Chiesetta di Valdarenne

E’ una cappella di stile molto semplice, a forma rettangolare e soffitto di altezza uniforme di circa 5 metri. Essa fu costruita tra l’autunno del 1964 ed il maggio 1965 per iniziativa del parroco don Erminio Caspani e del suo coadiutore don Giovanni Bossi presso la Cascina Valdarenne.

Quest’ultima, articolata su quattro cortili di abitazioni di tipo agricolo con stalle e fienili, risale a tempi antichissimi. Nella prima metà  del secolo XX fu abitata da famiglie di agricoltori prevalentemente provenienti dalla zona del cremasco. Poco distante dalla Cascina Valdarenne fu costruita all’inizio del Settecento un altro cortile di abitazioni agricole e stalle, detta “Cascina degli Agri”. Complessivamente, fino agli anni ’50 – ’60 del secolo XX, le due Cascine furono abitate da circa venti famiglie e complessivamente circa un centinaio di persone.

Con il mutare dei metodi di coltivazione agricola e con la diminuzione dell’impiego di manodopera la Cascina andò quasi spopolandosi negli anni ’70. Solo recentissimamente il recupero ricostruttivo dei vecchi cortili con nuove costruzioni farà  risalire il numero degli abitanti.

La cappella, desiderata da tanti anni per qualche servizio religioso locale, finì per trovare attuazione proprio negli anni in cui iniziava anche lo spopolamento. Incentivo alla costruzione, finanziata principalmente dalla Parrocchia di Vanzago, fu la donazione del terreno per la sua edificazione da parte di uno dei proprietari locali, sia pure non residente: Tomaso Ferrario, di Milano. Dal nome del donatore, in segno di gratitudine al medesimo, fu tratto spunto per la dedicazione della Cappella a San Tommaso Apostolo.

La cappella è stata benedetta, ma non consacrata.

La costruzione di questa cappella fu l’ultima iniziativa registrata dal parroco Caspani sul “Cronicon” parrocchiale, prima di dare le dimissioni per ragioni di salute.

Grazie all’intervento di diversi volontari, la cappella e’ stata recentemente ristrutturata ed e’ ora completamente agibile. Da notare le nuove vetrate e l’affresco sull’altare che rappresenta San Tommaso realizzato da Graziella Zanaboni e Francesca Lucchini.

Tratto da scritti di Gioachino Mauri.