo nei prossimi giorni per familiarizzare con le  eventuali novità.

 

A Vanzago, oggi abbiamo fatto appena in tempo a registrare i nuovi casi e a mettere in quarantena le rispettive famiglie, che ATS ci ha informato che i positivi al test sono saliti a 11. Di questi 11, 3 casi sono nuovi e quindi ancora non noti al Comune, 3 sono al domicilio in quarantena e 5 in ospedale.

Le famiglie al momento complessivamente colpite dal Coronavirus, incluso quelle con contatti diretti con chi ha ricevuto l’esito positivo del tampone, sono 9 a cui bisogna aggiungere altre 3 persone che sono tornate dall’estero e quindi sono in quarantena fiduciaria precauzionale, per un totale quindi di 12 famiglie.

Le persone attualmente seguite sul Comune di Vanzago hanno mostrato i sintomi dell’infezione da COVID-19 nei primi 15 giorni di Marzo o addirittura prima in un caso: l’auspicio è che con l’incremento dei controlli sul territorio a partire dal 8.3 e la stretta data dal DPCM #IoRestoaCasa dell’11.3, le occasioni di contagio si siano azzerate, ma monitoreremo attentamente l’evolversi della situazione. Allo stesso modo, dalle telefonate con le persone malate e quelle in quarantena, non paiono esserci “focolai” di COVID-19 in Vanzago perché ragionevolmente sono tutti contagi esogeni e casi singoli.

Inoltre con la collaborazione dei medici di base e le autorità sanitarie, sono state messe in quarantena tutte le famiglie e i contatti diretti di queste persone proprio per evitare il diffondersi del virus.

Nelle prossime due settimane sapremo se la strategia di contenimento sia andata a buon fine su Vanzago.

 

Per quanto riguarda la Lombardia, invece, sono stati superati i trentamila casi, arrivando a 30.703, con un numero impressionante di decessi (4.178): sono raddoppiati in circa una settimana. Siccome gli incrementi di questi due valori sono più ridotti dei massimi raggiunti sabato 21.3, pare che il virus si stia contenendo, ma è ancora presto per dire che si è in fase regressiva.

A Milano e provincia i dati dei positivi sono rispettivamente 2297 e 3404, per un complessivo di 5.701 persone con una crescita giornaliera media del 7% negli ultime tre giorni contro un valore di oltre il 15% di media nelle settimana pregressa.

Quello che preoccupa è che, se in Lombardia, prima zona in Europa ad avere avuto uno sviluppo così importante del contagio, la situazione sta migliorando, nel resto dell’Italia e soprattutto in altre regioni Europee – in particolare la Spagna – e negli Stati Uniti i contagi e i decessi stanno crescendo vertiginosamente. Questo significa che, se anche noi supereremo il picco di contagi, bisognerà comunque mantenere l’isolamento per prevenire contagi di ritorno da queste altre zone di Italia e del Mondo.

 

Concludo l’aggiornamento quotidiano ringraziando i cittadini che rispettano i rigidi limiti che ci sono stati imposti per prevenire il diffondersi del virus: a Vanzago non c’è quasi più nessuno che esce, se non per andare a far la spesa in farmacia e nei pochi negozi rimasti aperti.

C’è anche chi, però, non vuole proprio rispettare la regola dello STARE A CASA: ricordo che è sufficiente chiamare la Polizia Locale di giorno (02.93.962.223) o i Carabinieri (112) per attivare i controlli. Ieri sera, un solerte cittadino – che ho già provveduto a ringraziare – ha chiamato il 112 dopo avermi informato e in poco tempo la pattuglia che già è sul territorio ha identificato i ragazzi responsabili di questa violazione. Ricordo a tutti i genitori di prestare massima attenzione ai comportamenti dei propri figli e di essere responsabili insegnando il senso del dovere specialmente in questo periodo di emergenza.

 

A tutti quanti ricordo che i commercianti di Vanzago di alimentari e di alcuni altri beni di consumo fanno consegna a domicilio: il loro elenco è sul sito del Comune.

Inoltre, per qualunque problema, è possibile riferirsi al Servizio Sociale che ha istituito insieme alla Protezione Civile un servizio di pronto intervento:

 

Infine, siccome ancora c’è chi fa sterili polemiche sulla pulizia strade, ricordo che abbiamo già provveduto la scorsa settimana con i nostri operatori ecologici (che purtroppo sono stati fermati dalla ordinanza regionale di sabato e dal decreto di domenica) effettuando gli interventi di igienizzazione raccomandati, mentre, come per tutti i Comuni soci di GESEM, avremo degli interventi meccanizzati dedicati per i prossimi 3 sabati. Per quanto anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità dica che questi interventi non siano raccomandati per contrastare il diffondersi del virus e che la valenza scientifica non è provata, vogliamo esser sicuri di aver messo in campo ogni misura di prevenzione possibile in maniera seria e responsabile.

 

Coraggio Vanzago! Ce la faremo e tutto tornerà come prima!

 


Lunedì 23 Marzo 2020

Per prima cosa segnalo che il nuovo Decreto emesso il 22.3.2020 e l’ordinanza della Regione Lombardia n. 514 del 21.3.2020 sono pubblicate sul sito internet del Comune di Vanzago. La Prefettura ha chiarito nella giornata di oggi che se necessario, in caso di interpretazione delle sovrapposizioni, la norma più stringente è quella che prevale.

Il tema che ha destato tanti dubbi è relativo agli spostamenti fuori comune; la Prefettura ha chiarito oggi che nel DPCM è stato previsto il “divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.”.

Al contempo, lo stesso Governo ha precisato, nelle faq pubblicate sul sito istituzionale che “Non è obbligatorio fare la spesa nel proprio Comune, ma si deve fare la spesa nel posto più vicino possibile a casa o, per chi non lavora a casa, al luogo di lavoro. Infatti, gli spostamenti devono essere limitati allo stretto necessario sia tra Comuni limitrofi che all’interno dello stesso Comune. In ogni caso, si deve sempre rispettare rigorosamente la distanza tra le persone negli spostamenti, così come all’entrata, all’uscita e all’interno dei punti vendita. Per questa ragione la spesa è fatta di regola nel proprio Comune, dal momento che questo dovrebbe garantire la riduzione degli spostamenti al minimo indispensabile. Qualora ciò non sia possibile (ad esempio perché il Comune non ha punti vendita), o sia necessario acquistare con urgenza un bene non reperibile nel Comune di residenza o domicilio, o, ancora, il punto vendita più vicino a casa propria si trovi effettivamente nel Comune limitrofo, lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati.”.

Analoghe precisazioni sono state fornite anche con riferimento alla possibilità di assistere anziani non autosufficienti ovvero per il regime da applicare a genitori separati o divorziati per la cura dei figli.

In ogni caso, per maggior chiarezza, si rinvia alle pagina con le FAQ governative http://www.governo.it/it/articolo/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/14278

 

Aggiungo inoltre che, dopo confronto con il Comune di Arluno, da mercoledì 25.3 saranno chiusi i cimiteri del territorio per il momento fino al 5.4 per limitare ancora di più gli spostamenti in particolar modo delle persone anziane.

Anche le Case dell’Acqua saranno chiuse esattamente in tutti i Comuni in cui sono gestite da CAP Holding, al fine di ottemperare alle ultime normative in tema di contrasto alla diffusione del virus.

 

Infine segnalo che le denunce da parte della nostra Polizia Locale sono salite a 3: ci sono ancora persone (pochissime) che insistono ad uscire di casa senza alcuna ragione, ignorando le norme di prevenzione sanitaria.

 

Il messaggio che deriva da tutti i provvedimenti e le azioni messe in atto è il solito: STARE A CASA per non offrire un veicolo di contagio al virus.

 

Siccome c’è ancora chi non lo ha capito (o fa finta di non capire), ribadisco che è da martedì 17 che a Vanzago stiamo igienizzando tutti i giorni il paese con i nostri operatori ecologici che ringraziamo per il grande sforzo profuso. Come già detto, e come si farà per tutti i Comuni Soci di GESEM, partiranno anche gli interventi meccanizzati in aggiunta a questi manuali già in essere. Quest’ultimo intervento meccanizzato – che non è ritenuto dalla ATS o da Regione né obbligatorio e nemmeno consigliato (“intervento attualmente non ricompreso tra le procedure di prevenzione“) – è effettuato per eliminare ogni possibile residua possibilità di contagio e a maggior tutela di tutte con prodotti che rispettano l’ambiente come da indicazioni regionali.

 

Una bella iniziativa di solidarietà e di profondo senso civico: segnalo che un nostro concittadino ha realizzato con la sua azienda le prime 200 mascherine in cotone che da domani verranno distribuite dalla nostra Protezione Civile nei negozi rimasti aperti per meglio proteggere dal virus i nostri cittadini. A lui vanno i ringraziamenti da parte della nostra Amministrazione e di tutta la comunità.

 

Dagli ultimi dati ricevuti oggi da ATS, a Vanzago siamo arrivati a 8 casi di persone risultate positive: degli ultimi 2 non si conosce ancora l’identità, ma per tutti si assicura la vicinanza della comunità e il sostegno della Amministrazione tutta con i servizi messi in campo per questa emergenza. La crescita di casi a Vanzago è riportata nel grafico qui sotto e segue la crescita di contagi in tutta la nostra zona del Nord-Ovest Milano, con un po’ di ritardo e quindi – ragionevolmente – con più attenuazione.

In Regione Lombardia, si conferma per il secondo giorno consecutivo la riduzione del numero di nuovi casi positivi nella misura di 1.555 nuovi casi che porta il numero totale dei contagiati a 28.761: si inizia a intravedere il cambio di inclinazione della curva dei positivi a livello Regionale in virtù del sacrificio relativo alla separazione sociale.

La stessa tendenza si vede anche nell’intera Provincia di Milano ed anche in città, dove la crescita di nuovi contagi sembra essere meno decisa che in precedenza.

Concludo con un’altra nota di speranza: oggi è partita l’iniziativa #VanzagoCoraggio con i primi video su internet che hanno confermato la grande disponibilità della nostra Comunità a darsi forza nel sostenerci in questo momento di criticità!

 

Forza e Coraggio! Non molliamo!

Restiamo uniti e crediamo nella forza della nostra comunità.

 


Domenica 22 Marzo 2020

Oggi vorrei partire con un sentito e commosso ringraziamento per tutto il personale medico e sanitario che sta fronteggiando la crisi: loro per primi sono i più esposti al rischio contagio da COVID-19 e alcuni di loro sono già infetti o addirittura sono deceduti. Mai come nei momenti di crisi e di emergenza, si capisce l’importanza dello Stato e di chi svolge le funzioni pubbliche con dedizione e impegno.  Grazie mille!

 

L’aggiornamento su Vanzago: da un file di ATS pare siamo saliti a 6 casi, mentre nel nuove portale abbiamo sempre 5 nominativi. Attendiamo nelle prossime ore di essere messi in condizione di rintracciare questo nuovo caso e portare tutta l’assistenza di cui necessita ed esperire i controlli in caso di isolamento.

Nonostante fosse una domenica di sole, oggi a Vanzago non si è mosso praticamente nessuno. Ringrazio i cittadini che hanno compreso la gravità della situazione e capito che il modo migliore per tutelare sé stessi e gli altri è quello di STARE A CASA!

 

L’ordinanza di Regione Lombardia di ieri sera prescrive che si può uscire con il cane solo entro 200 metri dalla propria abitazione. Si conferma che non si può fare attività fisica all’aperto se non in prossimità della propria abitazione. Chi è in gruppo di 3 persone o più verrà sanzionato con 5.000 euro di multa.

 

Ricordo a tutti il motivo di queste privazioni e limitazioni: il contagio del virus avviene da persona a persona e mette a rischio la vita degli anziani e dei soggetti più deboli e fragili. Anche se si sta bene, quindi, è possibile essere infetti e quindi è doveroso non rischiare infettare gli altri: tutti siamo la causa del problema, e tutti ne siamo la soluzione. Siamo arrivati alle limitazioni di oggi perché il virus si espande facilmente e per rallentarne la diffusione si è dovuto agire in maniera così radicale: è stato fatto in Cina, lo abbiamo fatto in Italia, lo vedremo fare nelle altre nazioni Europee e nel resto del mondo.

 

Guardando i dati sul contagio a livello regionale, invece, possiamo intravedere un segnale di speranza. L’incremento dei nuovi positivi si è oggi ridotto a 1.691 contro i 3.251 del massimo di ieri, arrivando al totale di 27.206 contagiati: se questa tendenza sarà confermata, potremo intravedere il rallentamento deciso del diffondersi del virus nella nostra Regione. In particolare si nota un deciso rallentamento della crescita dei contagi nelle province di Bergamo e Brescia, ma non altrettanto a Milano e Provincia che ormai ha quasi raggiunto Brescia, rispettivamente con 5.096 e 5.317 positivi.

Purtroppo non si riduce sensibilmente il numero dei decessi, il cui totale regionale sale a 3.456 di cui ben 445 nella Provincia di Milano, dove sono distribuiti per fasce di età come nel grafico riportato sotto: si vede che in provincia di Milano i decessi sono concentrati per il 90% tra le persone con più di 65 anni.

 

Si chiede ai cittadini l’impegno nel mantenere un comportamento serio e rispettoso delle misure di isolamento sociale, certi che questo è solo il modo per placare la diffusione del Virus.

A tal proposito, ieri e oggi sono stati i giorni di ordinanze e decreti. Domani vedremo declinate le ulteriori misure di contenimento e si comprenderà – nelle interpretazioni che verranno date – ogni singolo aspetto di tali misure sulla vita dei singoli cittadini e sul tessuto industriale.

Chiarisco sin da subito, per quanto riguarda il tema della spesa, che né la Regione né lo Stato ci tolgono il cibo… è chiaro sin dal decreto dell’11.3 che l’approvvigionamento di farmaci e di alimenti è tra le “assolute urgenze” che consentono di spostarsi, anche se ci vuole la ben nota autocertificazione, che bisogna andare  il più vicino e non bisogna esagerare: quando fate la spesa, fate lo spesone per un lungo periodo in modo da ridurre la frequenza dell’uscita da casa e così preservare la vostra salute e quella degli altri. Se sulla lista della spesa ci sono pochi prodotti, allora vuol dire che non c’è assoluta urgenza e quindi non è il caso di uscire di casa.

State tranquilli e concentratevi nel minimizzare il rischio di contagio e di diffusione del virus!

 

Son lieto di confermare che da domani partirà l’iniziativa #VanzagoCoraggio con un palinsesto che rappresenta una comunità attiva e partecipe! Grazie di cuore a tutte e tutti quanti hanno contribuito o vogliono contribuire a questo progetto a gli assessori Donghi e Musante!

L’ecocentro è stato chiuso sabato perché in un altro comune gli utenti sono stati denunciati dai carabinieri ai sensi delle normative regionali e statali: insieme agli altri comuni della zona ci siamo visti obbligati a chiudere per non esporre a rischi i cittadini ma stiamo verificando la possibilità di un servizio di raccolta a domicilio del verde, vista la stagione.

Ricordo anche che domani ci confronteremo con Arluno per la chiusura dei Cimiteri ed eventualmente anche delle Case dell’Acqua, anche se oramai le persone che utilizzano questi servizi erano pochissime.

 

 


Sabato 21 Marzo 2020

Purtroppo i numeri dei contagiati e dei decessi continua a crescere inesorabilmente. In Regione Lombardia abbiamo raggiunto il numero di 25.515 contagiati e di 3.095 decessi. È inquietante il fatto che oggi ci sia stato il più alto numero di decessi in Regione dall’inizio della crisi: sono stati 546 in un solo giorno e quasi 1.000 in due giorni. Dai grafici riportati qui sotto, si vede che oltre al picco dei morti nella provincia di Bergamo e poi a Brescia, anche nella nostra provincia siamo già a 385 persone che hanno perso la vita. Inoltre il numero di contagiati di Milano e Provincia sta rapidamente raggiungendo quella di Brescia.

Ormai nessuno crede più che siamo giunti al famoso “picco” di contagi perciò – è triste e doloroso – ma dovremo abituarci a vedere ancora crescere ancora a lungo questi valori, sperando che le misure di distanziamento sociale abbiano prodotto gli effetti sperati.

Oggi abbiamo ricevuto l’aggiornamento delle persone che sono affette da COVID a Vanzago: il loro numero è salito a 5. Di queste solo due sono attualmente ricoverate in ospedale. A tutti loro e alle loro famiglie rivolgiamo un pensiero di vicinanza.

 

In tema di buone notizie, si registra che il Ministero della Salute ha emanato nella sera del 20.3 una ordinanza che di fatto limita maggiormente le attività che si possono fare; in particolare:

  • È vietato andare nei parchi gioco e nei giardini pubblici
  • Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione

Questo significa che non si possono fare corsette, pedalate in bici, sgambate perché è necessario fermare l’avanzata del virus secondo il principio dello STARE IN CASA.

 

Mi piace inoltre anticipare che stiamo predisponendo un programma di video fatti da persone, Associazioni e Commercianti da proporre tramite canali web per tenere compagnia a coloro che, in queste settimane, sono chiamati a trascorrere la propria giornata in casa.

Vediamo iniziative di questo genere organizzate da personaggi famosi (cantanti, attori, altri artisti, …), ma ci piacerebbe che anche Vanzago sia in grado, grazie alla sua risorsa più importante – le persone, di supportare chi si impegna nel rispettare la direttiva del #IoRestoaCasa e di accompagnarci e tenerci compagnia reciprocamente in questo momento difficile e complesso, con un po’ di leggerezza. Un esempio concreto di cittadinanza attiva, in tempi non semplici e in condizioni non convenzionali.

Abbiamo voluto chiamare questa iniziativa #VanzagoCoraggio: consapevoli dello sforzo che ci viene richiesto e delle restrizioni che siamo chiamati a seguire, rappresenta un augurio e allo stesso tempo uno stimolo che aiuta capire che da questa emergenza ne usciremo solo insieme, come Comunità e come Paese.

 

Allora… #VanzagoCoraggio! Insieme, ce la faremo!

 

 

 

 


Venerdì 20 Marzo 2020

Oggi non sono troppo incline a dare aggiornamenti perché la situazione è sempre più critica e pesa sempre di più.

I dati parlano da soli: il COVID-19 sta vincendo. I decessi in Regione Lombardia hanno superato le 2.500 unità (sono 2.549 le persone) con 22.264 positivi al virus: lo avevamo già detto il 17 Marzo che questi sarebbero stati i numeri prima di domenica, perché purtroppo stiamo vedendo gli effetti della prima settimana di Marzo in cui la gente continuava a lavorare e ad andare in giro senza precauzione e le misure di isolamento sociale non erano ancora state ben recepite. Ad esempio, a Vanzago da domenica 8 Marzo abbiamo visto una drastica riduzione della circolazione delle persone in paese.

Preoccupa davvero tanto l’andamento di Milano e soprattutto della Provincia che è il territorio più prossimo a Vanzago: la crescita è evidente e si sente, al ritmo di oltre 500 nuovi contagiati al giorno.

A Vanzago sono sempre 3 le persone che hanno avuto tampone positivo e che stanno affrontando con coraggio questa prova: tutta la nostra comunità vi fa un grande in bocca al lupo per una pronta guarigione! Coraggio: siamo con voi!

 

Mi piace oggi ringraziare il gran lavoro profuso dai volontari della Protezione Civile, la nostra Pregnana Soccorso Onlus. Nei due giorni di piena operatività dello sportello telefonico valido sia per Vanzago sia per Pregnana, abbiamo ricevuto una decina di richieste giornaliere di cui il 42% per assistenza nella prenotazione della spesa, il 20% con la prenotazione dei farmaci, e un altro 20% per richiedere informazioni.

Questa attività viene svolta in collaborazione e in sinergia con lo sportello dei Servizi Sociali che risponde al numero 02.93.962.226 per dare una assistenza completa ai tanti cittadini in bisogno.

Ringrazio anche gli altri dipendenti comunali che si prodigano per portare avanti le attività e danno informazioni alla cittadinanza, in particolare modo tramite l’Ufficio di Relazione al Pubblico, e la Polizia Locale che è sempre presente sul territorio per assistere e per evitare ogni tipo di assembramento o di uscita impropria.

Grazie di cuore a tutti: siete una squadra eccezionale!

 

Concludo per oggi dicendo che è in fase di emissione da parte governativa una ordinanza che pone una stretta sulle attività possibili da svolgere poiché, visto il dilagare del virus, è fondamentale aumentare le restrizioni seguendo il mantra dello STATE A CASA! Controllare sul sito del Comune le nuove regole che saranno varate.

 

Anticipo però che con la Centrale Operativa Comunale COC di Vanzago e di Arluno stiamo valutando la possibile chiusura dei cimiteri a partire dalla prossima settimana almeno fino al 3 Aprile: questa misura risulta necessaria non già perché siano state ravvisate criticità fino ad ora, ma poiché i cimiteri sono principalmente frequentati da persone anziane che sono quelle più esposte al contagio e con il rischio più elevato di avere poi gravi problemi di salute. È necessario che si lavori con Arluno perché condividiamo l’utilizzo del cimitero di Mantegazza e Rogorotto in gestione a Vanzago.

 

Ma il COVID-19 non vincerà: se stiamo uniti, se RESTIAMO A CASA, lo batteremo! Coraggio Vanzago!

 

 

 


Giovedì 19 Marzo 2020

Oggi ATS ha modificato la modalità di comunicare i dati e c’è una nuova piattaforma: il numero delle persone di Vanzago contagiate dal COVID-19 è salito a 3.

 

L’Amministrazione Comunale, in sinergia con la ATS, è in contatto con tutte le persone coinvolte dal contagio del virus e provvede all’assistenza al bisogno e al monitoraggio del rispetto della quarantena per chi è al domicilio con un gran lavoro da parte della Polizia Locale, del Servizio Sociale e della Protezione Civile che ringrazio per il loro operato di questi giorni. Ringrazio anche Il Delfino e la Caritas che, insieme ad altri professionisti, completano la squadra di pronto intervento. Diverse persone si sono offerte volontarie per portare cibo e farmaci a chi non se la sente di uscire, ma visti i numeri contenuti del bisogno su Vanzago e per evitare di propagare il contagio, al momento abbiamo chiesto loro di pazientare. Come avrete visto sulla stampa, diversi medici ospedalieri, medici di base, e volontari del Pronto Soccorso si sono ammalati o sono addirittura deceduti perché con il COVID-19 non si scherza.

 

C’è invece un piccolo gruppo di persone che su Facebook, anche in questa situazione di grave crisi, hanno lanciato critiche all’amministrazione comunale per la mancanza di informazioni. La verità è che – come concordato con i due gruppi consiliari – ogni giorno il sito riporta questo comunicato ufficiale: basta leggere questa pagina e si hanno informazioni della grave situazione regionale, di quella nazionale e di quella locale. Informazioni che condividiamo quotidianamente anche tramite Facebook sui profili personali. Per cortesia, basta polemiche: di fronte alle sofferenze dei malati e ai morti è il caso di stare uniti e rispettare chi lavora duro per gestire una situazione difficile.

 

Comunque riporto il grafico qui sotto dei dati ufficiali per Vanzago così che – con un disegno – sia più facile per tutti capire.

Se non volete che questi numeri crescano, una sola cosa bisogna fare: STARE A CASA! Non ci possono essere scuse per uscire. Quello che per precauzione bisogna fare è quello di non venire a contatto con altre persone o toccare materiali e superfici toccate dai contagiati. STATE A CASA e non vi esponete ad alcun rischio!

Consigli ancora più precisi sono questi:

  • chi ha più di 65 anni, specialmente se maschio, è bene che NON ESCA PROPRIO DI CASA e STIA IN ISOLAMENTO DAGLI ALTRI perché – dai dati dei decessi in Lombardia – sono i più esposti al virus e quelli più a rischio di morte.
  • a chi ha meno di 65 anni, invece, la misura di precauzione è quella di STARE A CASA e, soprattutto, di non andare a trovare chi ha più di 65 anni per non portare loro il virus.

STARE A CASA è l’unico modo serio per contenere il diffondersi del virus.

 

È davvero preoccupante l’ascesa del virus: ad oggi in Lombardia siamo saliti a  19.884 positivi e 2.168 decessi. Quel che preoccupa è che oramai Milano e la sua Provincia sono in forte crescita nei contagi: questo ci deve spaventare ancora di più perché – di questo passo – si rischia di raggiungere presto il numero di contagi delle province più critiche come Bergamo e Brescia, di cui le tristi immagini sono ormai ben note a tutti.

L’unico dato confortante è che sono ben 9.332 le persone positive al virus che ne sono venute fuori ed hanno fatto o stanno facendo la quarantena: in particolare 3.778 con in passaggio in pronto soccorso o in ospedale e dichiarati dimessi e 5.554 persone che invece non sono mai andate in ospedale.

 

Colgo l’occasione per ringraziare chi, per motivi di lavoro, non può stare a casa e quindi si espone al rischio contagio: con le nuove norme di domenica, in realtà, la sicurezza sui luoghi di lavoro dovrebbe essere cresciuta ma resta la preoccupazione e l’ansia per chi lavora a contatto con gli altri per fare andare avanti l’Italia. Grazie mille!

Tra chi lavora sul campo in tempo di crisi ricordo nuovamente che, anche oggi i nostri operatori ecologici in forza a GESEM hanno provveduto alla igienizzazione manuale delle zone più frequentate del territorio dove è più alto il rischio di contrarre il virus toccando le superfici esposte, in aggiunta agli altri interventi meccanizzati di pulizia delle strade.

       

Ma la prevenzione migliore è sempre la stessa: RESTARE A CASA e NON USCIRE!

 


Mercoledì 18 Marzo 2020

Le parole sono importanti, pertanto è bene scrivere e ponderare attentamente quel che si dice.

La situazione è molto grave: il totale dei decessi per COVID-19 in Regione Lombardia è salito a 1.959 con un aumento di 319 persone solo oggi. Sono persone con le loro vite, i loro cari, i loro interessi che si sono spenti oggi per un semplice virus. La gente muore di COVID-19: ormai non ci sono più dubbi.

Il numero delle persone dimesse dagli ospedali lombardi è salito a 3.488, dato che fa ben sperare, ma con ancora 17.713 persone positive al virus e le oltre mille persone in terapia intensiva è chiaro che siamo in estrema emergenza.

L’Europa e il Mondo intero ci guardano per capire se questa pandemia può essere arrestata.

 

La miglior prevenzione è quella dell’isolamento: STATE A CASA! Non mi stancherò mai di dirlo: STATE A CASA per preservare la vostra salute e quella dei vostri cari, specialmente se anziani e fragili. STATE A CASA senza cercare scuse per uscire.

E poi altra raccomandazione: LAVATEVI SPESSO LE MANI. Igienizzate il telefonino, il portatile, le superfici con cui siete in contatto… Il primo veicolo di contagio sono gli esseri umani, il secondo gli oggetti che usiamo.

 

A Vanzago, confermo che l’Amministrazione Comunale è in contatto con tutte le persone coinvolte dal contagio del virus o in maniera diretta o poiché sono entrati in contatto diretto con persone contagiate: pare di poter dire che la situazione è sotto controllo.

Per meglio aumentare il grado di sicurezza pubblica, da martedì 17.3 abbiamo destinato i nostri operatori ecologici – che ringrazio per il loro prezioso lavoro – alla igienizzazione delle zone più frequentate del territorio (es.: zona farmacie, panchine, sottopassi, contenitori delle raccolte differenziate, …) dove è più alto il rischio di contrarre il virus toccando le superfici esposte. La pratica di pulire le superfici con cui si entra in contatto è raccomandata dal Ministero della Salute ed è bene effettuarla anche nelle proprie case. Con gli altri Comuni di GESEM e con ECONORD sono allo studio altri interventi che potrebbero affiancare quanto già si fa quotidianamente.

 

Coraggio Vanzago! Restiamo uniti… e RESTIAMO A CASA!

 


Martedì 17 Marzo 2020

Dai dati pervenuti da ATS oggi, il numero dei contagi in tutta Italia cresce ancora. Anche in Lombardia è in crescita ed  ha raggiunto la cifra di 16.620 positivi, con un incremento di 1.970 casi in un solo giorno che è il massimo ad ora raggiunto. Se la speranza che il contagio fosse in qualche modo contenuto, ciò non pare sia verificato da questo dato così elevato, anche perché è trascinato dall’incremento dei nuovi casi nella provincia di Milano (+343 rispetto a ieri).

L’evoluzione dei contagi in tutta la Lombardia, inoltre, non accenna a decrescere e prosegue inesorabilmente quasi come se fosse una linea retta. Preoccupa anche l’andamento dei decessi che è giunto per tutta la Lombardia alla quota di 1.640 persone e che purtroppo continua a crescere. Se le misure di contenimento messe in campo a partire dal 23 febbraio 2020 in maniera preliminare e poi via via con sempre maggior forza non hanno avuto effetto, ci troveremo di fronte prima di questa domenica ad un numero superiore ai 25.000 contagiati (il 2,5 per mille circa di tutti gli abitanti della Lombardia) e di oltre 2.500 decessi che rappresentano un bilancio drammatico.

           

Anche il grafico dei decessi per età ad oggi registra l’abbassamento dell’età minima a 31 anni, cosa che fa crescere il senso di gravità del problema poiché è la conferma che il Coronavirus non colpisce solo gli anziani.

Queste considerazioni fanno ancora meglio capire che NON BISOGNA USCIRE DI CASA, specialmente se si ha più di 65 anni. In questo modo si può meglio tutelare la propria salute e ridurre il rischio contagio di sé stessi, ma anche il rischio di essere portatori del virus verso gli altri. È un comportamento di responsabilità.

Confermo poi che a Vanzago abbiamo un secondo caso di persona colpita da COVID-19: anche a questa seconda persona porgiamo gli auguri di pronta guarigione e offriamo il sostegno a tutta la famiglia.

Si ricorda che non è possibile rilevare l’identità delle persone che stanno combattendo la battaglia contro la malattia o delle persone in quarantena al proprio domicilio poiché sono malauguratamente entrati in contatto diretto con chi ha contratto il virus (un parente, un amico, un collega, un contatto di lavoro, …).

 

Per quanto riguarda i servizi bancari di Vanzago, segnalo che:

  • Banca Popolare di Milano ha chiuso la propria filiale dirottando tutti i propri clienti sulla filiale di Parabiago dove possono garantire tutte le misure di sicurezza,
  • Banca Intesa San Paolo ha delle aperture limitate al pubblico dalle ore 9 alle ore 13 ma solo su appuntamento (numero 02.93.54.83.00) nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì.

 

La buona notizia è che ormai a Vanzago non ci sono più assembramenti né persone che circolano senza motivo. Manteniamo questo atteggiamento disciplinato per contenere sempre di più il virus e prendere tempo.

 

Coraggio Vanzago! Ce la faremo, tutti insieme!

 

 


Lunedì 16 Marzo 2020

Un breve aggiornamento sulla situazione del virus.

Per prima cosa è utile sapere che né Mercoledì 18 né il 25 Marzo si terrà il mercato a Vanzago. Questa scelta deriva dalla rigorosa applicazione delle ultime disposizioni ministeriali che chiedono di contingentare gli accessi ai mercati all’aria aperta, cosa impossibile nel nostro caso.

 

Per chi avesse bisogno di fare la spesa e non può uscire di casa, i commercianti della nostra comunità, con uno sforzo lodevole, hanno messo in atto il servizio gratuito di consegna al domicilio. Sul sito del Comune di  Vanzago si trova l’elenco e le modalità per usufruire di questo servizio (link).

Quando tutto questo sarà finito, ricordatevi di questo servizio e della disponibilità dei nostri commercianti. Riscopriamo il piacere del commercio di vicinato messo sempre più in difficoltà dai centri commerciali!

 

Oggi è iniziata la distribuzione da parte del Comune di aiuti alle persone in difficoltà e che non possono uscire di casa. Ringrazio le persone che hanno segnalato persone e famiglie bisognose di aiuto e le associazioni Il Delfino, Caritas e la nostra Protezione Civile, oltre che tutto il personale comunale che coordina la rete di assistenza. Ricordo ancora i contatti per aiutare chi è nel bisogno:

 

Infine il bollettino giornaliero: i positivi al COVID in Lombardia sono saliti a 14.649 con 1.420 decessi. Il 57% dei nuovi casi è localizzato nelle province di Bergamo e Brescia che rappresentano certamente le due aree di maggior crisi sanitaria. Ci si augura che davvero la crescita del contagio stia rallentando, ma lo scopriremo nei prossimi giorni.

 

I metodi per prevenire il contagio sono sempre quelli: STARE A CASA per evitare il diffondersi del contagio! MANTENERE UNA DISTANZA DI ALMENO 1 METRO DAGLI ALTRI perché il virus passa da persona a persona. LAVARSI SPESSO LE MANI e LAVARE LE SUPERFICI con cui si è più in contatto (scrivania, telefono, computer, …).

Per quanto riguarda la cosiddetta “sanificazione” delle strade, invece, ATS Milano, interpellata dalla conferenza dei Sindaci, non ha fornito indicazioni in merito all’utilità di tali interventi per contrastare il virus; dello stesso parere sono anche altre ATS Lombarde mentre ARPA Piemonte mette in guardia per il rischio dal fare questo intervento per possibile inquinamento delle falde acquifere. I protocolli del Ministero della Salute, invece, riguardano la sanificazione delle superfici e degli ambienti dove c’è stato il contagio. In attesa di indicazioni più precise da parte delle autorità sanitarie, con i Comuni di Arese, Lainate, Nerviano, Pogliano, e Pregnana stiamo definendo come procedere all’interno di GESEM nel migliore dei modi, ben consapevoli dell’ansia e delle aspettative della gente comune ma con la consapevolezza che servono nervi saldi in questa fase di crisi.

 

Guido Sangiovanni

Sindaco

 


 

Domenica 15 Marzo 2020

In questa domenica 15 marzo 2020 ho avuto modo di riflettere su quanto sta accadendo e di avere uno sguardo di più lungo periodo. Da Sindaco devo aumentare il mio impegno quotidiano, insieme a tutta la Giunta e a tutta l’Amministrazione perché abbiamo il dovere di tutelare al meglio la nostra comunità dal rischio di avere problemi sanitari, con una particolare attenzione per le categorie più deboli ed esposte al virus. Per farlo, dobbiamo rinnovare quotidianamente la fiducia nel nostro sistema sanitario, specialmente quello della nostra Regione, e nelle istituzioni superiori che si stanno spendendo per far fronte a questa battaglia contro un nemico invisibile ma presente tra di noi in maniera pervasiva.

L’isolamento sociale che ci è stato imposto è necessario, come risulta dalle evidenze scientifiche, perché bisogna evitare il passaggio del virus da una persona all’altra. Anche se noi non abbiamo sintomi come febbre, tosse o problemi respiratori, dobbiamo pensare che potremmo essere veicoli del virus e quindi è bene prendere tutte le precauzioni per non infettare gli altri o per non essere infettati. Non smetterò mai di ripeterlo: LAVARSI SPESSO LE MANI, MANTENERE LA DISTANZA DI ALMENO 1 METRO DAGLI ALTRI, USCIRE DI CASA SOLO IN CASO DI STRETTA NECESSITÀ!

Mai come in questo momento, è necessario tutelare le persone più fragili anche dal pericolo della solitudine e dell’abbandono che aumentano la comprensibile paura che questa situazione genera in ognuno di noi.

Vi chiedo di far pulsare il cuore forte e solidale di Vanzago con un gesto semplice: PRENDI IL TELEFONO E CHIAMA UNA PERSONA ANZIANA O UNA PERSONA SOLA CHE CONOSCI E RINCUORALA… Chiedile come sta, se ha bisogno di qualcosa, se c’è qualcosa che è possibile fare per alleviare le sue preoccupazioni e il suo disagio! E ricorda che il Comune di Vanzago può intervenire con personale qualificato per aiutare queste persone, basta segnalarcelo

Da domani inizieremo ad assistere al domicilio con la Caritas Parrocchiale e l’Associazione Il Delfino le famiglie più fragili della nostra comunità!

AIUTACI ANCHE TU AD AIUTARE!

 

Anche i nostri commercianti si sono organizzati per aiutare la popolazione al domicilio per evitare di uscire di casa: domani daremo tutti i riferimenti del caso, in modo da avere un nuovo servizio per tutte le famiglie di Vanzago.

 

Qualche settimana fa, subito dopo il primo decreto del 23 febbraio, ho discusso al bar con un nostro concittadino che minimizzava su quanto stava accadendo, derubricando questa emergenza come una semplice influenza. NON E’ COSI’. NON SARA’ COSI’.

 

I dati di oggi ricevuti da ATS parlano di una situazione drammatica: i contagiati nelle province di Bergamo e Brescia sono 3.416 e 2.473, il 45% di tutta la Regione e sono in crescita feroce ogni giorno. In Lombardia i positivi sono cresciuti ancora di oltre 1.500 casi in un solo giorno, arrivando alla cifra incredibile di 13.272 persone, molto più di tutti i cittadini di Vanzago, anche più dei cittadini di Arluno, quasi quanto tutti gli abitanti di Settimo… e tale ritmo di crescita è quello medio degli ultimi giorni e quindi non calerà nei prossimi per cui arriveremo presto ai 20.000 contagi.

Le persone decedute sono salite a 1.218 nella nostra Regione, numero di eccezionale gravità destinato a crescere ancora nei prossimi giorni. La distribuzione dei decessi per età va dai 38 ai 100 anni con oltre il 90% sopra i 68 anni; il 72% dei casi (circa 3 persone su 4) è rappresentato da uomini.

Confermo che il dato ufficiale dei positivi da COVID-19 su Vanzago è sempre di una persona; da ieri ATS non fornisce più il dato numerico dei contagiati su singolo Comune, ma i Sindaci ricevono i dati dalla Prefettura: ho passato tutta la giornata al telefono con i funzionari della Prefettura per controllare con attenzione le informazioni fornite.

 

Anche oggi la Protezione Civile ha battuto il nostro territorio diffondendo l’invito a STARE A CASA, mentre i nostri agenti della Polizia Locale hanno controllato il rispetto del DIVIETO DI ASSEMBRAMENTO e pattugliato il territorio anche nelle strade vicinali.

Segnalo infine che i CARABINIERI, oltre ad aver potenziato le pattuglie anche durante la notte per maggior sicurezza, avvertono tutti di NON PRESTARSI AD ESSERE VITTIME DI TRUFFE: non aprite la porta ad estranei, nemmeno se sostengono di volervi aiutare durante l’emergenza sanitaria fornendo mascherine o presidi, o per sanificare, o per farvi il tampone. Se vi capita questo, avvertite subito il 112 o il numero della caserma di Arluno 02.901.71.67.

 

Coraggio! Vanzago ha un cuore grande e ce la possiamo fare, partendo dall’aiuto nei più fragili e bisognosi.

Guido Sangiovanni

Sindaco

 


 

Sabato 14 Marzo 2020

Il Virus continua ad avanzare in tutta la Regione Lombardia. Siamo saliti a 11.685 persone positive in Lombardia, di cui 1.551 nella nostra Provincia di Milano: solo lunedì i contagi erano 516 per cui in 5 giorni si è triplicato il numero, nonostante le misure messe in atto in Regione sin dal 23 febbraio 2020. Le persone decedute sono salite a 966 che è un numero molto elevato e che deve destare preoccupazione.

Come bene sapete anche Vanzago non è immune al virus, pertanto lo ripeto nuovamente: STATE A CASA!

Non ci sono modi migliori per diffondere il contagio. NON USCITE DI CASA, a meno di urgenze conclamate o motivi di lavoro indifferibili. Avete visto sul sito e sui social il comunicato di ieri fatto insieme a TUTTI i Sindaci della nostra zona: è fondamentale recepirlo!

 

In ossequio all’ultimo DPCM, il 13.3 ho diramato una disposizione per cui tutti i dipendenti del Comune di Vanzago non impegnati in attività indifferibili da svolgere in presenza sono stati collocati a casa in ferie oppure in modalità di lavoro agile laddove possibile.

Nonostante questo, il Comune di Vanzago è sempre funzionante telefonicamente, via mail e su appuntamento (i riferimenti sono sul sito) ma con pochissimi dipendenti presenti, a maggior tutela della salute di tutti.

Chiunque abbia bisogno di assistenza specifica si rivolga ai Servizi alla Persona:

Possiamo aiutare chi ha bisogno per la spesa o i farmaci. Non esitate a chiedere!

 

Anche i commercianti di Vanzago si sono attivati per farvi arrivare la spesa a casa: li ringraziamo per questo servizio eccezionale che consente di ridurre le occasioni di contagio se svolto in sicurezza. Stiamo lavorando con Confcommercio locale per una comunicazione mirata.

 

Con l’unità di crisi locale (COC), attivata giovedì per gestire l’emergenza, abbiamo deciso per il momento di:

  • fornire informazione circa l’urgenza di STARE A CASA con la diffusione di messaggi audio grazie ai volontari della Protezione Civile
  • incrementare il presidio del territorio con la Polizia Locale, i Carabinieri e i volontari di Protezione Civile per evitare che le persone siano in giro senza motivo per Vanzago e per evitare assembramenti
  • chiudere i cancelli dei parchi pubblici e, laddove non possibile, di rimuovere le altalene proprio per far capire che NON BISOGNA USCIRE DI CASA nemmeno con i bambini

 

Dal monitoraggio del territorio risulta che la stragrande maggioranza dei cittadini ha capito la gravità della situazione: solo poche persone non riescono proprio a starsene a casa e su queste concentreremo i nostri sforzi nei prossimi giorni.

 

Un’ultima raccomandazione: l’influenza stagionale non è ancora scomparsa. State attenti a non ammalarvi di questa influenza perché potrebbe essere scambiata per COVID-19. Il consiglio è il medesimo: STATE A CASA per prevenire il contagio da qualunque virus.

 

 

Guido Sangiovanni

Sindaco

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