Parco Naturale del Ticino
Il Parco si colloca a sud del Lago Maggiore, sul tratto del Ticino compreso tra l’uscita dello stesso dal lago ed il suo ingresso in territorio lombardo. All’interno di un articolato paesaggio prevalentemente a vocazione agricola, sopravvivono mulini e cascine. Recentemente si è provveduto al restauro del Mulino Vecchio di Bellinzago trasformandolo in sede di attività didattiche e di mostra espositiva permanente.
Il parco è costituito da una vallata, dapprima profondamente incassata che si amplia progressivamente con declivi pi๠dolci, ricchi di boschi, con grandi anse del fiume. A sud, la valle si allarga maggiormente creando una serie di ramificazioni tra ghiareti e isoloni, periodicamente sommersi dalle piene. Questa zona è dunque caratterizzata dalla presenza di numerose lanche in cui l’acqua scorre pi๠lentamente favorendo lo sviluppo di una ricchissima vegetazione acquatica. Altra caratteristica del parco è la presenza di fontanili e risorgive, siti in cui l’acqua mantiene temperatura pressochè costante durante tutto l’anno dando luogo a vegetazioni ricche e rigogliose.
I boschi, che occupano il 60 % dell’area a parco, recano tracce dell’originario bosco planiziale con netta prevalenza di latifoglie quali farnia, carpino, olmo e robinia (invasiva). Il sottobosco è caratterizzato da nocciolo, prugnolo e biancospino. Le fioriture erbacee primaverili di dente di cane, scilla, pervinca e primula sono una nota caratterizzante del parco. Di particolare interesse la vegetazione acquatica delle lanche con presenza di ninfea, nanufero, tifa ecc.
Tra i mammiferi ricordiamo lo scoiattolo, il coniglio selvatico, il riccio. Presente inoltre la lepre, una specie non autoctona, introdotta con ripopolamenti a scopo venatorio. Tra gli uccelli si trovano: il germano reale, l’airone cenerino, la gallinella d’acqua, il fagiano comune; tra i pesci la trota, il luccio, il cavedano.