Riserva Naturale Bosco di Vanzago
Dov’è, come raggiungerla
Il Bosco WWF si trova in Provincia di Milano ed il suo territorio è compreso nei Comuni di Vanzago, Pogliano Milanese ed Arluno. Come raggiungere il “Bosco Wwf di Vanzago”: in automobile, percorrendo la strada statale del Sempione e dopo circa 20 km seguire le indicazioni “Vanzago” e, successivamente, “Bosco Wwf di Vanzago”, oppure prendendo l’autostrada per Torino, uscendo al casello di Rho e seguendo le indicazioni “Vanzago”. In bicicletta ed a piedi: utilizzando la ferrovia scendendo alla stazione del “Passante ferroviario” di Pregnana-Vanzago e pedalando/camminando seguendo le indicazioni “Bosco Wwf di Vanzago”.
CONTATTI E ORARI
La Riserva è aperta tutto l’anno, (escluso agosto e festivi); le visite, sempre guidate, si svolgono il sabato e la domenica con partenza alle 10:30 e alle 15:00.
Per gruppi e scolaresche l”oasi è aperta dal lunedì al sabato, solo su prenotazione.
In tutta l’area della riserva naturale non è possibile, in base alla normativa regionale, introdurre cani (anche al guinzaglio) o altri animali d’affezione
Indirizzo
via delle Tre Campane 21, 20010 Vanzago (Mi)
- Telefono: 02.9341761
- E-mail: boscovanzago@wwf.it
- Sito web: www.boscowwfdivanzago.it
Ambiente
Ambiente tipico planiziale, detto del “pianalto asciutto”. Dagli inizi del 1900 pi๠ricco d’acqua per la presenza della rete irrigua del Canale Villoresi che deriva le sue acque dal fiume Ticino. I boschi sono il relitto dei grandi boschi di caccia dei Visconti e degli Sforza. Rilevante la presenza di specchi d’acqua di varia profondità (per un totale di 12 ettari). La campagna della fascia pi๠esterna è ricca di prati stabili, di siepi, filari, fasce alberate.
Flora e Fauna
Nella Riserva sono presenti gran parte delle specie arboree dell’antico ambiente padano; in particolare i boschi sono formati da roveri secolari, farnie, olmi, aceri campestri, carpini bianchi, tigli, ciliegi selvatici e castagni. Splendido nelle stagioni della fioritura il sottobosco dove spicca per bellezza e intensità di profumo il mughetto e la pervinca.
Vicino agli specchi d’acqua si sviluppa la vegetazione palustre, soprattutto nel bacino Lago Nuovo, dal quale emerge un isolotto colonizzato dagli ontani, dai salici bianchi e da un fitto canneto. Il Lago Vecchio, invece, ha acque pi๠ossigenate e ospita una fauna ittica pi๠eterogenea (persici, lucci, tinche, cavedani). Sono presenti 123 specie di uccelli di cui 53 nidificanti. Durante i passi e in inverno gli specchi d’acqua si popolano di cormorani, gallinelle d’acqua, alzavole, moriglioni, germani reali, aironi cenerini, nitticore e tuffetti. Nelle ultime stagioni fredde è comparso un visitatore d’eccezione per l’area padana: il grande Airone bianco. Nel bosco vivono, tra gli altri, il picchio verde e quello rosso, il rigogolo, l’allocco, il gufo comune, lo sparviero, l’astore.
Tra i mammiferi, la donnola, la faina, il tasso, il ghiro, la lepre europea e una buona popolazione di caprioli, il simbolo della riserva, ai quali vengono lasciati a disposizione uno dei quattro tagli di fieno dei campi coltivati con criteri rigorosamente biologici.
Strutture
Sono presenti tre nuclei di fabbricati: la Cascina Gabrina, la Corte Branchi, il Centro Visite; isolata la torretta d’osservazione del Roccolo.
Lungo il percorso di visita alcuni avvistamenti e tabelloni esplicativi.
Nell’area del Centro Visite vi è il Centro Recupero Animali Selvatici (C.R.A.S.) e la Stazione Sperimentale Locale; il C.R.A.S. è abilitato ad accogliere mammiferi, uccelli, rettili ed anfibi.
Come si svolge la visita
Le visite sono sempre guidate e si snodano lungo il percorso di visita che è tutto percorribile anche dai portatori di handicap. Dal Centro Visite ci si sposta attraverso i boschi per raggiungere il primo (Lago Nuovo) ed secondo (Lago Vecchio) bacino d’acqua. Si fiancheggiano coltivi biologici, le arnie, i boschi del Roccolo e si rientra al punto di partenza. La durata del percorso è di circa due ore, tutto in piano
Attività
Ricerche scientifiche, iniziative educative, didattiche e visite a tema, piano di gestione e conversione boschiva ,agricoltura biologica con lavorazione, trasformazione e offerta dei prodotti al pubblico. La Riserva Naturale gestisce direttamente circa 50 ettari di coltivi destinati ad agricoltura biologica; le produzioni sono segale, mais da polenta, mais zootecnico, riso, avena, foraggio, miele. Il Centro Recupero Animali Selvatica è sempre attivo per le consegne di animali feriti, al tel. 02/9341761.
Presso la Riserva Naturale vengono effettuate numerose attività didattiche, sia in aula che lungo il percorso. Per ogni informazione contattare la Riserva al numero telefonico 02.9341761. Scolaresche e gruppi organizzati possono visitare l’Oasi tutti i giorni, sabato escluso, (anche festivi).